14/12 Dissobedire non è reato. Treno verde per Genova



Con preghiera di pubblicazione/diffusione


Bologna Social Forum
(http://www.contropiani2000.org/bsf)



- Sabato 14 Dicembre
  Stazione di Bologna. Ore 9.45. Dissobedire non è reato.
  Treno verde per Genova
  http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/arresti_genova.htm





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Genova sabato 14 dicembre
DISOBBEDIRE NON E' REATO/TRENO VERDE
http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/arresti_genova.htm
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Alla società civile globale, a chi non ha smesso di pensare, a chi rifiuta
la violenza dell'Impero, ma anche la stessa logica delle bombe e sceglie di
percorrere un'altra strada.
La strada della disobbedienza e della ribellione, del conflitto e della
Politica


In queste settimane stiamo assistendo all'offensiva interna che vuole
colpire la moltitudine ribelle che nelle giornate di Genova del 2001 ha
resistito alla premeditata e militare aggressione operata dai reparti
speciali delle diverse polizie e coordinata direttamente dall'esecutivo di
questo Paese. Da un lato la richiesta di archiviazione per il carabiniere
Mario Placanica, barattata con un'altra richiesta di archiviazione, quella
parziale per i 93 fratelli e sorelle torturati e umiliati nella notte del
21 luglio 2001 alla Suola Diaz.
Dall'altro lato la montatura giudiziaria della procura di Cosenza smontata
dalla risposta del movimento e della città stessa, seguita da un'altra, ben
più pericolosa e con una prospettiva a lungo termine.
Il 4 dicembre la procura di Genova con 23 misure di restrizione della
libertà personale non ha soltanto fatto conoscere ad altri nove compagni
quell'orrenda ed umiliante discarica umana che è il carcere, ma ha
cominciato una nuova e forse lunga operazione che ha come scopo quello di
riscrivere la storia delle giornate di Genova. A differenza dell'inchiesta
di Cosenza,che aveva un impatto immediato esplosivo, ma una consistenza
reale nulla, l'inchiesta genovese parte dall'assunto di tentare di
riferirsi a fatti concreti, documentati e documentabili.
Tra le righe emerge la reale portata dell'inchiesta: si fa riferimento ad
una precisa volontà dei manifestanti di portare la guerra civile nelle
strade di Genova, si parla di una "organizzazione" che avrebbe gestito
tutto ciò.
Per questo è necessario bloccare subito quest'operazione per affermare con
forza la verità di Genova, verità che nessun magistrato o ministro può
capovolgere o riscrivere.
Per le strade di Genova,nelle giornate del 20 e 21 luglio 20001 una
moltitudine di uomini e di donne che assediava gli 8 "Grandi" del mondo e
che ne ha violato l'arroganza e' stata attaccata brutalmente dagli apparati
di repressione di questo Paese, addestrati ad uccidere e che hanno ucciso.
A Genova si è visto per la prima volta come anche nei nostri territori la
guerra globale permanente si rivolga innanzitutto contro i civili e come in
essa esercito e polizia non siano più distinguibili, ma come si fondano in
un unico sistema di governo e conservazione.
Noi moltitudine, in quei giorni abbiamo imparato a resistere.
Abbiamo imparato che opporsi ad una forza organizzata per uccidere e' giusto.
Abbiamo imparato che fermare un blindato che sfreccia a 60 Km all'ora tra i
manifestanti è un diritto.
Esattamente come due anni fa, con la stessa puntualità eversiva, domenica
notte sono esplose due bombe davanti alla questura di Genova. Preparate da
mani invisibili, ma esperte e consapevoli che sono funzionali alla
conservazione degli apparati di potere che dicono di combattere; bombe che
dicono di contrastare il terrore, ma che lo fanno con la produzione di
terrore e quando l'umanità è chiamata a scegliere tra un terrore ed un
altro, non sceglie. Lascia che altri scelgano per lei.
Noi moltitudine stiamo costruendo un'altra strada e lo stiamo facendo
disobbedendo alle logiche del comando e dominio delle oligarchie imperiali
e partendo da quanto impariamo dalle esperienze di lotta e ribellione che
giungono dalle montagne del sud est messicano, da Seattle, Goteborg, Genova
ed in queste ore da Copenhagen.
Sabato torneremo a percorrere le strade di Genova, da Piazza Alimonda a via
Tolemaide, da corso Torino a Piazzale Kennedy. Per chiedere verità e
giustizia. Una volta per tutte.


MEETING POINT TRENO VERDE PER GENOVA:
ORE 09.45 SABATO 14 STAZIONE DI BOLOGNA

Infoline: 339/1044699, disobbedientiBologna at yahoo.it
Prenotazioni: giovedì 12 dalle 20.30 alle 24.00 c/o TPO
Movimento dei disobbedienti, con Carlo nel cuore




IN EVIDENZA:
- Statue Parlanti - Appello
  http://contropiani2000.org/bsf/iniziative/statueparlanti.htm
- Forum Coscienze Politiche - Seminari "autogestiti" 2002/2003.
  http://contropiani2000.org/bsf/iniziative/seminari_autogestiti.htm
- Tutti i comunicati sul Via Casarini, 23
  http://contropiani2000.org/bsf/cs/viacasarini23.htm
- Un'altra Hera: per la garanzia degli approvvigionamenti d'acqua,
  per il miglioramento delle condizioni ambientali, per la tutela del servizio
  idrico e dei cittadini:
  http://www.attac.org/italia/documentazione/document37.htm
  http://www.attac.org/italia/documentazione/document37.PDF
  sul tema della privatizzazione dell'acqua in Emilia-Romagna a cura del a cura
  Comitato acqua del bacino del Reno (Gruppo territoriale del Comitato Italiano
  per il Contratto Mondiale sull'acqua) - acqua at iperbole.bologna.it
- Progetto URBANISTICA PARTECIPATA - Un'altra Bolognina è possibile
  http://contropiani2000.org/bsf/iniziative/bolognina_urbanistica.htm





