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Aggiornamenti dalla Palestina Lunedì 01/04/20022 - News e Collegamenti
- Subject: Aggiornamenti dalla Palestina Lunedì 01/04/20022 - News e Collegamenti
- From: "Makaja" <info at makaja.org>
- Date: Tue, 2 Apr 2002 10:36:51 +0100
COMUNICATO IMPORTANTE -------------------------------------------- Iniziativa a Milano in solidarietà con il popolo Palestinese dalle 10,30 info point a she-squat, via Gnocchi Viani: immagini, audio, video, testimonianze dalla Carovana per la Pace e dalle altre delegazioni internazionali h17,30 presidio comunicativo e di protesta in Piazza Cairoli non si può rimanere in silenzio! -------------------------------------------- Aggiornamenti dalla Palestina Lunedì 01/04/2002 - News e Collegamenti -------------------------------------------- 1. RESOCONTO DELLA GIORNATA 2. RADIO MOZZARELLA INTERNATIONAL 3. COLLEGAMENTI 4. IMMAGINI -------------------------------------------- 1. RESOCONTO DELLA GIORNATA AGGIORNAMENTO H 22,00 comunicato da Ramallah Da Ramallah. Appello dal cuore della barbarie In questo momento circa 70 persone, tra Disobbedienti, YaBasta, militanti di Action for Peace si trovano a Ramallah. L'esercito sta assediando gli ospedali di Ramallah incendiando gli edifici adiacenti, evacuando donne e bambini, e lasciando gli uomini feriti all'interno. Gli attivisti italiani ed internazionali che si trovano all'interno della città stanno cercando di proteggere con la propria presenza gli ospedali e la popolazione palestinese. Gli enormi sforzi e la generosità di queste persone non sono sufficienti. E' sempre più necessario che tutti i rappresentanti istituzionali del nostro governo si mobilitino con azioni concrete per garantire la vita di bambini, donne, uomini palestinesi, oltre che l'incolumità di tutti i cittadini italiani che in questo momento stanno proteggendo ospedali e abitazioni palestinesi con i loro corpi. Stiamo assistendo ad una gravissima violazione di tutte le convenzioni internazionali da parte del governo israeliano; l'unica possibilità per garantire il rispetto dei diritti umani della popolazione palestinese è che il governo italiano ed i governi europei inviino il prima possibile delegazioni di parlamentari e deputati per permettere di proteggere i civili dal fuoco e dalle armi di questa guerra. Attiviamo subito delegazioni istituzionali affinchè raggiungano il più presto possibile la Palestina. Ogni minuto di inerzia può costare molte vite. Gerusalemme-Est, Palestina, Pianeta Terra, 01 aprile 2002 I gruppi che si trovano a Ramallah sono due e presidiano un ospedale e un altro edificio in città, entrambi senza luce e con impossibilità di muoversi, vista la condizione di Coprifuoco. Il gruppo fermato nel pomeriggio al Medical Center è stato rilasciato in serata e si è quindi ricongiunto agli altri internazionali presenti a Ramallah. AGGIORNAMENTO H 19,30 Arrivano notizie confuse sulla sorte dell'europarlamentare Morgantini, fermata con altri 4 connazionali a Ramallah dopo l'evacuazione violenta da parte dell'esercito di un centro medico delle nazioni unite. un'angezia riferisce che sono tutti accusati, come riferisce un portavoce del ministero degli esteri israeliano, di avere "violato gli ordini delle autorita' militari, che hanno proclamato Ramallah zona militare chiusa". Non è chiaro se verranno espulsi a breve.