Forum Oristanese per la Pace - Manifestazione e Mostra 22-25nov2001



Si è appena costituito a Oristano un Forum per la Pace che raccoglie
esperienze individuali e associative del mondo del volontariato, cattoliche,
laiche e ecopacifiste. Si propone di stimolare una riflessione sui tragici,
recenti fatti terroristici e di guerra che possa portare a individuare
percorsi risolutivi di tali conflitti in modo pacifico e nonviolento.

Il Forum ha organizzato per giovedì 22 novembre 2001, alle ore 18 presso la
Sala Consiliare del Comune di Oristano, in Piazza Eleonora d'Arborea, una
tavola rotonda dal titolo "La pace nel mondo: ostacoli e proposte per la sua
costruzione con metodi nonviolenti".
Teresina Andria (Missionaria Saveriana), Fawzi (dell'Associazione
Sardegna-Palestina) e un rappresentante nazionale di Emergency racconteranno
le loro esperienze dirette in zone di guerra; la loro testimonianza potrà
contribuire ad una riflessione più cosciente sull'argomento trattato.
Il dibattito, cui parteciperà anche il pubblico presente, si svolgerà
partendo dal documento qui sotto riportato che sarà proposto in apertura dai
portavoce del Forum.

Sempre nell'ambito delle iniziative organizzate dal Forum sarà allestita,
presso la Pinacoteca Comunale di Via S. Antonio, una Mostra che illustrerà
cause e situazioni delle diverse aree mondiali afflitte da conflitti armati.
La Mostra resterà aperta da venerdì 23 a domenica 25 novembre, ogni giorno
dalle 16 alle 20.
Sono state invitate tutte le Scuole di ogni ordine e grado che su richiesta
potranno visitare la Mostra anche di mattina. Durante la visita le classi
saranno guidate dal medico di Emergency Giusi Canestrelli.

Siete tutti invitati a partecipare e ad aderire al Forum.

Saluti

Pietro Porcedda
per il Gruppo "Camineras" di Narbolia/Oristano, aderente al Nodo Sardo della
Rete di Lilliput e al Forum Oristanese per la Pace

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Questo il volantino e documento di apertura della tavola rotonda.

NÉ UN UOMO NÉ UN SOLDO PER QUESTA GUERRA
PERCHÉ LA NONVIOLENZA DIVENTI SCELTA DI VITA

Con l'entrata in guerra dell'Italia noi tutti ci rendiamo personalmente,
individualmente partecipi e colpevoli dell'uccisione di persone
assolutamente innocenti, in stato di povertà, già esasperate da oltre 20
anni di conflitti bellici.

QUESTA È UNA GUERRA CHE NON CI APPARTIENE,
CHE NON POTRÀ MAI ESSERE DICHIARATA A NOSTRO NOME

Perché
* La Costituzione Italiana lo vieta;
* I vari ordinamenti internazionali lo vietano;
* Non abbiamo alcuna intenzione di renderci responsabili di simili atrocità;
* Crediamo nell'eguaglianza e nella convivenza pacifica fra tutti i popoli;
* La guerra non porta la giusta solidarietà alle vittime dell'11 settembre,
ma  è causa di nuove
* vittime innocenti e di nuovi immensi dolori;
* La guerra non è la via per una seria ed efficace lotta al terrorismo, anzi
lo imita e lo incrementa, riaffermando e rafforzando la logica del disprezzo
della vita.

DICIAMO NO ALLA GUERRA CON LA STESSA CONVINZIONE
CON CUI DICIAMO NO AL TERRORISMO!

Occorre togliere al terrorismo il pretesto di lottare per la giustizia e il
consenso di popolazioni disperate.

A chi dice che questo conflitto sia giusto ed inevitabile e che serve per
difendere la pace dal terrorismo, proponiamo le seguenti alternative:

1) Le ingenti spese militari utilizzate per le guerre, insieme ai proventi
derivanti alla tassazione di tutte le transazioni speculative finanziarie
(Tobin Tax), siano destinate a spese sociali finalizzate al sostegno delle
economie dei paesi impoveriti ed alla promozione di forme alternative di
risoluzione pacifica dei conflitti;
2) Vengano combattute con la legalità e con decisione le varie mafie, che
sono i principali fiancheggiatori del terrorismo, e venga abolito il segreto
bancario e i "paradisi fiscali", per poter  individuare ed eliminare tutte
le risorse economiche delle mafie e dei terroristi;
3) Ci si adoperi affinché venga abolita la produzione e la vendita delle
armi;
4) Le organizzazioni umanitarie abbiano il giusto riconoscimento e sostegno;
5) Cessino le politiche di embargo che si ritorcono drammaticamente sulle
inermi popolazioni civili incrementando l'ulteriore l'impoverimento delle
stesse;
6) L'ONU sia sottratta al ricatto delle nazioni più forti, venga dotata di
effettive forze di polizia e sia il garante della legalità internazionale,
anche attraverso un Tribunale, che dovrà sorgere al suo interno, perché il
mondo diventi un unico grande "Stato di diritto".

LA PACE SI PUÒ COSTRUIRE SOLO CON AZIONI NONVIOLENTE
PER UN ALTRO MONDO POSSIBILE È ORA PIÙ CHE MAI NECESSARIO.

IL  FORUM  ORISTANESE  PER  LA  PACE