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Tutta la documentazione sul "Bologna Social Forum" si trova
all'indirizzo: http://www.contropiani2000.org/bsf
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Le risorse:
- Newsletter del Bologna Social Forum dove chiunque può
  iscriversi per ricevere solo notizie e comunicati stampa su
  iniziative e prese di posizione. Ci si può iscrivere:
  - attraverso apposita form dal sito Contropiani - Bologna Social Forum
    http://www.contropiani2000.org
  - all'indirizzo della lista
    http://it.groups.yahoo.com/group/bsf-info
  - Lista Noocse per il dibattito
    http://it.egroups.com/group/noocse-bo/
  - Ordine del giorno partecipativo !!
    http://www.contropiani2000.org/bsf/assemblea/odg.php
  Proponi all'assemblea del BSF un argomento in discussione







<>----[ APPUNTAMENTI - LOCALE - http://contropiani2000.org/calendario ----<>



- Venerdì 13 Dicembre
  Facoltà di Scienze Politiche, Strada Maggiore 45. Aula 2 o D. Ore
  17.00/19.00
  I lavori ai tempi della globalizzazione: come cambia il mondo del lavoro
  tra nuovi diritti e forme di precarizzazione
  PROGRAMMA
  - Martedì 5 novembre
    Come cambia il lavoro, scenari di ordinaria conflittualità
    Andrea Fumagalli - Università di Pavia
  - Martedì 12 novembre
    Il mondo del lavoro tra nuovi diritti e precarizzazione
    Giorgio Ghezzi - Università di Bologna, Maurizio Zipponi - FIOM
    Lombardia
  - Martedì 19 novembre
    Nuove tecnologie e nuovi lavori
    Franco Berardi (Bifo), Francesco Garibaldo - Istituto Per il
    Lavoro Bologna (da confermare)
  - Martedì 26 novembre
    Oltre la civiltà del lavoro
    Marco Revelli - Università del Piemonte Orientale
  - Martedì 3 dicembre
    La città surmoderna: globale, individuale, dispersa
    Paola Bonora - Università di Bologna, Pierluigi Cervellati -
    Università di Venezia
  - Giovedì 12 dicembre
    I lavori ai tempi della globalizzazione
    Luciano Gallino - Università di Torino, Emilio Rebecchi - Istituto
    Per il Lavoro Bologna
  - Venerdì 13 dicembre
    Tempi di vita, tempi di lavoro: è possibile una nuova filosofia
    dell'occupazione?
    Dominique Meda - Università di Parigi
  L'iniziativa intende promuovere una riflessione su come la
  globalizzazione abbia modificato in profondità la natura del modello
  sociale, economico e politico dell'Occidente. E su come questo modello
  stia vivendo radicali trasformazioni sotto la spinta di diverse sfide
  congiunte: l'anarchia dei mercati internazionali, la disoccupazione, la
  rivoluzione dei generi, l'individualizzazione, e i rischi globali della
  crisi ecologica.
  Di qui l'intenzione di discutere di una "seconda modernità": un processo
  di "modernizzazione della modernizzazione" nel quale vengono poste in
  questione le assunzioni e le certezze della prima modernità e del
  vecchio modello di sviluppo.
  Il rischio globale diviene dunque l'orizzonte fondamentale del nostro
  scenario quotidiano: nel lavoro, nella vivibilità urbana nella relazione
  con l' "altro", nelle scelte come consumatori. Anche la città, specchio
  del vivere sociale, riflette i caratteri contradditori di un mondo
  travolto dalla globalizzazione, in cui ritmi e imperativi internazionali
  si sovrappongono e intrecciano alle pulsioni locali.
  Promotori
  - Associazione La Luna nel Pozzo Onlus
  - Cooperativa Voli
  In collaborazione con
  - Istituto per il Lavoro di Bologna
  - Cospe - Progetto Archivio Sviluppo
  Con il contributo di INFEA Emilia Romagna
  Info: Associazione La Luna nel Pozzo Onlus - Cooperativa di
        progettazione culturale e ambientale - Via Gandusio, 10 - 40128 Bologna
        - http://www.lunanelpozzo.org - tel/fax 051-250013 -
        centrodocumentazione at lunanelpozzo.org


- Venerdì 13 Dicembre
  Libreria MelBookstore Via Rizzoli 18. Ore 18.
  GIAN ANTONIO STELLA
  presenta il suo ultimo libro L'Orda quando gli Albanesi eravamo noi
  introduce l'incontro Gerardo Bombonato
  Gian Antonio Stella, giornalista politico del `Corriere della Sera`,
  prosegue il suo percorso editoriale tra i temi sociali di piu` scottante
  attualita` occupandosi questa volta di emigrazione. Non parte, pero`,
  dai recenti sbarchi in massa sulle nostre coste, ma dalle storie dei
  connazionali che, dal 1876 al 1976, hanno abbandonato l`Italia per
  cercare una propria realizzazione, umana e professionale, in Belgio,
  Svizzera, Francia, Australia, e soprattutto in America. Stella coglie
  cosi` l`occasione per ricordare che eravamo "la feccia del pianeta", e
  che l`accoglienza offerta agli italiani non era poi cosi` diversa da
  quella, spesso ottusamente xenofoba, riservata oggi agli africani, agli
  albanesi o ai curdi approdati nel nostro paese. Un libro che serve a
  capire meglio il passato dei nostri antenati, ma anche il futuro dei
  nostri figli in una societa` ormai avviata inarrestabilmente verso il
  multiculturalismo e la globalizzazione.
  Info: tel.051.220310 - stefaniades at libero.it


