La Turchia nella lista dei terroristi



Crescono le adesioni all'Appello contro la decisone dell'Unione Europea
di includere il Pkk nella lista europea delle organizzazioni terroriste:
APPELLO :
L'UE INCLUDE IL PKK FRA LE ORGANIZZAZIONI TERRORISTICHE:
UNA DECISIONE IRRESPONSABILE E PERICOLOSA

Si puo' leggere il testo dell'Appello e l'elenco aggiornato delle adesioni
al Link:
http://www.ranchdeiviandanti.it/kurds/aazzPkk.html
con anche una rassegna informativa sull'argomento.

I cittadini e le associazioni che desiderano aderire all'Appello,
possono comunicarlo all'UIKI, Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia:
tel 06-42013576, fax 06-42013799, E-mail:
uiki.onlus at tin.it

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La Turchia nella lista dei terroristi

Mentre l'Europa istituzionale, con la qualifica di 'terrorista' al partito
della resistenza del popolo kurdo, rinnega i valori dell'Europa rinata
dalla Resistenza, l'Europa democratica conosce da tempo chi sono i veri
terroristi in Turchia.
Sa della miriade di formazioni assassine, autrici di una interminabile
sequenza di esecuzioni extragiudiziali, omicidi, sparizioni di oppositori
(sovente ritrovati poi cadaveri), aggressioni.
Sa del loro doppio legame, da una parte con la mafia, con il traffico di
droga, con la criminalita' comune, e dall'altra parte con la polizia, con
l'esercito, con gli apparati statali, con i vertici del potere politico.
Sa della miriade di omicidi, sparizioni, torture, stupri, violenze,
minacce, eseguite nelle carceri, nelle stazioni di polizia, e sa della
miriade di esecuzioni sommarie sia di oppositori che di comuni cittadini,
distruzioni di villaggi, arresti arbitrari, che qualificano lo Stato turco
come Stato terrorista, e la sua pratica ordinaria come 'terrorismo di
Stato'.

L'Europa democratica lo sa.
Ma nel momento in cui l'Europa istituzionale, mentre si appresta ad
accogliere l'ingresso di una Turchia rimasta antidemocratica e repressiva,
ne accetta supinamente i ricatti fino al punto di mettere la propria firma
(che e' anche la nostra) alla criminalizzazione di una forza politica
espressione della resistenza del suo popolo, sapere non basta piu'.

E' proprio nella consapevolezza dell'insufficienza della sola conoscenza,
della sola denuncia ed informazione, che questa mail (ed i suoi riferimenti
documentari ai Link ed ai dossier proposti) vuole comunque ancora insistere
sulla conoscenza, sul "sapere", sperando che non sia un sapere fine a se
stesso e compensatorio alla propria impotenza, ma che sia una base per
poter agire, ed agire in modo finalmente efficace, ma agire anche con piena
consapevolezza, in contrapposizione ad una crescente Europa reazionaria che
ritrova il gusto dell'esibizione della forza bruta e dell'azione cieca.

Si rinvia, per una maggiore panoramica sull'argomento, al Link:
Turchia terrorista
<http://www.ranchdeiviandanti.it/kurds/aazzTurk.html>http://www.ranchdeiviandant
i.it/kurds/aazzTurk.html
del Sito Web :
"Solidarieta' con il popolo kurdo"
www.ranchdeiviandanti.it/kurds/home.html

Si possono inoltre richiedere a questo indirizzo mail
(kurds at ranchdeiviandanti.it) i seguenti Dossier (che verranno inviati
gratuitamente come allegati e-mail in documenti Microsoft Word formato RTF):

Dossier sulle violazioni dei Diritti umani e delle liberta' democratiche da
parte del Regime turco:

