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News GEVAM n. 67 del 24 settembre 2001 - Area Tematica: NOTIZIE BREVI
- Subject: News GEVAM n. 67 del 24 settembre 2001 - Area Tematica: NOTIZIE BREVI
- From: gevam at gevam.it (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Mon, 24 Sep 2001 17:44:20 +0200
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sito. -------------- News GEVAM n. 67 del 24 settembre 2001 - Area Tematica: NOTIZIE BREVILa prima e la più diffusa newsletter telematica di informazioni ambientali e del volontariato
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------------------------------ Inizio News ------------------------------ Editoriale 1- Dall'essoterismo al cretinismo.In troppi hanno già parlato sui gravi eventi terroristici che hanno afflitto questo periodo epocale, ed io mi sono astenuto dall'aggiungermi al coro e continuo a farlo per motivi di dignità e di rispetto e per non tediare ulteriormente coloro che sono già bombardati da notizie e falsità di ogni genere, mi limito pertanto a diffondere e fare da cassa di risonanza a chi aveva effettivamente qualcosa da dire di valido, intelligente e minimamente approfondito. Senza alcuna pregiudiziale. Come mi accingo a fare anche in questa occasione con Voi. Se in passato sono sempre state due le modalità di propagazione delle conoscenze e comunicazioni, un essoterica (rivolta al pubblico) ed una esoterica (riservata agli iniziati), da qualche tempo, grazie allo sfruttamento intensivo e mistificatorio dei mass media e delle tecnologie, dobbiamo purtroppo riscontrare che è ormai subentrata e nettamente prevalsa una terza forma che potremmo definire "scemoterica". Scemoterica in quanto rivolta agli scemi (etimologicamente derivante da "scemare", che se consultate un qualsiasi vocabolario rimarrete stupiti dalla corrispondenza del significato con quanto sta avvenendo, provare per credere), non tanto perché siano del tutto rincretiniti i potenziali fruitori della molteplicità di messaggi mediatici strumentali, ma perché li si vorrebbe tali e si sta facendo di tutto per renderli tali, tramite una massiccia lobotomia virtuale, ripetitiva, retorica e disinformante. L'obiettivo primario rimane quello economico, l'incentivazione del consumismo fine a se stesso, per favorire il quale lo stordimento ottundente delle menti con una miriade di imput assolutamente ingovernabili e con una parvenza di senso controllato dalla leadership governativa, rimane il sistema in auge. Un gioco di ruolo e di simulazione. Una volta si diceva "tutto fa brodo", modo di dire proverbiale ormai desueto. Ritengo sia più d'attualità sostituirlo con: Tutto fa PIL" (Prodotto Interno Lordo) o quantomeno tutti vi concorrono, nelle maniere più strane, stupide e contagiose.
L'importante è non esercitarsi troppo a pensare, c'è di meglio da fare.Che Dio (con qualunque nome sia stato finora chiamato e frazionato nel corso dei millenni) ci perdoni, perché credono di sapere quello che stanno facendo. Cordiali saluti - Claudio Martinotti Presidente Gruppo GEVAM - Onlus claudio.martinotti at gevam.it
---------- Da un editoriale del Jerusalem Post del 13 settembre 2001Tutti siamo piu' o meno d'accordo che l'attacco agli Stati Uniti dell'11 settembre costituisce un atto di guerra. Il primo problema, ora, e' individuare il nemico, giacche' in questa guerra la prima linea di difesa adottata del nemico e' costituita dal suo sforzo di falsare e nascondere la propria stessa identita'. Il nemico, in questa guerra, non e' solo ne' tanto l'organizzazione terroristica che ha materialmente realizzato l'orrendo attacco, si tratti della rete di Osama Bin Laden o di qualsiasi altra. Il nemico sono gli stati che sponsorizzano il terrorismo e l'ideologia che li muove. Ammettiamo per un momento che venga dimostrata la diretta responsabilita' di Bin Laden e che gli Stati Uniti riescano a colpire lui e la sua organizzazione in modo da metterli fuori combattimento. Sarebbe la sconfitta del terrorismo? No. Si tratterebbe solo di una battaglia vinta, come nella seconda guerra mondiale quando veniva sconfitta una divisione nazista ma non erano ancora caduti i regimi in Germania, Italia e Giappone. Se individuiamo come nemici soltanto i vari Bin Laden che circolano per il mondo, allora il terrorismo ha gia' vinto. Il terrorismo potra' essere sconfitto solo se individueremo come nemici i regimi che ne sono complici e che lo sponsorizzano. Israele ha amaramente imparato in Libano questa lezione: e' impossibile sconfiggere i fondamentalisti Hezbollah mentre di fatto sono considerati intoccabili i loro sponsor siriani, iraniani e libanesi. E' come se, dopo Pearl Harbor, si fosse cercato di provare la responsabilita' diretta di una certa divisione gi! apponese e si fosse colpito quella, lasciando intatti