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R: Oriana Fallaci ci offende tutti!
- Subject: R: Oriana Fallaci ci offende tutti!
- From: "Enrico Peyretti" <peyretti at tiscalinet.it>
- Date: Mon, 18 Nov 2002 21:38:38 +0100
Io invece, un po' per paradosso un po' per celia, ringrazierei i direttori di Corsera e Panorama perché danno alla signora molto malata di nervi la possibilità di sfogarsi sulla carta, il che è sempre diffusione di virus morali pericolosa per i soggetti più deboli, ma anche occasione di conoscenza e vaccino per chi ha qualche capacità di osservazione e valutazione. Ci vuole comprensione per chi ha perso il controllo di sé. Rabbia e orgoglio sono tra i peggiori consiglieri dell'intelletto umano, a differenza della calma e dell'umiltà. Se proprio volessimo interloquire, io metterei qui copia del cartello che ho portato appeso sul petto nelle ultime manifestazioni. Dice così: "Saddam dittatore dell'Iraq Bush dittatore del mondo Nonviolenza = giustizia = pace" Altre volte porto la bandiera iridata della pace, oppure il tricolore italiano: sul bianco, con nastro telato blu, ho scritto "Art. 11 Costituzione". A tutti, compresa la signora arrabbiata, pace, forza, gioia (l'augurio di Lanza del Vasto) Enrico Peyretti "Disperati, non disperiamo" http://www.arpnet.it/regis; www.ilfoglio.org ----- Original Message ----- From: Daniele Ramella <ramdany at tin.it> To: <pace at peacelink.it> Sent: Monday, November 18, 2002 12:55 PM Subject: Oriana Fallaci ci offende tutti! > "[S] Neanche uno però che in nome della parola più sputtanata del mondo, la > parola Pace, ricordasse i tremilaottocento morti dell'11 settembre. Neanche > uno che in nome dei Diritti Umani maledicesse il mussoliniano dittatore che > si chiama Saddam Hussein, i gas con cui ha sterminato a migliaia i > contadini dei villaggi iraniani. E con cui oggi stermina i contadini dei > propri villaggi. Neanche uno che rendesse omaggio agli studenti cinesi > ammazzati in piazza Tienanmen. Neanche uno che celebrasse il piccolo eroe > che con la borsa della spesa in mano si piazza dinanzi ai carri armati di > Pechino. Neanche uno che piangesse sul milione di cambogiani assassinati da > Pol Pot. Neanche uno che condannasse le stragi che i kamikaze palestinesi > hanno fatto e fanno nei supermarket e nelle pizzerie di Tel Aviv o di > Gerusalemme. Neanche uno che s'indignasse per il testamento lasciato dal > kamikaze che diresse la strage di New York: «Ai miei funerali non voglio > esseri impuri cioè cani e donne. In particolare quelli più impuri cioè le > donne incinte». Non ci pensavano neppure i dimostranti in buona fede. > Intendo quelli convinti che la guerra si possa abolire, che la Ricetta per > la Pace esista. E va da sé che molti di questi eran lì solo per noia o > curiosità. (Perché siete qui? - ha chiesto un telecronista a tre giovanotti > vestiti da coniglietto. «Per divertirci» - hanno risposto). Va da sé che il > trentasei per cento dei dimostranti ufficiali non sapevan nemmeno che cosa > significasse la parola no-global. [S] È l'elettorato offerto da una > generazione che tutto sommato non vale un granché. Ha avuto pessimi > genitori. Gente che ha saputo dargli solo il motorino e il telefonino o il > computer e l'automobile, le vacanze alle Seychelles. Ha avuto pessimi > maestri. Gente che essendo uscita dalla cialtroneria sessantottina non ha > saputo insegnargli neanche a fare una divisione e una moltiplicazione, a > usare il condizionale e il congiuntivo. Ha avuto pessimi esempi. Gli esempi > d'una società che parla sempre di diritti e mai di doveri. E di conseguenza > è una generazione scoglionata, per lo più composta da figli di papà cioè da > borghesucci ben nutriti e molto annoiati. Da falsi ribelli in cerca d'un > nemico da combattere e nel medesimo tempo di ciò senza cui gli esseri umani > non possono vivere: un sogno, uno scopo. Così a un certo punto il sogno, lo > scopo se lo sono inventato, e lo hanno chiamato Pacifismo. Il nemico se lo > sono costruito, e lo hanno chiamato globalismo. Di questi due concetti che > non sono nemmeno concetti hanno fatto un gran pasticcio battezzato > movimento no-global e con quello, guidati o maneggiati da adulti privi di > qualità sono andati all'attacco. Ogni volta combinando un mucchio di guai. > Seattle, Praga, Göteborg, Genova. [S] (Oriana Fallaci, da Panorama) > > Questo è quello che Oriana Fallaci pensa e dice di tutti coloro che erano a > Firenze al Social Forum: vi prego di notare che non fa alcuna distinzione > tra violenti e non violenti, tra anarchici e volontari, tra centri sociali > e onlus, tra i Casarini e i Caruso da una parte e i Gino Strada e gli Alex > Zanotelli dall'altra. > La Fallaci mette ognuna delle persone presenti a Firenze (più di mezzo > milione) nello stesso calderone. > Queste dichiarazioni, contenute su Panorama e rintracciabili al sito > http://www.panorama.it ,sono di una violenza inaudita e offendono l'intero > mondo del volontariato. Sono anche false perché non è vero che le onlus e > le ong pacifiste e non violente non hanno mai denunciato i crimini di > Saddam Hussein in Iraq o della Cina in P.za Tienanmen. > > Vi prego di far sapere al direttore di Panorama, Carlo Rossella, cosa > pensate delle dichiarazioni di Oriana Fallaci, che offendono tutti noi, sia > coloro che a Firenze c'erano, sia coloro che non c'erano ma appoggiano i > contenuti e le idee delle associazioni e dei singoli che costituiscono il > Social Forum. Per quanto mi renda conto che rispondere male alla signora è > un atto dovuto, sforzatevi di essere educati e corretti: sapete che la > signora è molto brava a fare la vittima e a dirsi perseguitata. > Spedite questa mail a tutti i vostri contatti, con particolare riguardo per > le associazioni di volontariato e i singoli volontari. E' giusto che > sappiano cosa Oriana Fallaci scrive e Panorama pubblica contro di loro. > Sul sito http://www.panorama.it potete scrivere al direttore Carlo Rossella. > > E' ora che il mondo del volontariato alzi la voce per difendere la propria > reputazione da chi, spinto dall'odio, vuole solo gettargli addosso fango. > >
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- Oriana Fallaci ci offende tutti!
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