DIFESA E SERVIZIO CIVILE/AON: "IL GOVERNO FA FIGLI E FIGLIASTRI"



DIFESA E SERVIZIO CIVILE/AON: "IL GOVERNO FA FIGLI E FIGLIASTRI"

"Nel Documento di Programmazione Economico e Finanziaria il Governo, nella
difesa del paese, fa del servizio militare e di quello civile figli e
figliastri". E' quanto ha dichiarato Massimo Paolicelli, presidente
dell'Associazione Obiettori Nonviolenti. "Nelle 68 righe dedicate alla
Difesa armata - prosegue Paolicelli -  il Governo prevede l'anticipazione
dell'abolizione della leva e l'accelerazione della totale
professionalizzazione delle forze armate. Per fare questo ovviamente si
prevedono sia interventi di natura economica che incentivi legati
all'inserimento garantito nel mondo del lavoro. Dal punto di vista economico
si vuole portare il rapporto funzione difesa/PIL all'1,5%. Questo vuol dire
circa 6.000 milioni di Euro in più rispetto agli attuali 13.524 milioni di
Euro. Occorre però ricordare che il bilancio della difesa ammonta a 18.850
milioni di Euro e che secondo la Nato, il rapporto rispetto al PIL è già del
2%, pari a 21 miliardi di Euro, questo perché inserisce anche le spese della
difesa che la nostra Amministrazione tiene fuori dal bilancio. Quindi per
garantirsi l'obiettivo dei 190.000 uomini il Governo non bada a spese! Altra
storia invece per il servizio civile, liquidato in quattro righe dove si
dice genericamente che lo si intende sviluppare e potenziare. Sappiamo tutti
però che non esiste nessuna progettualità e di conseguenza le risorse fin
qui destinate, 120 milioni di Euro l'anno, sono totalmente insufficienti.
Tutto questo mentre la legge degli obiettori a due anni dalla sua fine,
legata all'abolizione della leva, è inapplicata per 2/3, ed il servizio
civile volontario stenta a decollare, specialmente al Nord del paese. Per
questo chiediamo che si faccia un'analisi delle esigenze del paese, si
individui il numero dei giovani volontari necessari a dare le risposte
adeguate, si strutturi l'Ufficio Nazionale in maniera tale da poter gestire
questo progetto e si trovino le risorse necessarie. Non ci si può ricordare
che il servizio civile concorre alla difesa della Patria come il servizio
militare solo quando le Regioni, appellandosi al Titolo V, rivendicano la
titolarità della gestione. Se il Governo è sinceramente convinto che anche
il servizio civile concorre alla difesa della Patria - conclude Paolicelli -
  lo dimostri nei fatti"!

Roma, 11.07.02