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O.d.G. del Consiglio di Q. Reno avente ad oggetto:"Introduzione della Tobin tax"
- Subject: O.d.G. del Consiglio di Q. Reno avente ad oggetto:"Introduzione della Tobin tax"
- From: Silvia.Zamboni at comune.bologna.it (by way of marino <marino2 at sysnet.it>)
- Date: Mon, 28 Jan 2002 15:57:04 +0100
Sperando di fare cosa utile, invio il testo dell'odg. sull'introduzione della Tobin Tax approvato, su mia proposta, dal Consiglio di Quartiere Reno martedì 22 gennaio. Cordialmente, Silvia Zamboni (Presidente Quartiere Reno, Comune di Bologna) |--------------+--------------------+----------------+------------------| | (Embedded | | Quartiere Reno |P.G. N.: 7012/2002| |image moved to| | | | | file: | | |N. O.d.G.: 3/2002 | |pic28009.pcx) | | | | | (Embedded | | |Data Seduta: | |image moved to| | |22/01/2002 | | file: | | | | |pic27157.pcx) | | ||----------------|| | | | || [ ] Dati || | | | || Sensibili || | | | ||----------------|| | | | | | |--------------+--------------------+----------------+------------------| | | | |Oggetto: ORDINE | | | | |DEL GIORNO | | | | |PROPOSTO DALLA | | | | |PRESIDENTE DEL | | | | |CONSIGLIO DI | | | | |QUARTIERE RENO, | | | | |DOTT.SSA SILVIA | | | | |ZAMBONI, AVENTE AD| | | | |OGGETTO: ' | | | | |RICHIESTA AGLI | | | | |ORGANI | | | | |PARLAMENTARI DI | | | | |PROMUOVERE | | | | |L'INTRODUZIONE | | | | |DELLA 'TOBIN TAX' | | | | |E DI ISTITUIRE UNA| | | | |COMMISSIONE DI | | | | |INDAGINE | | | | |PARLAMENTARE SUI | | | | |'PARADISI | | | | |FISCALI'. | | | | | | |--------------+--------------------+----------------+------------------| | | | |Tipo atto: Ordine | | | | | del giorno | | | | | | |--------------+--------------------+----------------+------------------| |-----------------------------------------------------------------------| | | |-----------------------------------------------------------------------| Rif. P.G. N. 6771/2002 Il Consiglio di Quartiere Reno riunito nella seduta del 22.01.2002. PREMESSO CHE la sempre maggiore finanziarizzazione dell'economia ha trasformato profondamente la struttura dell'economia mondiale, spostando le risorse dalla produzione materiale di beni e servizi alle speculazioni sul prezzo del denaro e sui valori mobiliari. Dal 1992, la quantità di transazioni sui tassi di cambio è aumentata del 5 per cento e oggi la dimensione finanziaria assorbe risorse 72 volte superiori al commercio mondiale di merci e servizi, che nel suo complesso rappresenta solo il 3 per cento delle transazioni valutarie; Secondo la Banca dei regolamenti internazionali, ogni giorno vengono scambiati 1.587 miliardi di dollari sui mercati valutari, per operazioni che per il 90 per cento speculano sulla variazione dei tassi di cambio tra le monete; la dimensione del problema è efficacemente rappresentata dal susseguirsi di crisi che hanno investito i mercati finanziari dalla fine del 1997, crisi che, pur avendo origini "virtuali", travolgono in modo drammatico la dimensione reale dell'economia e cioè la produzione ed i consumi materiali, il lavoro, i bilanci pubblici. I capitali accumulati per via speculativa si traducono, infatti, in un reale accaparramento del valore aggiunto prodotto dal lavoro umano, cioè in transazioni di tipo azionario miranti all'acquisizione di quote di proprietà di aziende reali. Per questa via, la distribuzione del valore aggiunto nel mondo è cambiata, a vantaggio del capitale e a danno del lavoro, vero motore della produttività - e dei profitti - crescenti; la globalizzazione finanziaria sta aggravando a livello planetario l'insicurezza economica e le disuguaglianze sociali, svuota e sottrae legittimità e potere alle scelte dei popoli, delle istituzioni democratiche e degli stati sovrani responsabili dell'interesse generale, sostituendoli con logiche strettamente speculative che esprimono gli interessi e le aspettative di profitto delle imprese transnazionali e dei mercati finanziari; CONSTATATO CHE per ripristinare una proporzionalità sostenibile tra economia virtuale ed economia reale, per ristabilire una giusta ridistribuzione delle risorse e per reperire risorse da destinare alle politiche di sviluppo interne ed internazionali, è necessario introdurre meccanismi che scoraggino i movimenti di capitale per speculazioni a breve termine; CONSIDERATO CHE la proposta fatta dal premio Nobel James Tobin nel 1972 rappresenta un utile strumento in questo senso. La "Tobin tax" è