un altro calendario per la Costituzione europea



cari amici e care amiche,

considerato il danno arrecato dalla decisione unilaterale del governo
americano
di guerra preventiva all'Iraq allo sviluppo di un sistema di giustizia, di
pace e 
di democrazia internazionale 
è sempre più urgente costruire una alternativa di pace nel mondo a partire
dal 
nostro continente. E' necessario dotare l'Europa di una Costituzione
democratica
che abbia nei suoi primi articoli il ripudio della guerra e il diritto alla
pace.

La Convenzione europea, che ha il compito di elaborare un testo
costituzionale, 
deve cambiare il suo calendario e dare voce
alle istanze della società civile europea, che si è espressa chiaramente 
a favore della pace in occasione
delle manifestazioni del 15 febbraio e del 12 aprile, tramite una sessione
dedicata espressamente al confronto con i cittadini europei.

Inoltre, occorre chiedere che, il processo costituente non deve concludersi
con la decisione
dei governi tramite una conferenza intergovernativa ma con l'approvazione
dei cittadini europei tramite un referendum popolare.

Nell'invitarvi a sostenere le due campagne per costruire una 
Europa di pace e di democrazia rivolte ai membri della Convenzione europea

1) MAI PIU' GUERRE IN EUROPA, MAI PIU' GUERRE NEL MONDO

- Appello per inserire il ripudio della guerra e il diritto alla pace nella
Costituzione europea sui siti www.mfe.it/pace e www.tavoladellapace.it

2) UN REFERENDUM PER L'EUROPA

- Appello per chiedere una costituzione federale europea 
e un referendum popolare nel 2004 sul sito www.mfe.it/europa

vi chiedo di aderire entro il 22 aprile alla lettera aperta (che trovate in
fondo 
al messaggio) ai membri della Convenzione europea
proposta dal Forum permanente della Società civile europea e che verrà
consegnata
il 24 aprile durante la prossima sessione della Convenzione.

Le adesioni vanno inviate via email a : permanentforum at europeanmovement.org

La costruzione di una Europa unita attore di pace nel mondo, 
dipende anche da noi.

Nicola Vallinoto,
Movimento federalista europeo





Lettera aperta ai membri della Convenzione europea

Un altro calendario per la Costituzione dell'Unione


Bruxelles, il 24 aprile 2003


Signore e signori membri della Convenzione,


Provenendo da diversi settori della vita associativa europea e partecipando
attivamente al dibattito sull'avvenire dell'Europa, non vogliamo vedere il
ripetersi di esperienze come quelle delle conferenze intergovernative di
Amsterdam e Nizza. 

Nell'interesse dei membri della Convenzione e del successo della vostra
impresa, vi chiediamo di voler riflettere sulle notre proposte prima di
prendere una decisione collettiva sull'agenda della Convenzione. 



Un altro calendario per la Costituzione dell'unione


1. La Convenzione europea riceve dal Presidium un progetto preliminare,
globale e coerente, di Costituzione dell'Unione (15-16-17- maggio 2003)

2. Questo progetto è discusso in occasione di una seconda audizione della
società civile europea (29-30 maggio 2003)

3. La Convenzione europea adotta il progetto preliminare di Costituzione
dell'Unione (12-13 giugno 2003)

4. Il Presidente Giscard sottopone questo progetto al Vertice straordinario
del 30 giugno 2003 a Bruxelles e al Parlamento europeo riunito in sessione
plenaria a Strasburgo (1-3 luglio 2003)

5. La Convenzione europea elabora un progetto di Costituzione tenedo conto
dei dibattiti in seno al Consiglio europeo ed al Parlamento europeo. I
membri della Convenzione. I membri della Convenzione designati dai
parlamenti nazionali determinano il loro atteggiamento in base
all'orientamento stabilito dalle loro assemblee rispettive (luglio-ottobre
2003) 
 
6. Il Presidente Giscard sottopone questo progetto ad un Vertice
starordinario dei paesi dell'Unione europea e dei paesi candidati che avrà
luogo a Roma entro dicembre 2003

7. In occasione del Vertice,  i governi dei paesi membri e dei paesi
candidati decidono di sottoporre la Costituzione dell'Unione ad un
referendum europeo che avrà luogo il 10-13 giugno 2004, contemporaneamente
alle elezioni europee. 

8. La Costituzione dell'Unione entra in vigore negli Stati in cui le
cittadine e i cittadini avranno espresso il loro accordo. Queste
disposizioni sono di applicazione immediata (luglio 2004).
 
Questo calendario - che esige un prolungamento del mandato della Convenzione
europea - non dovrebbe essere considerato come un fallimento dai membri
della Convenzione. 

