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30/10 Zola Predosa (BO): i colori dell'acqua
- Subject: 30/10 Zola Predosa (BO): i colori dell'acqua
- From: "Marco Calandrino" <marco.calandrino at tin.it>
- Date: Wed, 29 Oct 2003 22:14:10 +0100
Ricevo da Emanuele Burgin, e su sua richiesta volentieri inoltro. Marco Calandrino -------------------------------------------- Comitato Zola Solidale per una cultura di pace e per il gemellaggio fra i popoli Giovedì 30 Ottobre 2003 Ore 20.45 Municipio di Zola Predosa, Sala dell'Arengo INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA Kathita Kirua Water Project I COLORI DELL'ACQUA Fotografie di Anna Rosati Con l'intervento di Anna Rosati e Natalia Cussini Grivas Autrice della mostra e sua accompagnatrice nel viaggio lungo un acquedotto, quello di Kirua, sull'altipiano Kathita - alle pendici del Monte Kenya -costruito dal CEFA di Bologna per servire 60.000 persone Francuccio Gesualdi già allievo di Don Lorenzo Milani, fondatore e coordinatore del centro Nuovo Modello di Sviluppo, l'organizzazione con sede a Vecchiano (Pisa)che ha introdotto in Italia il tema del consumo critico e che ha promosso campagne di pressione nei confronti di multinazionali quali Nike, Chicco/Artsana, Chiquita, nonché del Parlamento Italiano per ottenere una legge sulla qualità sociale dei prodotti. E' autore della Guida al Consumo critico, periodicamente edita da EMI. Introduzione di Emanuele Burgin per il Comitato Zola Solidale La mostra resterà aperta presso il Municipio di Zola Predosa fino al 13 Novembre I COLORI DELL'ACQUA Fotografie di Anna Rosati Acqua, elemento primo ed insostituibile, nella cui trasparenza idealmente si specchia la vita di un'intera Comunità. Acqua di vita e di speranza; i colori di una terra inesausta, il Kenya, sembrano frantumarsi nell'esplosione potente di immagini vibranti, di assoluto rigore. Questa mostra è la storia pulsante di un viaggio lungo un acquedotto, quello di Kirua, sull'altipiano Kathita -alle pendici del monte Kenya - voluto e costruito dal CEFA su una superficie di 250 chilometri quadrati per servire 60.000 persone. Non solo un incedere ideale nella memoria di quei giorni, attraverso gli scatti fotografici: ben di più, un racconto asciutto e levigato che parla di gioia. Gioia pura e profonda di donne, uomini, bambini, trasmessa intatta nelle istantanee dell'obiettivo di una fotografa acuta e sensibile, testimone straordinaria di questo evento. E' la gioia indicibile di una speranza bella, fatta di solidarietà e condivisione; è il vissuto di un progetto in cui conoscenze e supporti italiani sono stati trasferiti a quelle comunità perché li facessero propri e si rendessero protagoniste oggi, custodi domani, della realizzazione di un sogno. Impensabile, solo fino a ieri. Immagini di rara coesione narrativa, forti ed incise, nelle quali il colore tracima e domina, trascinandoci con forza nel percorso vitale impresso a quella terra e ai suoi abitanti dall'arrivo dell'acqua. Sono i ritratti bellissimi della gente, ironici e alteri, cui l'acquedotto porta vita e nuova libertà; sono pennellate piene, che portano con sé la forza inesauribile e contagiosa della solidarietà, seme prezioso e unico, capace di germogliare vitale e coinvolgente per chiunque abbia la gioia di accoglierlo e custodirlo. La mostra è realizzata grazie al CEFA, Organismo Non Governativo di Volontariato e di Cooperazione alla Sviluppo di Bologna, e-mail: cefa.gb at katamail.com <mailto:cefa.gb at katamail.com>. Al CEFA va il nostro ringraziamento per questa preziosa opportunità. FRANCUCCIO GESUALDI Ha curato, per il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, i testi: Sulla pelle dei bambini (EMI) Lettera a un consumatore del Nord (EMI) Geografia del supermercato mondiale (EMI) Ai figlie del pianeta (EMI) Giuda al consumo critico (EMI) Manuale del consumo responsabile. Dal boicottaggio al commercio equo (Feltrinelli) "Vai al supermercato, prendi un pacchetto di spaghetti e senza volere finanzi l'industria degli armamenti perché la multinazionale da cui compri possiede anche delle fabbriche di armi. Oppure acquisti un barattolo di pelati e contribuisci allo sfruttamento dei braccianti africani, perché la multinazionale da cui compri possiede anche delle piantagioni di ananas. In altre parole ogni volta che compri alla cieca puoi trasformarti in un complice di imprese che inquinano, che sfruttano, che evadono le tasse, che maltrattano gli animali o che compiono molti altri misfatti. Ma se vuoi il tuo consumo può trasformarsi in un'arma potente per indurre le imprese a comportamenti più corretti da un punto di vista sociale e ambientale. Le strategie si chiamano boicottaggio, consumo critico, commercio equo e solidale, marchi di garanzia e, perché no, sobrietà". Francuccio Gesualdi, da Manuale del consumo responsabile, Feltrinelli, 1999.
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