Corpi Civili di Pace Europei



Cari amici, vi inviamo in allegato il comunicato stampa e la lettera aperta
al Presidente della Repubblica (analoga lettera è stata inviata al
Presidente del Consiglio), che le Associazioni presenti al Forum di Bologna
del 6-8 giugno hanno elaborato, con preghiera di massima diffusione, grazie
per il vostro lavoro. Beppe e Daniela



VERSO  I
CORPI CIVILI DI PACE
Per una politica europea non armata
BOLOGNA,  6-8 giugno  2003



Comunicato stampa

Si è tenuto a Bologna nei giorni 6, 7 e 8 giugno un forum "Verso i corpi
civili di pace: per una politica europea nonarmata " . Il forum ha preso la
decisione di costituire una rete di associazioni e ong che intervengono
nelle zone di conflitto esercitando funzioni di prevenzione, di
interposizione e di diplomazia popolare. La rete vuole creare una sinergia
tra le organizzazioni che:
- faciliti il lavoro delle organizzazioni aderenti
- sostenga i volontari/e nel lavoro sul campo
- reperisca i fondi per sostenere la ricerca la formazione e l'azione
- acquisisca le relazioni dei monitoraggi dei volontari/e sul campo e ne
dia diffusione presso la società civile, i media e le istituzioni italiane
e internazionali
- metta in comune le conoscenze teoriche e pratiche sul tema
- operi per promuovere i contatti con i coordinamenti già esistenti sia a
livello europeo che internazionale
Si è altresì rilevata la necessità di ottenere un riconoscimento
istituzionale dell' utilità del lavoro dei volontari/e di pace in zona di
conflitto.
Come primo passo è stata lanciata una campagna volta a ottenere la
possibilità per i volontari/e dell'astensione dal lavoro per un periodo di
tre mesi avendo garantito il posto di lavoro, come già avviene per la legge
sulla protezione civile.
E' stata inoltre inviata una lettera al Presidente del Consiglio dei
Ministri e al Presidente della Repubblica che richiama la necessità di
inserire il tema dei CCP, collocandolo nella sua giusta luce, nella Carta
Costituzionale Europea.

Hanno aderito alla rete le seguenti associazioni:
ASSOCIAZIONE PAPA GIOVANNI XXIII-operazione Colomba, BERRETTI BIANCHI
ONLUS, CENTRO STUDI DIFESA CIVILE, COORDINAMENTO OBIETTORI FORLIVESI,
GAVCI,  MOVIMENTO INTERNAZIONALE RICONCILIAZIONE (MIR), MOVIMENTO
NONVIOLENTO, ,

Ha presieduto ai lavori Giancarla Codrignani presidente LOC (Lega Obiezione
di Coscienza).

Si allega la lettera aperta  già inviata al Presisente della Repubblica con
preghiera di pubblicazione.
Analoga lettera è stata inviata anche al Presidente del Consiglio.


Per la segreteria del Forum

Silvano Tartarini
Segretario Associazione Berretti Bianchi ONLUS



Silvano Tartarini
Via F. Carrara 209-55042 Forte dei Marmi (LU)
email:bebitartari at bcc.tin.it   
cell.335-7660623100






Lettera aperta

Alla cortese attenzione del
Signor Presidente della Repubblica


Il valore del servizio civile nella costruzione di un mondo di pace è stato
efficacemente e solennemente da Lei richiamato nelle celebrazioni del 2
giugno. Si offre oggi al nostro Paese una straordinaria occasione perché
questa convinzione trovi adeguato spazio nella Convenzione dell'Unione
Europea.

Era il maggio del 1995 quando, in un dibattito sul futuro dell'Unione, il
Parlamento Europeo ha adottato una proposta di Alexander Langer sulla
creazione di un Corpo Civile di Pace Europeo, primo passo alla prevenzione
dei conflitti. È certo che un'efficace gestione civile della crisi nei
Balcani avrebbe almeno evitato i suoi esiti più sanguinosi.

