L'informazione è gia morta!



Vedete questo messaggio, dal noto Enrico Peyretti, inquietante. Ciao

In questi ultimi giorni i telegiornali, che hanno un numero di utenti
almeno cinque volte superiore all'insieme delle tirature di tutti i
giornali stampati in Italia messi insieme, hanno dedicato da metà a due
terzi del loro tempo di trasmissione al "delitto di Cogne". In ogni
edizione sono presenti da dieci a venti minuti di "gossip",  ovvero di
inutili chiacchiere, interviste a persone "non al corrente dei fatti",
commenti con lo stile delle peggiori riviste rosa, quando la vera
informazione poteva essere condensata in uno, due minuti al massimo.
Comunque l'informazione della carta stampata non è certo migliore, per
verificarlo è sufficiente confrontare lo spazio dedicato, ad esempio
da "la Repubblica", alla politica interna con quello dedicato al
delitto di Cogne.
Nessuna informazione invece su ciò che avviene in Parlamento ove il
Governo continua a produrre Decreti Legge, Leggi delega o nel migliore
dei casi presenta leggi "blindate" per cui ogni proposta di emendamento
viene regolarmente bocciata.
In questo periodo in particolare, il Governo sta rivoluzionando le
leggi che regolano la gestione delle grandi opere pubbliche. Con le
nuove leggi gli appalti potranno essere assegnati agli "amici", gli
appaltatori avranno mano libera nel modificare a piacimento i progetti
ed i costi,  i giudici non avranno più mezzi per intercettare tangenti
e inadempienze contrattuali. Le aziende "amiche" avranno così modo di
mettere a frutto i fondi neri accumulati con il "falso in bilancio"
depenalizzato e far fruttare i capitali irregolarmente accumulati
all'estero e fatti rientrare gratuitamente in Italia.
Di tutto ciò "silenzio stampa" assoluto. L'unica fonte di informazione
rimasta è il Giornale Radio Parlamento che trasmette in diretta le
sedute di Camera e Senato. Questo è l'unico canale di informazione
rimasto a quei pochi ascoltatori masochisti che,  per poter essere
realmente informati sull'evoluzione delle leggi, sono disposti a
sorbirsi ore di brevi presentazioni di emendamenti seguiti da
."contrario il Governo, contraria la commissione . , la Camera o il
Senato respinge".
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Ritengo che, contrariamente a quanto afferma, il nostro beneamato
Presidente del Consiglio non sia affatto insensibile alle
manifestazioni di piazza. E' andato al potere propagandando la pace
sociale e lo sviluppo (..Io ho un sogno ...firmo un contratto con gli
Italiani ...) ed ora migliaia di cittadini hanno gia manifestato nelle
principali città italiane, probabilmente a giorni un milione di persone
scenderanno in piazza a manifestare contro l'abrogazione dell'Art. 18,
i Giudici sciopereranno per la riorganizzazione della magistratura, tra
un mese o due tutti i cittadini si scontreranno con la dichiarazione
dei redditi e si accorgeranno che sommando alle tasse statali quelle
regionali e quelle comunali il carico fiscale è cresciuto (meno tasse
per tutti era lo slogan sui grandi manifesti che hanno tappezzato
l'Italia), intanto i servizi sanitari e scolastici, che prima erano
gratuiti, stanno diventando a pagamento.
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In assenza di una stampa libera e pluralista, scendere in piazza e
manifestare pacificamente è l'unica possibilità che ci è rimasta per
esternare il dissenso nei confronti degli atti di un simile Governo ed
a far arrivare un messaggio a tutti quegli elettori che "in buona fede"
hanno votato per la Casa delle Libertà (Libertà di chi ? e per che
fare ?).
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Un invito quindi a tutti i "MOVIMENTI": persistete nelle vostre azioni,
coordinatevi tramite strutture snelle e reattive (allestite un sito
internet comune con il calendario delle manifestazioni del prossimo
mese e con brevi resoconti di quelle realizzate) , cogliete ogni
occasione per manifestare (il Governo non ci fa mancare gli stimoli),
attivatevi con i referendum abrogativi: pochi e ben formulati (non si
ripetano gli errori dei radicali), stabilite legami con i giovani "new
global" e con quelli dei centri sociali, facciamo capire loro che siamo
disponibili a combattere le loro battaglie a "difendere" le loro case
occupate con i nostri pacifici corpi di padri e nonni di famiglia,
convinciamoli che è più efficace una manifestazione pacifica piuttosto
che rompere le vetrine di banche e fast food, invitiamo i Parlamentari
dei partiti di centro e della sinistra a proporre leggi che non siano
come quelle della destra ma . un po' meglio.
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Per fare tutto ciò senza televisioni e giornali occorre uno sforzo
enorme, quindi accettate tutti i cittadini che progressivamente "aprono
gli occhi" e sono desiderosi di collaborare con Voi.
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Un'affermazione già sentita ma sempre valida UNITI SI VINCE . o
perlomeno ci proviamo...
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