< br> Mentre la situazione di Deheisha si intesisce arrivano notizie sui feriti internazionali di Bet Jalla. Secondo il direttore dell'ospedale di Bet Jala, Peter Comari, due dei feriti sono gravi (uno e' stato colpito alla testa). Un'autobomba e' esplosa questa sera a Gerusalemme ovest provocando, pare, delle vittime. Lo ha riferito la tv israeliana e ce lo confermano alcuni italiani che sono rimasti in un albergo della città con una parte della delegazione. Procede intanto il piano sistematico di occupazione militare nei territori. Fonti palestinesi confermano che i tank sono entrati in citta' al tramonto, posizionandosi nel sobborgo di Iktaba e nel quartiere di Shuaike. Le truppe hanno bloccato le quattro strade di accesso alla citta', dove sono in corso sparatorie tra agenti e miliziani palestinesi e soldati dell'esercito ebraico. Ieri le truppe israeliane avevano rioccupato Qalqilya e preso posizione a Betlemme e Beit Jalla. Un'appello dal sito di Indymedia: La società civile italiana sta organizzando un aereo in partenza da Roma per andare in palestina. In questo momento si stanno raccogliendo le prenotazioni di tutti coloro vogliano raggiugere i compagni in Palestina. Per tutte le informazioni relative al volo e ai costi telefonate. Il numero di telefono al quale fare riferimento è dell'unità di crisi: 06 6710 2913 / 4 AGGIORNAMENTO H 19,30 A deheishe fonti dirette affermano che ancora carri armati si avvicinano al campo profughi mentre all'esterno dell'Ibdaa, il centro culturale dove è ospitata la delegazione si continua a sparare Una donna australiana colpita nelle sparatorie di oggi pomeriggio e' stata operata all'Ospedale di Betlemme per la perforazione dello stomaco. Le sono state estratte quattro schegge da stomaco e addome ed ora e' in terapia intensiva, ma sta bene, ha detto il primario Peter Qumri. L' ambasciata d' Italia a Tel Aviv ed il consolato generale d' Italia a Gerusalemme - si e' appreso alla Farnesina - sono formalmente intervenuti oggi pomeriggio presso le autorita' israeliane per sollecitare chiarimenti urgenti sul fermo operato a Ramallah da militari israeliani di un gruppo di pacifisti italiani, tra i quali l' europarlamentare Luisa Morgantini che pare verrà rimpatriata. La situazione è comunque fuori controllo e il rischio per le delegazioni sul posto non è solo quello dell'arresto o del rimpatrio, ma la messa a repentaglio della vita. Testimoni diretti dell'inferno di Ramallah, invasa dai carri armati israeliani e sottoposta a sparatorie con armi pesanti su case e ospedali, sono oltre cento pacifisti italiani, che attualmente sono in un albergo di Ramallah per soccorrere la popolazione della citta' palestinese, inerme sotto la violenza dei militari. Luca Casarini, raggiunto telefonicamente dall'Agenzia Italia nell'ospedale principale di Ramallah, riferisce che le artiglierie israeliane prendono di mira le autoambulanze, sulle quali prendono posto i pacifisti internazionali nel tentativo di fungere da scudo umano a protezione dei feriti. Ma sovente questo espediente non funziona: i militari fermano comunque le ambulanze, nonostante abbiano sovente a bordo persone in condizioni gravissime, e ne costringono gli occupanti a scendere, compresi gli attivisti stranieri che vengono fermati. AGGIORNAMENTO H 18,15 A Ramallah la situazione si aggrava ad ogni momento, la città è teatro di rastrellamenti ed esecuzioni da parte dell'esercito israeliano. La delegazione internazionale è divisa in più gruppi un gruppo di venti persone è in questo momento in un Ospedale, a garantire per le persone che ci sono all'interno. Un gruppo più numeroso arrivato in mattinata si trova in un albergo, in attesa di decidere come muoversi, mentre fuori dall'edificio c'è un vero e proprio coprifuoco. Drammatica è la situazione del gruppetto intrnazionale che è stato espulso dal Medical Relieve Center qualche minuto fa.Il gruppo, di cui fa parte anche l'europarlamentare Morgantini, si trova ora in strada circondato dai militari, senza che ci sia un formale stato di fermo o arresto. Soldati israeliani stanno