Comunicato: "La tenda di Abramo: un digiuno per la pace" e "In cammino: un marcia di solidarietà per tutti i profughi" .



SI PREGA DI DARE RISALTO A QUESTA INIZIATIVA PER LA PACE NATA
DALL'IMPEGNO DI ALCUNI SEMPLICI CITTADINI..

SE LA CONDIVIDETE, VI CHIEDIAMO DI FARCELO SAPERE.
IN QUESTO CASO VI CHIEDIAMO ANCHE DI FOTOCOPIARE IL
COMUNICATO, AFFIGGERLO E DISTRIBUIRLO NELLE VOSTRE SEDI
(chiedeteci via email l'allegato che sta in due pagine A4, si può
quindi agevolmente fotocopiare fronte-retro su un foglio solo per creare un
volantino, e ingrandire su due fogli A3 per essere affisso).
VI ASPETTIAMO ALLA TENDA E ALLA MARCIA, QUALSIASI
CONTRIBUTO VOGLIATE FORNIRE: C'E' BISOGNO ANCHE DI VOI!
CONTATTATECI PER INFORMAZIONI E ADESIONI DI QUALUNQUE
TIPO.

Grazie.

Saluti.

Filippo Ciardi
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Comunicato del 13 dicembre 2001

"LA "TENDA DI ABRAMO": UN DIGIUNO PER LA PACE",
17-24 dicembre, piazzetta Buonamici, Prato (inizio digiuni: 14 dicembre).

"IN CAMMINO: UNA MARCIA DI SOLIDARIETÀ
CON TUTTI I PROFUGHI",
16 dicembre, Prato.

La "tenda di Abramo" è stata eretta in piazza S. Maria delle Carceri a Prato
tra il 25 novembre ed il 1° dicembre scorsi ed ha ospitato diciannove
cittadini, che a turno hanno intrapreso un digiuno di ventiquattro ore
ciascuno, per chiedere maggiore determinazione nel perseguimento di una pace
duratura e nell'eliminazione della guerra attraverso metodi pacifici ed in
particolare mediante rapporti tra i popoli improntati ad equità e giustizia.

Con le stesse motivazioni, ed accogliendo anche l'appello del Papa, da
venerdì 14 a lunedì 24 dicembre queste ed altre persone ripeteranno
l'esperienza del digiuno a staffetta, e da lunedì 17 a lunedì 24 dicembre
sosteranno di nuovo nella "tenda di Abramo", questa volta ospitata in
piazzetta Buonamici, sempre a Prato, e lì accoglieranno chi vorrà fermarsi a
riflettere e a parlare con loro.

Si tratta di un simbolo carico di significati: è la tenda dell'ospitalità,
della sobrietà, del digiuno, dell'animazione alla pace.
È un luogo dove confrontarsi e dove parlare, povero ma accogliente nei
confronti di chiunque creda nella possibilità di un mondo più giusto, perché
senza giustizia non può esserci la pace. Si attende quindi la visita di
tutte le persone di buona volontà, che vogliano fermarsi, cercando
un'occasione per riflettere, meditare ed iniziare ad agire. A tutti sarà
offerto anche un tè del commercio equo e solidale.
Una tenda senza manifesti: in questi giorni di troppi discorsi un simbolo
senza bandiere. Ogni digiunatore, sostenitore o visitatore porterà
semplicemente se stesso, le proprie idee, speranze, la propria voglia di
fare.
La tenda ospita chi digiuna a favore di un mondo dove la violenza e l'odio
siano emarginati. È  un modo per vivere fisicamente, anche solo per un
giorno, la solidarietà a chi in questo momento sta soffrendo la mancanza di
cibo e il freddo, e un segno a favore dell'impegno personale per uno stile
di vita più sobrio, sostenibile, autentico.
Chi aderisce al digiuno lo fa da mezzanotte a mezzanotte, e riempie un
calendario che va dal 14 al 24 dicembre, in modo che ci siano sempre alcuni
digiunatori per ogni giornata. Dal 17 al 24 dicembre inoltre, chi digiuna si
recherà alla tenda, dalle 8 alle 20, orario in cui questa sarà sempre
presidiata. Per il 14 dicembre, giorno di inizio dei digiuni, sono allo
studio altre forme di azione nonviolenta, visto che tutte le piazze del
centro città saranno occupate in quell'occasione e nei due giorni
successivi, e sarà possibile montare la tenda solo a partire dal 17, a meno
di novità dell'ultima ora.
L'adesione al digiuno, strumento di lotta profondamente nonviolento, è
motivata tra l'altro da alcune considerazioni:
- la guerra non è un evento inevitabile, e ogni persona può agire per
fermarla e trovare altre vie per risolvere i conflitti;
- bisogna eliminare la guerra dal mondo. È necessario essere uniti e
convinti nel rifiuto della guerra e delle armi come strumenti di pace e di
risoluzione dei conflitti per promuovere una società autenticamente
nonviolenta;
- anche la nuova finanziaria propone un cospicuo aumento delle spese
militari a discapito delle spese sociali: la logica è che la sicurezza
internazionale si ottiene con una militarizzazione sempre più avanzata,
invece che con rapporti tra i popoli improntati alla giustizia e alla
solidarietà.
Presso la tenda si svolgeranno anche dei piccoli incontri a tema, ci sarà
"animazione alla pace" e quant'altro digiunatori, sostenitori e ospiti
definiranno meglio nei prossimi giorni: non sarà quindi solo un simbolo
silenzioso, ma a tratti si animerà, pur nella sobrietà, per consentire una
migliore sensibilizzazione alla nonviolenza e alla solidarietà.

