La Rai nega la diretta TV per la manifestazione del 12 aprile



Fermiamo la guerra sulla diretta TV negata

Cessate il fuoco
Il Comitato 'Fermiamo la guerra' esprime la più ferma protesta per la
decisione del CDA della RAI che ieri 8 aprile, lo stesso giorno
dell'attacco dei tanks americani all'hotel dei giornalisti a Baghdad (cui
va tutta la nostra solidarietà), ha negato la diretta televisiva per la
manifestazione di sabato 12 aprile per il "Cessate il fuoco" in Iraq.

Una decisione - peraltro mai comunicata al Comitato che l'ha appresa dalle
agenzie di stampa - che segna una continuità rispetto a quelle relative
alle manifestazioni del 9 novembre a Firenze del Social Forum europeo e del
15 febbraio a Roma, cui pure era stata negata la diretta, nonostante la
disponibilità della Terza rete a trasmetterla.

E' un pessimo segnale da parte del nuovo CDA della RAI e si inquadra
purtroppo in un contesto in cui l'informazione sulla guerra è sempre più
"militarizzata" e di parte, salvo alcune lodevoli eccezioni.

La diretta era stata chiesta dal Comitato in una lettera alla RAI del 3
aprile scorso, in cui si faceva appello al servizio radiotelevisivo
pubblico perché realizzasse un "atto dovuto verso quella maggioranza degli
italiani (e dei cittadini europei) che in oltre 600 manifestazioni in tutta
Italia e innumerevoli nel mondo hanno espresso e continuano ad esprimere la
loro volontà di pace.

La manifestazione del 12 aprile vedrà centinaia di migliaia di cittadini
convergere a Roma per chiedere il "cessate il fuoco" in Iraq, la fine delle
stragi e delle sofferenze della popolazione civile, il rispetto del diritto
internazionale, la fine del coinvolgimento dell'Italia nella guerra.