Re: invito a sanare una piccola ferita (e a scherzare)



Caro Alessandro e cari amici miei!

         Ho seguito solo sporadicamente la polemica con Fulvio Grimaldi, ma
posso dire che in qualsiasi MailingList, anche quello di pacifisti, o
italiani, giapponesi o altri, ci sono degli sviluppi aggressivi. La
differenza puo' stare solo nella prontezza di volonta' di sanare ferite
aperte. Se il flusso generale del ML e' positivo, come nel caso nostro, non
e' affatto dificile. Ho tanta ficucia in questa lista.

Serenita interiore prima della pace esteriore.

Kazu

PS: Italiani sono bravissimi nel scherzare. Un po piu' di scherzi non puo'
nuocere in questa lista, credo. Che ne pensate? Aproposito, non mi chiamate,
per favore, cazzo(scusate!), mi chiamo Kazu'.

----- Original Message -----
From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
To: <pck-pace at peacelink.it>
Cc: <labate at unifi.it>; <azionenonviolenta at sis.it>;
<giannipenazzi at libero.it>; <bassottovic at tiscalinet.it>;
<pck-progetto at peacelink.it>
Sent: Thursday, November 08, 2001 10:33 PM
Subject: la polemica con Fulvio Grimaldi, il mio invito a sanare una piccola
ferita


> Cari amici,
> ho visto con dispiacere che nei giorni scorsi si e' creata su PeaceLink
una
> polemica con Fulvio Grimaldi. Ho telefonato oggi a Fulvio cercando - con
il
> contatto umano - di andare oltre le incomprensioni e l'asprezza della
polimica.
> Credo che a volte una mezz'ora di chiacchierata e una comunicazione
> sinceramente voluta serva pidi un mese di dibattito via email. Conosco il
> valore giornalistico di Fulvio da quando in TV faceva un servizio
> eccezionale e coraggioso di informazione, scomodissimo quanto prezioso.
Non
> condivido di Fulvio alcune prese di posizione. Non condivido un certo
> atteggiamento tagliente che non predispone bene. Ma il dialogo in questa
> rete deve rimanere aperto e continuare sui binari della tolleranza e
> dell'apertura, del resto se dialoghiamo con i militari non vedo perche'
non
> si debba dialogare con  Fulvio.
> Ho concordato con Fulvio che in questo momento e' preminente la lotta alla
> guerra sulle nostre polemiche e che - se qualcuno lo vorra' - il confronto
> non si svolgera' piu' su questa lista ma verranno appiccicate sul web di
> PeaceLink le due diverse opinioni a confronto - con riserva di una replica
> da entrambe le parti - e ognuno potrvalutare.
> Con questo non intedo lavarmi le mani e voglio esprimere il mio
> apprezzamento per Alberto L'Abate, che alcuni amici di Lugo mi fecero
> conoscere nel lontano 1982 a San Gimignano al tempo della lotta contro gli
> euromissili. Persone pazienti e intelligenti come Alberto sono una risorsa
> per tutto il movimento nonviolento; per me e' stata una tra le prime
> persone che mi hanno traghettato verso il pensiero di Gandhi.
> Ritendo indispensabile costruire un'immagine positiva dell'altro, priva di
> pregiudizi o di prevenzioni e pertanto mi piacerebbe che la piccola ferita
> aperta su PeaceLink sia rimarginata, indipendentemente dal giudizio su chi
> ne responsabile o maggiormente responsabile.
> So che sul piano del metodo di risoluzione nonviolenta dei conflitti
questa
> e' una procedura che non va alle fonti del conflitto ma lo "scansa", ma
non
> credo che oggi - di fronte all'orrore della guerra - gli afghani abbiano
> pazienza per aspettarci. Abbiamo di fronte un popolo che sta per essere
> macellato e dei parlamentari che hanno replicato il voto per i crediti di
> guerra del 1914 in nome della medesima Internazionale. Se non rimarginiamo
> queste piccole ferite di parole non vedo come potremo rimarginare le
grandi
> ferite dell'odio e del fuoco che oggi questa guerra produce.
> Un cordiale saluto a tutti
>
> per PeaceLink - Alessandro Marescotti
>
>