- Venerdì 13 Dicembre
  Aula di Istologia - Via Belmeloro, 8. Ore 19
  Gioventù Libertaria promuove:
  VOLUNTEERS...OF PEACE
  SCELTE RADICALI DI PACE
  Campagna Internazionale di incontri con i giovani israeliani e
  palestinesi.
  INCONTRIAMO I GIOVANI DISERTORI DELL'ESERCITO ISRAELIANO E DUE GIOVANI
  IMPEGNATI NELL'INTIFADA PALESTINESE. UN'ASSEMBLEA PER CONOSCERE LE LORO
  ESPERIENZE E COMINCIARE A PENSARE INSIEME ALLA POSSIBILITA' DELLA PACE
  COME TRASFORMAZIONE RADICALE DELL'ESISTENZA...IN PALESTINA E OVUNQUE!
  "Gli stati hanno sempre preteso, per i loro eserciti, volontari pronti
  alla guerra e ad obbedire all'ordine di uccidere. Noi siamo disponibili
  ad essere "soltanto" volontari di pace, pronti ad obbedire unicamente
  alla nostra coscienza; disposti "solamente" a lottare per quella
  trasformazione radicale da cui potrà nascere una pace autentica".
  Tratto dalla II lettera degli Shministim (gli studenti della XII
  classe).
  Aderiscono nazionalmente alla campagna: Comitato Emergenza Palestina
  Al-Awda, Emergency, Donne in nero, Associazione per la Pace,
  Associazione Antirazzista e interetnica "3 Febbraio"
  Aderiscono a Bologna: Comitato Universitario per la Pace "La Barraca",
  Collettivo Femminista Rivoluzionario "Ninfe", Circolo Anarchico "C.
  Berneri", USI-AIT
  Info: papaluna at tin.it


- Venerdì 13 Dicembre
  Libreria delle donne di Bologna. Via Avesella 2/2b. Ore 20.30
  "In difesa della Terra Madre" -Primo incontro
  Presentazione e proiezione del video: "In difesa della terra Madre"
  della scienziata indiana Vandana Shiva (Ed. Emivideo 2001)
  Info: 051/271754 - libdonbo at orlando.women.it -
        http://www.women.it/info/altamarea/index.htm


- Sabato 14 Dicembre
  Camera del Lavoro, via Marconi 67/2. Ore 9.
  Iª assemblea nazionale dei delegati e delle delegate, delle lavoratrici
  e dei lavoratori dei call center Tim.
  Sono previsti interventi di delegati e delegate, lavoratori e
  lavoratrici di altri call center che agiscono sul territorio nazionale
  Siamo 2.500.000 donne e uomini che in tutti i paesi dell'Unione Europea
  lavoriamo nei call center di grandi multinazionali e di piccole imprese
  specializzate: Tra noi esistono forti differenze salariali, parliamo
  lingue diverse e abbiamo i contratti più svariati. Ma tutte e tutti noi
  abbiamo in comune la precarietà permanente della nostra condizione
  lavorativa e perciò del nostro essere lavoratori e lavoratrici a
  cittadinanza limitata. Oggi la crisi mondiale della "new economy" ha
  effetti molteplici sull'economia reale e sulla vita di tutte e tutti
  noi. Le 70 principali aziende dell'informatica e delle telecomunicazioni
  hanno annunciato 700.000 posti di lavoro in esubero, 12.000 dei quali in
  Italia. Si tratta di una crisi in cui effetti sono del tutto simili a
  quelli del Gruppo FIAT e per la quale interi distretti industriali,
  incentrati su produzioni ad alto contenuto tecnologico, rischiano di
  essere cancellati per sempre.
  La ricetta propugnata dagli imprenditori è sempre la stessa: tagliare,
  licenziare, precarizzare, esternalizzare. Gli effetti gli conosciamo:
  insicurezza, bassi salari, privazione dei diritti più elementari dei
  lavoratori come il diritto di scioperare, di sindacalizzarsi, di fare
  assemblee. Anche le aziende più solide e i cui profitti sono comunque in
  crescita aderiscono a questi principi e infatti, in Italia:
  OmnitelVodafone sceglie la strada della disdetta del contratto nazionale
  dei metalmeccanici per imporre quello delle Comunicazioni, e così
  facendo apre la strada a nuove e perniciose precarietà; Telecom Italia
  Mobile: propone di esternalizzare la gestione di 14.000.000 di clienti a
  società dove il lavoro non ha alcuna tutela (come ATESIA o DATEL), ed
  inoltre vuole sostituire il lavoro interinale con il lavoro a chiamata,
  allungare gli orari notturni e aumentare i carichi di lavoro; le
  principali imprese di assicurazioni che da tempo hanno costituito call
  center per l'assistenza ai clienti, la vendita delle polizze e la
  gestione dei sinistri: LINEAR del Gruppo UNIPOL, Toro Assicurazioni,
  GENERTEL ecc. chiedono ancora più flessibilità e precarietà e vogliono
  rinnovare un contratto che differenzia in peggio il trattamento
  economico tra i teleoperatori e i normali impiegati amministrativi.
  Imprese ed imprenditori sembrano non avere imparato niente dalle
  proteste di questi mesi e dagli scioperi generali, pensano che lotte e
  manifestazioni imponenti come quelle di Genova e di Firenze non li
  riguardino, che in quelle piazze e in quelle strade si parlasse di altro
  e non di precarizzazione globale del lavoro, dei diritti, della dignità
  di tutti.
  Noi, al contrario, siamo consapevoli del valore del nostro lavoro, della
  ricchezza che produciamo, della qualità dei servizi che offriamo e per
  questo ne chiediamo il pieno riconoscimento. Vogliamo essere cittadine e
  cittadini europei, con salari europei e posti di lavoro stabili.
  Vogliamo potere accedere al credito, poter stipulare contratti di
  affitto, chiediamo formazione, tutela della sicurezza e della salute
  all'interno dei luoghi di lavoro, vogliamo essere libere e liberi di
  associarci sindacalmente e di discutere dei nostri problemi, chiediamo
  tempo, ritmi di lavoro tollerabili, qualità e rispetto della nostra
  professionalità.
  Per queste ragioni e perché pensiamo di essere protagoniste e
  protagonisti di una radicale trasformazione delle forme del lavoro,
  vogliamo superare le differenze che esistono tra noi e che sono
  differenze contrattuali, culturali, di organizzazione sindacale e a
  Bologna il 14 dicembre vogliamo dare vita ad una prima assemblea
  nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center. Per noi
  non si devono erigere steccati tra chi lavora nel settore delle
  telecomunicazioni o in quello bancario assicurativo, tra chi fa
  assistenza ai clienti e chi telemarketing, tra coloro che hanno scelto
  CGIL-CISL e UIL e tra coloro che militano in sindacati di base od
  autonomi e tra chi non fa parte di niente ma vuole discutere e lavorare
  insieme ad altri per rompere il silenzio che ci circonda e conquistare
  nuovi diritti, reddito e dignità.
  Un altro lavoro è possibile, non domani, ne dopodomani, ma oggi !!!
  Info: Interinali Tim Bologna


