Resoconti Newroz 2003 e Progr. Festival Diyarbakir V 2003



Resoconti del Newroz 2003 e Programma del Festival di Diyarbakir del maggio
2003

http://www.ranchdeiviandanti.it/kurds/Newroz.html

Sono su Internet i resoconti del Newroz 2003 :

http://www.ranchdeiviandanti.it/kurds/aaaDoc/bbNews/0301NewrozFld/Newroz2003.html

Nonostante quest'anno il Newroz abbia coinciso con l'inizio della guerra,
e' stato ovunque un momento di intensa partecipazione, anche se minore
dell'anno scorso (appunto per il clima di tristezza connesso alla guerra,
che qui in Kurdistan, ma anche in tutta la Turchia, e' stata fortemente
sentita e fortemente avversata dalla popolazione). Il 'No alla guerra' e'
stato uno dei temi del Newroz di quest'anno.
La situazione di guerra ha significato anche, in Turchia, un incremento
della repressione ed una ulteriore restrizione delle liberta' democratiche.
Ma in questo Newroz, benche' pesantemente vietati e assiduamente repressi,
i colori del Kurdistan sono spesso sfuggiti alle perquisizioni e hanno
sventolato in scialli, bandiere, indumenti etc., e gli slogan per Apo si
sono fatti sentire con insistenza. Come al solito, qualche localita' e'
stata privilegiata dalla repressione: quest'anno e' toccato a Bingol, dove
il Newroz e' stato proibito (colpite anche le citta' di Siirt e Beyazit).
Come negli anni scorsi, folta la presenza di delegazioni internazionali, e,
come gli anni scorsi, ha primeggiato quella italiana: una ottantina di
persone, suddivise in diverse localita', protagoniste ovunque di incontri
con l'associazionismo sociale, culturale e politico. Il Sito Internet sopra
menzionato contiene molte relazioni di questi incontri.

La fine del Newroz non e' che l'inizio, per il Kurdistan, di una intensa
stagione di eventi di vitalita' popolare e culturale, come da tempo accade
durante la primavera e l'estate. Il piu' significativo, di cui fervono i
preparativi, e' il Festival della Cultura e dell'Arte di Diyarbakir, che
giunge quest'anno alla sua terza edizione (quella dell'anno scorso e' stata
assai ricca). Altri festival in programma sono quello dell'infanzia a
Diyarbakir, quello di Bingol (2-5 giugno), quello di Dersim all'inizio di
agosto, etc.

3. F E S T I V A L della C U L T U R A e dell' A R T E di D I Y A R B A K I R

http://www.ranchdeiviandanti.it/Diyarbakir/Festival/home.html

Il Festival della Cultura e dell'Arte di Diyarbakir e' organizzato, come
negli scorsi anni, dalla Municipalita' di Diyarbakir (governata dall'Hadep,
ora denominato Dehap; l'Hadep e' stato messo fuorilegge dal Regime), ma
quest'anno collaborera' anche il Centro della Cultura e dell'Arte Dicle
Firat (Tigri ed Eufrate), che e' una istituzione assai simile al MKM di
Istanbul (il MKM di Diyarbakir era stato chiuso dal Regime anni or sono).
Sara' possibile, quest'anno, seguire il Festival di Diyarbakir su Internet
(programma complessivo e resoconti delle singole giornate, man mano che si
svolgeranno), sull'apposito Sito multilingue (in italiano, francese ed
inglese) :

http://www.ranchdeiviandanti.it/Diyarbakir/Festival/home.html

C'e' anche un breve resoconto del Festival 2002:
http://www.ranchdeiviandanti.it/Diyarbakir/Festival/it/2002/home.html

E, soprattutto, una rassegna di immagini e foto di esso, che puo' fornire
una "anteprima"
di cosa potra' essere l'edizione di quest'anno:
http://www.ranchdeiviandanti.it/Diyarbakir/Festival/Pict_2002.html

Oltre che, naturalmente, sul Sito apposito della Municipalita', come lo
scorso anno.
Il Sito del Comune sul Festival dello scorso anno e' tutt'ora disponibile:

http://www.diyarbakirfestivali.com

Esso, pero', e' scritto in turco (ci sono comunque molte belle immagini).
Quest'anno, invece, la Municipalita' assicura che il futuro Sito conterra'
il programma complessivo, ed anche i resoconti delle singole giornate,
anche in lingua inglese.

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Il programma definitivo del Festival sara' noto probabilmente verso il 20
aprile; ecco una
anteprima:

Ci saranno diversi Atelier su musica, teatro, cultura popolare, arte,
fotografia, cinema, scultura, filosofia, e cosi' via. Questi atelier
inizieranno al principio di maggio con la conduzione di professionisti dei
rispettivi campi, incluse alcune famose personalita' provenienti da diverse
parti del mondo.
Durante il Festival ci saranno tre grandi concerti; il primo sara'
all'inaugurazione del Festival (24 maggio, sabato, di pomeriggio); il
secondo verso la meta'; il terzo sara' di chiusura (1 giugno, domenica,
verso sera). Durante questi concerti, ovviamente, ci saranno anche molte
danze (da parte del pubblico, nei piazzali dove esso sara' riunito).