usando un medico palestinese come scudo umano durante una perquisizione in corso nell'edificio dell'Organizzazione non governativa palestinese 'Medical Relief', a Ramallah, in Cisgiordania. Lo ha detto all'Ansa, il dottor Mustafa Barghuti, direttore dell'Ong. Secondo Barghuti, gli israeliani hanno ''catturato un medico dell'organizzazione, Mohammad Scafi, e lo fanno entrare per primo nell'edificio per pararsi da eventuali spari di palestinesi''. L'edificio, nel centro di Ramallah, dovrebbe essere vuoto, ha aggiunto Barghuti. A deheishe la delegazione è rientrata nel centro Ibda dopo la sparatoria, mentre alcuni feriti rimangono in ospedale. Una ragazza è stata operata. AGGIORNAMENTO H 17,15 Al check Point di Beit Jalla l' esercito israeliano ha sparato e continua a sparare sulla delegazione di pace. La delegazione si era mossa in giornata dal campo profughi di deheishe, per opporsi all'occupazione e ai rastrellamenti nella località di Beit Jalla, presso Betlemme. I soldati non hanno esitato a sparare sui manifestanti che si avvicinavano per la contrattazione. Diverse persone sono rimaste colpite di rimbalzo e direttamente dai proiettili sparati solo ed esclusivamente contro la delegazione internazionale, fatta di diversi gruppi di italiani, svizzeri, francesi, giapponesi, americani... dopo minuti di panico le delegazioni sono tornate nel centro culturale IPDA a deheishe, che li ha ospitati nei giorni scorsi. Dopo le medicazioni, tutti i pacifisti feriti sono stati dimessi, tranne la ragazza sottoposta all'operazione chirurgica all'addome (appartiene al gruppo dei francesi e svizzeri): la fonte italiana interpellata telefonicamente conferma che fra i partecipanti italiani nessuna delle persone colpite di striscio ha avuto bisogno di medicazioni. Contemporaneamente è stato attaccato uno degli ospedali di Ramallah presidiato da una delegazione. Gli internazionali, tra cui l'europarlamentare Morgantini, sono stati fermati dopo una sparatoria avvenuta in strada e sono tuttora trattenuti, mentre l'ospedale è stato occupato dai militari alla ricerca di presunti terroristi. Al momento le persone portate fuori a forza dal Medical Relieve Center sembra siano in strada costrette a stare in ginocchio con le mani sulla testa. Fra queste persone la europarlamentare Luisa Morgantini. La parlamentare Mascia riferisce che il viceconsole italiano a Gerusalemme sta provando a sollecitare il governo israeliano, dal quale giungono risposte al momento negative. Una parte della delegazione resta in un altro ospedale di ramallah. diretta su Rmi: rmi.homeip.net:30000 AGGIORNAMENTO H 16,00 Nuovi scontri a fuoco sono scoppiati questo pomeriggio a Ramallah, nei quali sono rimasti feriti otto soldati israeliani. Si apprende anche che tre palestinesi sono stati gravemente feriti quando l'esercito israeliano ha pesantemente aperto il fuoco contro due edifici di Ramallah. Nella citta', dove prosegue l'assedio del quartier generale di Yasser Arafat, sono morti oggi due poliziotti palestinesi in scontri con i soldati. Un terzo palestinese e' stato trovato morto fra due automobili nel centro di Ramallah, il corpo crivellato di pallottole. Infine nel sud della Striscia di Gaza, soldati di una postazione israeliana hanno ucciso un palestinese di undici anni. Secondo fonti palestinesi, i militari hanno aperto il fuoco senza ragione apparente. I tank e le truppe israeliani sarebbero penetrati fino al centro della citta' palestinese di Tulkarem, centro della Cisgiordania con 55.000 abitanti, riferiscono testimoni oculari. L'azione e' stata appoggiato da elicotteri da combattimento. Il comando israeliano finora non conferma, sostenendo che le sue truppe si sono limitare a circondare la citta' AGGIORNAMENTO