Lettera al Presidente Carlo Azeglio Ciampi.



Signor Presidente della Repubblica Italiana,
considerando l'enorme numero di persone che si manifestano contro la guerra
e accusano i loro governi di politiche estere sbagliate, passate e presenti,
la preghiamo di prendere in considerazione questa lettera. Non siamo contro
l'America e gli americani che sono considerati amici e alleati ma
semplicemente denunciamo l'appoggio a una spregiudicata operazione di guerra
preventiva, intervento non appoggiato dalla NATO e dall'ONU. Riflettendo su
un piano piu' ampio, il terrorismo non si puo' combattere col terrorismo, ne
da testimonianza la nostra storia. Dobbiamo evitare di precipitare nella
barbarie e nella faida. Se uno stato invade un altro o scoppia una guerra
civile di gravi proporzioni si puo' e si raccomanda d'intervenire
militarmente per impedire la degenerazione della crisi, ma se si agisce
altrimenti, ovvero si attacca dopo un summit unilaterale, si diventa
aggressori.
Non optando per una soluzione diplomatica, sufficientemente e correttamente
appoggiata dal peso economico e militare di parte, si diventa il nemico e lo
diventa anche chi attua appoggiando e sostenendo la tesi della guerra
incondizionata.
"Nessun soldato italiano e' andato in Iraq, e nessuno ci andra' " ci ha
promesso, Signor Presidente.
Dalla Spagna i soldati sono gia' partiti con la missione dichiarata di
prestare solo assistenza medica e umanitaria ma senza il casco blu della
ONU. Chissa' se in Italia, Lei dovra' scusarsi e giustificarsi per non
opporsi a una scelta uguale a quella della Spagna.
Se vogliamo veramente aiutare la popolazione mandiamo organizzazioni
umanitarie di civili, di medici, di ispettori e specialisti che lascino agli
Iracheni il compito di governarsi da soli e di riscrivere la loro
costituzione. Se mandiamo soldati verremo identificati come gli invasori con
tutte le gravi conseguenze per l'Italia. Se utilizzeremo l'esercito non si
potra' garantire la regolare riorganizzazione della societa' Irachena
perche', nel bene o nel male, dipenderanno dal comando anglo-americano.
Solamente con una decisione ferma e appoggiata dalla comunita' europea
dimostreremo al mondo che siamo un paese libero e difensore della pace e
della giustizia.
Grazie Signor Presidente.


Questa e' un'iniziativa privata che non si appoggia a nessun gruppo
politico, unicamente intrapresa e sostenuta privatamente per proteggerci
dalle scelte fatte in buona o mala fede dai nostri rappresentanti. Anche noi
singoli cittadini vogliamo preventivamente agire per salvaguardare i nostri
interessi.