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DEMOCRAZIA TERRORISTA
- Subject: DEMOCRAZIA TERRORISTA
- From: "Alessandro Vigilante" <alessandrovig at hotmail.com>
- Date: Sat, 5 Apr 2003 09:56:10 +0200
http://www.radioitaliana.it/Archivio/aprile2003b.htm#003 (e' lunghetto, ma - credo - interessante) DEMOCRAZIA TERRORISTA Sintesi basica dell'imperialismo degli Stati Uniti d'America Gli Stati Uniti d'America, a partire dalla loro fondazione, hanno difeso la libertá e la democrazia come sistema politico supremo nel loro paese e nel mondo ed, in maniera particolare, si sono sempre collocati come il piú grande esempio di democrazia nel mondo. Il loro sistema democratico divide le elezioni in due parti, una diretta e una indiretta, ed é basata in meccanismi burocratici che permettono il controllo del risultato finale delle elezioni attraverso il processo del voto indiretto, per mezzo di quello che é conosciuto come "Collegio Elettorale". Quest'organo é stato creato nel 1787, subito dopo la conquista dell'indipendenza, insieme alla proclamazione della costituzione, per evitare che la scelta del presidente restasse alla mercé del voto popolare diretto e garantendo il controllo del potere da parte dell'elite politica del paese, che temeva nuove rivolte sociali come quella di Shays. Per mantenere il carattere democratico, le elezioni dirette devono essere realizzate, e lo sono, ma il Collegio Elettorale é l'organo che ha l'ultima parola. Il caso piú recente di problemi creati da questa forma di democrazia é stata la crisi scoppiata con l'elezione di George W. Bush, del Partito Repubblicano, vittorioso su Al Gore, del Partito Democratico, anche se con la minoranza dei voti. Anche la struttura partitica é abbastanza burocratica ed ha permesso che per piú di due secoli questi due partiti si siano alternati al potere, senza dare nessuna opportunitá ad altri gruppi politici. Logicamente questi due partiti sono stati il risultato della divisione del potere tra le due tendenze del gruppo di liders politici che dichiararono l'indipendenza nordamericana, crearono la costituzione e la struttura elettorale, incluso il Collegio Elettorale e la parte delle elezioni di tipo indiretto, oltre ad altre regole che hanno limitato e, praticamente impedito, l'affermazione di nuovi partiti. Tutto ció affinché questa elite non lasciasse mai piú le stanze del potere e per evitare che altri gruppi politici potessero sorgere, crescere e egemonizzare la vita politica della nazione. Gli Stati Uniti sono stati sempre i maggiori difensori della democrazia e della libertá di espressione, innalzando la bandiera della autodeterminazione dei popoli. Ma, nella pratica, posseggono un invidiabile curriculum di atrocitá, guerre, conquiste, interventi e occupazioni militari, oltre all'appoggio di governi dittatoriali fantoccio in tutto il mondo, finanziando o armando gruppi politici che rappresentano i loro interessi nel paese in questione. La formazione stessa del territorio nordamericano é macchiata con il sangue di un milione di indigeni di differenti tribú (creeks, choctaws, cherokees, sioux, apaches, comanches, chiekasaws, seminolas, ecc.), tutte considerate inferiori, che sono state espulse dalle loro terre e semplicemente sterminate. La "Dottrina del Destino Manifesto" giustificava il compito dell'uomo bianco nordamericano di civilizzare altri popoli, in special modo i denominati popoli barbari, come i pellerossa. Le guerre espansioniste cominciano con l'invasione della Florida occidentale nel 1812 (annessa totalmente nel 1819), in una guerra che coinvolgeva la Spagna, e la sua alleata Inghilterra, che tornó ad essere affrontata nel 1814 in una disputa per i territori del nord. Attraverso una grande guerra cominciata nel 1845, e prorogata dal 1847 al 1848, contro il Messico, gli USA hanno acquisito metá del territorio messicano, localizzato dove oggi si trovano gli stati di Texas, California, Nuovo Messico, Arizona, Nevada, Utah e parti del Colorado, Kansas e Oklahoma. Non é per caso che il presidente messicano Porfírio Díaz dichiaró: "Povero Messico! Cosí lontano da Dio e cosí vicino agli Stati Uniti". Nel 1867, gli USA hanno acquisito e annesso l'Alaska. Nel 1869 hanno invaso le Isole Midway e nel 1887 hanno occupato Pearl Harbor. Nel 1898 hanno annesso le Hawai, occupato militarmente Cuba, Porto Rico e Guam (questi due ultimi annessi) e hanno invaso le Filippine (causando la morte di 100 mila filippini) dopo una grande guerra imperialista contro la Spagna dalla quale gli statunitensi uscirono vittoriosi, trasformando