=) Turchia: Stato di Diritto?
Raccolta di saggi e di articoli di quotidiani o agenzie stampa volta a
documentare l'ordinamento giuridico della Turchia, dalla Costituzione sino
al Codice penale e al Codice civile ed alle leggi vigenti, con particolare
riferimento alla questione kurda.
Saggi :
-) Mirella Galletti, I Curdi in Turchia
-) M. Jasim Tawfik, I diritti umani negati e gli accordi internazionali
calpestati
-) Riccardo Nouri, Violazioni dei diritti umani nel kurdistan turco negli
anni '90
-) Asilo politico ad Ocalan : la Sentenza del 1 X 1999
-) Daniel Jacobi, Il diritto internazionale e umanitario e la questione curda
-) Alan Darwish, I diritti umani in Kurdistan
Rassegna stampa (circa 250 testi, in inglese, italiano, francese)
Costituzione turca (con gli emendamenti di ottobre 2001)

=) Diritti umani in Turchia dopo Helsinki
Rassegna stampa sulla situazione dei diritti umani in Turchia a partire dal
vertice di Helsinki, che nel dicembre 1999 ne ha dato inizio
all'avvicinamento all'Europa, subordinandolo però ai criteri definiti nel
Consiglio europeo di Copenaghen del giugno '93. Criteri tra i quali il
rispetto dei diritti umani occupa un posto rilevante.

=) Processo internazionale contro il regime turco
Rassegna stampa sulla configurazione e partica del diritto in Turchia fino
a tutto il 1999 compreso: cioè fino al periodo culminato nel processo ad
Abdullah Ocalan (conclusosi il 1 giugno 1999), che è stato percepito in
realtà, dalla componente democratica della comunità internazionale, come
un'occasione per porre sul banco degli imputati il regime turco.
Sei mesi dopo la condanna a morte di Ocalan, il vertice di Helsinki
(dicembre 1999) ha dato inizio all'ingresso della Turchia nell'unione
europea; pochi mesi dopo il Consiglio d'Europa ha richiesto alla Turchia di
sospendere la sentenza contro Ocalan per consentire l'esame del processo
(richiesta accolta dalla Turchia). Il "capitolo seguente" di questa
Rassegna stampa è dunque il Dossier "Diritti umani in Turchia dopo
Helsinki".

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Si propongono qui, per la loro particolare pregnanza:
1) "Sottomissione europea al terrore di Stato", di Info-Türk
2) Rapporto IHD : Violazioni dei Diritti umani da parte del Regime turco
nel 2001

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Sottomissione europea al terrore di Stato

Info-Türk, 3 maggio 2002

La "contro-guerriglia", gli squadroni della morte,
i Lupi Grigi, dove sono?

La sottomissione europea ai ricatti di Ankara e alle pressioni degli Stati
Uniti costituisce un autentico scandalo, poiche' la violazione dei Diritti
umani prosegue ininterrottamente in Turchia ed il Paese e' governato
tuttora da una alleanza militar-fascista che si dichiara spesso acerrima
nemica dei valori democratici europei, ed impone tutto cio' che vuole per
mezzo del Consiglio Nazionale di Sicurezza (MGK).

Per la violazione dei Diritti umani, noi consigliamo ai dirigenti europei
cosi' come ai nostri lettori di dare uno sguardo al rapporto della
Associazione dei Diritti dell'Uomo della Turchia (IHD) per l'anno 2001,
ripresa su Internet:
<http://www.info-turk.be/flash.htm>http://www.info-turk.be/flash.htm
ed anche alle informazioni diffuse sistematicamente da Info-Türk su Internet:
<http://www.info-turk.be/bulletins.htm>http://www.info-turk.be/bulletins.htm

D'altronde, se l'Unione Europea dovesse proprio aggiungere alla sua lista
qualche organizzazione terroristica della Turchia, potrebbe cominciare con
l'inclusione delle organizzazioni paramilitari come l'Organizzazione della
contro-guerriglia, le Unita' speciali e le Guardie di villaggio, create e
sostenute dall'esercito turco con l'appoggio dei diversi governi di Ankara
con lo scopo di schiacciare i movimenti democratici kurdi e di sinistra.

