comunicato stampa: cosa fa indymedia a deheishe e comu congiunto internazionali



DA DEHEISHE GLI ATTIVISTI DI INDYMEDIA ITALIA RACCONTANO LA TRAGEDIA
IN CORSO IN PALESTINA: INFORMAZIONE DIRETTA  E CONTINUAMENTE AGGIORNATA DAI
TERRITORI OCCUPATI SUL SITO http://italy.indymedia.org.

I reporter del sito di informazione indipendente http://italy.indymedia.org
sono arrivati in Palestina il 25 marzo per realizzare un progetto di radio
via web.
Insieme ad altre decine di persone, del Coordinamento nazionale per
l'Intifada e dell' International Solidarity Movement, sono ospitati dal
centro culturale IBDAA, nel campo palestinese di Deheishe. Due giorni fa
l'esercito ha sparato e ferito sette di loro a Beit Jala.
Da 48 ore l'esercito israeliano ha occupato il campo con cinquanta
carri armati e gli attivisti di Indymedia, insieme a circa 90 attivisti di
altre nazionalita', sono isolati all'interno dell'edificio.
Stamattina abbiamo ricevuto da loro questa corrispondenza:
"ore 10.10 Hanno appena sparato sul centro di IBDAA a Deheishe, che ospita
il media center dal quale raccogliamo notizie in diretta e che ospita un
centinaio di attivisti e freelance. internazionali. Durante una sparatoria
all'esterno, due proiettili di armi da fuoco leggere sono penetrati in una
camera da letto e in un corpo scala. Nessuno e' stato ferito, poiche' tutti
si trovavano gia' stesi a terra. All'esterno continuano scambi di armi
automatiche e armi pesanti, in barba alla promessa di aprire un corridoio
"umanitario" per evacuare alcuni ospiti del centro."

Gli attivisti di Indymedia sono riforniti di viveri e beni di prima
necessita' dai palestinesi, che rischiano la vita per un esercizio di
solidarieta' e scambio di culture  di pace.
La possibilita' per loro di muoversi dal campo sono attualmente nulle.
Non c'e' stata nessuna risposta alle nostre richieste di aiuto, dalle
autorita' italiane: Consolato, Ambasciata, Unita' di crisi della Farnesina,
Ministero degli esteri.
In molte piazze italiane si stanno svolgendo presidi di solidarieta'.

Gli attivisti francesi presenti a Deheishe, hanno invece avuto dalle loro
autorita' la proposta di un 'corridoio umanitario' per lasciare il campo.

Gli attivisti di Indymedia Italia stanno svolgendo, assieme alle altre
presenze internazionali nel campo di Deheishe, ruolo di opposizione civile e
di interposizione in difesa dei palestinesi.
Essi forniscono, come gia' accadde in occasione del G8 a Genova, un
costante aggiornamento di notizie dai territori occupati che fa del sito
http://www.italy.indymedia.org una ricchissima fonte di informazioni. Una
agenzia di stampa continuamente aggiornata, arricchita dal vissuto di chi le
racconta.
Le corrispondenze sono in onda nel circuito di Radio Gap (a Roma, Radio Onda
Rossa sui 87.900 fm; a Milano Radio Onda D'urto 98.0 fm
In Internet, si ascoltano inserendo nel lettore mp3 (winamp o macamp) uno di
questi indirizzi
http://rmi.homeip.net:30000
http://195.110.99.140:8000/ror
http://www.autistici.org:8000/ror

Per contatti con Deheishe i numeri di due attivisti presenti:
00393355728542
0039335388949


LE INFORMAZIONI TRATTE DAL SITO POSSONO ESSERE UTILIZZATE DA ALTRI MEDIA,
PURCHE' NE SIA CITATA LA FONTE
http://italy.indymedia.org
Per informazioni, aggiornamenti o chiarimenti chiamare:
338.1829187




COMUNICATO delle DELEGAZIONI INTERNAZIONALI presenti nei campi profughi di
BETLEMME
La situazione nei territori palestinesi si sta aggravando di ora in ora.
L'esercito israeliano ha ormai occupato tutte le aree della Cisgiordania e
di Gaza, negando ogni movimento a civili, internazionali, giornalisti
ambulanze.
Vengono compiuti massacri indescrivibili dalle forze delle esercito
israeliano, nessuno ha la garanzia di rimanere in vita, nessun diritto
internazionale e' garantito.
(quarta convenzione internazionale di Ginevra).

Per questo motivo le delegazioni internazionali composte da italiani,
francesi, svizzeri, americani, tedeschi e olandesi che sono presenti nei
campi profughi palestinesi della zona di Betlemme per la protezione della
popolazione civile dalle rappresaglie israeliane, e per testimoniarne le
violenze, pongono la seguente condizione:
la garanzia di un corridoio umanitario aperto alla possibilita' di movimento
alle ambulanze per il soccorso dei feriti, agli aiuti alimentari, alla
stampa, al movimento dei civili e di tutte le delegazioni internazionali che
rimarranno presenti a sostegno della popolazione palestinese.

Facciamo un appello a tutti i governi per condannare e fermare questa
occupazione illegittima che non portera' mai a una risoluzione del conflitto
israelo palestinese.

Contatti:
in italiano - 0039 339 60 66 408 - coordintifada at yahoo.it
en francais - 0041 78 711 65 36 - f_ch_palestine at hotmail.com
E' possibile utilizzare entrambi i contatti per comunicazioni in lingua
inglese.