le Filippine in colonia. Nel 1899 hanno occupato l'arcipelago delle Samoa. Nel 1916 si sono annessi le Isole Vergini. La Dottrina Monroe (1823), "L'America per gli americani", é servita come giustificazione per centinaia di interventi nell'America Latina. Alla fine dello stesso secolo e all'inizio del secolo XX l'America Centrale ha cominciato a soffrire sempre di piú a causa dell'imperialismo statunitense, che considerava questa regione il loro cortile di casa e interveniva con sempre piú frequenza in quei territori. Tra il 1898 e il 1901 gli USA occupano l'isola cubana e a partire dal 1901 imposero un protettorato su Cuba, che includeva l'occupazione militare dell'isola e la costruzione di una base navale in Guantanamo. Perfino la nuova costituzione cubana autorizzava l'intervento militare statunitense nel paese, attraverso l'Emenda Platt del 1901. Nell'isola cubana gli USA hanno mantenuto il loro dominio con governi fantoccio tra il 1901 e il 1906, e poi dal 1909 al 1917, e dal 1924 al 1933. Successivamente, Cuba fu governata dal dittatore Fungencio Batista dal 1934 fino al 1944 e dal 1952 al 1959, alternandosi con altri governi fantoccio. Nei periodi in cui Cuba fu governata da rappresentanti diretti degli interessi degli USA l'isola fu invasa e occupata da truppe statunitensi (1906/1909, 1912, 1917, 1921/1923, 1933). Il dominio statunitense sull'isola cubana é terminato solo con la Rivoluzione del 1959 e il successivo allineamento di Cuba con i sovietici (1961), ma, anche in questo scenario, gli USA hanno dato appoggio a diversi gruppi di opposizione al governo cubano, arrivando a organizzare lo sbarco nella Baia dei Porci (fallito), dove inviarono ribelli cubani e agenti della CIA per tentare di deporre Fidel Castro. Tra il 1959 e il 1966 la CIA é arrivata a organizzare 24 differenti piani per assassinare Fidel Castro, di cui 8 furono messi in atto ma fallirono. Attraverso il loro servizio segreto gli USA hanno introdotto a Cuba diverse malattie e piaghe fino ad allora sconosciute nell'isola come la peste suina africana, la piaga del riso, la malattia di Newcastle del pollame, carbone e ruggine della canna da zucchero, muffa azzurra del tabacco, ruggine del caffé, congiuntivite emorragica e dengue (diffusa dalla zanzara Aedes Aegipti). Gli USA hanno fomentato il separatismo nella provincia di Panama, fino ad allora facente parte del territorio della Colombia, dove volevano costruire un canale che legasse L'Atlantico al Pacifico. Infatti, nel 1903, occuparono il recente creato territorio panamegno per costruire lí il Canale di Panama, acquisendo parte del territorio di questo paese (la zona del canale). L'allora presidente degli USA, Theodore Roosevelt, il "fondatore" di questo nuovo paese, ha semplicemente dichiarato: "Io ho preso il Panama". Il Panama sarebbe stato occupato fino al 1918, quando gli USA sono intervenuti nuovamente nel paese. Le truppe statunitensi lasciarono il paese solo nel 1999, dopo essere intervenuti militarmente direttamente in altre situazioni come nel 1923, nel 1964 e, piú di recente, nel 1989. Ultimamente il Panama é stato governato da dittature militari pro-USA dal 1968 al 1981 e dal 1983 al 1989. Nel 1903 si verifica il primo intervento statunitense nella Repubblica Domenicana (all'epoca Santo Domingo). La Repubblica Domenicana viene occupata dall'esercito statunitense nel 1905 e nuovamente tra il 1916 e il 1924, potendosi considerare che dal 1905 fino al 1941 é stata, in pratica, una colonia statunitense, in un periodo nel quale gli USA ritiravano per loro le tasse raccolte nel paese. Il paese fu governato dal dittatore Rafael Trujillo dal 1930 al 1960, rappresentante degli interessi USA. Altre dittature finanziate dagli USA hanno governato il paese nel 1960/61 e 1963/1965. L'isola é stata invasa poi nel 1965 da truppe dell'OEA (Organizzazione degli Stati Americani) con a capo 22 mila soldati degli Stati Uniti e una nuova dittatura pro-USA fu impiantata tra il 1965 e il 1978. Ancora nel 1903 gli USA hanno invaso l'Honduras per la prima volta, in nome delle compagnie nordamericane esportatrici di frutta come la United Brands e la United Fruit Co., che fino ad oggi controllano il paese, fatto che gli ha reso il soprannome di "Repubblica delle Banane", appellativo che poi é stato esteso ad altri paesi della regione. Haiti é stata occupata dalle truppe nordamericane nel 1914 e questo dominio é continuato fino al 1936, passando posteriormente per governi fantoccio, che hanno incluso dittature, tra il 1946 e il 1950, dal 1956 al 1986 e