La proposta del '95 è stata ripresa nel '99 dal Parlamento Europeo come
raccomandazione al Consiglio. Ancora nella plenaria del 2001 il Parlamento
Europeo ha ribadito la necessità di istituire un Corpo Civile di Pace
Europeo, strumento di intervento dell'Unione in aree di crisi.

Nel testo predisposto per la Convenzione Europea, cioè per la base
costituzionale dell'Unione, deve a nostro avviso entrare il ripudio della
guerra, come previsto dall'articolo 11 della nostra Costituzione. Si
sottolinea poi che nel testo predisposto per la Convenzione Europea il
ruolo dei Corpi e del Servizio Civile è menzionato, ma in modo inadeguato
rispetto al compito disegnato dallo stesso Parlamento Europeo. Tali compiti
sono infatti confinati al pur importante ambito della protezione civile e
degli aiuti umanitari, mentre, a nostro parere, tali compiti dovrebbero far
parte dell'ambito della difesa-sicurezza. 

Un Corpo Civile di Pace Europeo, che sappia unire la miglior
professionalità degli operatori con la valorizzazione delle esperienze
compiute da molte organizzazioni volontarie in situazioni di conflitto,
costituirebbe certamente uno strumento efficace di costruzione della pace
attraverso la mediazione, la riconciliazione, la promozione della fiducia
tra le parti, gli aiuti umanitari, il disarmo, la smobilitazione e il
reintegro dei profughi e degli ex combattenti, la riabilitazione, i
rispetto dei diritti delle donne, il monitoraggio dei diritti umani.

Il semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione, nel momento
in cui un italiano presiede la Commissione Europea, è la condizione
privilegiata perché i massimi organi dell'Unione diano seguito concreto a
proposte maturate e vagliate a livello parlamentare, portando a compimento
la felice intuizione di Alexander Langer. Momento significativo e
necessario è appunto l'inclusione a pieno titolo del Corpo Civile di Pace
Europeo nella Convenzione, riprendendo ed esplicitando il richiamo che
della stessa è contenuto così come l'inclusione di questo tema nell'ordine
del giorno delle prossime riunioni del Consiglio.

È questo l'appello che come organizzazioni riunite a Bologna dal 6 all'8
giugno sul tema "Verso i Corpi Civili di Pace - Per una politica europea
non armata" ci sentiamo di rivolgerLe, confidando nell'impegno delle
massime autorità dello Stato Italiano.

A loro assicuriamo il contributo della nostra esperienza e del nostro
impegno per la realizzazione di un comune obiettivo.

Con ogni considerazione


Per le  organizzazioni:

Associazione Antica come le Montagne (Bologna), Associazione Eticonomia
(Prato), Associazione Orlando (Bologna), Associazione Papa Giovanni XXIII-
Operazione Colomba (Rimini), Associazione per la Pace (Roma), Associazione
radicale Giorgiana Masi (Bologna), Beati i Costruttori di Pace  (Padova),
Berretti Bianchi  (Lucca), Centro Studi Difesa Civile (Roma e Perugia),
Centro Studi Sereno Regis (Torino), Coordinamento Obiettori Forlivese
(Forlì), Donne in Nero (Roma), G.A.V.C.I. (Bologna), Fondazione Alex
Langher  (Bolzano), Lega Obiezione di Coscienza (Roma), Movimento
Internazionale della Riconciliazione (Torino), Movimento Nonviolento
(Verona), Pax Christi (Tavernuzze Firenze), Rete Lilliput - Nodo di
Bologna, Volontari di Action for Peace,
riunite a Bologna dal 6 all'8 giugno sul tema "Verso i Corpi Civili di Pace
- Per una politica europea non armata".

Silvano Tartarini
Segretario Associazione Berretti Bianchi ONLUS



Silvano Tartarini
Via F. Carrara 209-55042 Forte dei Marmi (LU)
email:bebitartari at bcc.tin.it   
cell.335-7660623



Bologna, 8 giugno 2003