LETTERA APERTA DEI PROMOTORI DELLA MANIFESTAZIONE DEL 9 MARZO AL PRESIDENTE ARAFAT.



LETTERA APERTA DEI PROMOTORI DELLA MANIFESTAZIONE DEL 9 MARZO AL PRESIDENTE
ARAFAT.

Noi, forze politiche, sociali, sindacali, democratiche, che partecipiamo
oggi alla manifestazione   per la pace, la vita, la terra e la libertà del
popolo palestinese e a favore di una soluzione politica che preveda due
stati per due popoli sulla base delle risoluzioni dell'ONU, esprimiamo la
nostra solidarietà al popolo palestinese, vittima, da molti anni, della
sistematica violazione dei più elementari diritti umani, civili e politici.
La popolazione palestinese vive una situazione di drammatica precarietà a
causa della distruzione delle case, delle scuole, degli ospedali, della
devastazione dei campi, degli assasinii mirati; una situazione in cui il
governo israeliano viola ogni forma di diritto, norme e convenzioni
internazionali.
Condanniamo l'escalation della violenza con cui il governo Sharon intende
dare ai legittimi diritti del popolo palestinese, sanciti dalle convenzioni
internazionali, una risposta esclusivamente militare, esasperando gli animi
e creando le condizioni per una spirale di violenza terroristica le cui
prime vittime sono le popolazioni civili. Così Sharon ha distrutto le
prospettive che si erano aperte con il processo di pace, mettendo a
repentaglio la sicurezza e la stabilità dell'intera regione e aumentando i
rischi di guerra nell'area mediterranea.
Con questa manifestazione, ci impegnamo a dare continuità alle
mobilitazioni: saremo con le missioni di interposizione pacifica, già in
corso e che vedranno in Palestina il 30 marzo, giornata della terra,
migliaia di persone dall'Italia e dall'Europa a chiedere una protezione
internazionale per la popolazione palestinese; e di nuovo a giugno, per
l'anniversario della guerra dei sei giorni,  centinaia di migliaia di
cittadini palestinesi, israeliani, europei e di altri Paesi si uniranno in
una grande catena umana lungo i confini precedenti l'occupazione israeliana
del 1967 per disegnare simbolicamente i due stati e intorno a Gerusalemme,
capitale dei due popoli. Ci impegniamo a far sì che si moltiplichino le
iniziative di cooperazione fra l'Italia e la Palestina e che crescano gli
impegni per far giungere alla popolazione palestinese aiuti concreti, come
stanno già facendo centinaia di associazioni, comitati, ONG e molti Enti
Locali.
Ci adopereremo affinché questo percorso sia sostenuto e fatto proprio dal
più ampio schieramento di soggetti politici, del mondo del lavoro, della
cultura, dell'informazione e da ogni coscienza democratica disposta a
condividere la causa palestinese e quella della pace.
Abbiamo sostenuto e sosteniamo quella parte crescente della società
israeliana che si oppone, coerentemente, all'occupazione militare e
coloniale dei territori palestinesi. Questa opposizione costituisce una
speranza affinché dalla società israeliana emerga un'alternativa alle
politiche di oppressione dei governi che si sono succeduti.
Presidente Arafat, rinnoviamo la solidarietà politica e umana per
l'illegale isolamento cui sei sottoposto da molti mesi. Siamo e saremo al
fianco del popolo palestinese, unito nella lotta di resistenza - l'Intifada
- contro l'occupazione e l'umiliazione che è costretto a subire, per la
cessazione della violenza e l'immediato ritorno al tavolo delle trattative
per realizzare lo Stato indipendente di Palestina e raggiungere una pace
giusta e duratura per tutti i popoli della regione. Per questo è
indispensabile che i dirigenti palestinesi possano operare in piena libertà.
Dobbiamo superare questa situazione di impotenza che ci coinvolge tutti,
una situazione che non si addice alla nostra umanità e alla nostra storia.
In Palestina ed in Israele abbiamo conosciuto tantissime donne e uomini che
aspirano a vivere in pace e a poter garantire un futuro di felicità ai
propri figli.
Anche noi siamo tantissimi e saremo sempre di più al loro fianco in questa
sfida umana e politica e intendiamo portare avanti insieme a loro il nostro
impegno per affermare con determinazione che costruire la pace è possibile,
che la guerra non è un destino
e che sapremo costruire un futuro più sicuro e più bello.

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Associazione per la Pace

Gruppo Palestina
Via Salaria, 89 00198 Roma
Tel. +39 - 068841958
La pace non è solo l'assenza della guerra, è una virtù, uno stato della mente,
una disposizione alla benevolenza, confidenza, giustizia.
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