dal 1987 al 1990. Nel 1991 gli USA tornarono a intervenire nel paese e in 1994 Haiti é stata nuovamente invasa dalle truppe statunitensi, che hanno posto un nuovo governo al potere. In Guatemala, gli USA hanno appoggiato governi fantoccio dal 1906 fino al 1944. Successivamente, a partire dal 1954 e fino al 1965, hanno fatto cadere i legittimi governi democratici e hanno impiantato dittature militari con interventi armati; ripetendo le stesse operazioni dal 1970 al 1985. Durante queste dittature fortemente repressive il paese é passato per grandi conflitti interni tra i governi dittatoriali pro-USA e gli squadroni della morte di destra da un lato e i guerriglieri di sinistra dall'altro, in una sanguinosa guerra civile che ha avuto come risultato all'incirca 120 mila morti, la maggior parte civili e membri dell'opposizione, soprattutto di etnia indigena, in un vero e proprio genocidio. Le truppe nordamericane hanno invaso il Nicaragua nel 1909 e nuovamente nel 1912. Tra il 1912 e il 1933 il Nicaragua é stata una colonia nordamericana, costantemente occupata dai marines. Un piccolo gruppo di opposizione formato da contadini lottava contro l'occupazione, comandato da Augusto Cesar Sandino. Dopo questo periodo, gli USA lasciarono il governo del paese nelle mani della famiglia Somoza, che comandó il paese con una pesante e oppressiva dittatura dal 1936 al 1979, sempre rappresentando gli interessi statunitensi nel paese. Dietro esplicita richiesta dell'ambasciatore nordamericano, Sandino fu assassinato durante quella che doveva essere una riunione per negoziati di pace nella capitale Managua. Grazie all'appoggio statunitense e alla corruzione generalizzata, la famiglia Somoza ha costruito una fortuna di piú di un miliardo di dollari, arrivando ad essere proprietaria - direttamente o indirettamente - di quasi tutta la terra del paese. Il dominio statunitense nel paese si estende fino al 1979, quando il nuovo governo, formato dai sandinisti, tentó di impiantare una qualche forma di socialismo. A quel punto gli USA finanziarono guerriglieri anti-sandinisti (i famosi "contras"), che insieme all'embargo nordamericano, distrussero l'economia del paese e permisero, col ricatto della violenza e della fame, la salita al potere di un governo pro-USA nel 1990, dopo la morte di piú di 30 mila nicaraguensi. Il Nicaragua arrivó anche ad appellarsi al Tribunale per i Crimini Internazionali contro le azioni nordamericane e vinse la causa, ma gli USA non accettarono di smettere di praticare i loro crimini contro il paese e né di pagare le indennizzazioni che il Tribunale aveva loro imposto. Successivamente il Nicaragua chiese all'ONU di votare una risoluzione affinché tutti i paesi rispettassero il diritto internazionale ed il principio di autodeterminazione dei popoli, ma gli USA hanno posto il veto. El Salvador passó per dittature di destra appoggiate dagli USA tra il 1931 e il 1944, e poi dal 1960 al 1967, e dal 1969 fino al 1979. Durante questi regimi dittatoriali il paese conobbe intensi conflitti sociali e una vera e propria guerra civile tra i guerriglieri di sinistra e i gruppi di sterminio paramilitari di destra. Questi ultimi conosciuti con il nome di "Il Battaglione" e appoggiati dal governo USA furono responsabili per alcuni dei piú violenti massacri dell'America Latina, non risparmiando né vecchi né bambini, oltre che preti e suore. Molte volte i membri dell'opposizione erano catturati dal "Battaglione", torturati e poi trascinati nelle strade della cittá fino a quando tutta la loro carne si staccasse completamente dalle ossa. Gli USA arrivarono a invadere il paese nel 1979 per "regolarizzare la situazione" e collocare al potere una nuova dittatura, estremamente repressiva, negli anni seguenti (1980/82) ma permettendo che lo stesso gruppo paramilitare permanesse al potere fino al 1994. Questi lunghi conflitti, piú intensi nel finale degli anni '70 e all'inizio degli anni '80 hanno determinato piú di 60 mila morti, la maggior parte dell'opposizione. Nel 1980, gli USA appoggiano l'ascesa di un regime dittatoriale nel Suriname. Nel 1983 gli Stati Uniti invasero l'isola di Granada per deporre un governo di sinistra che contrariava i loro interessi, impiantando un governo pro-USA. In Messico, gli USA hanno realizzato un ulteriore intervento militare nel 1914, dando supporto all'affermazione di governi autoritari, che avrebbero formato negli anni '20 il Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI), passando a reggere il Messico con un governo di partito unico, ma con una facciata