H 16,00 Al check Point di Beit Jalla l' esercito israeliano ha sparato e continua a sparare sulla delegazione di pace. Cinque manifestanti sono già stati portati via in ambulanza, colpiti di rimbalzo e direttamente dai proiettili. La delegazione si era mossa in giornata dal campo profughi di deheishe, per opporsi al piano militare israeliano. Durante l' avvacinamento per una contrattazione i soldati non hanno esitato a sparare.Le persone ora son circondate dai militari. La diretta è su Radio Onda Rossa...collegatevi. AGGIORNAMENTO H 15,00 Da Deheishe la delegazione internazionale si sta muovendo verso Beit Jalla con l'intenzione di riunirsi a una parte del gruppo di Action 4 peace che si è mosso stamani da gerusalemme e manifestare di fronte ai Tank che minacciano la popolazione del paese. Le ultime notizie riportate al telefono dalla parlamentare PRC Graziella Mascia dicono però che i pullman in viaggio da Gerusalemme sono stati fermati al check point di Betlemme. Il resto della delegazione italiana si trova a Ramallah, a presidio di due diversi ospedali, tentando di impedire la loro occupazione. Nel resto della città infuocano i combattimenti e diversi bombardieri stanno intervenendo sulla zona. Una trentina di persone si trovano ancora nell'ufficio di Arafat. Israele ha esteso la propria offensiva militare in Cisgiordania, inviando truppe a Kalkilia. Tank e soldati sono entrati questa notte in citta' da quattro direzioni e hanno effettuato un rastrellamento casa per casa in cerca di estremisti palestinesi. Otto soldati sono rimasti feriti, uno dei quali in maniera grave, quando una bomba e' esplosa in una casa. Truppe israeliane hanno anche rafforzato il blocco attorno a Tulkarem e in alcune aree di Beit Jalla e Betlemme, mentre a Ramallah prosegue l'assedio al quartier generale di Yasser Arafat. Fonti militari israeliane indicano che l'esercito intende gradualmente entrare in tutte le citta' della Cisgiordania alla ricerca di terroristi. Si prevede un'ampia offensiva nella Strisciadi Gaza. Il portavoce dell'esercito Ron Kitri ha ribadito che si tratta di una operazione limitata nel tempo, ma ha aggiunto che potrebbero essere mobilitati altri riservisti oltre ai 20mila gia'richiamati. Intanto l'Unione Europea, le Nazioni Unite e la Russia stanno cercando di organizzare un incontro fra il leader palestinese Yasser Arafat ed esponenti internazionali. A tal scopo, l'inviato europeo per il Medio Oriente Miguel Angel Moratinos ha incontrato oggi a Gerusalemme l'inviato americano Anthony Zinni e quello delle Nazioni Terje Roed-Larsen. Lo si apprende da un comunicato diffuso a Bruxelles. Un bombardamento e' in corso su un edificio vicino al quartier generale del presidente dell'Autorita' palestinese Yasser Arafat, a Ramallah, in Cisgiordania. Lo riferiscono fonti palestinesi. E' stata smentita la notizia diffusa da fonti palestinesi secondo cui soldati israeliani domenica avrebbero ucciso 30 poliziotti palestinesi sparando contro un edificio che li alloggiava a Ramallah. Secondo fonti palestinesi oggi in quell'edificio sono stati trovati due poliziotti morti. Il capo della sicurezza preventiva della Cisgiordania Jibril Rajoub, ieri aveva accusato i soldati israeliani dell'omicidio. Otto soldati israeliani sono rimasti feriti (uno gravemente) in seguito all'esplosione di una bomba a Kalkilia, in Cisgiordania. Un bambino palestinese di 10 anni e' stato ucciso oggi dal fuoco di soldati israeliani a Rafah, nel sud della striscia di Gaza. Lo hanno reso noto fonti ospedaliere palestinesi. Il bambino e' stato colpito da un proiettile al petto, secondo quanto dichiarato dal direttore dell'ospedale di Rafah, Ali Musa Il portavoce dell'esercito israeliano Ron Kitri