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11-14/04 Pistoia: GENOVA 01 di Fausto Paravidino
- Subject: 11-14/04 Pistoia: GENOVA 01 di Fausto Paravidino
- From: "Ufficio Stampa e Promozione ATP" <infoticket at pistoiateatri.it>
- Date: Sun, 30 Mar 2003 00:32:57 +0100
Vi inviamo comunicazione sullo spettacolo da noi prodotto "GENOVA 01" di Fausto Paravidino e sulla relativa promozione speciale riservata alle associazioni e gruppi organizzati che operano nel sociale. Se interessati, potete contattarci: Associazione Teatrale Pistoiese - Tel. 0573/991608 - fax 0573/34789 Teatro Manzoni Pistoia da venerdì 11 a lunedì 14 Aprile (feriali ore 21, festivo ore 16) GENOVA 01 di Fausto Paravidino con Filippo Dini, Simone Gandolfo, Antonia Truppo Regia Filippo Dini Scene, costumi, luci e proiezioni Laura Benzi Musiche Michele Rabbia e Giovanni Maier Ci scusiamo in anticipo se questa mail vi ha arrecato disturbo. Se nel futuro non desiderate ricevere altro materiale, vi preghiamo di inviare un messaggio vuoto indicando il vostro indirizzo e-mail e sarete cancellati dal ns. indirizzario. Grazie in anticipo per la collaborazione!! Teoria della distanza (1992) di Izet Sarajli_ La teoria della distanza l'hanno inventata i dietrologi, quelli che non vogliono rischiare in niente. Io appartengo a quelli che credono che del lunedì si deve parlare il lunedì; martedì potrebbe già essere troppo tardi. Ovviamente è difficile stando in cantina, mentre sopra cadono le granate, scrivere poesie. L'unica cosa più difficile È non scriverle! Pistoia, 28 Marzo 2003 OGGETTO: Teatro Manzoni Pistoia 11/14 Aprile 2003 "GENOVA 01" di Fausto Paravidino - PROMOZIONE SPECIALE ASSOCIAZIONI E GRUPPI ORGANIZZATI L'Associazione Teatrale Pistoiese/Teatro Manzoni Pistoia, sotto la direzione artistica della trentanovenne regista Cristina Pezzoli, ha elaborato un 'coraggioso' progetto triennale - "Il Teatro del Tempo Presente" - che si basa sulla produzione di soli testi di drammaturgia italiana contemporanea. La volontà è quella di sviluppare temi e contenuti strettamente legati alla contemporaneità, offrendo al pubblico concreti spunti di approfondimento su fatti ed esperienze dell'oggi, secondo un'idea di teatro vivo e forte, luogo di 'contagio e di rinascita', di impegno civile e culturale. Una scelta certamente faticosa e 'controcorrente' (in tempi di 'ubriacature televisive'Š), una scelta di campo precisa che rifiuta l'idea di un teatro disimpegnato e 'anestestizzante' per proporre, invece, con coerenza e forza, spettacoli teatrali che sollecitino in tutti la riflessione, la critica e 'risveglino' le coscienze. In quest'ottica sarà in scena da Venerdì 11 a Lunedì 14 aprile al Teatro Manzoni di Pistoia (Corso Gramsci, 127 0573/991609-27.112), il nuovissimo testo "GENOVA 01" del ventiseienne genovese Fausto Paravidino (l'autore pluripremiato della sua generazione), che propone la sua personale lettura dei tragici fatti accaduti in occasione del G8 di Genova, dando voce anche alle motivazioni e all'impegno del 'movimento'. Anche in considerazione dei particolari temi trattati dallo spettacolo, il Teatro Manzoni propone una PROMOZIONE SPECIALE per i membri di associazioni e gruppi organizzati impegnati direttamente nel sociale (dietro presentazione della rispettiva tessera associativa alla Biglietteria del Teatro): Platea 9,00 (anziché 15,00) Palco I e II 8,00 (anziché 13,00) Palco III e Galleria 6,00 (anziché 10,00) È previsto anche un ingresso omaggio ogni 10 persone. Alleghiamo la scheda dello spettacolo. Su richiesta, vi possiamo inviare gratuitamente una copia del programma di sala dello spettacolo con il testo completo, foto e riflessioni di interpreti e regista. Per informazioni, potete contattare Ufficio Stampa Associazione Teatrale Pistoiese 0573/991608 Per prenotazioni Biglietteria Teatro Manzoni 0573/991609 - 27.112 Nella speranza che tale proposta possa incontrare il vs. interesse, vi salutiamo cordialmente, ringraziandovi in anticipo per la collaborazione che vorrete offrirci nel diffondere questa comunicazione ai vostri iscritti Francesca Marchiani Ufficio Promozione Associazione Teatrale Pistoiese Tel. 0573/991608 - fax 0573/34789 www.pistoiateatri.it infoticket at pistoiateatri.it PROMOZIONE SPECIALE Associazioni e Gruppi Organizzati (dietro presentazione della rispettiva tessera dell'associazione) Platea 9,00 (anziché 15,00) Palco I e II 8,00 (anziché 13,00) Palco III e Galleria 6,00 (anziché 10,00) PRENOTAZIONI E INFO Teatro Manzoni Pistoia 0573/99.16.09-27.112 www.pistoiateatri.it TEATRO MANZONI PISTOIA DA VENERDÌ 11 A LUNEDÌ 14 APRILE (feriali ore 21, festivo ore 16) Associazione Teatrale Pistoiese/Teatro del Tempo Presente Direzione artistica: Cristina Pezzoli GENOVA 01 di FAUSTO PARAVIDINO con Filippo Dini, Simone Gandolfo e Antonia Truppo Regia FILIPPO DINI Scene, Costumi, Luci e Proiezioni Laura Benzi Musiche Michele Rabbia e Giovanni Maier Dalla penna del ventiseienne genovese Fausto Paravidino - pluripremiato 'talento'della giovane drammaturgia italiana contemporanea - una coraggiosa riflessione, quasi un'orazione civile sui tragici fatti di Genova (dagli entusiasmi del 'Movimento' al vertice G8, dalla morte di Carlo Giuliani al terrore della Diaz e alla brutalità di Bolzaneto)per un teatro che sia davvero "DEL TEMPO PRESENTE" . "LO SPETTACOLO SUL G8" di Filippo Dini "Genova 01" racconta ciò che avvenne a Genova al di fuori della zona rossa durante i giorni del G8. Il teatro non può mai essere mezzo di qualcos'altro, né di un pensiero, né tanto meno di un'ideologia, può soltanto essere espressione e tramite della metafora e in essa trova la sua necessità. Il G8 di Genova è la metafora che raccontiamo. Non credo in un teatro 'politico', credo invece nella possibilità di un teatro civile, in quanto portatore di verità. Genova rappresenta per me, per gli attori, l'autore, la scenografa, un appuntamento irrinunciabile con l'essere artisti e l'essere uomini ora, qui, in questo paese, su questo pianeta. Portare in teatro questa storia significa ricostruire completamente in noi la necessità stessa della nostra arte oggi, creare i presupposti perché la tragedia possa trovare liberamente espressione attraverso di noi. Per fare questo non possiamo far altro che ricercare la verità, la verità nella nostra arte e la verità nel profondo della materia che trattiamo. Una ricerca fatta su due binari, che nel nostro lavoro si fondono in un unico pensiero, ed è per questo che le menzogne di Piazza Alimonda, la repressione nelle strade, l'assalto alla Diaz, le torture di Bolzaneto offendono la nostra dignità, fanno a pezzi il nostro senso di giustizia e impoveriscono i nostri desideri. Lo spettacolo è la mise en scene di tale ricerca: incessante, senza pietismo e senza commenti; questa ricerca ossessiva non può avere ripensamenti, non può avere punti di vista, non si fanno dibattiti sulla verità; la sua luce ti attrae fino al baratro, dietro al quale si palesa, nella sua agghiacciante semplicità. E da lì in poi (davvero come Edipo) non resta che affrontare la pena e la tortura della condanna che ci attendeva fin dalla nascita. Rappresentare questo testo, per me è raccontare la lotta antica dell'uomo contro la dittatura, contro qualsiasi forma di dittatura, da quella perpetrata negli scontri di Genova a quella quotidiana, nascosta e apparentemente meno pericolosa dell'uomo contro se stesso. Credo che il G8 si possa riassumere in cinque grandi argomenti. Quasi ricalcando la struttura dei cinque atti shakespeariani, il primo racconta di come ambo gli eserciti si stanziarono nei rispettivi accampamenti e di come l'uno cantò e ballò in nome di un altro mondo diverso e possibile, portando negli occhi quella luce, quel sole che difficilmente avrebbe visto un tramonto; l'altro osservò con fredda circospezione. Quelle medesime motivazioni, quella stessa smania per la verità, che già da molto tempo ormai hanno reso possibili le imprese più straordinarie in tante parti del mondo, ebbene quei 'sogni' scintillavano ancora negli occhi di quei valorosi all'alba del secondo giorno e per noi secondo atto, ma ben presto ebbero a dover resistere, ebbero a dover chiedere coraggio a se stessi e ai loro cavalieri, che cadevano sotto i colpi della repressione. Questa giornata è la più difficile da raccontare poiché è la più densa di avvenimenti, di orari, di immagini, di paura. Questo è l'atto più propriamente raccontato, più 'narrato' proprio perché ci sono tanti punti di osservazione e ognuno di loro necessita una collocazione all'interno di quel caos, che troverà quiete soltanto nel fragore di quei due spari, nel silenzio di quella morte. Il giorno e atto successivo si aprono con il rancore e la paura di quelle trecentomila persone che non sono più separate in tanti gruppi come ieri, oggi sono un fiume, un enorme fiume che viene bloccato e fatto straripare. Una giornata che si avvia verso la sera con troppa lentezza, e ancora con pestaggi e violenze. Il quarto atto rappresenta ciò che non poteva essere né atteso né previsto, come la foresta in Macbeth si anima e pare prendere vita, così con lo stesso stupore e terrore credo siano stati accolti i massacratori della Diaz. Di questa notte si sa poco, abbiamo solo un video che ci fa vedere l'arrivo, ma cosa sia effettivamente successo lo sanno solo coloro che erano presenti. Certo abbiamo anche, a testimonianza della tragedia, il sangue, le fratture, le urla di quella notte. Qui la storia sembra sprofondare nella tenebra del mistero, si vede sempre meno, e anche la mente sembra non comprendere più quali siano le logiche che governano l'universo, fino a perdere completamente coscienza nel quinto e ultimo atto (i fatti di Bolzaneto) che completa questo viaggio forse catartico (?) all'interno di ciò che più c'è di oscuro e terrificante nell'animo umano, ovvero il suo istinto al predominio, alla brutalità, all'odio.
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