Al contrario, esso sarebbe il solo modo per permettere loro di mantenere il
controllo del processo costituente, di evitare il rischio di un periodo "
raffreddamento " (cooling off) richiesto da taluni paesi membri e di
escludere i negoziati incomprensibili delle Conferenze intergovernative di
Maastricht, di Amsterdam e di Nizza.


Signore e signori membri della Convenzione,


Dopo più di un anno di discussioni e di lavori condotti in sessione plenaria
e in gruppi ristretti, avete ottenuto un numero importante di risultati e di
successi suscitando il consenso della grande maggioranza della Convenzione e
di coloro che seguono da vicino il vostro dibattito.

Il principio di dotare l'Unione di una Costituzione assume un valore preciso
e concreto poiché è stato accompagnato dalla decisione di iscrivervi la
Carta dei Diritti fondamentali, di riconoscere all'Unione una personalità
giuridica, di eliminare l'assurda struttura dei pilastri, di semplificare la
procedura legislativa.

Quanto al contenuto della futura Costituzione, i vostri dibattiti hanno
messo in luce l'esigenza di chiarire la ripartizione delle competenze fra
l'Unione e gli Stati membri e di rafforzare contemporaneamente il ruolo
delle istituzioni dell'Unione nei settori della dimensione sociale, dello
spazio di libertà, di sicurezza e di giustizia e della politica estera e di
sicurezza, compresa la dimensione della difesa.

Questi progressi - consolidati nelle conclusioni della maggioranza dei
gruppi di lavoro - sono stati ripresi dalla grande maggioranza dei vostri
emendamenti ai progetti d'articoli elaborati dal Presidium, confermando la
volontà d'innovazione che si esprime in seno alla Convenzione.

Il progetto preliminare che sarà adottato in giugno dovrà essere conforme
allo spirito che ha portato alla Convenzione e tradurre i grandi
orientamenti scaturiti dal dibattito tra i membri della Convenzione,
piuttosto che rimenere prigionieri delle proposte del Presidium.  

Sottoposta a vincoli di calendario e al principio del consenso o di una
decisione unanime, la Convenzione rischierebbe dunque di avventurarsi alla
ricerca del minimo comun denominatore.

Questo rischio è oggi ancora più evidente nei settori delle finanze
dell'Unione, della politica estera e di sicurezza, della dimensione
socio-economica del modello di società europea e dell'insieme della vita
democratica : rappresentativa, partecipativa, paritaria e di prossimità. 

Al contrario, una procedura in due tempi - progetto preliminare in giugno e
progetto prima della fine dell'anno - permetterà di compiere dei progressi
su questi temi.

Essendo coscienti dell'esistenza di questo rischio e essendo convinti del
compito storico che vi è stato assegnato, riteniamo che è venuto tempo di
chiarire questioni cruciali legate al metodo dela Convenzione e dar prova di
audacia nei settori dove appare più forte la resistenza degli "immobilisti"
che sono tra di voi e al di fuori della Convenzione.

Sostenendo il calendario alternativo che vi proponiamo, riteniamo che si
dovrebbero ricordare i seguenti principi :


Una Costituzione adottata democraticamente

1. La Convenzione è il solo "luogo" politico nell'Unione dove si esprimono i
poteri constituenti ai livelli nazionale (governi e parlamenti) e europeo
(Parlamento e Commissione). 

Dopo aver negoziato democraticamente la Costituzione in seno alla
Convenzione, un secondo negoziato attraverso una procedura diplomatica
sarebbe inaccettabile. Di conseguenza, il testo elaborato dalla Convenzione
dovrebbe essere sottoposto al Consiglio europeo, che è stato all'origine del
mandato di Laken, ma i Capi di Stato e di governo dovranno limitarsi a
decidere se sono pronti ad accettere il progetto della Convenzione.


2. La Convenzione non è un'assemblea costituente e la sua proposta é
elaborata ad referendum.  

La legittimità democratica della Costituzione non verrà dalla decisione dei
Capi di Stato e di governo ma attraverso la fonte della sovranità, cioè
attraverso i popoli per via referendaria.

3. Una Costituzione non è un trattato internazionale. Se i Capi di Stato e
di governo ritenessero che si dovessero apportare delle modifiche importanti
al testo elaborato dalla Convenzione, un nuovo mandato dovrà esserle
assegnato al fine di discuterne e di prendere le decisioni che si impongono.


Vi proponiamo di sottoporre questo calendario alla Convenzione sotto forma
di contributo ufficiale.

Grazie in anticipo per l'attenzione che consacrerete alle nostre proposte.


Pier Virgilio Dastoli
Raymond Van Ermen
Jacqueline de Groote
Philippe Grosjean
Jacques-René Rabier
Roger Campenhout
Joao Mateus Tique
Piero Ravaioli
Roger Bevan
Hellen Engelbrecht
Alice Bakker-Osinga
Jean-Claude Seché