oggi ha detto che l'offensiva israeliana nei territori palestinesi durera' per un periodo limitato. Kitri ha indicato anche che potrebbe aumentare il numero dei 20mila riservisti richiamati in servizio. Le truppe israeliane oggi sono entrate in zone vicine alle citta' di Tulkarem e Betlemme. Permane lo stadio d'assedio al quartier generale di Yasser Arafat a Ramallah. AGGIORNAMENTO H 11,30 le delegazioni E' arrivato a Ramallah l'ultimo gruppo previsto per la mattinata formato da trentatrè persone in tre pulmini. Il governo israeliano ha chiesto l'espulsione per bovè e altre 10 persone. alle ore 14.00 ci sarà la conferenza stampa della carovana al consolato italiano. Dopo che ieri sera otto soldati sono rimasti feriti di cui uno in modo grave in un'incursione a Qalqilya, stamane ci sono stati scontri a fuoco quando i militari sono entrati nel campo profughi di Deheisheh, vicino Betlemme, dove da giorni è presente una delegazione internazionale composta di italiani e svizzeri Un giornalista Usa del Boston Globe ieri e' stato ferito leggermente alle spalle da colpi d'arma da fuoco mentre stava cercando di lasciare Ramallah. Lo scrive il quotidiano Jerusalem Post. L'esercito israeliano ha arrestato circa 25 persone tra cui cittadini stranieri, giornalisti e cittadini palestinesi, mentre cercavano di allontanarsi dal quartier generale di Yasser Arafat a Ramallah. Gli israeliani sospettano che tra le persone fermate ci siano ricercati palestinesi. ''I giornalisti sono entrati nel quartier generale. I nostri soldati non vogliono certo sparargli - ha detto il generale israeliano Giora Eiland - Quando sono usciti, erano raddoppiati. Alcuni di quelli usciti erano dei fuggiaschi''. L'esercito ha arrestato tutti per interrogarli. L'esrcito ha dichiarato l'area zona militare chiusa. L'Associazione della Stampa Estera ha protestato contro la decisione. Partira' a breve per i territori della Palestina una nuova delegazione di parlamentari, personalita' e uomini di cultura. I dettagli dell'iniziativa, alla quale ha gia' aderito il premio Nobel Dario Fo, saranno illustrati oggi dai deputati della delegazione italiana della carovana Action for peace rientrati ieri a Roma, Paolo Cento (Verdi) e Giovanni Russo Spena (Prc). Alla conferenza stampa prevista alle 12 in piazza San Marco, davanti alla tenda rizzata dai Disobbedienti in favore dei Palestinesi, saranno presenti anche il segretario di Rifondazione Fausto Bertinotti e il presidente dei Verdi Alfonso Pecorario Scanio. I deputati porteranno la loro testimonianza ''sulla gravissima situazione vissuta in questi giorni in Palestina''. ''Riteniamo fondamentale - affermano Cento e Russo Spena - una maggiore attenzione dell'informazione ufficiale a cio' che sta accadendo alle delegazioni internazionali e al loro ruolo di interposizione tra l'esercito israeliano e il presidente Arafat che si sta rivelando di ora in ora sempre piu' importante'' operazioni militari I soldati israeliani entrati nella armeria della Muqata (il quartier generale a Ramallah del presidente palestinese Yasser Arafat) hanno requisito numerose armi e una certa quantita' di munizioni, secondo la stampa israeliana odierna. Israele allarga la sua offensiva anti-terrorismo in Cisgiordania. Carri armati e soldati sono entrati a Kalkilia ed a Betlemme mentre la situazione rimane molto tesa a Ramallah, dove Arafat e' sempre intrappolato nel suo quartier generale. Assediato da giorni nel suo ufficio nel quartier generale di Ramallah, il presidente palestinese Yasser Arafat viene sistematicamente privato del sonno dai soldati israeliani, secondo quanto ha appreso il quotidiano Yediot Ahronot. Il giornale scrive che i militari della unita' di elite 'Ciliegia' (che si