La guerra e' quello che mangi, quello che bevi



E' chiaro che questa guerra è stata una forzatura voluta ad ogni costo ed è
stata imposta dagli USA per:
- riaffermare il loro predominio militare sul controllo del mondo
- sbarazzarsi della palla al piede dell'ONU e imporre di fatto un nuovo
governo mondiale
nel quale riconoscendo gli USA come la potenza militare ed economica più
forte gli sia riconosciuto il diritto ad essere gli unici a poter
esercitare il diritto di veto e di decisione.

Tutto questo non solo per l'appropriazione e lo sfruttamento di marerie
prime a basso costo,
ma per imporre una politica economica ultra liberista funzionale agli
interessi economici degli USA.

Questo è il loro progetto di globalizzazione! Il controllo di intere
popolazioni alle leggi di mercato imposte dalle multinazionali.

Contro questo progetto è chiaro che non bastano le sole manifestazioni, ma
ad esse bisogna affiancare una risposta politica che vada ad incidere
sull'unico aspetto sensibile caro agli USA, cioè quello economico.

E' importante che attraverso un passa parola, l'invio di e-mail,
volantinaggio fuori i supermercati,ecc., si lanci la parola d'ordine che LA
GUERRA E' ANCHE QUELLO CHE MANGI, QUELLO CHE BEVI, e quindi, si inviti al
BOICOTTAGGIO ECONOMICO DI TUTTI I PRODOTTI AMERICANI, non solo di quelli
petroliferi.

Ricordiamo che l'azione di boicottaggio economico, che fu già lanciata
negli anni '80 contro la politica anti-apartheid del SUD AFRICA, incise non
poco sulle future scelte politiche di quella nazione.

Non è un caso che oggi, a guerra iniziata, la principale preoccuppazione di
molti politici e opinionisti "servi di Bush" nelle loro dichiarazioni
pubbliche, non siano tanto le manifestazioni, quanto quella di contenere il
diffondersi di un sentimento di antiamericanismo.