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appello per Jamal Darwish Fatayer
- Subject: appello per Jamal Darwish Fatayer
- From: "Nello Margiotta" <animarg at tin.it>
- Date: Sat, 10 May 2003 14:48:13 +0200
dal sito di Amnesty. Jamal Darwish Fatayer, a Palestinian born in Iraq, was sentenced to death by the State Security Court on 17 December, in connection with the 1994 killing in Beirut of Jordanian diplomat, Na'ib 'Umran al-Ma'aytah. An appeal against his conviction has been lodged to the Court of Cassation (appeal court). He is expected to be moved to Swaqa Prison, where his execution could be carried out. He was convicted of "plotting terrorist acts that led to the death of a human being" and membership of an "illegal organization". The Jordanian authorities claim Jamal Darwish Fatayer is a member of the Fatah Revolutionary Council, a splinter group of the Palestinian faction Fatah. Jamal Darwish Fatayer says he ceased to be a member of this party when he left Lebanon in 1993. Jamal Darwish Fatayer was arrested by the Libyan authorities at the end of October 2001 and deported to Jordan on 27 December 2001. He was informed that he had been sentenced to death by the State Security Court, Jordan in absentia a few months before, following an unfair trial. He was held in incommunicado detention by the General Intelligence Department (GID) for about one month before being transferred to Jweideh Prison, in the capital Amman. He claims to have made a confession as a result of being tortured and interrogated for four days by the GID. He also claims that threats were made against his family. At the time of the killing, Jamal Darwish Fatayer alleges that he was in Sudan. Amnesty International also received reports that the State Security Court failed to take into account this and other defence evidence. His lawyers have argued that the State Security Court do not have the jurisdiction to hear his case since the killing was carried out in Lebanon and he was arrested in Libya before being taken to Jordan to stand trial. On 4 December 2002, Yaser Muhammad Ahmad Salamah Abu Shannar was executed at Swaqa Prison on the same charges as Jamal Darwish Fatayer (see UA 272/02, MDE 16/011/2002, 30 August 2002, and follow up MDE 16/017/2002, 12 December 2002). According to reports Yaser Abu Shannar had given evidence in his trial saying that he had never met Jamal Darwish Fatayer. BACKGROUND INFORMATION Amnesty International has frequently voiced its concern that the State Security Court, which almost invariably uses military judges and a military prosecutor, does not provide the same guarantees of independence and impartiality provided by the ordinary courts. The Human Rights Committee expressed concern in 1994 that the State Security Court continues to exercise special jurisdiction and recommended that consideration be given to its abolition. Amnesty International does not in any way condone violent crime, but opposes the death penalty in all cases as the ultimate form of cruel, inhuman or degrading treatment or punishment. Capital punishment has never been shown to have a unique deterrent effect and a death sentence is irrevocable. At least 13 people have been executed since the beginning of the year in Jordan, of which at least three were executed following unfair trials. **************************************************************************** ********************************************************************** His Majesty King 'Abdallah bin Hussein Office of HM the King Royal Palace Amman, The Hashemite Kingdom of Jordan Sua Maestà Abdallah bin Hussein, mi rivolgo a Lei in nome dell'amicizia che lega il nostri popoli, mi rivolgo a Lei come al Re di uno dei Paesi "Mediorentali" più vicini al cuore ed alla cultura italiani ed europei, per ottenere giustizia ed un comportamento umano verso Jamal Darwish Fatayer, che rischia di essere giustiziato, lasciando orfani quattro figli, il più grande dei quali ha solo sei anni. Le chiedo di contribuire alla rivalutazione nel Mondo contemporaneo della comune antichissima