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un altro calendario per la Costituzione europea
- Subject: un altro calendario per la Costituzione europea
- From: Vallinoto Nicola <n.vallinoto at datasiel.net>
- Date: Mon, 14 Apr 2003 14:47:23 +0200
cari amici e care amiche, considerato il danno arrecato dalla decisione unilaterale del governo americano di guerra preventiva all'Iraq allo sviluppo di un sistema di giustizia, di pace e di democrazia internazionale è sempre più urgente costruire una alternativa di pace nel mondo a partire dal nostro continente. E' necessario dotare l'Europa di una Costituzione democratica che abbia nei suoi primi articoli il ripudio della guerra e il diritto alla pace. La Convenzione europea, che ha il compito di elaborare un testo costituzionale, deve cambiare il suo calendario e dare voce alle istanze della società civile europea, che si è espressa chiaramente a favore della pace in occasione delle manifestazioni del 15 febbraio e del 12 aprile, tramite una sessione dedicata espressamente al confronto con i cittadini europei. Inoltre, occorre chiedere che, il processo costituente non deve concludersi con la decisione dei governi tramite una conferenza intergovernativa ma con l'approvazione dei cittadini europei tramite un referendum popolare. Nell'invitarvi a sostenere le due campagne per costruire una Europa di pace e di democrazia rivolte ai membri della Convenzione europea 1) MAI PIU' GUERRE IN EUROPA, MAI PIU' GUERRE NEL MONDO - Appello per inserire il ripudio della guerra e il diritto alla pace nella Costituzione europea sui siti www.mfe.it/pace e www.tavoladellapace.it 2) UN REFERENDUM PER L'EUROPA - Appello per chiedere una costituzione federale europea e un referendum popolare nel 2004 sul sito www.mfe.it/europa vi chiedo di aderire entro il 22 aprile alla lettera aperta (che trovate in fondo al messaggio) ai membri della Convenzione europea proposta dal Forum permanente della Società civile europea e che verrà consegnata il 24 aprile durante la prossima sessione della Convenzione. Le adesioni vanno inviate via email a : permanentforum at europeanmovement.org La costruzione di una Europa unita attore di pace nel mondo, dipende anche da noi. Nicola Vallinoto, Movimento federalista europeo Lettera aperta ai membri della Convenzione europea Un altro calendario per la Costituzione dell'Unione Bruxelles, il 24 aprile 2003 Signore e signori membri della Convenzione, Provenendo da diversi settori della vita associativa europea e partecipando attivamente al dibattito sull'avvenire dell'Europa, non vogliamo vedere il ripetersi di esperienze come quelle delle conferenze intergovernative di Amsterdam e Nizza. Nell'interesse dei membri della Convenzione e del successo della vostra impresa, vi chiediamo di voler riflettere sulle notre proposte prima di prendere una decisione collettiva sull'agenda della Convenzione. Un altro calendario per la Costituzione dell'unione 1. La Convenzione europea riceve dal Presidium un progetto preliminare, globale e coerente, di Costituzione dell'Unione (15-16-17- maggio 2003) 2. Questo progetto è discusso in occasione di una seconda audizione della società civile europea (29-30 maggio 2003) 3. La Convenzione europea adotta il progetto preliminare di Costituzione dell'Unione (12-13 giugno 2003) 4. Il Presidente Giscard sottopone questo progetto al Vertice straordinario del 30 giugno 2003 a Bruxelles e al Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo (1-3 luglio 2003) 5. La Convenzione europea elabora un progetto di Costituzione tenedo conto dei dibattiti in seno al Consiglio europeo ed al Parlamento europeo. I membri della Convenzione. I membri della Convenzione designati dai parlamenti nazionali determinano il loro atteggiamento in base all'orientamento stabilito dalle loro assemblee rispettive (luglio-ottobre 2003) 6. Il Presidente Giscard sottopone questo progetto ad un Vertice starordinario dei paesi dell'Unione europea e dei paesi candidati che avrà luogo a Roma entro dicembre 2003 7. In occasione del Vertice, i governi dei paesi membri e dei paesi candidati decidono di sottoporre la Costituzione dell'Unione ad un referendum europeo che avrà luogo il 10-13 giugno 2004, contemporaneamente alle elezioni europee. 