Duttilità e prudenza del Ministro Frattini ci cautelano dal rischio terrorismo islamico



COMUNICATO Stampa
Duttilità e prudenza del Ministro Frattini ci cautelano dal rischio
terrorismo islamico
QUANDO LE SFUMATURE FANNO LA DIFFERENZA
Maurizio Calvi, Presidente del Centro Alti Studi per la lotta al
terrorismo e alla violenza politica, sostiene che nell'attuale momento
politico contingente, caratterizzato da una minaccia incombente di atti
terroristici di ritorsione da parte del radicalismo islamico, la linea
duttile e prudente del ministro degli Esteri Franco Frattini sia una
salvaguardia per il nostro Paese.
«Il rischio di atti terroristici da parte di frange estreme del
radicalismo islamico - puntualizza Maurizio Calvi - è una costante con cui
l'Italia si trova a convivere da tempo, in particolare da quando sono
cambiati gli orientamenti della nostra tradizionale politica estera, in
passato notoriamente europea, mediterranea ed aperta alle istanze
mediorientali, ora più consonante e sinergica con quella anglo-americana
attualmente prevalente».
«Questa accresciuta esposizione dovuta a fatti conflittuali contingenti,
che promanano instabilità ed insicurezza in tutto il "Mediterraneo
allargato" - prosegue il Presidente del CeAS - risultano amplificati in
relazione al nostro Paese, per fattori oggettivi di posizione geografica e
per la presenza di interessi simbolici, quali le basi militari, o concreti
e reali, quali quelli economici, da considerare veri e possibili
"obiettivi sensibili" verso i quali potrebbero indirizzarsi azioni di
ritorsione o attentati messi a segno nell'ottica di motivazioni più
tradizionali. Le schegge impazzite del terrorismo internazionale sono un
modello paradossale nel senso che senza di loro non c'è guerra, ma al
tempo stesso senza guerra loro non esisterebbero. Questa circostanza è
dovuta al fatto che il baricentro della politica del mondo arabo si è
spostato verso la religione, che pertanto diventa strumento per la
leadership per venire accettata dal popolo come guida».
«La linea di duttilità e prudenza - puntualizza il senatore Maurizio Calvi
- adottata dal ministro degli Esteri Franco Frattini per il recupero dei
tradizionali e storici rapporti con i Paesi dell'area mediorientale, a mio
avviso è più adeguata ed efficace di quella determinata del Presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi, in quanto la prima promana una impressione di
comprensione e di equilibrio, mentre la seconda può venire recepita come
contrapposizione quasi preconcetta».
«A volte sono delle sottili sfumature nel tratto e nel modo di esprimersi
- conclude il Presidente del CeAS Maurizio Calvi - a fare la differenza.
In una fase storica contingente in cui il nostro Paese è effettivamente in
consonante sintonia con la politica anglo-americana, e con quella
statunitense in particolare, tutto quello che contribuisce a smussare
spigolature e a smorzare i toni, in definitiva a diffondere una immagine
di un approccio distensivo e aperto, significativamente contribuisce ad
allontanare dal nostro Paese quelli che purtroppo sono rischi effettivi e
reali».

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			Roma 6 aprile 2003

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