stata concepita con gli obiettivi di preservare e aumentare l'autonomia delle politiche macroeconomiche e monetarie nazionali o regionali (nel caso dell'Unione Europea, ad es.) e di rendere i tassi di cambio più aderenti alla realtà delle economie reali e meno dipendenti dalle aspettative di breve periodo e dalle speculazioni, attraverso la tassazione dei movimenti valutari rapidi. Se si applicasse una tassa dello 0,2 per cento sui movimenti valutari, questa ammonterebbe al 48 per cento del capitale scambiato se le transazioni sono giornaliere, al 10 per cento se settimanali ed al 2,4 per cento se mensili. La Tobin tax, quindi, non danneggerebbe gli operatori che pianificano investimenti a lungo termine, ma penalizzerebbe proprio quei movimenti a breve responsabili della destabilizzazione finanziaria in corso; oltre ad avere un valore deterrente, la Tobin tax permetterebbe di aumentare il gettito fiscale degli Stati che la applicano, gettito fortemente eroso dall'internazionalizzazione della produzione, sempre più svincolata dai territori nazionali; l'introduzione della tassa Tobin nei soli paesi del G7 o comunque nei paesi industrializzati dove si trovano le grandi piazze finanziarie consentirebbe di raccogliere una quantità di fondi ragguardevole da destinare ad azioni concrete contro le disuguaglianze a livello planetario: per la promozione dell'istruzione e della sanità pubblica nei paesi poveri, per la sicurezza alimentare, per lo sviluppo sostenibile, per la prevenzione e la tutela nei confronti dei disastri ambientali; PRESO ATTO CHE in Gran Bretagna e Spagna sono stati presentati progetti di risoluzione al riguardo, in Belgio sia la Camera che il Senato hanno adottato una risoluzione, in Francia vi è stato un emendamento al budget; nella società civile si sta creando un movimento di opinione favorevole alla tassazione delle operazioni speculative sulle transazioni finanziarie delle valute, testimoniato dalla nascita dei gruppi di ATTAC, l'associazione che promuove la Tobin tax, in Danimarca, Svezia, Finlandia - oltre che Francia e Spagna dove è attiva già da diversi anni - e ora anche in Italia, dove si è appena costituita l'associazione nazionale ATTAC ITALIA; CHIEDE AL PARLAMENTO ITALIANO di intervenire affinché il Governo si attivi e si impegni: · a promuovere a livello nazionale, europeo e internazionale, l'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie a breve termine, in particolare su quelle che speculano sui cambi valutari (Tobin Tax); · a destinare il gettito derivante da questa imposta al finanziamento di progetti volti ad incrementare l'assistenza pubblica e l'occupazione nelle aree depresse e alla cancellazione del debito estero dei Paesi in via di sviluppo, nonché al finanziamento di politiche di sviluppo sociale nei paesi più poveri; · a promuovere, al contempo e a questo fine un ampio dibattito sia nel Parlamento italiano che in quello europeo, come in tutte le istanze internazionali democraticamente rappresentative di cui l'Italia fa parte; · ad inserire in tale dibattito la necessità di una riforma globale del sistema finanziario internazionale e delle sue istituzioni in una logica di armonizzazione, basata sulla trasparenza delle decisioni e sulla democraticità del suo funzionamento, ponendo un argine al dominio dei grandi centri finanziari multinazionali, agendo in particolare contro i paradisi fiscali e la criminalità finanziaria. A tal fine il Consiglio di Quartiere Reno si impegna a sostenere la raccolta di firme promossa dall'Associazione ATTAC ITALIA a favore della proposta di legge di iniziativa popolare (in atti) per l'istituzione di una imposta europea sulle transazioni valutarie e di un'eventuale analoga imposta nazionale; Il Consiglio di Quartiere Reno INVITA INOLTRE IL PARLAMENTO ITALIANO ad istituire una Commissione parlamentare di indagine sui cosiddetti "paradisi fiscali". ESITO DELLA VOTAZIONE: Consiglieri presenti n. 14 (L'Ulivo - Polo per le Libertà - Lista Reno - Rifondazione Comunista) Consiglieri votanti n. 13 (L'Ulivo - Polo per le Libertà - Lista Reno) Voti favorevoli n. 8 Bortolini,Capelli,Casarini,Cevinini,Frascaroli, Gubellini,Naldi,Zamboni (gruppo L'Ulivo) Voti contrari n. 5 Cassanelli,Di Cecco,Franceschini,Galassi (gruppo Polo per le Libertà) Maracino (Lista Reno) Astenuti n. 1 Tosi (Rifondazione Comunista) APPROVATOAttach Rimosso dal Dark KillerAttach Rimosso dal Dark Killer
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