Le organizzazioni dei Lupi grigi, responsabili di piu' di cinquemila morti
e istigatori del colpo di Stato militare del 1980, esse sì che
meriterebbero un posto privilegiato nella lista dei "gruppi terroristici"
dell'Unione Europea, poiche' esse sono perfettamente installate in tutti i
paesi europei e vi hanno commesso molti atti di violenza.

Ora, il partito politico dei Lupi grigi, cioe' il Partito di azione
nazionalista (MHP), in quanto partner principale dell'attuale governo di
Ecevit, e' uno degli interlocutori privilegiati degli Stati uniti e
dell'Unione Europea malgrado tutte le sue provocazioni anti-europee.

Cio' che e' piu' grave e' che molti terroristi e criminali fanno parte del
gruppo parlamentare del MHP, e cioe':

 Mehmet Gul e Ahmet Cakar, deputati di Istanbul, tutti e due incolpati per
l'assassinio di 7 studenti di sinistra a Beyazit il 16 marzo 1978;
 Mustafa Verkaya, deputato di Istanbul, incolpato di traffico d'armi;
Armagan Yilmaz, deputato di Usak, protagonista di molti attentati commessi
dai Lupi grigi prima del colpo di Stato del 1980;
 Ahmet Kenan Tanrikulu, deputato di Izmir (Smirne), era evaso dalla
prigione di Bostadel in Svizzera nel 1990 in compagnia di Abdullah Catli,
dove essi erano detenuti per traffico di droga;
 Ismail Hakki Cerrahoglu, deputato di Zonguldak, implicato nell'assassinio
di un giornalista del quotidiano Demokrat, era fuggito all'estero all'epoca
dei fatti;
 Ali Uzunirmak, deputato di Aydin, posto sotto indagine per l'assassinio
del sindacalista Kemal Turkler, e' stato condannato per traffico di droga
in Germania;
 Mehmet Kundakci, deputato di Osmaniye, implicato nel massacro di Bahcelievler;
 Ali Gungor, deputato di Icel, assassino di Dr. Necdet Guclu di
orientamento di sinistra, il 13 aprile 1970;
 Fahri Yuksel, deputato di Malatya, implicato nell'assassinio del 7 giugno
1978 dell'istitutore Nevzat Yildirim;
 Yusuf Kirkpinar, deputato di Izmir (Smirne), condannato nel processo
dell'MHP dopo il colpo di Stato del 12 settembre 1980;
 Recai Yildirim, deputato di Adana, implicato nell'assassinio di numerosi
militanti di sinistra, ma lasciato in liberta' per prescrizione;
 Mehmet Sandir, eletto ad Hatay, implicato nell'attentato contro il papa;
 Sefkat Cetin, eletto ad Ankara, sospettato di essere il mandante di
numerosi omicidi cmmessi dai militanti del MHP;
 Ali Alaman, eletto ad Adana, implicato in traffico d'armi;
 Muzaffer Cakmakli, eletto ad Urfa, accusato di traffico di droga;
 Orhan Bicakcioglu, eletto a Trabzon, condannato a 24 anni per tentativo di
omicidio nel 1977.

I parlamentari del MHP operano attualmente affinche' molti terroristi del
MHP come Ali Agca, che aveva sparato sul Papa Giovanni Paolo II nel 1981, e
Haluk Kirci, in prigione per l'omicidio di 7 militanti di sinistra alla
fine degli anni 70, siano egualmente liberati beneficiando di una legge di
amnistia cosmetica, mentre tutti i prigionieri di sinistra o kurdi sono
trattenuti in prigione.

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 "Abbasso Heider, Berlusconi, Le Pen!
Viva i militaristi turchi! Viva i Lupi grigi!"

L'Unione Europea accoglie i parlamentari del MHP come interlocutori
"negoziabili" in seno alla Commissione parlamentare mista turco-europea. I
ministri del MHP, e in particolare il ministro della Difesa Cakmakoglu,
sono spesso a Bruxelles o nelle altre capitali europee come uomini di Stato
credibili che vi prendono posizione sulle misure da assumere contro il
terrorismo!

