"L’informazione al tempo della guerra", 2 e 3 maggio Firenze



Due Iniziative di Informazione Senza Frontiere e Federazione della Stampa




Il 20 dicembre 1993 l’Assemblea delle Nazioni Unite proclamò il 3 maggio
giornata internazionale per la libertà di stampa nel mondo. La giornata
vuole ricordare come siano essenziali i principi fondamentali della libertà
di informazione, oggi particolarmente minacciata in tutto il mondo. Ecco
perché il tema guerra e informazione è al centro di due iniziative
organizzate da Informazione senza frontiere e Fnsi, con la collaborazione di
Regione Toscana e Provincia di Firenze, il 2 e 3 maggio.

Il 2 maggio alle 10,30 nella Sala Rossa di Palazzo Medici Riccardi (via
Cavour 1, Firenze) si tiene un seminario di lavoro per valutare la
possibilità di realizzare corsi di preparazione e aggiornamento per
giornalisti destinati a “coprire” conflitti e crisi militari. Maureen
Ferguson, della Ake ltd, una società britannica specializzata in corsi di
addestramento per inviati di guerra utilizzata anche da Bbc e IFJ (la
Federazione internazionale dei giornalisti), racconta l’esperienza inglese,
mentre Sarah de Jong, farà il punto sull’impegno della IFJ per la sicurezza
dei giornalisti in aree di rischio. Al seminario parteciperanno il
presidente della FIEG i dirigenti editoriali dei maggiori gruppi italiani,
rappresentanti della Farnesina e del ministero della Difesa, il presidente e
il segretario della FNSI.

Il 3 maggio, invece, la giornata indetta dall’ONU per la libertà di
informazione si svolge nella Sala della giunta della Regione Toscana
(Palazzo Bastogi, via Cavour 18, Firenze): a partire dalle 10,30 un incontro
dedicato al tema “Guerra e informazione: censura e autocensura dopo l’11
settembre”. Al dibattito partecipano Alice Chasan, direttrice di World press
review di New York, Geneva Overholser, studiosa americana dei media e
ombudsman del Washington Post, i giornalisti italiani Tiziana Ferrario
(Rai), Francesco Battistini (Corriere della Sera) e Giampiero Gramaglia
(capo redazione Ansa di Washington), e i presidenti di Arci e Acli , Tom
Benetollo e Luigi Bobba.

La Giornata per la libertà di stampa vuole anche ricordare i numerosi
giornalisti assassinati a causa della loro professione – come gli italiani
Maria Grazia Cutuli e Raffaele Ciriello - e informare sulle continue
violazioni alla libertà di espressione in tanti Paesi nel mondo, dove esiste
la censura, le multe colpiscono le redazioni, i giornalisti vengono
aggrediti, feriti, incarcerati, detenuti o uccisi. Oppure costretti alla
fuga e all’esilio, come nel caso di Mildred Hanciles, giornalista della
Radio-Tv di Stato della Sierra Leone, minacciata di morte nel suo Paese e
che oggi chiede asilo politico in Italia. Il suo caso, denunciato e reso
noto da Amnesty International e dai giornalisti degli Inviati di Pace, è
stato ricordato e rilanciato nel corso della giornata del Premio di
giornalismo Ilaria Alpi (13 aprile) e nel corso della Giornata per la
libertà di stampa (3 maggio), grazie all’impegno di Idp, Fnsi e Isf.

Maggiori info sui siti: www.italian.it/isf/, www.ilariaalpi.it, www.fnsi.it,
www.inviatidipace.it.