cultura dell'area Mediterranea e del Vicino Oriente, onorandola attraverso gesti che rafforzino il sentimento di condivisione di valori fondamentali quali il rispetto e la salvaguardia della vita umana. Purtroppo ancora nel 2002 in Giordania sono state giustiziate almeno 14 persone. L'esecuzione di pene capitali è moralmente inaccettabile e manifestamente inefficace per contenere i delitti. Le garanzie della difesa sono ritenute essenziali in ambito internazionale per distinguere gli Stati di diritto da quelli liberticidi e tirannici, così come il ricorso improprio alle corti militari e la celebrazione di processi sommari. Commutando la pena inferta a Jamal Darwish Fatayer ed allestendo un nuovo processo, celebrato da una Corte Ordinaria, Lei favorirà il dialogo ed il confronto tra i nostri popoli, consolidando l'inserimento del Suo Paese nel consesso internazionale. Jamal Darwish Fatayer, palestinese di 43 anni nato in Iraq, è stato condannato nel dicembre 2002 dalla Corte di Sicurezza di Stato (State Security Court) giordana alla pena capitale. Sentenza riconfermata dalla Corte di Cassazione giordana. Egli è stato trattenuto in isolamento dal Dipartimento Generale dei Servizi Segreti (General Intelligence Department) ad Amman, in Giordania. Durante l'isolamento Jamal ha "maturato" una "confessione", che Amnesty International teme indotta da torture, in base a resoconti pervenuti. Egli è stato accusato di aver guidato la macchina del presunto assassino del diplomatico giordano Na'ib 'Umran al-Ma'aytah, avvenuto in Libano, a Beirut, nel 1994 e di essere membro dell'organizzazione illegale "Consiglio rivoluzionario di Fatah". Sul medesimo omicidio la Corte di Giustizia del Libano ha avviato un procedimento giudiziario nel quale ha ritenuto valida come prova una testimonianza in cui si individua in un altro uomo colui che ha giudato l' automobile al luogo del delitto. La legittimità della Corte Militare come sede di giudizio di questo omicidio è contraddetta dal Tribunale libanese, secondo il quale questo caso non è in relazione con la sicurezza di Stato e quindi il processo dovrebbe essere affrontato da un Tribunale ordinario. La Corte Militare non dà le garanzie di diritto di una Corte ordinaria e non è certo che in questo caso siano state adottate procedure corrette. Lo stesso arresto di Jamal Darwish Fatayer è avvenuto in circostanze poco chiare: mentre le Autorità giordane sostengono di averlo arrestato all' aeroporto di Amman, egli vi è stato tradotto con la forza dalla Libia, in cui risiedeva sin dal 1993, quando vi si era trasferito dal Libano, abbandonando contemporaneamente anche l'organizzazione "Consiglio rivoluzionario di Fatah". Le chiedo di collocare la Giordania tra i Paesi moderni e rispettosi dei diritti umani, accogliendo il presente appello. CHIEDO: che la condanna capitale di Jamal Darwish Fatayer sia commutata in altra pena; che egli sia sottoposto ad un nuovo processo davanti ad una Corte Ordinaria; che in esso sia rispettata la correttezza procedurale; che venga avviata un'inchiesta indipendente sulle sue presunte torture; che la Giordania abolisca la pena di morte. Firma Indirizzo INVIATE A: His Majesty King 'Abdallah bin Hussein Office of HM the King Royal Palace Amman, The Hashemite Kingdom of Jordan Indirizzo telegrammi: King 'Abdallah bin Hussein, Amman, Giordania Fax: + 962 6 462 7421 Intestazione: Your Majesty Faris Nabulsi Minister of Justice PO Box 6040 Amman, The Hashemite Kingdom of Jordan Telegrammi: Justice Minister, Amman, Jordan Fax: + 962 6 464 3197 Intestazione: Your Excellency Dr Fayez Tarawneh Chief of the Royal Court PO Box 80 Amman, The Hashemite Kingdom of Jordan Telegrammi: Chief of the Royal Court, Amman, Giordania Fax: + 962 6 463 1452 Intestazione: Dear Dr Tarawneh COPIE A: Her Majesty Queen Rania President of the Royal Commission on Human Rights Office of her Majesty the Queen Royal Palace Amman The Hashemite Kingdom of Jordan oppure INVIATE A: dinxjenin at libero.it PERFAVORE INVIATE GLI APPELLI IMMEDIATAMENTE
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