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"Perche' i terroristi sono nostri nemici"
- Subject: "Perche' i terroristi sono nostri nemici"
- From: Andrea <andrea.fornari at tin.it>
- Date: Thu, 6 Mar 2003 21:51:37 +0100
"Perche' i terroristi sono nostri nemici" 06/03/2003 Ogni volta che in Italia si verificano degli omicidi per mano terrorista si levano alcune voci - debitamente amplificate dai mezzi di comunicazione di massa - che ricordano il pericolo che i terroristi ed il Movimento siano vicini, che vi siano infiltrazioni di terroristi fra i New Global o piu' in generale nel Movimento per la Pace. Anche senza i terroristi in azione arrivano sulla stampa dichiarazioni assurde come <<Dal bloccare i treni al terrorismo rosso il passo e' breve>>. Queste "opinioni ufficiali" si levano ormai meccanicamente, come a voler scacciare il movimento, togliere capacita' di convincimento ad una moltitudine in crescita che ha superato con sofferenza personale e collettiva la tragica messinscena di Genova ed e' riuscita a vincere costruendo il grande evento del Social Forum Europeo a Firenze e la mobilitazione mondiale contro la guerra del 15 febbraio. Finche' ci sono i movimenti la popolazione e' portata a pensare con la propria testa ed e' comprensibile che cio' possa risultare sconveniente per qualcuno. Queste "opinioni" si basano su un falso eclatante: <<il movimento non rifiuta la violenza>>. Osserviamo questo falso. Il Movimento e' nato per chiedere a gran voce il riequilibrio fra i paesi del Nord e dei Sud del mondo. L'assunto di partenza e' che l'attuale assetto dell'economia mondiale uccide molti cittadini ogni giorno, solo perche' abitano a Sud. Questa e'una violenza portata dai centri di potere corporativo (cioe' le multinazionali) e dai governi contro le popolazioni del Sud. Il nostro impegno e' nato contro una violenza sistematica. Il Movimento ha in unito in questo impegno forze preesistenti, che gia' si battevano su questi temi. E' il caso di Retelilliput, nata nell'autunno 2000 per unire il lavoro e l'azione di gruppi e associzioni quali Manitese, WWF, Pax Christi, Beati Costruttori di Pace e Cooperativa Terzo Mondo(CTM). Fra le idee/azioni di vecchia data ci sono quelle di opposizione allo sviluppo di armi e armamenti. L'obiezione alle spese militari, l'impegno in difesa della legge 185/90 e la contestazione della pubblicita' delle armi eseguita con fiere come Exa di Brescia sono dei validi esempi. Queste pratiche passano anche attraverso alcune azioni illegali, ma sono rivolte contro la violenza, anche superando in modo cosciente i limiti della legge quando questa serve ad imporre o giustificare la violenza. Il tentativo di bloccare la costruzione dei Centri di Permanenza Temporanea per immigrati e' un esempio dell'impegno contro una legge che porta violenza contro i cittadini extracomunitari. Anche le azioni contro la guerra, che consistono sia nelle manifestazioni sia nel blocco nonviolento della macchina di preparazione bellica, sono fatte per bloccare una guerra di attacco (o di "difesa preventiva", concetto non distinguibile da quello di attacco) che prevede gia da adesso centinaia di migliaia di morti fra la popolazione irachena, quindi per bloccare la violenza con azioni non violente. Insomma di tutto si puo' accusare il Movimento tranne di portare violenza, quando casomai il nostro scopo e' del tutto opposto. [Alle solite fastidiose vocette rispondiamo che a Genova molti hanno cercato di rispondere alla violenza causata dalla gente vestita di nero che non abbiamo in seguito piu' rivisto.] I terroristi nazionali ed iternazionali invece non solo non rifiutano la violenza, ma la mettono alla base della loro azione. I terroristi credono ancora oggi che "Il fine giustifica i mezzi", mentre il Movimento ha decisamente abbandonato questo concetto e crede che "I mezzi devono essere coerenti con i fini che ti poni", e quindi non si possono usare metodi violenti per creare un mondo dove regni la pace e in cui non vi sia violenza. Finche' ci sara' terrorismo, sia quello organizzato da piccoli gruppi di persone sia quello organizzato da multinazionali e governi sotto forma di guerre e conservazione del debito dei paesi poveri, questo sara' sempre nostro nemico, un forte ostacolo per cancellare la violenza ed il sopruso dal nostro orizzonte. Andrea Fornari - nodo di ReteLilliput Firenze.
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