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26/05 Bologna: Iniziativa su Franco Fortini - Sesto Senso
- Subject: 26/05 Bologna: Iniziativa su Franco Fortini - Sesto Senso
- From: Giorgio Tinelli <tinelli at spbo.unibo.it>
- Date: Wed, 21 May 2003 10:16:19 +0200
- Circolo ARCI Sesto Senso - CESP Centro Studi per la Scuola Pubblica (cespbo at iperbole.bologna.it) - Radio Città 103 - COBAS Comitati di Base della Scuola presentano: UN LIBRO CONTRO TUTTE LE FRONTIERE Presentazione di "Cani del Sinai" di Franco Fortini Di fronte alla "Guerra dei sei giorni" del 1967, Franco Fortini, poeta, intellettuale militante, comunista eretico e senza partito, scrisse uno straordinario pamphlet in cui faceva i conti con la questione israelo-palestinese, le proprie origini ebraiche, l'antisemitismo subìto, la Shoah e il razzismo qualunquista dell'italiano medio, prima antiebraico poi antiarabo. Questo libro lucido e doloroso, tra le pagine di prosa più importanti del secondo novecento, rappresenta ancora, nonostante le sue contraddizioni, un importante punto di partenza per affrontare molti nodi laceranti del presente, almeno per chi si sforza di porsi sempre dalla parte degli oppressi, di tutti gli oppressi. In occasione della ristampa aggiornata, a cura del Centro Studi Franco Fortini, LUCA LENZINI (Centro Studi Franco Fortini) discuterà del libro e del suo rapporto con l'oggi con Luigi Lollini, Gianluca Gabrielli e Riccardo Bonavita. Saranno proiettati alcuni spezzoni del film "Fortini/Cani" di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet --------------------------------------------------- LUNEDI’ 26 maggio 2003 h. 16.30 Circolo ARCI Sesto Senso Via G. Petroni, 9/c ---------------------------------------------------- "All'intenzione di chi, come avessimo bisogno di ricordare, ci raffigura millenni di persecuzione e l'ultima, l'incommensurabile, dirò allora, a costo di andare ai limiti del vero, qual è il senso che non senza angoscia e dubbio alcuni hanno cercato in questi anni di identificare: non in quella storia secolare, ma nella recente. Evocare i macelli nazisti equivale a chiedere una chiave, una interpretazione. Occorre appena aggiungere che si rifiutano fin da subito l'interpretazione cristiana (‘il segno d'elezione’) quanto quella umanistico-liberale (il ‘delirio del totalitarismo’). Quel senso era: di aver riassunto, nella posizione di vittime e in una incredibile concentrazione di tempo e ferocia, tutte le forme di dominio e violenza dell'uomo sull'uomo proprie dell'età moderna; di aver riprodotto ad uso di una sola generazione umana quel che diluito nel tempo, nello spazio, nella abitudine e nella insensibilità, le classi subalterne europee e le popolazioni colonizzate avevano subìto come diniego di esistenza e di storia, come alienazione reificazione annichilimento." (Franco Fortini)
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