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Perugia-Assisi, un successo la marcia per la pace
- Subject: Perugia-Assisi, un successo la marcia per la pace
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Mon, 13 May 2002 15:11:15 +0200
Successo per la marcia della Pace straordinaria di Riccardo Bagnato (r.bagnato at vita.it) 12/05/2002 - Vita on lineSono 70-80mila i partecipanti alla marcia Perugia-Assisi. Marcia straordinaria per la Pace in Medio Oriente. Alla Rocca concerto di Bennato e Jovanotti
ASSISI – Si è conclusa la marcia della pace straordinaria Perugia-Assisi. La Basilica di San Francesco si è presto trasformata in un ritrovo per i tanti che questa volta, differentemente dalla scorsa edizione, sono riusciti a raggiungere la città umbra, per godersi in serata il concerto di Edoardo Bennato e Jovanotti presso la Rocca. Nella mattinata la marcia era stata aperta da due delegazioni, una israeliania tra cui Yossi Katz (parlamento israeliano Partito Laburista), Gadi Al Gazi (membro di Taiush) e Ori Rotlevy (capitano riservista delle forze di difesa israeliana e fondatore di “Courage to refuse”); e da una delegazione palestinese tra cui Isam J. Achel (direttore dell'associazione Autorità Palestinese), Amne Badran (direttore centro Gerusalemme per le donne), Don Emilie Salato (Patriarcato della Chiesa di Gerusalemme). Tantissime le associazioni presenti da Emergency alle Acli, Arci, Anpas, Agesci. Molte bandiere europee e una giornata che, anticipata in nottata da un acquazzone, ha riservato sole, musica e partecipazione. Durante al conferenza stampa di 12:30 Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace, organizzatrice della manifestazione, ha sottolineato come la coda del corteo fosse ancora a Bastia, "da cui possiamo calcolare 70-80mila partecipanti. Un numero eccezionale vista e considerata la straordinarietà dell'evento". E ha ribadito come "La libertà non si conquista con il terrorismo e il terrorismo non si vince con le bombe. E' necessario di un intervento della comunità internazionale che eviti però una diplomazia a senso unico e che consideri l'occupazione militare la causa di un terrorismo della disperazione". Durante la conferenza gli organizzatori sono stati raggiunti da Moriah Shlomot (direttore di Peace Now) e Avshalom Vilan (parlamentare del Meretz). Che hanno portato la testimonianza della manifestazione a Tel Aviv in cui 100mila persone in piazza Rabin hanno chiesto: la fine dell'occupazione nei territori, l'apertura di una discussione sulla proposta saudita per ritornare ai confini del ‘67 (con alcuni aggiustamenti), e ritiro dei coloni considerando però di provvedere ad un'adeguata compensazione. Il Papa ha inviato un suo appello: «All'odio subentri l'amore, all'offesa il perdono». Così pure il capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi: «Sostituire alla logica insensata della violenza la logica della trattativa per una pace giusta». Una pace giusta. Israele e Palestina, due popoli e due Stati. Questi gli slogan. Canzoni dei Nomadi, di Noa, di Nabil, per il concerto di chiusura. E le belle parole di Gino Strada, il medico di Emergency: «Più c'è violenza in giro, più ha senso parlare di pace».
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