ADDIO ALLA 185/90: La posizione dei promotori lodigiani della campagna



COMUNICATO STAMPA
Campagna "FERMIAMO I MERCANTI DI ARMI IN DIFESA DELLA 185"
ADDIO ALLA 185/90: La posizione dei promotori lodigiani della campagna

Con il voto alla Camera del 3 giugno sono state approvate le riforme, in
senso peggiorativo, della legge 185 sull'esportazione di armamenti
italiani all'estero, una legge che andava invece difesa e proposta a
livello europeo. L'opposizione a tali modifiche da parte di numerose
associazioni della società civile, aveva visto la raccolta di oltre
150'000 firme, più di 4000 nel lodigiano.

Con grande dispiacere prendiamo atto dell'incapacità dell'Aula di
rappresentare degnamente la società civile impegnata per un intero anno
con un fronte compatto a difesa della 185/90. Per informazioni sul voto
di ogni singolo deputato suggeriamo di leggere il documento di votazione
finale reperibile anche al sito
<<http://web.vita.it/attach/32692.pdf>http://web.vita.it/attach/32692.pdf>
<http://web.vita.it/attach/32692.pdf>http://web.vita.it/attach/32692.pdf

Tre gli elementi negativi della riforma:
1) non è più possibile conoscere dove le armi vengano effettivamente
commercializzate, permettendo le cosiddette
"triangolazioni" verso paesi in guerra;
2) non vi è più l'obbligo per il governo di presentare la relazione
annuale sulle esportazioni autorizzate, con l'evidenza degli istituti
bancari italiani che le sostengono finanziariamente; tale relazione era
la base di partenza della campagna "Banche armate"
3) le armi potranno da ora in avanti essere esportate in paesi dove ci
siano violazioni dei diritti umani, purché non "gravi".

Occorre ripartire dalla società civile organizzata, che dovrà diventare
sempre più soggetto politico e rilanciare una campagna per ritornare
alla 185, anche in campo europeo.

La campagna, quindi, non  si conclude con questa votazione:
"l'obiettivo futuro è la costituzione in Italia di un network stabile
sul controllo delle armi capace di operare un'azione di monitoraggio
nazionale ed internazionale in materia di commercio e produzione di
armi. Per un mondo più sicuro è urgente e fondamentale che si promuova
l'adozione di uno strumento giuridico internazionale - il 'Trattato sul
commercio di armi' promosso dai Premi Nobel per la pace - che regoli le
esportazioni secondo le norme fissate dal diritto internazionale e
ispirate dal diritto umanitario e dalle convenzioni in tema di diritti
dell'uomo. Uno strumento indispensabile per impedire i trasferimenti di
armi verso i paesi in stato di conflitto e in cui vi è il rischio che
siano utilizzate per commettere crimini ed atrocità".

I promotori lodigiani della campagna "FERMIAMO I MERCANTI DI ARMI - IN
DIFESA DELLA 185"
Azione Cattolica; Caritas Lodigiana; Centro Missionario; Commissione per
i problemi sociali e del lavoro; FUCI; Lodi Social Forum; Rete Lilliput
Nodo di Lodi; Ufficio di Pastorale Giovanile

Per ulteriori informazioni: Luca Forlani 3355638288