- Sabato 14 Dicembre
  TPO - Via Lenin, 3. Ore 13
  Il Meeting generale delle televisioni di strada Telestreet
  A Bologna, sabato 14 dicembre, l'incontro di tutte le televisioni di
  strada, organizzato presso il TPO da Telestreet e Orfeo TVUna giornata
  di lavoro, di scambio, di incontro, fra tutti coloro che intendendo
  opporsi al regime berlusconiano della televisione unica Una giornata di
  lavoro, di scambio, di incontro fra tutti coloro che intendendo opporsi
  al regime berlusconiano della televisione unica e, reclamando il proprio
  diritto alla libertà di espressione e di comunicazione, hanno deciso di
  dare vita in modo autonomo e autoorganizzato ad un network televisivo
  costituito dalla rete di Street-Tv che stanno nascendo in tutta Italia
  Si affronteranno gli aspetti politici, tecnici e legali e le
  problematiche inerenti l'installazione di una micro-TV e la costruzione
  della rete di interconnessione.
  Maggiori dettagli organizzativi e i documenti di convocazione saranno
  pubblicati nei prossimi giorni.
  Nel frattempo ci farebbe piacere avere un'idea del numero di
  partecipanti e delle esigenze (posto per dormire o altro) per poter
  organizzare al meglio.
  Quindi chi intende partecipare è pregato di comunicarci il numero di
  persone e quant'altro scrivendo a "info at telestreet.it".
  Info: orfeotv at libero.it - http://www.telestreet.it -
        http://www.rekombinant.org/media-activism/article.php?sid=75


- Sabato 14 Dicembre
  ExMercato24 - Via Fioravanati, 24. ore 19.00
  tappa tour cittadino IvanHillich + mostra
  Wernice + reading interanzionale di poesia


- Domenica 15 Dicembre
  Federazione di Bologna - PRC. via Menganti, 8. Ore 10
  riunione nazionale del coordinamento precari.
  Sarà presente la neo-reospansabile del Dipartimento Lavoro
  Precario\Movimenti, la compagna Flavia D'angeli.
  Sono invitate\i tutte le compagne\i interessati al lavoro di
  organizzazione delle nuove forme di lavoro atipico e precario e
  all'inchiesta sociale sui luoghi di lavoro.
  Info: Cinzia.1.Monari at comune.bologna.it


- Domenica 15 Dicembre
  ExMercato24 - Via Fioravanti, 24. Ore 12.30
  Festa in Quartiere all' ex-M.24
  Domenica 15 dicembre, la Palestra di autodifesa alimentare è tra gli
  organizzatori della Festa in Quartiere, all' ex-M.24, in via Fioravanti
  24, Bologna.
  La festa è aperta a tutti, vi saranno giochi, animazioni teatrali, bande
  musicali, video proiezioni, mostre fotografiche, banchetti di
  autoproduzione biologica e artigianale.
  La festa comincia alle ore 12.30 con un pranzo al quale siete tutti
  invitati, è sufficiente prenotare preferibilmente entro mercoledì 11
  dicembre al numero telefonico 3331394313-Elisa. Menù : tagliatelle
  casalinghe, polenta con carne o con fagioli, insalata, stufato di
  verdure, frutta, torte e crostate, pane, acqua, vino. Costo : 10.00 euro
  per adulti, 1.00 euro per bambini ).
  L' acquisto degli alimenti biologici è quindi spostato al pomeriggio di
  domenica 15 dicembre. I contadini della Valle del Samoggia invitano
  inoltre chiunque sia interessato alla carne dei maiali allevati nella
  valle, a prenotarsi per l' acquisto entro il mese di febbraio 2003,
  presso Carlo Farneti, cfarneti at libero.it (costo 8.00 euro al Kg.).
  Info: kontroverso at yahoo.it


- Lunedì 16 Dicembre
  presso l'Aula Magna della Regione Emilia-Romagna. viale Moro
  30. ore 9.30 - 13.30
  a cura di:dip&doc
  Rete Regionale dei Centri di Documentazione su tossicodipendenza,
  alcolismo, disagio giovanile,
  Regione Emilia-Romagna - Assessorato alle Politiche Sociali
  Info: http://www.stradanove.net/cde/16dic.html


- Lunedì 16 Dicembre
  ExMercato24 - Via Fioravanati, 24. Ore 21
  improvvisazioni jazz a cura di bassesfere+ass.Labò


- Lunedì 16 Dicembre
  Libreria delle donne di Bologna. Via Avesella 2/2b. Ore 20.30
  Sabine Eck, medico- chirurgo, esperta in medicina naturale: "La
  Menopausa" Punti di vista analitici e creativi
  Info: 051/271754 - libdonbo at orlando.women.it -
        http://www.women.it/info/altamarea/index.htm