democratica, sempre appoggiato dagli USA. Questo gruppo politico é rimasto permanentemente al potere fino all'anno 2000. Come risultato, oggi gli USA controllano tutta l'economia messicana, in special modo le risorse naturali, come minerali metallici e petrolio, visto che il 95% delle esportazioni di petrolio messicano attualmente sono dirette agli Stati Uniti. In Venezuela, un grande produttore di petrolio giá a partire dall'inizio del secolo XX, gli USA hanno finanziato dittature come quella di Juan V. Gomez, che aprí le porte dell'economia venezuelana alle imprese petrolifere nordamericane dal 1908 fino alla sua morte nel 1935. Gli USA mantennero altre dittature nel paese dal 1936 al 1945 e dal 1949 al 1958. Recentemente (2002) gli USA hanno appoggiato il tentativo di colpo di stato contro il legittimo governo di Chavez, eletto con due elezioni con piú del 60% dei voti popolari. Durante tutto il periodo della Guerra Fredda gli Stati Uniti hanno finanziato diverse dittature in tutto il mondo, ma principalmente in quello che considerano il loro cortile di casa: l'America Latina. Oltre alle giá citate operazioni nell'America Centrale, si succedettero nell'America del Sud vari governi di facciata "democratica" che hanno represso violentemente ogni forma di opposizione, in special modo i movimenti di sinistra in Colombia e in Venezuela (soprattutto dopo gli anni '60). Registriamo anche le dittature impiantate con l'appoggio degli USA in Equador, (1963/1968 e 1972/1979), in Peru (1968/1980 e 1992/2001) e in Uruguai (1972/1984). In Bolivia si succedettero vari golpe e governi dittatoriali nei periodi 1952/1964, 1965/1966, 1969/1970 e 1971/1982. In Paraguai, oltre alla dittatura di destra appoggiata dagli USA dal 1940 al 1947, il Generale Stroessner restó al potere con l'assenso degli Stati Uniti dal 1954 fino al 1989, una delle piú lunghe dittature militari della storia. In Cile, dopo un breve governo di tendenza socialista, formato dai socialdemocratici e socialisti cileni, che nazionalizzó le miniere di rame, il presidente Allende fu ucciso nel sanguinoso colpo di stato dell'11 di Settembre del 1973, organizzato dalla stessa CIA e con la partecipazione di marines nordamericani, in cui perfino il palazzo presidenziale La Moneda e la residenza del presidente Allende furono bombardati. Questo golpe marca l'inizio di una violenta dittatura comandata dal Generale Pinochet che duró fino al 1990, sostenuto dagli USA per i loro interessi. In Argentina (1966/1973 e 1976/1984), nello stesso modo, i militari che diressero il paese furono responsabili di migliaia di desaparecidos politici, casi di tortura, stupri, assassinii e pestaggi, per un totale di 35 mila morti, in nome della "difesa della democrazia". In Brasile, dopo un breve governo nazionalista, che tentó di realizzare una timida riforma agraria e alcune nazionalizzazioni, é stato organizzato un colpo di stato militare nel 1964, anch'esso con la partecipazione e la supervisione della CIA, del Dipartimento di Informazione del Pentagono (Colonnello Vermon Walters), dell'ambasciata degli USA (ambasciatore Lincoln Gordon) e dell'appoggio militare strategico degli Stati Uniti (operazione Brother Sam), che arrivarono a inviare una porta-aerei (la Forrestal), un porta-elicotteri, 6 destroiers, squadriglie di caccia, petroliere e 100 tonnellate di armi leggere per appoggiare il golpe. Nell'eventualitá che la popolazione avesse resistito al colpo di stato, le truppe USA sarebbero sbarcate nel paese. La dittatura militare in Brasile é durata fino al 1984, ma solo nel 1989 (dopo 25 anni di atroce autoritarismo) si tornó a votare in forma diretta. La repressione e la persecuzione politica, la fine della libertá di espressione, la censura, oltre alle prigioni arbitrarie, scomparsa di oppositori, pestaggi e assassinii, furono comuni in tutte le dittature militari impiantate con l'appoggio degli USA in America Latina, ricordando inoltre che le tecniche di tortura impiegate sono state delle piú violente e crudeli, molte di loro sviluppate inizialmente da militari statunitensi e perfezionate dai militari latino-americani che ricevevano lezioni di apprendistato nella famosa Scuola Superiore di Guerra degli USA ("Scuola delle Americhe") o nella sua filiale in Panama. Queste tecniche includevano affogamenti, elettrochoc e mutilazioni di organi genitali, mutilazioni provocate con morsi di animali come cani o roditori, i piú violenti stupri, bruciature di aree sensibili del corpo con fuoco e acidi e finanche la pratica dello squartamento. Gli Stati Uniti