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ASSOCIAZIONE ANZIONALE AMICI DI ALDO CAPITINI

 

è difficile parlare di pace e nonviolenza in un mondo tornato ai vecchi schemi del terrore e della guerra.

Siamo stati d’accordo con la Tavola della pace nel ritenere giusto e legale che la risposta al terrorismo venisse affidata alla comunità internazionale rappresentata dall’ONU. La vendetta e la rappresaglia della singola nazione offesa sono state una risposta, come ha scritto la Tavola della pace, "sbagliata, illegale e pericolosa".

L’iniziativa dell’ONU avrebbe tolto alle necessarie e ugualmente efficaci azioni di polizia la puzza di petrolio denunciata da molti, avrebbe chiuso le porte al fanatismo religioso e razzista, avrebbe rispettato il diritto internazionale e la Carta dell’ONU, avrebbe mantenuto in vita la speranza di un nuovo ordine mondiale pacifico e nonviolento.

Molte teste d’uovo si dichiarano non convinte della proposta ONU. Dimenticano che la forza dell’ONU sta nella convinzione dei popoli e nell’appoggio degli Stati. L’alternativa all’ONU l’abbiamo sotto gli occhi: è la divisione e la guerra.

Attraverso l’ONU chiediamo anche, prima che sia tardi, di porre mano alla soluzione delle ingiustizie che alimentano la violenza e il terrorismo nel mondo.

Con la Tavola della pace e con l’ONU dei popoli, abbiamo condiviso e ribadiamo le concrete proposte, avanzate da tempo, per costruire un mondo possibile e diverso con una globalizzazione nonviolenta dal basso e, tra le molte iniziative da prendere, con il completamento e il rafforzamento delle funzioni dell’ONU anche in campo di polizia e di diritto, con l’abolizione dei paradisi fiscali così utili a Bin Laden, con l’introduzione della Tobin-tax, la tassa internazionale sulle speculazioni finanziarie da destinare ai poveri del mondo, con l’accoglienza delle deliberazioni dell’ONU sull’educazione alla nonviolenza in tutti i paesi.

Siamo orgogliosi, come italiani e come amici, del fatto che i temi della crescita pacifica e nonviolenta dell’umanità siano sempre più cercati e trovati nel pensiero "eretico" di Capitini, una delle voci più alte, ricche e attuali della cultura mondiale.

"L’ERESIA DI CAPITINI" è anche il titolo di un nuovo libro che ci da l’occasione di incontrarci e di parlarne.

Scritto da un giovane studioso di Capitini, PIETRO POLITO, ricercatore del Centro Sereno Regis di Torino, è uscito in questi giorni per le edizioni Stylos con una prefazione di Norberto Bobbio.

Lo presenteremo in prima nazionale a Perugia, con la collaborazione del Comune, alle ore 17 di mercoledì 5 dicembre 2001 nella Sala della Biblioteca di Palazzo Penna.

Del libro, di Capitini, della nonviolenza nel mondo attuale discorreremo con i presenti, con l’autore, con Enrico Peyretti, figura storica del pacifismo cattolico italiano, con Mario Martini, docente di filosofia morale nella Università di Perugia.

Siete caldamente invitati ad esserci e ad estendere l’invito a tutti gli amici della nonviolenza che conoscete.