- Lunedì 16 Dicembre
  L'osteria del Moretto Via San Mamolo, 5. Ore 21.30
  IL nodo bolognese della Rete Lilliput presenta:Genova - Firenze -
  Cosenza - Genova Stampa e movimento
  La stampa come veicolo di informazione o di disinformazione?
  Interverranno
  - Lorenzo Guadagnucci ( Il Resto del Carlino , "Noi della Diaz" )
  - Francesco Rossi ( Il Domani, La Stampa )
  - Nelson Bova ( Rai 3 Regione Emilia Romagna )
   Con l'intervento speciale di Freak Antony
  Info: 051/580284 - roberto.cerrina at tin.it


- Martedì 17 Dicembre
  Residenza Provinciale, Sala dello Zodiaco - Via Zamboni 13. Ore 18
  Presentazione del libro
  "Quando Kawa accese il fuoco" Cronache di un viaggio in Kurdistan
  "Quindici viaggiatori, non capitati per caso, dentro un evento
  straordinario: il Newroz nelle città Kurde. Voci e volti della
  solidarietà, della cooperazione, dell'impegno, per dire che la questione
  kurda non è una "questione interna" della Turchia o dell'Iraq, e della
  Siria, o dell'Iran, e che appartiene a noi e a tutti i popoli del
  mondo."
  Presentano
  - Carmine Malinconico, avvocato
  - Roberto Malinconico, psicologo
  intervengono
  - Libero Mancuso, magistrato
  - Desi Bruno, avvocato
  e con la partecipazione di Marco Macciantelli, Assessore alla Cultura


- Martedì 17 Dicembre
  presso la Sala Farnese del Palazzo D'Accursio. Ore 20.30
  I Verdi Città Globale Vi invitano all'iniziativa:Lettera alla città: La
  città che vogliamo
  presiede : Lucia Manassi (giornalista radio Città del Capo)
  introduce: Antonio Amorosi (Verdi CittàGlobale)
  interverranno:
  - Rudy Lewanski (Comitati Antismog)
  - Michele Pasqui (Compagnia dei Celestini)
  - Cesare Melloni (segretario provinciale Cgil)
  - Ugo Boghetta (segreteria nazionale PRC)
  - Massimo Betti (coordinatore provinciale RdB)
  - Sergio Lo Giudice (pres. nazionale Arcigay)
  - Mauro Bulgarelli (deputato Verdi)
  - Franco Bifo Berardi (Rekombinant)
  - Giovanni De Rose (Arci Bologna)
  - Paolo Cento (deputato Verdi)
  saranno presenti:
  Francesca Ruocco (Spazio Studentesco Università), Gianguido Naldi (Segr.
  reg. FIOM), Giorgio Celli (europarlamentare Verdi), Luigi Marinucci
  (Aprile), Filippo Boriani (Verdi), Antimo Santoro (Cobas), Sergio
  Caserta (Ass. Rinnovamento della Sinistra), Luca Basile (Rete Lilliput),
  Massimo Macchiavelli (Piazza Grande), Carmelo Adagio (Attac), Sandro
  Mezzadra (Università - Bologna)
  Info: verdicittaglobale at hotmail.com


- Mercoledì 18 Dicembre
  presso l'ExMercato 24 di Via Fioravanti, 24. Ore 21.30
  si terrà un incontro per costituire un
  GRUPPO DI LAVORO SUL TEMA DELLA PSICHIATRIA.
  L'iniziativa si colloca in continuità con l'incontro che si era tenuto,
  già all'Ex Mercato, a inizio estate e intende riprendere il programma
  che era emerso in quella occasione di impostare un lavoro di
  approfondimento e di intervento sul tema della psichiatria. L'intenzione
  è di non far passare sotto silenzio l'attacco esplicito che il governo
  Berlusconi ha mosso alla legge 180 tramite la presentazione delle
  proposte di legge Cè e Burani-Procaccini. Nelle ultime settimane l'iter
  parlamentare delle proposte di riforma è ripreso ed è quindi urgente
  cercare di coagulare tutte le forze disponibili a intraprendere
  un'opposizione radicale contro ogni ipotesi di restaurazione
  dell'istituzione manicomiale.
  In effetti, come si era detto a luglio, è facile ricondurre lo
  smantellamento della 180 non solo all'interno del generale processo di
  dismissione dei servizi socio-sanitar, già in corso da anni, ma anche in
  un quadro più ampio di precarizzazione dei lavori e delle vite stesse
  delle persone (compresa la nostra), che comporta il dispiegamento di un
  sistema sempre più capillare di sorveglianza ed esclusione, di controllo
  e coercizione su ogni forma di dissenso e sottrazione, di preordinata
  invisibilità per chi non si conforma, di pesante responsabilizzazione
  dei singoli cui non corrisponde alcun potere d'incidere sui meccanismi
  di organizzazione sociale e del lavoro, e infine, di perdita di senso
  del proprio agire sul lavoro in un settore particolarmente delicato come
  quello dei servizi socio-sanitari.
  Tutti scenari a cui, durante il precedente incontro, avevamo tentato di
  dare concretezza segnalando questioni, immagini, vertenze che viviamo
  quotidianamente nella duplice veste di soggetti al controllo e soggetti
  del controllo.
  L'interessante scambio di idee ci aveva condotto a fare due tipi di
  considerazioni relative, in particolar modo, al piano delle lotte
  possibili:
  - lavorare per allargare le iniziative di mobilitazione oltre la
  dimensione esclusivamente economico-sindacale, in modo da avvicinare
  alla problematica psichiatrica quei settori del movimento che lavorano
  sul tema della società di controllo;
  - connettersi alle esperienze politiche a livello locale o nazionale che
  tentano di attuare forme di sottrazione e cambiamento seguendo queste
  stesse tracce.
  Per approfondire questi temi, organizzare un gruppo di lavoro e
  progettare possibili interventi, torniamo a proporre un incontro
  Il giorno 18 dicembre alle ore 21.30
  presso l'EXMERCATO di Via Fioravanti 24
  Info: dallasta at muspe.unibo.it