hanno attuato in tutti i canti del mondo, tutte le volte che una "minaccia esterna" poteva essere utilizzata come giustificazione per appoggiare gruppi pro-USA interessati al potere e senza scrupoli, creando governi corrotti, dittatoriali e sanguinari. O ancora, tale "minaccia alla sicurezza nazionale" era utilizzata per giustificare guerre e invasioni. Corporazioni americane appoggiarono l'ascensione del fascismo in Europa, come il regime fascista spagnolo di Franco o il nazismo in Germania e Austria, con la paura della "minaccia comunista". Quando gli interessi mutarono (e per inciso, solo dopo l'attacco a Pearl Harbor), si allearono all'URSS per combattere la minaccia nazista e l'imperialismo fascista giapponese, commettendo innumerevoli atrocitá durante la II Guerra Mondiale, come la morte di 300 mila civili (1945) in grandi cittá tedesche, come Colonia e Dresda, bombardate incessantemente anche con Napalm (bombe incendiarie). Oppure con la morte di piú di 300 mila giapponesi negli attacchi nucleari in Hiroshima e Nagasaki, solo per terminare la guerra prima che i sovietici occupassero i territori giapponesi della Manciuria (nel nord della Cina) e della Corea. Oltre a ció, naturalmente, con la chiara funzione di mostrare la forza della nuova potenza egemonica al mondo intero e principalmente all'Unione Sovietica. Il Giappone e la Germania furono desmililitarizzate e occupate. Fino ad oggi le truppe nordamericane occupano basi in Giappone e nella Corea del Sud, oltre a mantenere eserciti in tutta l'Europa Occidentale, incluso in Germania, per mezzo del trattato NATO. Il socialismo torna ad essere la "grande minaccia" dopo la II Guerra Mondiale e gli USA furono coinvolti in nuove dispute in Europa (guerra civile in Grecia nel 1946, divisione della Germania negli anni 1946/48) ed in nuovi conflitti, come la Guerra di Corea (1950/1953), in cui morirono piú di 3 milioni di persone, la maggior parte civili. In questa guerra gli USA lanciarono circa 3 bonbe per ogni abitante della Corea, facendo uso di armi chimiche e biologiche in grande quantitá (incluso l'oggi famoso battere dell'antrace), che determinó la devastazione completa di cittá intere come Pyongyang (attuale capitale della Corea del Nord). Negli anni '50 gli USA appoggiarono la rioccupazione francese dell'antica colonia dell'Indocina e la lotta contro i "ribelli" socialisti. Nel 1962 gli Stati Uniti cominciano ad appoggiare militermente la fazione capitalista del Vietnam del Sud contro i socialisti del Vietnam del Nord. Nel 1964 invadono il Vietnam ritirandosi solo nel 1972, lasciando un saldo di 2 milioni di morti (di cui un milione e novecentocinquantamila vietnamiti). Tale guerra ha provocato perfino cambiamenti nella geografia fisica del Vietnam, in quanto furono eliminate intere foreste, defoliate con armi chimiche come l'"Agente Arancio", o incendiate con il Napalm II (versione perfezionata del Napalm, che non si puó spegnere con l'acqua e brucia perfino le ossa), o per le tonnellate di bombe che gli USA lanciavano quotidianamente sul paese e in quelli vicini, come la Cambogia e il Laos (gli USA hanno lanciato piú bombe contro il Vietnam di tutte quelle usate nella II Guerra Mondiale). In questo processo di genocidio indiscriminato piú del 70% dei villaggi del Vietnam del Nord furono completamente distrutti. La violenza degli eserciti statunitensi é stata fino ad oggi camuffata dal governo degli USA, di fatto esistono relazioni degli stessi soldati che informano che erano comuni la tortura, i pestaggi, gli stupri, la mutilazione e la decapitazione dei prigionieri, oltre al massacro di interi villaggi, incluso donne, bambini e anziani quando c'erano indizi che avessero dato appoggio ai vietcongs (guerriglieri socialisti del Vietnam del Nord). Tra le testimonianze, le piú atroci sono quelle di soldati nordamericani che collezionavano orecchie dei vietcongs, pratica che era comune in alcuni piccoli plotoni e generalizzata in gruppi maggiori come la 173ª Brigata Aereotrasportata ed il 1º e il 14º battaglione della 3ª Brigata della 25ª Divisione di Fanteria, in cui il soldato che sommava piú orecchie poteva bere tutta la birra e il whisky che riusciva a ingoiare nell'accampamento ed era considerato "il numero uno" del battaglione. Ancora nel continente asiatico, gli USA aiutarono ad impiantare e mantenere il governo del dittatore Suharto in Indonesia (1966/1998), con un sanguinoso golpe militare (1966) che pose al potere un governo che ha ucciso piú di mezzo milione di persone, massacrando tutte le forme di opposizione