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I VESCOVI TOSCANI CONTRO LA GUERRA
- Subject: I VESCOVI TOSCANI CONTRO LA GUERRA
- From: "DOMENICO MANARESI" <bon4084 at iperbole.bologna.it>
- Date: Fri, 7 Feb 2003 21:03:24 +0100
RICEVO DA DON ATHOS RIGHI (PRIORE DELLA "PICOLA FAMIGLIA DELL'ANNUNZIATA", LA COMUNITA' MONASTICA FONDATA DA DONGIUSEPPE DOSSETTI) E PENSO SIA BENE DIFFONDERE (VEDI QUI DI SEGUITO E ANCHE IN ALLEGATO) A TUTTI GLI AMICI QUESTO BELLA TESTIMONIANZA CONTRO LA GUERRA DEI VESCOVI TOSCANI. E NELLE ALTRE 20 REGIONI ITALIANE.....? SHALOM SALAAM A TUTTI, MA PROPRIO A TUTTI! DOMENICO MANARESI Da: Athos Righi <athos.righi at tin.it> A: Domenico Manaresi (E-mail) <bon4084 at iperbole.bologna.it> Oggetto: I: Vescovi Toscani contro la guerra Data: mercoledì 5 febbraio 2003 14.18 -----Messaggio originale----- Da: Luca Pulitini [mailto:lpulitini at yahoo.it] Inviato: lunedì 3 febbraio 2003 15.51 A: arastucci at ntc.it Oggetto: Vescovi Toscani contro la guerra Vi invio il messaggio dei Vescovi Toscani contro la guerra. DAI VESCOVI DELLA TOSCANA IL "NO" ALL'AZIONE MILITARE Nella nostra precedente assemblea (1° ottobre 2002) prendemmo ferma posizione in favore della pace di fronte alla diffusione dei conflitti e violenze in varie parti del mondo. Adesso noi vescovi della Toscana per fedeltà al Vangelo della pace, in comunione con il magistero del Papa e condividendo il desiderio di pace del nostro popolo, costatando che gli organismi deputati all'esercizio del diritto internazionale si trovano di fatto esautorati e in particolare com l'Onu non sia posta in grado di intervenire con pari efficacia nei confronti di tutte le violazioni dei diritti umani, della libertà, della sicurezza e della democrazia, dovunque e da chiunque vengano perpetrate, ESPRIMIAMO un chiaro, preoccupato e deciso NO alla guerra, di fronte agli avanzanti preparativi e al dispiegamento di forze in atto, con la prospettiva di azioni militari che potrebbero svilupparsi anche ignorando o forzando le norme del diritto internazionale; CHIEDIAMO al Parlamento e al Gov erno italiani, chiamati a prendere importanti e gravi decisioni di politica estera, di confrontarsi con responsabilità e coraggio con gli accorati appelli alla pace del Santo Padre Giovanni Paolo II - in particolare il messaggio per la Giornata della pace 2003 e il discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede - volti a promuovere il dialogo, la mediazione e la riconciliazione tra le parti in conflitto e quindi a scongiurare guerre sempre inutili e con dannosissimi effetti im primo luogo sulle popolazioni inermi; INVITIAMO tutte le comunità ecclesiali e ogni cristiano, insieme con tutti gli uomini e le donne di buona volontà, a convertirsi alla pace, a coltivare e diffondere pensieri e gesti di pace, a celebrare momenti comunitari di riflessione e preghiera, a digiunare per la pace, a manifestare con franchezza ai membri del Parlamento e del Governo il profondo desiderio di pace, di giustizia e di democrazia del nostro popolo e di tutti i popoli del mondo dicendo un fermo e chiaro NO all'ipotesi di partecipazione o sostegno alla guerra all'Iraq da parte dell'Italia e chiedendo invece di adoperarsi con ogni mezzo nonviolento perchè in quel paese si affermino i diritti umani e la democrazia; come pure di moltiplicare le attenzioni e gli sforzi per la pace in Terra Santa e in tutte le altre situazioni di guerre e conflitti dimenticati; RIAFFERMIAMO l'esigenza di maggiore giustizia distributiva su base planetaria, come fonte di vita e di sviluppo per tutte le aree del mondo da liberare dalla fame e dalla miseria. Raccomandiamo a tutti i sacerdoti che questo messaggio sia letto in tutte le chiese della Toscana, come pure a tutti i laici e alle associazioni e movimenti cattolici di darne la massima diffusione in tutti gli ambienti e realtà civili e sociali della nostra regione. Firenze, 28 gennaio 2003 INACCETTABILE IL CONCETTO DELLA "PREVENTIVA" ' Non è la semplice autorizzazione dell'Onu a rendere giusta una guerra ' che, ' se resta la dimensione preventiva ', rimane comunque ' inaccetabile '. A ribadire la posizione dei vescovi italiani su un eventuale conflitto in Iraq è stato monsignor Giuseppe Betori. ' E' il concetto di guerra preventiva ad essere inaccettabile in se stesso- ha spiegato il segratario generale della Cei -, in quanto la prevenzione di fatto non ha un limite. Senza una concreta situazione di minaccia, attuale e non possibile, non si può giustificare alcun atto di guerra '. ========================================================= Mi scuso con coloro che già conoscono questo testo, e con tutti per l'arbitrio che mi prendo nel mandarvi questo tipo di documenti. Domenico Manaresi ========================================================== ################################################################ Con la solita nota: chi desidera essere depennato da questa mailing list me ne dia un cenno, possibilmente con gentilezza E IN MODO CIVILE CIOE' FIRMANDOSI PER ESTESO. Grazie! Domenico Manaresi ################################################################ --------------------------------------------- DOMENICO MANARESI Via Pietro Gubellini, 6 40141 BOLOGNA tel&fax (39)051-6233923 cell. 333-9082141
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