- Mercoledì 18 Dicembre
  al Circolo ARCI Sesto Senso. via Petroni, 9. Ore 21
  - Associazione Progetto Comunista
  - Radio Città 103
  - Circolo ARCI Sesto Senso
  organizzano: Tra Napoli, Genova e Cosenza - I DUE PESI E LE DUE MISURE
  Storie, interpretazioni e prospettive di "strane" assoluzioni e
  ingiustificabili arresti
  Proiezioni video e incontro-dibattito con
  - Avv. Raffaele Miraglia, Iniziativa Giuridica Democratica
  - Michele Terra, Comitato Politico Nazionale Rifondazione Comunista
  Info: tinelli at spbo.unibo.it


- Venerdì 20 Dicembre
  Libreria delle donne di Bologna. Via Avesella 2/2b. Ore 20.30
  "In difesa della Terra Madre" - Secondo incontro
  "Š.La scelta di non accettare nessuna porta chiusa non equivale alla
  decisione di sfondare qualsiasi portaŠ" (Rinalda Carati in Ipazia -
  Autorità scientifica autorità femminile - Ed.Riuniti 1992)
  Arianna Ulian , laureata in Filosofia della Scienza, approfondirà la
  conoscenza di Vandana Shiva, attraverso la sua tesi di laurea:
  "Bioetica; uno sguardo femminile Il pensiero e la pratica ecologista di
  Vandana Shiva".
  Info: 051/271754 - libdonbo at orlando.women.it -
        http://www.women.it/info/altamarea/index.htm


- Venerdì 20 Dicembre
  Sala del Baraccano - V. Santo Stefano 119. Ore 20.30
  FUORI LA GUERRA DALLA STORIA
  Incontro con le parlamentari di Rifondazione Comunista di ritorno
  dall'Iraq
  Se è vero che le guerre oggi sono il precipitato della globalizzazione
  neoliberista, dello squilibrio, delle disuguaglianze e della volontà di
  potenza dell'Occidente, ci sembra altrettanto vero che per comprendere
  appieno (e contrastare) il carattere permanente, invisibile e perciò
  pervasivo della guerra infinita, è indispensabile cogliere i nessi con
  una tradizione più complessa e più onnivora della storia umana, quella
  del patriarcato, delle sue categorie, delle sue strutture materiali e
  mentali, del suo linguaggio, del suo simbolico. Per un'opposizione
  attiva a tutte le guerre e di ripudio della guerra come strumento per
  dirimere le
  controversie internazionali.
  Intervengono:
  - Elettra Deiana Parlamentare del P.R.C.
  - Titti De Simone Parlamentare del P.R.C.
  - Monica Donini Segretaria P.R.C. Emilia Romagna
  Coordina: MARISA CAPUTI Forum donne Prc di Bologna
  Info: Cinzia.1.Monari at comune.bologna.it





<>---[ APPUNTAMENTI - GLOBALE - http://contropiani2000.org/calendario ]----<>


- Venerdì 13 Dicembre
  FINALE EMILIA (MO) - Salone Autostazione; Viale Stazione 6. Ore 20.45
  In Movimento da Genova a Firenze
  GIULIANO GIULIANI e il Forum Permanente per la Pace di Ferrara di
  Ferrara incontrano Finale Emilia
  Promuovono: Associazione Il Cerchio, Associazione Culturale Venere, Mani
  Tese di Finale Emilia, Associazone Gli Argonuti (San Felice), Gruppo
  Consiliare Costruiamo Insieme di Finale E, Gruppo Consiliare Alternativa
  Democratica di Medolla, Rifondazione Comunista, Verdi
  Info: stefanolugli at libero.it


- Venerdì 13 Dicembre
  Rimini: TEATRO DEGLI ATTI - V. Cairoli, 40. Ore 21.00
  SARO WIWA. NON MI PIACE L'AFRICA.
  Oratorio civile con interferenze soniche tra poesia e musica ispirato ai
  testi di Paul Niger "Non mi piace quest'Africa" e Ken Saro-Wiwa "Anche
  questa Nigeria".
  Con: Roberto Biselli
  voce Gerard Antonio Coatti musica, trombone, conchiglie e sampler
  Prevendita da lunedì 2 dicembre presso Teatro Ermete Novelli - V.
  Cappellini, 3 - Rimini tel. 0541 24227
  INGRESSO UNICO 5 ¤
  Info: bandida at libero.it


- Sabato 14 Dicembre
  Rimini: presso il Liceo Scientifico "Einstein" in Via Agnesi, 2. Ore 10.
  L'africa che resiste.
  L'impegno degli intellettuali africani per la tutela dei diritti umani,
  dell'ambiente e delle identita'.
  intervengono:
  - JEAN-LEONARD TOUADI, giornalista RAI
  - FAYE ALI BABA, sociologo
  Tutta la cittadinanza e' invitata a partecipare.
  Info: 0541 38257 - bandida at libero.it


- Sabato 14 Dicembre
  Modena: Sala Conferenza RUM. Via Campi. Ore 18
  Il collettivo universitario "Studenti di Sinistra in Movimento",
  l'associazione culturale "I Soliti Ignoti" e i "Giuristi Democratici" di
  Modena organizzano COLPEVOLI DI PENSARE - Quando la libertà di pensiero
  diventa eversione dell'ordine dello sato
  Interverranno:
  - Alessandro Ballerini - Genoa Social Forum
  - Fausto Giannelli - Avvocato Giuristi Democratici (Modena)
  - Marco Trotta - Carta (Bologna)
  A seguire: Buffet Sociale e visione del film Bella Ciao
  Info: collettivi at unimo.it