nel paese. Oltre a ció, gli USA aiutarono a collocare al potere il dittatore Ferdinando Marcos nelle Filippine, egli governó il paese con autoritarismo e molta corruzione dal 1965 al 1986, quando fuggí negli Stati Uniti dopo aver accumulato una fortuna personale valutata in 2 miliardi di dollari. In Thailandia, gli USA appoggiarono la dittatura vigente dal 1977 al 1983. In Pakistan hanno sostenuto governi dittatoriali dal 1977 al 1988 e hanno appoggiato l'ascensione di una nuova dittatura nel 1990, che dura fino ad oggi. In Africa, gli USA hanno dato appoggio a regimi dittatoriali estremamente violenti come l'Apartheid in Africa del Sud (1948/1994), inoltre hanno finanziato diversi gruppi terroristi, chiamati sempre di "paramilitari" per combattere gruppi e movimenti socialisti. Nel Congo (ex-Zaire e attuale Rep. Democratica del Congo), gli Stati Uniti hanno aiutato ad impiantare la violenta dittatura di Mobutu nel 1965, mantendolo al potere fino al 1997 e trasformando il Congo in un paese distrutto da lotte e dispute interne tra gruppi rivali. Altre dittature di destra nel continente africano furono finanziate dagli Stati Uniti, come nella Liberia (1979/1990), in Malawi (1964/1994), nella Nigeria (1984/1998) o in Kenia, dove il governo impiantato nel 1979 permane al potere fino ad oggi. Gli USA inoltre intervennero in Etiopia, dove patrocinarono l'indipendenza della provincia dell'Eritrea (1991), localizzata in una regione strategica del "Corno d'Africa", bagnata dal Mar Rosso, e finanziarono guerriglieri per lottare contro il governo etiope, quando lo stesso si approssimó all'URSS. In Algeria i nordamericani hanno appoggiato un violento governo formato da militari. Impiantato con un golpe militare nel 1992, dopo la vittoria degli islamici in elezioni dirette, esso causó una sanguinosa guerra civile tra la popolazione e gli islamici radicali che giá ha prodotto piú di 100 mila morti. In Angola gli USA hanno finanziato il gruppo paramilitare dell'UNITA, fin dagli anni '70, in lotta contro i socialisti e i nazionalisti, gettando il paese in una violenta guerra civile i cui sviluppi perdurano fino ad oggi e trasformando l'Angola in uno dei paesi che patisce la maggior presenza di mine terrestri attive ancora oggi nel mondo. In Mozambico si é ripetuto lo stesso processo e gli USA hanno finanziato il gruppo guerrigliero Renamo, contro il tentativo del Fronte di Liberazione Mozambicano (Frelimo) di formare un governo popolare nel paese. Altri gruppi paramilitari e terroristi di destra sono stati finanziati, allenati e armati dagli Stati Uniti per lottare contro gruppi di sinistra o pro-URSS in Guinea Bissau, Marocco, Algeria, Ruanda, Etiopia, Sudan, Somalia, Namibia, Congo e Sierra Leone. Tali interventi hanno determinato che alcuni di questi paesi si trasformassero nei piú poveri del mondo, come la Sierra Leone, che dopo due decadi di guerra civile presenta il peggior tasso di speranza di vita (36 anni) e il peggior indice di sviluppo umano del mondo. Nella seconda metá del secolo XX, gli USA hanno contribuito a mantenere regimi fantoccio in diversi paesi come nel caso del suo principale alleato: l'Iran (ex-Persia) dello Sciá Reza Pahlevi. Lo Siá Pahlevi ha governato dal 1941 fino al 1979, quando fu deposto. In seguito l'Ahiatollá Khomeini impiantó una repubblica islamica. Pertanto gli USA appoggiarono la rapida ascesa di Saddam Hussein al potere nel 1979 e gettarono l'Iraq contro l'Iran in una guerra che duró 8 anni (1980/88), in cui le armi nordamericane trasformarono l'Iraq in una potenza locale. Ma siccome tutte le guerre sono dei grandi affari, gli USA vendevano armi segretamente anche all'Iran, dai cui proventi segreti e illeciti hanno tratto il denaro per finanziare i "contras" in Nicaragua (durante il governo Reagan). Dopo 8 anni di sanguinoso conflitto il risultato fu di piú di 600 mila morti e di un milione di feriti. Quando, nel 1990, l'alleato Saddan Hussein, invade il Kuwait, uno dei maggiori fornitori di greggio degli USA, smette di essere alleato, si trasforma repentinamente in un "nemico pericoloso" e comincia ad essere demonizzato dai midia statunitensi. L'Iraq fu attaccato da una coalizione di alleati degli USA (1991) autorizzati dall'ONU, in cui morirono circa 200 mila iracheni, di cui piú della metá civili (i chiamati "effetti collaterali" delle "bombe intelligenti" e altre armi di "precisione chirurgica"). Dopo il 1991 gli USA hanno creato due zone di esclusione aerea nel nord e nel sud del territorio iracheno per "proteggere" minoranze locali come i curdi