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APPELLO DI ACTION FOR PEACE
- Subject: APPELLO DI ACTION FOR PEACE
- From: "Action for Peace.Info" <info.actionforpeace at tiscali.it>
- Date: Sat, 27 Sep 2003 13:22:07 +0200
APPELLO DI ACTION FOR PEACE Basta con l'occupazione israeliana! No al muro della vergogna! Due popoli e due Stati per pace e giustizia in Medio Oriente! 4 ottobre a Roma per reclamare dalla UE una pace giusta in Palestina-Israele I popoli d'Europa e del mondo rifiutano la guerra. In questi mesi le strade delle nostre città sono state attraversate dal più esteso e imponente movimento per la pace che sia mai stato conosciuto. I governi dei nostri Paesi, che oggi sono riuniti nella Conferenza intergovernativa, non hanno saputo ascoltare la nostra voce. La strategia della guerra globale è stata adottata o subita dalla quasi totalità delle Nazioni della parte più ricca del Pianeta. Oggi chiediamo ai governi dell'Unione Europea di farsi promotori di pace e di rifiutare la logica della violenza e delle armi. Sappiamo che uno dei punti essenziali per sconfiggere la logica della guerra è riuscire a costruire la pace in Medio Oriente, ponendo fine al conflitto tra Israele e Palestina. In Palestina il governo israeliano sta costruendo un vergognoso muro dell'apartheid. Questo muro di cemento e filo spinato attraversa i territori illegalmente occupati da Israele e costringe gran parte della popolazione palestinese in veri e propri ghetti, negando loro i più elementari diritti umani, sottraendo loro ulteriore terra e risorse. La costruzione del muro, condannata dalla gran parte della comunità internazionale, procede senza sosta e peggiora le condizioni di una popolazione ai limiti della sopravvivenza per l'umiliante presenza dei check point e dall'assedio economico-militare. Il 9 novembre, anniversario della caduta del muro di Berlino, manifesteremo in tutta Europa contro il muro israeliano, raccogliendo l'appello delle ong palestinesi. Quest'assedio è anche politico. Il presidente democraticamente eletto dal popolo palestinese, Yasser Arafat, non è riconosciuto da Israele ed è apertamente minacciato di morte dal capo di quel governo. Sharon rifiuta ogni proposta di tregua e continua nella scellerata politica degli assassini politici mirati, che colpiscono indiscriminatamente anche la popolazione civile, incluse donne e bambini, ed hanno il dichiarato scopo di distruggere la classe dirigente palestinese e cancellare ogni autonomia politica dell'Anp. Il governo israeliano straccia quotidianamente i diritti umani ed il diritto internazionale. Le risoluzioni dell'Onu e le Convenzioni di Ginevra sono totalmente disattese, le prigioni israeliane sono piene di migliaia di prigionieri politici, tra cui centinaia di bambini e adolescenti. Mentre gli Stati Uniti sostengono attivamente l'economia e la politica di guerra di quel Paese, l'Unione Europea si limita a vuote dichiarazioni verbali ma non attua nessuna iniziativa che può portare alla pace. Chiediamo che sia applicata la sospensione dell'accordo d'associazione commerciale tra l'Unione Europea e Israele, già votata dal Parlamento Europeo, per il mancato rispetto da parte israeliana delle clausole sottoscritte. Questo accordo avvantaggia economicamente le esportazioni d'Israele, costituite anche, malgrado il divieto dell'accordo, da prodotti provenienti dalle colonie illegali presenti sui territori occupati. Chiediamo che l'Europa si attivi, anche come parte del quartetto che promuove la Road Map, per avviare un processo di pace e che ottenga l'invio di una forza d'interposizione internazionale, sotto il comando Onu, per promuovere una vera tregua al fine di salvaguardare la vita di migliaia di civili innocenti in Palestina ed in Israele. Soprattutto chiediamo che attui ogni sforzo per fermare la politica del terrore del Governo Israeliano, che alimenta l'inaccettabile terrorismo fondamentalista, causa di grandi sofferenze nella popolazione israeliana e di ulteriore chiusura di quella società. Come parte della società civile internazionale manteniamo la nostra presenza nei territori occupati, le ong continuano ad operare a sostegno dell'educazione, della salute e delle attività agricole di sussistenza alimentare; rendiamo più forti i legami di amicizia e solidarietà con palestinesi e israeliani contro l'occupazione, con quei giovani che rifiutano il servizio militare; di sparare sui propri fratelli e sorelle; con le donne in nero che da anni manifestano contro l'occupazione; con le donne e gli uomini che da Israele portano nei territori solidarietà concreta e messaggio di pace; migliaia di cittadine e cittadini del mondo si sono avvicendati in quei luoghi, talvolta pagando prezzi altissimi: alcuni pacifisti sono stati uccisi, altri feriti, imprigionati od espulsi perché chiedevano giustizia e pace per il popolo palestinese. L'Europa dei poteri è però immobile. Manifestiamo il 4 ottobre perchè non vogliamo un'Europa legata al carro armato della politica USA, perché l'Europa eserciti le sue responsabilità in un'area che ci parla di una storia comune e di una pace necessaria, perché vogliamo un Europa di pace e di diritti per tutti e tutte. PRIME FIRME Movimento palestinese per la democrazia e la cultura Ebrei contro l'occupazione Associazione per la pace Donne in nero FIOM Piattaforma delle ONG italiane per la Palestina CGIL Giovani Comunisti Rifondazione Comunista Per ulteriori firme Info.actionforpeace at tiscali.it
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