appello per Jamal Darwish Fatayer



dal sito di Amnesty.

Jamal Darwish Fatayer, a Palestinian born in Iraq, was sentenced to death by
the State Security Court on 17 December, in connection with the 1994 killing
in
Beirut of Jordanian diplomat, Na'ib 'Umran al-Ma'aytah. An appeal against
his
conviction has been lodged to the Court of Cassation (appeal court). He is
expected to be moved to Swaqa Prison, where his execution could be carried
out.

He was convicted of "plotting terrorist acts that led to the death of a
human
being" and membership of an "illegal organization". The Jordanian
authorities
claim Jamal Darwish Fatayer is a member of the Fatah Revolutionary Council,
a
splinter group of the Palestinian faction Fatah. Jamal Darwish Fatayer says
he
ceased to be a member of this party when he left Lebanon in 1993.

Jamal Darwish Fatayer was arrested by the Libyan authorities at the end of
October 2001 and deported to Jordan on 27 December 2001. He was informed
that
he had been sentenced to death by the State Security Court, Jordan in
absentia
a few months before, following an unfair trial.

He was held in incommunicado detention by the General Intelligence
Department
(GID) for about one month before being transferred to Jweideh Prison, in the
capital Amman. He claims to have made a confession as a result of being
tortured and interrogated for four days by the GID. He also claims that
threats
were made against his family.

At the time of the killing, Jamal Darwish Fatayer alleges that he was in
Sudan. Amnesty International also received reports that the State Security
Court failed to take into account this and other defence evidence. His
lawyers
have argued that the State Security Court do not have the jurisdiction to
hear
his case since the killing was carried out in Lebanon and he was arrested in
Libya before being taken to Jordan to stand trial.

On 4 December 2002, Yaser Muhammad Ahmad Salamah Abu Shannar was executed at
Swaqa Prison on the same charges as Jamal Darwish Fatayer (see UA 272/02,
MDE
16/011/2002, 30 August 2002, and follow up MDE 16/017/2002, 12 December
2002).
According to reports Yaser Abu Shannar had given evidence in his trial
saying
that he had never met Jamal Darwish Fatayer.

BACKGROUND INFORMATION
Amnesty International has frequently voiced its concern that the State
Security
Court, which almost invariably uses military judges and a military
prosecutor,
does not provide the same guarantees of independence and impartiality
provided
by the ordinary courts. The Human Rights Committee expressed concern in 1994
that the State Security Court continues to exercise special jurisdiction and
recommended that consideration be given to its abolition.

Amnesty International does not in any way condone violent crime, but opposes
the death penalty in all cases as the ultimate form of cruel, inhuman or
degrading treatment or punishment. Capital punishment has never been shown
to
have a unique deterrent effect and a death sentence is irrevocable.

At least 13 people have been executed since the beginning of the year in
Jordan, of which at least three were executed following unfair trials.


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His Majesty King 'Abdallah bin Hussein

Office of HM the King

Royal Palace

Amman, The Hashemite Kingdom of Jordan





 Sua Maestà Abdallah bin Hussein,

mi rivolgo a Lei in nome dell'amicizia che lega il nostri  popoli, mi
rivolgo a Lei come al Re di uno dei Paesi "Mediorentali" più vicini al cuore
ed alla cultura italiani ed europei,

per ottenere giustizia ed un comportamento umano verso Jamal Darwish
Fatayer, che rischia di essere giustiziato, lasciando orfani quattro figli,
il più grande dei quali ha solo sei anni.

Le chiedo di contribuire alla rivalutazione nel Mondo contemporaneo della
comune antichissima cultura dell'area Mediterranea  e del Vicino Oriente,
onorandola attraverso gesti che rafforzino il sentimento di condivisione di
valori fondamentali quali il rispetto e la salvaguardia della vita umana.

Purtroppo ancora nel 2002 in Giordania sono state giustiziate almeno 14
persone.  L'esecuzione di pene capitali è moralmente inaccettabile e
manifestamente inefficace per contenere i delitti. Le garanzie della difesa
sono ritenute essenziali in ambito internazionale per distinguere gli Stati
di diritto da quelli liberticidi e tirannici, così come il ricorso improprio
alle corti militari e la celebrazione di processi sommari.