trovano a pochi metri dalle stanze occupate da Arafat) ricorrono spesso a megafoni per ordinare la resa ad alcuni palestinesi ricercati per atti di violenza i quali - secondo Israele - sono asserragliati nell'ufficio presidenziale. Stamane il ministro della difesa Benyamin Ben Eliezer ha ribadito che Israele intende ''isolare del tutto'' il presidente palestinese. Yediot Ahronot precisa che Israele ha consentito a un medico palestinese di visitarlo e afferma che l'esame e' stato soddisfacente. I soldati israeliani entrati nella armeria della Muqata (il quartier generale a Ramallah del presidente palestinese Yasser Arafat) hanno requisito numerose armi e una certa quantita' di munizioni, secondo la stampa israeliana odierna. Il ministro dell'Informazione palestinese Yasser Abed Rabbo ha accusato oggi gli Stati Uniti di complicita' nell'offensiva israeliana contro i territori palestinesi. ''La campagna palestinese ha l'appoggio totale dell'Amministrazione americana'', ha detto Rabbo durante un'intervista trasmessa dalla televisione satellitare Al-Jazira del Qatar. Secondo Rabbo, ''la complicita' americana e' al piu' alto livello'' e risale ad una recente visita del vicepresidente americano Dick Cheney in Israele nel quadro di un giro in Medio Oriente. ''Durante tale visita, Cheney e' stato convinto della necessita' che Israele ci presentasse condizioni (...) umilianti e di resa'' per la ripresa dei negoziati, allo scopo di ''ridurci al suo servizio come Antonio Lahar nel Libano del sud'', ha affermato Rabbo. Lahar e' stato il capo dell'Esercito del Libano del Sud, operante in questo settore al servizio di Israele fino alla ritirata delle truppe di Tel Aviv nel maggio del 2000. Il premier israeliano Ariel Sharon, ha detto Rabbo, ''aveva convenuto con Cheney che, in caso di rifiuto palestinese delle condizioni, Israele avrebbe rioccupato tutti i territori palestinesi''. Carri armati israeliani circondano ancora Betlemme che di fatto e' isolata, ma, fino a questo momento, non sono entrati nella citta' santa, in Cisgiordania. Lo riferiscono all'Ansa testimoni oculari. Forze israeliane sono dispiegate nella vicina Bet Jallah, sulle colline di fronte a Betlemme. Nell'Ospedale di Betlemme, la situazione si fa sempre piu' critica per la mancanza di medicinali e l'impossibilita' di usare le ambulanze, ha detto all'Ansa il primario Peter Qomri. Le ambulanze dell'ospedale hanno bisogno di un permesso speciale per circolare all'interno della citta' e non possono uscire fuori dalla municipalita'. Ieri un bambino di un anno e la madre non sono potuti tornare a Hebron da Betlemme, perche' l'ambulanza e' stata bloccata, malgrado avesse l'autorizzazione dei militari ottenuta dopo sei ore di negoziati. Nell'ultima incursione, due settimane fa, i carri armati erano arrivati a poche centinaia di metri dalla Basilica della Nativita'. reazioni del mondo arabo e occidentale I paesi arabi produttori di petrolio usino l' ''arma'' del greggio contro Israele e gli Stati Uniti in appoggio alla rivolta nei territori palestinesi: questo l'appello lanciato stamani dal partito Baath iracheno. In un comunicato, il partito al potere a Baghdad - e che esprime il presidente Saddam Hussein - invita a ''utilizzare l'arma del petrolio'' che altrimenti ''si trasformera' in n fardello che portera' alla fine all'umiliazione''. Oltre la meta' del greggio prodotto nel mondo - si ricorda nella nota - proviene dai paesi arabi, che non l'anno pero' mai usato come strumento di pressione politica dopo la ''crisi petrolifera'' del 1973. Il Baath definisce gli Usa ''paese nemico e partner del Sionismo'' e spiega che l'obiettivo e' ''l'espulsione degli occupanti (israeliani, ndr) e la liberazione della Palestina