Sono i Lupi grigi che, qualche anno or sono, hanno incendiato i locali
kurdi brandendo le bandiere del MHP nel centro della capitale europea, e
cio' sotto la tolleranza senza precedenti della polizia di Bruxelles.
Nonostante il fatto che questi agressori e le bandiere del MHP siano stati
chiaramente identificati nei documenti delle televisioni turche ritrasmessi
dalle emittenti belghe, nessuno e' stato condannato o messo in stato
d'arresto sino ad ora per questo gravissimo crimine.

 Les dirigeants européens se révoltent tout justement contre la montée de
Berlusconi en Italie, de Heider en Autriche et de Le Pen en France.

I dirigenti europei si rivoltano giustamente contro l'ascesa di Berlusconi
in Italia, di Heider in Austria e di Le Pen in Francia.
Quando si tratta della Turchia, essi preferiscono tacere di fronte ai
ricatti del potere militar-fascista di Ankara, tollerare la ramificazione
dei Lupi grigi in Europa, e seguono alla lettera le esigenze
"anti-terroristiche" imposte dai noti "terroristi" di estrema destra.

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Rapporto IHD :
Violazioni dei Diritti umani da parte del Regime turco nel 2001

 L'Associazione per i Diritti umani della Turchia (IHD) ha recentemente
emesso i seguenti dati consuntivi delle violazioni dei Diritti umani in
Turchia per il 2001:

 Violazioni contro il diritto alla vita ed alla sicurezza della persona:

Numero di assassinati da parte di assalitori ignoti: 160
Esecuzioni extragiudiziali, decessi per tortura durante detenzione: 55
Persone uccise in conflitti armati: 92
Attacchi contro civili: 30 uccisi, 87 feriti
Denunciate sparizioni durante detenzione: 4
Numero di vittime della tortura - casi di denunciata tortura: 862
Numero di detenuti: 44.181
Numero di persone imprigionate: 2.995
Numero di persone ferite durante manifestazioni (per l'intervento di
funzionari delle forze di sicurezza): 359
Numero di uccisi e feriti durante scontri con le forze di sicurezza: 18
morti, 30 feriti
Numero di persone minacciate per estorcere loro informazioni: 77
Numero di persone ferite per attacchi: 139
Luoghi colpiti con bombe o incendiati, e persone ferite in seguito a cio':
61 luoghi, 19 feriti
Villaggi evacuati o bruciati o distrutti: 3

 Prigioni:

Numero di persone ferite o stuprate come conseguenza di aggressioni: 48
Numero di prigionieri privati del trattamento medico: 300
Decessi dovuti a sciopero della fame - decessi per fame: 44

 Violazioni contro i lavoratori:

Lavoratori licenziati per ragioni politiche ed economiche: 32.989
Sanzioni amministrative, esili, revoche degli incarichi: 4.191
Numero dei lavoratori che sono stati legalmente inquisiti: 9.885
Incidenti sul lavoro: 84 decessi, 55 feriti

Violazioni contro la liberta' di pensiero e di organizzazione:

Numero di associazioni, partiti politici, pubblicazioni e centri culturali
chiusi: 146
Incursioni contro associazioni, partiti politici, pubblicazioni e centri
culturali: 216
Pubblicazioni confiscate o bandite: 341
Attivita' bandite: 47
Numero di funzionari e studenti espulsi a causa delle loro convinzioni: 134
Numero di persone di cui e' stata richiesta la sentenza di incarcerazione:
3.473 persone, per 5.583 anni e 2 mesi
Numero di persone la cui sentenza e' stata eseguita: 97 persone, per 209
anni e 2 mesi; 69 bilioni e 770 milioni di lire turche
Prigionieri di coscienza: 101

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Tel: (32-2) 215 35 76 Fax: (32-2) 215 58 60
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