"EMERGENZA KURDISTAN" - RACCOLTA FONDI PER IL KURDISTAN IRACHENO



Teatro di Nascosto - Hidden Theatre
Centro Interculturale di Porto Franco della Regione Toscana
Con la collaborazione di: Regione Toscana, Fondazione Pontedera Teatro,
Medici Senza Frontiere, Amnesty International, ICS, Comune di Volterra,
Comune di Pomarance, Provincia di Pisa, UNHCR (ACNUR), PNA (Piano Nazionale
Asilo), ANCI Progetto Equal, ARCI Toscana.
 Al telefono con il Kurdistan e l'Azione Emergenza Kurdistan

Dal diario di Annet Henneman

Sabato 29 marzo
Prima di iniziare lo spettacolo "Sebri Eyub" che racconta del Kurdistan
iracheno, Halabje  ... parlo con B. (kurdo iracheno). E' pieno di speranza.
Mi dice, Annet, ho parlato con mio zio di Camcamal, che aveva perso tutto,
la sua casa, terra, e tutto il villaggio nel quale viveva, con il Progetto
Anfal (progetto di Arabizzazione di Sadam Husseyn), adesso mi ha detto che
la sua casa, il suo villaggio, che sta sotto la catena di montagne lasciate
gli ultimi giorni dall'esercito iracheno, è diventato territorio libero,
che ha riiniziato a lavorare la terra. Ha parlato con M.R., peshmerga di
alto rango che gli ha detto: Ti chiamerò tra due settimane dal Kirkuk. B.
parla piena di speranza, si vede ricostruire il suo paese, potendo
sfruttare anche le risorse del petrolio... Mi si stringe il cuore. E non è
l'unico kurdo con cui parlo, che sogna un futuro simile... Invece questa
strana tranquillità, la strana non resistenza degli iracheni, il lento
arrivo delle troupes americane, le minacce che lentamente arrivano dalla
Siria, dall'Iran... Ho paura che anche lì, prima o poi, nel momento che
forse non ci si aspetta più, succede l'inferno. Kirkuk, seconda città di
grandezza per il petrolio in Iraq... Mi sa che tutti ci vogliono mettere in
qualche modo la mano... Bombe chimiche in passato...
E' difficile fare questo spettacolo dove si urla il dolore della perdità di
un fratello, un urlo per le bombe che hanno ucciso 5000 persone in 5
minuti, ma hanno lasciato intatti i mezzi meccanici, macchine, musica
accese, vedendo le foto e le immagini di chi sta vivendo questo dolore in
questo momento...
Il pubblico è rimasto ammutolito in sala, non si alzava, non andava via e
non faceva domande. Solo dopo che tutto il pubblico si era sparso, una
signora mi ha detto che era tropo comossa per poter parlare e reagire...

Mi sento incastrata tra voler dare voce all'azione "Emergenza Kurdistan"
(descritta sull'allegato), far partire tutte le pubblicità e gli ultimi
aggiustamenti: più firme sul conto corrente per quest'azione, della Tavola
della Pace di Alta Val di Cecina. Volevo ingenuamente fare un'azione
semplice, ma sta richiendo sempre di più un lato burocratico per dare
garanzia a chi darà soldi, a chi aderisce o collabora all'iniziativa...
E sento come le grande organizzazioni umanitarie possano schiacciare
iniziative spontanee. Perché non lavori con una grande organizzazione, mi
viene richiesto? Perché la firma delle grande organizzazioni tranquilizza.
Ma è proprio perchè si voleva fare un azione a piccolo livello, perchè chi
vuole sottoscrivere quest'azione conosce le persone e organizzazioni
aderenti o conosce il lavoro degli ultimi 5/6 anni del Teatro di Nascosto,
che ha dato la possibilità di fare cresscere rapporti veri di lunga durata
con il Kurdistan.  Naturalmente capisco e sono d'accordo sul fatto che c'é
bisogno di limpidità e garanzia per gli enti pubblici e privati.

Mi dicono, ma i soldi vanno a quelli che stanno con gli americani?  Con D.
kurdo iracheno, al telefono ci chiediamo cosa devono fare i kurdi lì in
Kurdistan iracheno. Non hanno armi grandi, hanno i loro kalashnikov, non
hanno carri armati, non hanno una flotta di aerei. Devono andare con gli
iracheni? Con l' Iran? Con la Turchia? Io veramente, se fossi reponsabile
di questo paese, non saprei cosa fare..
Con questa azione si vuole aiutare chi ha bisogno. Come le famiglie che non
hanno trovato posto nei villaggi ricostruiti negli ultimi 10 anni, che
stanno sparse per le campagne con bambini con infezioni polmonari che hanno
preso freddo, con il mangiare che sta finendo, con freddo e pioggia, con
acqua non pulita che fa ammalare. Vorrei fare arrivare quello che c'é
bisogno a chi ne ha bisogno e dovrò passare  da chi ha la possibilità di
fare passare quello che compreremo, che siano acqua, antibiotici...
dall'Iran al Kurdistan iracheno. Come la grande quantità di orfani che sono
rimasti da altre guerre... e poi ci saranno feriti, se la guerra scoppierà
anche lì... mancano barelle, mancano coperte... e chissà cosa mancherà in
più...

