comunicato stampa dei disobbedienti sulle perquisizioni



COMUNICATO STAMPA
26.09.03

Perquisite all'alba le case di 8 attivisti del movimento delle e dei
disobbedienti

Stamane alle 6 del mattino, su ordine del dott. Marco Gallina della procura
di Rovereto, la DIGOS di Gorizia, Padova, Trieste, Milano e Napoli ha
provveduto alla perquisizione e consegna delle denunce nelle abitazioni di
8 attivisti del movimento dei disobbedienti.
Un attivista di GlobalTV di Trieste è stato perquisito alla ricerca di
materiale video relativo agli episodi contestati.
Nel mirino degli inquirenti, le azioni di disobbedienza organizzate durante
il vertice dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea a Riva del Garda
del 6 settembre 2003.
In quei giorni abbiamo assediato i signori dell'Euro, abbiamo boicottato
attivamente le multinazionali del petrolio che finanziano e sostengono la
guerra globale permanente.

Ora cercano la strada dell'intimidazione e della repressione, per colpire
non solo alcuni singoli attivisti ma criminalizzare nel complesso le
pratiche del conflitto e della disobbedienza sociale che crescono e si
diffondono dentro i meccanismi della partecipazione e della mobilitazione
moltitudinaria di questo movimento dei movimenti.

Sono denunce e perquisizioni "ad orologeria" visto che il momento specifico
scelto per sferrare quest'ulteriore attacco nei confronti del movimento dei
disobbedienti non sembra affatto casuale.
Arrivano infatti dopo pochi giorni dalla chiusura delle indagini nei
confronti dei torturatori del G8 di Genova, della Diaz e di Bolzaneto, nei
giorni dell'incessante attività dei ROS alla ricerca di magistrati che
sostengano le loro provocazioni: una sorta di controbilanciamento.
Ma soprattutto arrivano a ridosso del controvertice di Roma del 4 ottobre,
quando in occasione dell'incontro dei capi di stato dell'Unione Europea, ci
ritroveremo in centinaia di migliaia per manifestare, contestare, disobbedire.

Se pensano di intimidirci, si sbagliano di grosso.
A Roma ci saremo. E non pensate di fermarci.

E'  giunto il momento di aprire una campagna generale contro questo
tentativo di criminalizzazione che passando attraverso l'attacco ai
disobbedienti è anche contro tutto il movimento. Su questo è importante che
tutte le forze che attraversano, a volte anche in maniera contraddittoria,
il movimento si espongano e prendano posizione.
Una delle forme concrete per lanciare questa campagna potrebbe essere
quella di un raccolta di firme per la presentazione di una legge popolare
che ponga con forza la necessità di una soluzione giuridica per tutti i
reati contestati dalle giornate di Genova, alle giornate contro la guerra,
fino ad oggi.



MOVIMENTO DELLE E DEI DISOBBEDIENTI

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