Ci saranno 10 o 11 diverse rappresentazioni teatrali di livello professionale.

Ci saranno due o tre grandi convegni culturali. Il primo di essi sara'
sulla vita di Cigerxwin, la sua lotta, i suoi studi (quest'anno ricorre il
suo centenario).
Chi era costui?
Cigerxwin ("Il cuore sanguinante") e' lo pseudonimo di Sheikmous Hasan.
Proviene dal Kurdistan settentrionale, ed e' conosciuto soprattutto come
poeta. Ebbe un grande impatto sulla poesia kurda tramite la propria opera.
Produsse libri sulla storia kurda, sulla letteratura kurda, sulla
grammatica kurda, ed anche un dizionario. Nacque nel 1901 o nel 1903 nel
villaggio kurdo di Hesar, vicino alla citta' di Mardin, allora nell'impero
ottomano. Nel 1925 si stabili' in Siria, nel 1958 in Irak, e nel 1970 in
Libano. Nel 1979, all'eta' di 76 anni, dovette di nuovo fuggire
dall'oppressione, recandosi in Svezia. ivi fu in grado di pubblicare
numerose collezioni di poesia che nessun editore nel Medio oriente aveva
voluto pubblicare, per causa dei riferimenti alla questione kurda.
Cigerxwin e' stato sovente denominato il padre della letteratura kurda.
Mori' in Svezia nel 1984. Potete trovare la traduzione inglese di alcuni
suoi testi al Sito Internet:

http://welat.50megs.com/cigerxwin.html

Il secondo Convegno culturale sara' sulla globalizzazione.
Parteciperanno importanti personalita'.

Ci saranno 6 o 7 diverse conferenze o seminari su diversi temi politici,
sociali e culturali. Forse ad alcuni di essi parteciperanno Ahmet Altan,
Yashar Kemal, Cetin Altan. Sono famosi scrittori turchi di sinistra.

Ogni giorno si svolgeranno quattro diverse sessioni di cinema.

Una intera giornata sara' dedicata alla visita a Silvan, una citta' storica
in provincia di Diyarbakir; non sara' solo una visita di studio, ma anche
una piacevole gita in un accogliente scenario naturale, come un... "pic
nic"!

Una giornata sara' dedicata alle diverse attivita' femminili (dalla cucina
tradizionale kurda alla letteratura, la tessitura tradizionale, eccetera).

Durante il Festival ci saranno esposizioni di diverse arti, come
fotografia, pittura, scultura, artigianato, da diverse aree del Kurdistan.

Ci sara' musica di strada e ci saranno esibizioni di poesia nelle strade e
nelle piazze (con danze, concerti d'arpa, etc.) quasi ogni sera del periodo
del Festival, in quattro differenti strade di Diyarbakir.

Ci saranno due o tre speciali serate per la musica popolare tradizionale
kurda. Il nome kurdo per questo particolare tipo di musica e' "Dengbej", e
si tratta di un genere musicale davvero antico e particolare,
caratterizzato dal canto solista della voce umana priva di qualsiasi
accompagnamento di strumenti musicali, con cadenza assai lenta e triste.
Ogni sera si esibiranno diversi uomini e donne.

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Chi desiderasse ricevere una piu' dettagliata informazione sul Festival, di
volta in volta aggiornata sui singoli eventi, nonche' su altre espressioni
della cultura del Kurdistan e della cultura democratica turca, non ha che
da inviare alla Kurdish Mailing List, in 'Replay' alla presente e-mail, il
messaggio:

"Vorrei ricevere informazioni sui prossimi eventi culturali in Turchia"

specificando anche eventuali lingue, oltre all'italiano, in cui e' in grado
di leggere i testi (sono disponibili informazioni in: inglese, francese,
turco, kurdo).

Nell'avvicinarsi della stagione estiva, che, oltre ad essere per i Kurdi
stagione di vivaci eventi culturali, e' per molti italiani ed europei
stagione di viaggi, puo' essere opportuno concludere questo messaggio con
le parole con cui Francesca Gianfelici, di ritorno dalla delegazione
italiana al Newroz 2003, ha risposto all'intervista fattale dal Comune di
Roma (RomaOne: "Curdi: iIl popolo amico delle montagne"); alla domanda:
"Cosa possono fare gli altri paesi per portare la propria solidarietý a
questo popolo cosÏ tormentato?", Francesca ha risposto: "L'unica cosa che
possiamo fare, oltre a mandare aiuti e a creare informazioni qui da noi Ë
andare a visitare il paese, organizzare delegazioni di osservatori perchË
la Turchia si senta comunque sotto osservazione. Insomma, non lasciare
questo popolo al suo destino di isolamento".
Cfr.:
http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=38580&doc=si

Kurdish Mailing List


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