Un popolo di 5 milioni, che sta aspettando giorno per giorno cosa gli
succederà. Guardo le foto che ci sono sul Kurdistan iracheno. Vedo
peshmerga, con kalashnikov, in posti desolati. Non vedo un fronte fatto da
americani e peshmerga... Ma forse ce lo nascondono...Mentre cerco le
notizie su questo trovo un articolo con foto di una di quelle tante
famiglie che sono scappate per non essere in città...

Stanotte mi sono svegliata chiedendomi, ma come è che i giornalisti che
stanno in Kurdistan iracheno, vedono i bombardamenti da lontano e non sanno
cosa succede a Mosul e Kirkuk, si sa che queste città vengono bombardate,
ma non si sa con che consequenze..., cosa succede dentro queste città, se
ci sono feriti...
Stamattina un articolo che riporta un intervista a Barzani gli veniva
chiesto se si fidava dell' America dopo tante volte che l'America ha
promesso aiuto e poi questo aiuto non c'é stato. Ha detto che non si fida,
ma che per i Kurdi c'é l'interesse di fare cadere il regime di Sadam
Husseyn...


Spero, giorno per giorno che la ferocità di guerra che c'è a Bagdad, e il
resto dell'Iraq, non arriverà... Ma pensando a Kirkuk, il petrolio di
Kirkuk, non so quanto c'é da sperare...

Voglio ringraziare tutti che hanno aderito e promosso questa azione fino
adesso, Comune di Volterra, Comune di Pomarance, Provincia di Pisa, Tavolo
della Pace Alta e Bassa Val di Cecina, Medici Senza Frontiere, Forum
Sociale Volterra, Comitato gemellaggio Ivrea/Qaladiza e di solidarietà con
il popolo kurdo e il Gruppo Missionari Medicinali che hanno iniziato ad
inviare degli antibiotici.


Le offerte  per Emergenza Kurdistan si possono effettuare negli appositi
contenitori predisposti dai promotori a Volterra e nella Val di Cecina
oppure con versamento su c/c numero 10076843 cod A.B.I. 6370 cod. C.A.B.
711221 Cassa di Risparmio di Volterra. (Conto apositamente aperto per
l'azione, dall'assessorato alle politiche sociali del Comune di Volterra)





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"EMERGENZA KURDISTAN"


RACCOLTA FONDI PER IL KURDISTAN IRACHENO



Con la guerra le frontiere della Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno
sono più chiuse che mai da Iran, Siria e Turchia.
L'unica possibilità di portare aiuti a una popolazione isolata, stretta fra
il terrore delle bombe chimiche di Saddam Hussein e dell'invasione della
Turchia, è quella garantita da un accordo particolare fra il governo
iraniano e il governo regionale kurdo.
Medicinali e generi di prima necessità saranno comprati possibilmente a
Teheran direttamente da Annet Henneman, regista ed attrice del "Teatro di
Nascosto" di Volterra, e da una persona indicata dalle istituzioni
coinvolte.
Il materiale raccolto sarà poi portato dalla Croce Rossa in Iran da Teheran
alla frontiera kurda (in generale non è consentito trasportare materiale
proveniente da Israele), dove verrà preso in consegna e distribuito dalle
autorità sanitarie kurde.
Accanto alla necessità di medicinali di emergenza per la guerra, ci sono
preoccupazioni per la mancanza di acqua e di altre necessità ancora non ben
quantificate.
Sarà cura dei promotori una informazione e un aggiornamento tempestivo
degli esiti e della destinazione degli aiuti.

Le offerte si possono effettuare:
negli appositi contenitori predisposti dai promotori a Volterra e nella Val
di Cecina
oppure
con versamento su c/c numero 10076843 cod A.B.I. 6370 cod. C.A.B. 711221
Cassa di Risparmio di Volterra


Iniziativa promossa da :
"Teatro di Nascosto", Comune di Volterra, Comune di Pomarance,
Provincia di Pisa, Tavolo della Pace Alta e Bassa Val di Cecina,
Medici Senza Frontiere Nazionale,
Forum Sociale Volterra. Gruppo Missionari Medicinali di Firenze.
Comitato gemellaggio Ivrea/Qaladiza e di solidarietà con il popolo kurdo