- Sabato 14 Dicembre
  Ravenna: via Porta Aurea (sotto il carcere). Ore 16.30
  Presidio
  Criminale è chi bombarda non chi si ribella !
  Un nuovo rastrellamento poliziesco (operazione "Delta") è culminato con
  23 misure cautelari disposte dal GIP di Genova, E. Daloisio per i fatti
  di Genova. Altre centinaia di persone sono nel mirino.
  Non siamo di fronte a una iniziativa autonoma di qualche procura
  zelante, ma a un disegno di repressione preventiva sovra-nazionale che
  và ben oltre la vocazione fascistoide del Governo Berlusconi.
  Come per i pestaggi e l'omicidio di Carlo Giuliani a Genova
  l'imperialismo mostra il suo vero volto con le sue orribili prigioni e
  tribunali.
  Il messaggio è chiaro: saranno tollerate solo le manifestazioni
  pacifiche, gioiose e colorate come quella contro la guerra a Firenze;
  mano dura e carcere, invece, per tutti quelli che oseranno "disturbare i
  manovratori": per coloro che sono fuori dalle compatibilità
  istituzionali; per chi non distingue la differenza tra guerre "giuste" e
  "sbagliate"; per chi non si allinea ai "valori" del capitalismo: morte,
  miseria, oppressione, sfruttamento e rapina propri della civiltà
  occidentale.
  La criminalizzazione di chi ha resistito alle violenze della polizia a
  Genova non deve passare !
  La nostra opposizione al massacro globale dei potenti dell'imperialismo
  e dei loro lacchè in divisa e con le toghe non si farà ghettizzare
  dentro i recinti dell' "opinionismo" e delle compatibilità
  istituzionali.
  La liberazione degli arrestati e la solidarietà con essi deve essere
  patrimonio di tutto il movimento contro la guerra, delle lotte sociali e
  dei lavoratori !
  Contro la repressione per la liberazione di tutti detenuti politici.
  Contro i lager per i migranti (CPT).
  Per l'abolizione del carcere.
  Compagne/i del Red Ghost (Ravenna)
  S.l.a. PelleRossa (Cesena)
  --------------------------
  Cesena: Il "pacifismo" dei DS e del centro-sinistra
  Lunedì 2/12 su nostra sollecitazione, il consigliere comunale dei Verdi
  di Cesena (all'opposizione di una giunta di centro-sinistra e da sempre
  schierato con noi contro la NATO), presenta un ordine del giorno contro
  gli F16 e il potenziamento della base di Pisignano-S. Giorgio, e un
  altro suo sul documento genericamente contro la guerra di Emergency .
  Una ventina di compagni del Coordinamento Romagnolo contro guerra e NATO
  e dell'Assemblea cittadina contro la guerra sono entrati nella aula del
  consiglio comunale con cartelli e striscione contro la NATO e gli F16
  destando preoccupazione e imbarazzo fra gli "amici" diessini.
  Morale della favola la serata è finita con la bocciatura di entrambi gli
  ordini del giorno e con fischi e grida di "vergogna" dal pubblico e
  litigi e scazzi fra gli stessi componenti della giunta econsiglieri
  comunali. Una scena davvero divertente !
  Questo alla vigilia della fiaccolata del 10 contro la guerra che i DS si
  preparavano a "patrocinare" aderendo allo stesso appello poi sconfessato
  in consiglio. Come sempre il loro buonismo viscido e falso viene
  evidenziato quando si passa dalle parole ai fatti.
  Essere contro la guerra non è solo una opinione o ritrovarsi in oceanici
  raduni gioiosi e colorati, magari per dimenticare che migliaia di
  bambini jugoslavi stanno morendo tutt'ora di cancro e leucemia per le
  bombe "umanitarie" del centro-sinistra (da quanto ci risulta da parte di
  questo variegato associazionismo non è stata spedita neanche una
  aspirina ai "cattivi bambini serbi"), o che in Colombia o in Afganistan
  gli squadroni della morte, foraggiati dai "liberatori" USA, stanno
  uccidendo migliaia di contadini.
  Essere contro la guerra significa anche azione e pratica diretta per
  sostenere la legittimità dei popoli aggrediti dall'imperialismo a
  difendersi e promuovere opposizione e sabotaggio del riarmo e delle basi
  logistiche da cui partono le bombe, qui, nel cuore delle cittadelle
  imperiali con ogni mezzo necessario.
  A pequenos pasos pero seguimos adelante!
  Coordinamento romagnolo contro guerra e NATO
  Info: red-ghost at libero.it


- Lunedì 16 Dicembre
  Ravenna: Gli Studenti Ravennati In Lotta promuovono per la giornata di
  lunedì 16 dicembre 2002 un'azione di forte mobilitazione, che vedrà
  impegnati gli studenti della regione che vorranno aderire. In quella
  data nella città verrà occupato simbolicamente l'ufficio provinciale
  alla Pubblica Istruzione, impedendone di fatto il funzionamento
  (ricordiamo che tale ufficio è, fra gli altri compiti, preposto ad
  erogare i finanziamenti agli istituti scolastici privati);
  contemporaneamente il traffico verrà bloccato in 8 vie nevralgiche di
  comunicazione, impedendo la normale circolazione viaria e causando
  perciò il blocco totale del traffico nella città. Tale blocco verrà
  attuato da un drappello di studenti che percorreranno continuamente gli
  attraversamenti pedonali, non commettendo così alcun reato. L'azione
  verrà coadiuvata da un massiccio volantinaggio per le vie della città e
  nei luoghi stessi di occupazione e di blocco. Questo tipo d'azione non
  richiede la presenza di più di 200 studenti, numero piuttosto ridotto da
  reperire fra gli istituti occupati e in agitazione. Chiediamo a tutti
  gli studenti dei capoluoghi di provincia di partecipare a questo forte
  gesto e di emulare le medesime azioni nel medesimo giorno.
  L'occupazione dell'ufficio alla Pubblica Istruzione in ogni capoluogo
  della regione è una protesta che dal governo centrale non potranno
  ignorare, allo stesso tempo riscuotendo l'attenzione dei media, giornali
  e televisioni. Chiediamo inoltre alle città non capoluogo di attivare il
  blocco stradale, costruendo un retroterra forte in tutta
  l'Emilia-Romagna.
  Uniti siamo più forti: non dimentichiamo che questo governo ha adottato
  la politica dell'indifferenza per logorare e zittire le nostre
  rivendicazioni. Solo con azioni eclatanti riusciremo ad acquistare spazi
  sui mass media, entrando nelle case dei cittadini e dei politici per
  metterli di fronte all'evidenza di questa scandalosa Riforma e di questa
  altrettanto vergognosa Finanziaria.
  Uniamoci nella protesta, vi preghiamo di aderire numerosi. Ci auguriamo
  che questa non sia che la prima azione di una lunga serie, che punta
  dritto alle poltrone dei potenti che stanno svendendo la nostra cultura.
  Studenti Ravennati In Lotta
  Info: 347/4868952 - 349/1785270 - 333/4471728 - sid900 at email.it


