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IRAQ: Dichiarazione della Sezione Italiana di Amnesty International sull'attacco all'Hotel Palestina e agli uffici di Al Jazeer
- Subject: IRAQ: Dichiarazione della Sezione Italiana di Amnesty International sull'attacco all'Hotel Palestina e agli uffici di Al Jazeer
- From: "Ufficio Stampa Amnesty " <press at amnesty.it>
- Date: Wed, 9 Apr 2003 16:40:40 +0200
Gent.mi tutti, vi trasmettiamo il comunicato stampa odierno della Sezione Italiana di Amnesty International: IRAQ: Dichiarazione della Sezione Italiana di Amnesty International sull'attacco all'Hotel Palestina e agli uffici di Al Jazeera Grazie per la cortese attenzione Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Ufficio Stampa Amnesty International Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it www.amnesty.it/crisi/iraq COMUNICATO STAMPA CS54-2003 IRAQ: DICHIARAZIONE DELLA SEZIONE ITALIANA DI AMNESTY INTERNATIONAL SULL'ATTACCO ALL'HOTEL PALESTINA E AGLI UFFICI DI AL JAZEERA La Sezione Italiana di Amnesty International ha espresso oggi il timore che le azioni delle forze angloamericane stiano mettendo in pericolo la popolazione civile e gli obiettivi civili di Baghdad. Ieri, un carro armato statunitense ha colpito l'Hotel Palestina e una bomba statunitense è caduta sugli uffici dell'emittente televisiva Al Jazeera, uccidendo tre giornalisti e ferendone diversi altri. I portavoce statunitensi hanno affermato che le proprie forze erano sottoposte a un "significativo fuoco nemico" proveniente dai due edifici, una versione contraddetta da testimonianze oculari. Gli USA sostengono di "procedere con grande lentezza per minimizzare le vittime civili e i danni agli edifici civili". Contemporaneamente, tuttavia, hanno dichiarato Baghdad "zona di combattimento" e hanno colpito i mezzi d'informazione. Costretti a chiarire le ragioni di questi attacchi, hanno fornito spiegazioni poco convincenti. "A meno che gli USA non siano in grado di dimostrare che era utilizzato per scopi militari" - sostiene Amnesty International - "l'Hotel Palestina era un obiettivo civile protetto dal diritto internazionale umanitario e non doveva essere attaccato. Qualora fosse stato chiaro che veniva utilizzato per scopi militari, non avrebbe dovuto essere attaccato da un carro armato, mezzo chiaramente inadeguato a colpire l'obiettivo in modo mirato". Il I Protocollo alle Convenzioni di Ginevra afferma: "Gli attacchi devono essere strettamente limitati agli obiettivi militari. Gli obiettivi militari sono ristretti a quegli obiettivi che per loro natura, locazione, scopo o uso danno un reale contributo all'azione militare e la cui distruzione totale o parziale, cattura o neutralizzazione, nelle circostanze vigenti al momento dell'attacco, offrono un chiaro vantaggio militare". FINE DEL COMUNICATO Roma, 9 aprile 2003 Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: Amnesty International - Ufficio stampa Tel. 06 44.90.224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it www.amnesty.it/crisi/iraq/
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