e gli sciiti. Ma gli USA hanno continuato a bombardare l'Iraq settimanalmente (incluso bersagli civili come ponti, strade e depositi di alimenti) con la scusa che non si stessero rispettando le imposizioni come la zona di esclusione aerea dove potevano volare solo aerei degli USA (a differenza di quello che divulgarono i mezzi di comunicazione, tale imposizione non fu mai approvata dall'ONU). Fino ai nostri giorni la popolazione civile irachena ha risentito degli effetti nocivi delle bombe e dei missili all'Uranio Impoverito, utilizzato dagli USA, che stanno causando innumerevoli casi di cancro e leucemia nella regione e hanno contaminato perfino soldati statunitensi e inglesi (che appena passarono per quei luoghi) per un totale stimato che oltrepassa i 30 mila uomini. L'embargo economico imposto all'Iraq fino ad oggi ha provocato circa un milione di morti per fame e malattie per mancanza di medicine, di cui l'UNICEF stima che la metá sono bambini. Durante la Guerra dell'Afganistan (1979/1989), nella quale i sovietici tentavano di mantenere un fragile governo socialista occupando il paese, gli USA finanziarono, armarono e allenarono gruppi islamici anti-sovietici, i mujahidin (da cui derivarono gruppi come i Talebani) o gruppi terroristici (come la Maktab al Khidmat, che sarebbe poi diventata la rete Al Kaida), immergendo l'Afganistan in una guerra civile che ha devastato il paese. Attraverso una potente struttura organizzata dalla CIA, (in una operazione segreta diretta dal generale William Casey e da Zbigniev Brzezinski), gruppi terroristi come la rete Al Kaida, i cui membri sono stati reclutati in piú di 30 paesi, sono cresciuti e si sono arricchiti per l'appoggio nordamericano concesso fino al 1990. Anno in cui il gruppo si rivoltó contro il suo creatore per essere contro l'occupazione militare dell'Arabia Saudita da parte degli USA cominciata in quegli anni per la Guerra del Golfo, ma che permane fino ad oggi. In Arabia Saudita e Kuwait, le truppe degli USA che permangono lí dalla Guerra del Golfo danno supporto a due governi estremamente impopolari, dittatoriali e discriminatori. Fu appunto nei modelli saudita e kuwaitiano di trattamento della popolazione femminile che i Talebani si erano ispirati per trattare le donne afgane, ma siccome l'Arabia Saudita e il Kuwait vendono greggio piú economico agli USA, i midia mantengono la maggior attenzione per non divulgare come vengono trattate le donne in questi paesi. Oltre che nell'informare su come si reggano i rispettivi governi impopolari in paesi in cui il 45% della popolazione é disoccupata, mentre circa 7.000 principi e nobili delle famiglie reali vivono in un "paradiso": solo con la presenza di truppe di elite come le statunitensi. Gli USA hanno appoggiato l'occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele nelle guerre del 1948/49, 1967 e 1973. Appoggiarono anche l'intervento militare in Libano nel 1982, in cui furono supervisori della consegna dei campi di rifugiati di Sabra e Chatila nelle mani dei guerriglieri maroniti, che hanno massacrato piú di 3000 prigionieri (1982), sotto la tutela dell'attuale capo del governo di Israele, Ariel Sharon. Fino ad oggi gli statunitensi finanziano fortamente lo stato sionista israeliano nella sua campagna di dominazione e colonizzazione dei territori palestinesi, con il massacro sistematico della popolazione, nonostante l'ONU giá abbia approvato numerose risoluzioni che esigono il ritiro delle truppe israeliane (dalle guerre del 1967 e del 1973) e lo smantellamento degli insediamenti coloniali illeciti. Nel 1986, bombardarono la Libia perché starebbe finanziando il terrorismo, ma come effetto collaterale determinarono centinaia di morti e feriti civili. Invasero la Somalia nel 1994, ufficialmente per difendere "la libertá del popolo somalo", ma fino ad oggi la libertá ancora non é arrivata al popolo che continua oppresso e soggiogato dalla fame e dalla miseria. Hanno bombardato i serbi nella guerra civile della ex-Iugoslavia tra il 1994 e il 1995, per far "smettere la guerra", e tornarono a bombardare la Serbia nel 1999, con la scusa di "lottare per la pace" nella provincia del Kosovo, uccidendo circa 10 mila civili (gli "effetti collaterali" delle armi di "precisione chirurgica" di sempre). Nella Guerra del Kosovo le "bombe intelligenti" statunitensi hanno colpito perfino l'ambasciata cinese a Belgrado (uccidendo funzionari), oltre a scuole, mercati pubblici, dighe idroelettriche e ospedali. Nel 1998 e 1999 gli USA hanno bombardato il Sudan (una fabbrica farmaceutica