Commutando la pena inferta a Jamal Darwish Fatayer ed allestendo un nuovo
processo, celebrato da una Corte Ordinaria, Lei favorirà il dialogo ed il
confronto tra i nostri popoli, consolidando  l'inserimento del Suo Paese nel
consesso internazionale.



 Jamal Darwish Fatayer, palestinese di 43 anni nato in Iraq, è stato
condannato nel dicembre 2002 dalla Corte di Sicurezza di Stato (State
Security Court) giordana alla pena capitale. Sentenza riconfermata dalla
Corte di Cassazione giordana.

Egli  è stato trattenuto in isolamento dal Dipartimento Generale dei Servizi
Segreti (General Intelligence Department) ad Amman, in Giordania. Durante
l'isolamento Jamal ha "maturato" una "confessione", che Amnesty
International  teme indotta da torture, in base a resoconti pervenuti.

Egli è stato accusato di aver guidato la macchina del presunto assassino del
diplomatico giordano Na'ib 'Umran al-Ma'aytah, avvenuto in Libano, a Beirut,
nel 1994 e di essere membro dell'organizzazione illegale "Consiglio
rivoluzionario di Fatah".

 Sul medesimo omicidio  la Corte di Giustizia  del Libano ha avviato un
procedimento giudiziario nel quale ha ritenuto valida  come prova una
testimonianza in cui si individua in un altro uomo colui che ha giudato l'
automobile al luogo del delitto.

 La  legittimità della Corte Militare come sede di giudizio di questo
omicidio è contraddetta dal Tribunale libanese, secondo il quale questo caso
non è in relazione con la sicurezza di Stato e quindi il processo dovrebbe
essere affrontato da un Tribunale ordinario.

 La Corte Militare non  dà le garanzie di diritto di una Corte ordinaria e
non è certo  che in questo caso siano state adottate procedure corrette. Lo
stesso arresto di Jamal Darwish Fatayer è avvenuto in circostanze poco
chiare: mentre le Autorità giordane sostengono di averlo arrestato all'
aeroporto di Amman, egli  vi è stato tradotto  con la forza dalla  Libia, in
cui risiedeva  sin dal 1993, quando vi si era trasferito dal Libano,
abbandonando contemporaneamente anche l'organizzazione "Consiglio
rivoluzionario di Fatah".

Le chiedo di collocare  la Giordania tra i Paesi moderni e rispettosi dei
diritti umani, accogliendo il presente appello.

CHIEDO:

che la condanna capitale di Jamal Darwish Fatayer sia commutata in altra
pena;

che egli sia sottoposto ad un nuovo processo davanti ad una Corte Ordinaria;

che in esso sia rispettata la correttezza procedurale;

che venga avviata un'inchiesta indipendente sulle sue presunte torture;

che la Giordania abolisca la pena di morte.



Firma

Indirizzo



INVIATE A:



His Majesty King 'Abdallah bin Hussein

Office of HM the King

Royal Palace

Amman, The Hashemite Kingdom of Jordan



Indirizzo telegrammi: King 'Abdallah bin Hussein, Amman, Giordania

Fax:  + 962 6 462 7421

Intestazione: Your Majesty



Faris Nabulsi

Minister of Justice

PO Box 6040

Amman, The Hashemite Kingdom of Jordan



Telegrammi:        Justice Minister, Amman, Jordan

Fax:                 + 962 6 464 3197

Intestazione: Your Excellency



Dr Fayez Tarawneh

Chief of the Royal Court

PO Box 80

Amman, The Hashemite Kingdom of Jordan



Telegrammi:    Chief of the Royal Court, Amman, Giordania

Fax:                 + 962 6 463 1452

Intestazione:    Dear Dr Tarawneh



COPIE A:

Her Majesty Queen Rania

President of the Royal Commission on Human Rights

Office of her Majesty the Queen

Royal Palace

Amman

The Hashemite Kingdom of Jordan

 oppure INVIATE A:

dinxjenin at libero.it



PERFAVORE INVIATE GLI APPELLI IMMEDIATAMENTE