Con le stesse motivazioni di fondo, domenica 16 dicembre abbiamo inoltre
deciso di organizzare una marcia lungo i sentieri che da Canneto portano ai
monti della Calvana per poi ridiscendere in città, in particolare per
condividere le sofferenze dei milioni di profughi che in tutto il mondo
fuggono dalla guerra e dalle ingiustizie.
Tutta la cittadinanza è invitata.
Abbiamo chiesto ai rappresentanti delle istituzioni locali di accogliere i
marciatori, e i digiunatori che li raggiungeranno, in piazza del Comune,
luogo in cui l'iniziativa si concluderà con un'assemblea aperta a tutti. In
questa occasione vorremmo discutere le modalità per un impegno concreto da
parte della città e della sua amministrazione in favore delle popolazioni
vittime della guerra e per iniziare un cammino comune che coinvolga
cittadini, associazioni, ed istituzioni per promuovere a Prato e dintorni,
in modo sistematico, una vera cultura della pace.

Il programma della marcia è il seguente.
Ritrovo: Canneto di Prato - ore 8.30
1° Tappa: S. Leonardo - ore 10.00
2° Tappa: Valibona - ore 12.00
3° Tappa: La Retaia - ore 14.30
4° Tappa: Filettole - ore 16.00
Conclusione: Piazza del Comune ore 17.30
Durante le tappe del percorso saranno letti brani sulla pace e sulla
giustizia.

Per concludere, in quanto persone consapevoli del ruolo di ciascun individuo
nella società, a cinquantasei anni dalla fondazione delle Nazioni Unite,
crediamo necessario mobilitarsi, ciascuno nel proprio ambito, per eliminare
definitivamente la guerra, il terrorismo e la violenza dal mondo. Come
singoli cittadini intendiamo dare un segno concreto del nostro impegno
improntando i nostri stili di vita a maggiore sobrietà, favorendo il consumo
critico, una finanza e un commercio più etici, e promuovendo una
cittadinanza attiva e responsabile.
Vogliamo però rendere pubbliche le nostre preoccupazioni ed interpellare
anche i rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali riguardo ad
alcune proposte concrete da mettere in atto.
Per questo abbiamo già inviato agli organi del Comune di Prato e dello Stato
italiano una lettera con delle considerazioni e delle richieste precise che
speriamo vengano ascoltate, e invitiamo perciò alla "tenda di Abramo" anche
i nostri amministratori locali, oltre a tutti i cittadini, per poterne
parlare.
Ci sentiamo inoltre solidali con chi come noi, nella nostra ed in altre
città italiane e straniere, digiuna, si raccoglie in preghiera o
riflessione, o manifesta in modo nonviolento in favore di una società più
giusta e pacifica.

Chi volesse aderire al digiuno, contribuire all'"animazione alla pace"
presso la tenda, sostenere l'iniziativa "la tenda di Abramo" in qualsiasi
altro modo, o desiderasse anche delle semplici informazioni, è pregato di
contattare Filippo Ciardi, tel.: 328 6789849, e-mail: filciar at inwind.it.

Chi invece volesse aderire alla marcia o avesse bisogno di delucidazioni su
questa, può chiamare Nadia Solitario, tel.: 339 1958427