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DIFESA E SERVIZIO CIVILE/AON: "IL GOVERNO FA FIGLI E FIGLIASTRI"
- Subject: DIFESA E SERVIZIO CIVILE/AON: "IL GOVERNO FA FIGLI E FIGLIASTRI"
- From: "Massimo Paolicelli" <max_paolicelli at hotmail.com>
- Date: Thu, 11 Jul 2002 17:11:09 +0200
DIFESA E SERVIZIO CIVILE/AON: "IL GOVERNO FA FIGLI E FIGLIASTRI" "Nel Documento di Programmazione Economico e Finanziaria il Governo, nella difesa del paese, fa del servizio militare e di quello civile figli e figliastri". E' quanto ha dichiarato Massimo Paolicelli, presidente dell'Associazione Obiettori Nonviolenti. "Nelle 68 righe dedicate alla Difesa armata - prosegue Paolicelli - il Governo prevede l'anticipazione dell'abolizione della leva e l'accelerazione della totale professionalizzazione delle forze armate. Per fare questo ovviamente si prevedono sia interventi di natura economica che incentivi legati all'inserimento garantito nel mondo del lavoro. Dal punto di vista economico si vuole portare il rapporto funzione difesa/PIL all'1,5%. Questo vuol dire circa 6.000 milioni di Euro in più rispetto agli attuali 13.524 milioni di Euro. Occorre però ricordare che il bilancio della difesa ammonta a 18.850 milioni di Euro e che secondo la Nato, il rapporto rispetto al PIL è già del 2%, pari a 21 miliardi di Euro, questo perché inserisce anche le spese della difesa che la nostra Amministrazione tiene fuori dal bilancio. Quindi per garantirsi l'obiettivo dei 190.000 uomini il Governo non bada a spese! Altra storia invece per il servizio civile, liquidato in quattro righe dove si dice genericamente che lo si intende sviluppare e potenziare. Sappiamo tutti però che non esiste nessuna progettualità e di conseguenza le risorse fin qui destinate, 120 milioni di Euro l'anno, sono totalmente insufficienti. Tutto questo mentre la legge degli obiettori a due anni dalla sua fine, legata all'abolizione della leva, è inapplicata per 2/3, ed il servizio civile volontario stenta a decollare, specialmente al Nord del paese. Per questo chiediamo che si faccia un'analisi delle esigenze del paese, si individui il numero dei giovani volontari necessari a dare le risposte adeguate, si strutturi l'Ufficio Nazionale in maniera tale da poter gestire questo progetto e si trovino le risorse necessarie. Non ci si può ricordare che il servizio civile concorre alla difesa della Patria come il servizio militare solo quando le Regioni, appellandosi al Titolo V, rivendicano la titolarità della gestione. Se il Governo è sinceramente convinto che anche il servizio civile concorre alla difesa della Patria - conclude Paolicelli - lo dimostri nei fatti"! Roma, 11.07.02
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