8. La Costituzione dell'Unione entra in vigore negli Stati in cui le cittadine e i cittadini avranno espresso il loro accordo. Queste disposizioni sono di applicazione immediata (luglio 2004). Questo calendario - che esige un prolungamento del mandato della Convenzione europea - non dovrebbe essere considerato come un fallimento dai membri della Convenzione. Al contrario, esso sarebbe il solo modo per permettere loro di mantenere il controllo del processo costituente, di evitare il rischio di un periodo " raffreddamento " (cooling off) richiesto da taluni paesi membri e di escludere i negoziati incomprensibili delle Conferenze intergovernative di Maastricht, di Amsterdam e di Nizza. Signore e signori membri della Convenzione, Dopo più di un anno di discussioni e di lavori condotti in sessione plenaria e in gruppi ristretti, avete ottenuto un numero importante di risultati e di successi suscitando il consenso della grande maggioranza della Convenzione e di coloro che seguono da vicino il vostro dibattito. Il principio di dotare l'Unione di una Costituzione assume un valore preciso e concreto poiché è stato accompagnato dalla decisione di iscrivervi la Carta dei Diritti fondamentali, di riconoscere all'Unione una personalità giuridica, di eliminare l'assurda struttura dei pilastri, di semplificare la procedura legislativa. Quanto al contenuto della futura Costituzione, i vostri dibattiti hanno messo in luce l'esigenza di chiarire la ripartizione delle competenze fra l'Unione e gli Stati membri e di rafforzare contemporaneamente il ruolo delle istituzioni dell'Unione nei settori della dimensione sociale, dello spazio di libertà, di sicurezza e di giustizia e della politica estera e di sicurezza, compresa la dimensione della difesa. Questi progressi - consolidati nelle conclusioni della maggioranza dei gruppi di lavoro - sono stati ripresi dalla grande maggioranza dei vostri emendamenti ai progetti d'articoli elaborati dal Presidium, confermando la volontà d'innovazione che si esprime in seno alla Convenzione. Il progetto preliminare che sarà adottato in giugno dovrà essere conforme allo spirito che ha portato alla Convenzione e tradurre i grandi orientamenti scaturiti dal dibattito tra i membri della Convenzione, piuttosto che rimenere prigionieri delle proposte del Presidium. Sottoposta a vincoli di calendario e al principio del consenso o di una decisione unanime, la Convenzione rischierebbe dunque di avventurarsi alla ricerca del minimo comun denominatore. Questo rischio è oggi ancora più evidente nei settori delle finanze dell'Unione, della politica estera e di sicurezza, della dimensione socio-economica del modello di società europea e dell'insieme della vita democratica : rappresentativa, partecipativa, paritaria e di prossimità. Al contrario, una procedura in due tempi - progetto preliminare in giugno e progetto prima della fine dell'anno - permetterà di compiere dei progressi su questi temi. Essendo coscienti dell'esistenza di questo rischio e essendo convinti del compito storico che vi è stato assegnato, riteniamo che è venuto tempo di chiarire questioni cruciali legate al metodo dela Convenzione e dar prova di audacia nei settori dove appare più forte la resistenza degli "immobilisti" che sono tra di voi e al di fuori della Convenzione. Sostenendo il calendario alternativo che vi proponiamo, riteniamo che si dovrebbero ricordare i seguenti principi : Una Costituzione adottata democraticamente 1. La Convenzione è il solo "luogo" politico nell'Unione dove si esprimono i poteri constituenti ai livelli nazionale (governi e parlamenti) e europeo (Parlamento e Commissione). Dopo aver negoziato democraticamente la Costituzione in seno alla Convenzione, un secondo negoziato attraverso una procedura diplomatica sarebbe inaccettabile. Di conseguenza, il testo elaborato dalla Convenzione dovrebbe essere sottoposto al Consiglio europeo, che è stato all'origine del mandato di Laken, ma i Capi di Stato e di governo dovranno limitarsi a decidere se sono pronti ad accettere il progetto della Convenzione. 2. La Convenzione non è un'assemblea costituente e la sua proposta é elaborata ad referendum. La legittimità democratica della Costituzione non verrà dalla decisione dei Capi di Stato e di governo ma attraverso la fonte della sovranità, cioè attraverso i popoli per via referendaria. 3. Una Costituzione non è un trattato internazionale. Se i Capi di Stato e di governo ritenessero che si dovessero apportare delle modifiche importanti al testo elaborato dalla Convenzione, un nuovo mandato dovrà esserle assegnato al fine di discuterne e di prendere le decisioni che si impongono. Vi proponiamo di sottoporre questo calendario alla Convenzione sotto forma di contributo ufficiale. Grazie in anticipo per l'attenzione che consacrerete alle nostre proposte. Pier Virgilio Dastoli Raymond Van Ermen Jacqueline de Groote Philippe Grosjean Jacques-René Rabier Roger Campenhout Joao Mateus Tique Piero Ravaioli Roger Bevan Hellen Engelbrecht Alice Bakker-Osinga Jean-Claude Seché
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