dal mare Mediterraneo al Giordano''. I ministri degli Esteri della Conferenza islamica hanno accusato Israele di trascinare il Medio Oriente alla guerra e hanno chiesto alle Nazioni Unite di proteggere i palestinesi. Nella prima giornata di una riunione a Kuala Lumpur dedicata ad approndire la definizione e le radici del terrorismo, l'Organizzazione della Conferenza islamica (Oci) ha chiesto al Consiglio di sicurezza dell'Onu e alla comunita' internazionale di fermare l'occupazione dei Territori palestinesi e l'accerchiamento di Arafat. "La Conferenza condanna duramente l'assalto israeliano a citta' e villaggi palestinesi - si legge nella dichiarazione - nonche' al quartier generale della presidenza palestinese che mette a repentaglio la vita di Arafat e della leadership dell'Anp". "Le azioni terroristiche di Israele e la sua condotta aggressiva pongono una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali e trascinano la regione verso una vera e propria guerra", sostiene l'Oci, e per questo richiedono l'immediato intervento" del Consiglio di sicurezza dell'Onu. 'L' Italia e l~Europa debbono avere il coraggio, insieme all' America, di fermare subito le ostilita' in Medio Oriente dando esecuzione immediata alla risoluzione dell' Onu: le truppe israeliane si devono ritirare dai territori occupati mentre Arafat, tornato libero, deve porsi in contrapposizione totale dei terroristi, con la condanna assoluta e con il loro arresto''. Lo afferma in un comunicato il ministro per gli Italiani nel mondo, Mirko Tremaglia, secondo il quale ''non si e' voluto capire ancora che diviene indispensabile, nell' immediato, l' intervento internazionale con una forza di pace di interposizione tra i due popoli''. ''E non si e' capito soprattutto- aggiunge il ministro- che Arafat, dopo essere stato pesantemente umiliato resta l' unico possibile interlocutore per fermare la guerra e la rivolta del mondo arabo''. ''Solo ponendo una forza di interposizione internazionale tra palestinesi e israeliani'', secondo Tremaglia, ''si puo' avviare la pace''. ---------------------------- 2. RADIO MOZZARELLA INTERNATIONAL -------------------- Collegamento a Radio RMI - via web RADIO MOZZARELLA INTERNATIONAL aggiornamenti fissi ogni 30 minuti resoconto e collegamenti in diretta con la palestina Global RMI http://rmi.homeip.net:30000 utenti fastweb RMI http://10.123.238.5:30000 dai siti internet www.makaja.org www.31febbraio.org 3. COLLEGAMENTI -------------------- Da Gerusalemme una piattaforma comunicativa formata da siti web e radio indipendenti seguirà l'iniziativa. Potrete avere aggiornamenti in audio, immagini e testi agli indirizzi su: Ya Basta www.yabasta.it Altremappe www.altremappe.org Sherwood Comunicazione http://www.sherwood.it/carovanapalestina/ www.sherwood.it Disobbedienti www.disobbedienti.org Makaya www.makaya.org Amisnet www.amisnet.org ConnecTAZ http://autistici.org/connectaz/ Indy www.italy.indymedia.org No Global www.noglobal.org 31 Febbraio www.31feb.org 4. IMMAGINI -------------------- Fotogallery palestina http://www.31febbraio.org:81/Apache/fotogallery/index.php Gellerie precedenti Gallery 1 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4550 Gallery 2 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4551 Gallery 3 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4552 Gallery 4 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4549 Gallery 5 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4556 Gallery 6 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4555 Gallery 7 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4554 Gallery 8 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4557
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