- Martedì 17 Dicembre
  Parma: via Borgo Carissimi, 10. Aula Magna. Ore 16
  PUNTO EINAUDI DI PARMA
  UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
  DIPARTIMENTO DI STUDI POLITICI E SOCIALI
  i professori
  - FILIPPO ANDREATTA (Relazioni internazionali, Università di Parma)
  - ANTONIO PARISELLA (Storia contemporanea, Università di Parma)
  discuteranno il volume GUERRA E PACE
  ("Storia d'Italia, Annali 18"Einaudi, Torino 2002)
  con il curatore professor WALTER BARBERIS (Storia moderna, Università di
  Torino)
  interverrà il professor ROBERTO FIESCHI (Struttura della materia,
  Università di Parma, già Senatore della Repubblica)
  coordinerà l'incontro il professor NICOLA ANTONETTI (Direttore del
  Dipartimento di studi politici e sociali)
  L'iniziativa è aperta alla partecipazione del pubblico
  Info: 0521.034871/0521.238592 - socetpol at unipr.it -
        einaudi.parma at libero.it


- Giovedì 19 Dicembre
  Modena: sala RUM - via Campi 309. ore 20.30
  "L'Angola e i suoi mille volti"
  Un viaggio alla scoperta di un popolo.
  Immagini, parole, racconti da un paese che non è solo guerra, diamanti e
  petrolio.
  Interviene: Adriano Ukuachali, referente di progetti sociali e di
  formazione professionale
  Segue rinfresco
  Iniziativa a sostegno del PISI, progetto di reinserimento sociale per
  bambini orfani di guerra nella comunità di GANDA (Angola)
  Aderiscono: Rete di Lilliput MO, ATTAC Modena, i Soliti Ignoti,
  Collettivi di SinistraPROGETTO DI REINSERIMENTO SOCIO-INFANTILE
  GANDA, ANGOLA - IL CONTESTO
  Il progetto Pisi nasce nel 1997 a Ganda, piccola città situata nella
  Provincia di Benguela, in una situazione di estrema emergenza causata
  dalla trentennale guerra civile che ha sconvolto l'intera Angola.
  Infatti in quegli anni la città di Ganda come del resto la maggior parte
  del Paese, si trovava in stato di continuo assedio per opera dei ribelli
  dell'Unita, in quella che viene normalmente descritto come una delle più
  sanguinose lotte che hanno sconvolto il Continente Africano.
  Ingente il costo umano della guerra sofferto dalla popolazione civile, a
  cui si aggiunge anche la difficile situazione di migliaia di famiglie
  costrette ad abbandonare le loro terre per cercare riparo nelle zone
  urbane.
  Il Pisi nasce per volontà della comunità parrocchiale locale, come
  centro finalizzato ad assistere i piccoli orfani di guerra, che persi i
  propri genitori, hanno trovato accoglienza nei rispettivi clan
  famigliari, che hanno un ruolo tanto importante nella maggior parte dei
  Paesi Africani.
  Proprio in questo contesto di precarietà e di indigenza, in cui la
  malnutrizione ormai è fattore costante, vi è l'esigenza di assistere
  questi piccoli, offrendo loro una quantomeno parziale normalità di vita.
  I piccoli, la cui età varia dai due ai dieci anni, sono seguiti da un
  gruppo di parrocchiani che volontariamente prestano servizio con
  attività ludico/creative e di educazione primaria.
  Data la situazione politica del Paese e la pressoché totale mancanza
  delle strutture dello Stato, il Pisi risulta essere l'unico centro
  socio-educativo dell'intera città di Ganda.
  Attualmente partecipano alle attività circa duecento bambini che a turno
  vengono seguiti da 15 volontari, coadiuvati da Madre Domingas Tchiyonga,
  mentre Direttore del Centro è Padre Martinho Kavaya, parroco di Ganda.
  La progettazione di tale struttura e la gestione del progetto educativo
  generale viene fatto dalla diocesi di Benguela ed in Italia ha come
  responsabile padre Adriano.
  All'interno delle finalità del progetto aperto ai minori ed ai bimbi
  soldato la diocesi intende aprire contemporaneamente uno spazio di
  formazione e sensibilizzazione sul problema delle mine, che coprono la
  quasi totalità del territorio in collaborazione con due volontari
  italiani (MINE AWARENESS)
  Info: frlugli at tin.it


- Venerdì 20 Dicembre
  Modena: Sala RUM(Arestud) - via Campi 309. Ore 21.
  Argentina: Laboratorio di nuove forme democratiche
  Proiezione del video "Que se vayan todos!" Realizzato da IndyMedia
  Discussione aperta a tutti con testimonianze di argentini
  Aderiscono: Rete di Lilliput MO, i Soliti Ignoti, ATTAC Modena,
  collettivi di sinistra
  Un'occasione per discutere e riflettere, fuori dalla formalità di una
  conferenza, sulle manifestazioni dello scorso e sulla situazione
  attuale. In ogni caso per non dimenticare.
  Info: frlugli at tin.it


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