presa per produttrice di fantomatiche armi chimiche) e l'Afganistan per rappresaglia nei confronti di supposti gruppi terroristici, ma anche qui facendo numerose vittime civili con le loro "armi intelligenti". Nel 2001/2002, durante i bombardamenti contro l'Afganistan degli odiati Talebani, le armi di "precisione chirurgica" hanno colpito ponti, quartieri residenziali, camion di agricoltori, delegazie di polizia, scuole, meschite e ospedali. Forse la "precisione" di cui essi tanto parlano e chiamano di "chirurgica" é perché colpiscono proprio ospadali... Nel 2001 gli USA cominciarono a bombardare l'Afganistan (stime dai 6 agli 8 mila morti civili) e fecero cadere il governo dei Talebani, giustificando che tale governo difendesse terroristi e hanno dato supporto all'ascesa di un nuovo governo che corrispondesse ai loro interessi di costruire gasdotti e oleodotti nella regione per il passaggio del petrolio e del gas naturale dall'Asia Centrale fino ai grandi mercati indiani e dell'Estremo Oriente. Queste ultime guerre "contro il terrorismo" cominciano forse a far apparire con evidenza i veri interessi economici che nascondono, visto che i gruppi economici che stanno ottenendo il maggior lucro con le conseguenze di tali operazioni sono l'industria bellica e quella petrolifera americana, i due gruppi che hanno apertamente finanziato la campagna elettorale di George W. Bush. Nel corso di tutti questi anni, gli Stati Uniti hanno appoggiato, finanziato, allenato e armato gruppi paramilitari di destra o gruppi terroristici anti-sovietici o anti-popolari (molti direttamente dalla stessa CIA) in diversi paesi dell'America Latina e dell'Africa, come giá citato, o ancora nel continente asiatico come in Yemen, Afganistan, Siria, Pakistan, Iraq, Iran, Libano, Indonesia, Filippine, Thailandia, Cambogia, Vietnam e Laos. Negli anni '90, gli Stati Uniti hanno cominciato a dare aiuti finanziari a movimenti guerriglieri e terroristi nella stessa ex-Unione Sovietica, come i separatisti islamici in Cecenia e Dakestan, o a gruppi guerriglieri nella ex-Iugoslavia, Bosnia, Croazia e Kosovo. In Turchia, fin dagli anni '80, gli USA finanziano la campagna genocida del governo turco contro la minoranza curda, che giá ha determinato piú di 300 cittá distrutte e 2 milioni di rifugiati (gli stessi curdi che gli USA dicono di voler difendere in Iraq). Inoltre nel decennio '90, i nordamericani hanno finanziato il violento governo colombiano oltre a vari gruppi paramilitari di destra mercenari nella lotta contro la guerriglia di sinistra in Colombia, con la giustificazione di combattere il narcotraffico, nonostante che i paramilitari e mercenari di destra siano stati responsabilizzati di legami con il traffici di droga e di essere colpevoli del 70% dei massacri di popolazioni civili accaduti nel paese negli ultimi anni. É importante ricordare, inoltre, che i reali interessi sono ben altri, visto che il maggior importatore di quelle droghe sono gli USA (che oltretutto sono gli unici esportatori in Colombia degli agenti chimici che permettono la raffinazione della cocaina) e che, secondo economisti e specialisti dei mercati finanziari, qualcosa come il 10/20% del denaro che movimenta le borse di valore nordamericane oggi proviene dal lavaggio dei proventi del narcotraffico. Come se non bastasse, gli USA sono responsabili per il 99% delle esportazioni legali di foglie di coca della Colombia a scopi farmaceutici e stanno tentando quindi di mantenere il loro controllo monopolistico su tale mercato. Sulla base di questi innumerevoli conflitti, guerre e interventi, gli Stati Uniti sono il paese che investe piú di tutti al mondo nel settore bellico. La spesa mondiale in armamenti, ossia l'industria bellica, movimenta ogni anno piú di 850 miliardi di dollari e solamente il bilancio militare degli USA é di circa 400 miliardi di dollari. E oggi siamo di nuovo alle prese con questo nuovo grande massacro che é la II Guerra del Golfo (la prima si calcola che costó piú di 60 miliardi di dollari), quando secondo dati del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (PNUD-1998) le spese annuali da aggiungere alle attuali per realizzare l'accesso universale ai servizi sociali basici in tutti i paesi in via di sviluppo sono di un ordine molto piú basso. Per esempio con 6 miliardi di dollari si garantirebbe l'istruzione basica per tutti, con 9 miliardi di dollari, acqua potabile e fognature per tutti e con 13 miliardi di dollari, sanitá e alimentazione basica per tutti.
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