i regimi al potere a Tokio, Berlino e Roma. Allo stesso modo, non ha senso cercare le "radici" sociali del terrorismo nelle sofferenze economiche di tanta parte del mondo. Se la causa del terrorismo fossero la sofferenza e la poverta', le principali centrali del terrorismo internazionale dovrebbero trovarsi nell'Africa a sud del Sahara. "Cercare le radici" del terrorismo significa coltivare l'idea che il terrorismo sia in qualche modo giustificato dalla sofferenza, quando invece - e non a caso - i regimi che stanno dietro al terrorismo sono proprio quelli che piu' opprimono e affamano le loro popolazioni e costruiscono un formidabile ostacolo a ogni tentativo ragionevole di dare risposta a quelle sofferenze. Il mondo libero deve capire che si trova impegnato in una guerra difensiva il cui obiettivo deve essere vincere. Una guerra contro il terrorismo non ha senso se non si pone l'obiettivo di sconfiggere i regimi che usano il terrorismo come un'arma e una strategia in questa guerra. E' legittimo discutere su quale sia la giusta combinazione di strumenti diplomatici, economici e militari da mettere in campo per vincere questa sfida. Ma non puo' essere vinta una guerra contro il terrorismo che non si ponga il problema di cambiare i regimi al potere in paesi come l'Iraq, l'Iran e l'Afghanistan. (Jerusalem Post, 13.09.01)
----------Editoriale 2 - Come proclamato a gran voce da tanti, che lo ritengono necessario, siamo in prevedibile attesa di un deciso giro di vite alla nostra libertà on line. Di Massimo Mantellini, direttore di Punto Informatico http://punto-informatico.it 19/09/01 - Roma - Anche per chi scrive su un quotidiano che si occupa di tecnologia in questi giorni è pressoché impossibile non continuare a parlare dell'attacco terroristico all'America e delle sue possibili conseguenze. I commenti ormai da molti giorni si stratificano velocemente uno sull'altro rendendo difficile qualsiasi tipo di valutazione. Oggi vorrei aggiungere alle tante voci autorevoli (Vint Cerf, Richard Stallman etc.etc. e anche alle moltissime assai meno autorevoli) che si sono levate una breve serie di "purtroppo". C'è in giro - purtroppo - troppa gente che sa un sacco di cose. Verrebbe da chiedersi come mai non ce ne siamo accorti prima. Opinionisti a 360 gradi pronti a giurare su qualunque mistero glorioso che serva a far loro guadagnare il centro dell'attenzione anche in un momento così triste. Due esempi per tutti: 1 Il "fake" di CNN che secondo alcuni avrebbe spacciato un filmato di repertorio di esultanza anti-americana vecchio di dieci anni come una reazione palestinese alla notizia dell'abbattimento delle torri gemelle. Una bugia che se confermata avrebbe le gambe corte per merito di Internet ma lo stesso molto pericolosa, visto che milioni di persone che hanno visto nei giorni passati quel filmato lo continueranno a considerare autentico. (tenete conto che la notizia del falso della CNN è stata poi smentita successivamente, in quanto le immagini erano effettivamente di attualità, ndr Gruppo Gevam Onlus ) 2 Fra i tanti commenti che si sono succeduti anche in Italia sul legame terrorismo-Internet vorrei citare quello di Umberto Rapetto, tenente colonnello della Guardia di Finanzia, grande esperto nazionale di crimini informatici, che, su Radio Capital la mattina successiva all'attentato, spiegava agli ascoltatori come Osama Bin Laden usasse abitualmente Napster per mantenere i contatti via Internet con i suoi uomini, attraverso un sistema di criptazione dei messaggi noto come steganografia. È una notizia molto carina e spettacolare, anche se verosimilmente priva di fondamento. Peccato che Rapetto non abbia aggiunto (e anche questa era una news altrettanto avvincente, acchiappa-audience e probabilmente falsa) che secondo USA Today di qualche mese fa il terrorista saudita avrebbe steganografato messaggi in codice anche dentro foto porno scaricabili da un sito XXX americano. Il magazine Feed scherzando su queste improbabili notizie scriveva allora: "Potresti benissimo avere una ! foto con i tempi e le informazioni su di un attacco terroristico nel tuo computer, senza averlo mai saputo". Oggi la frase non fa più ridere nemmeno un po'. Il risultato "serio" di questo primo "purtroppo" è che, proclamato a gran voce un po' da tutti come necessario, siamo in prevedibile attesa di un deciso giro di vite alla nostra libertà online. Già Carnivore, il software voluto dalle autorità statunitensi a controllo delle comunicazioni online è pronto per essere installato dentro i server degli ISP americani con il consenso del Congresso: un provvedimento che in altri tempi si sarebbe molto probabilmente riusciti ad evitare. Ma se un presidente americano può concedersi il lusso di parlare di "nuova guerra" senza che nessuno si preoccupi troppo, figuratevi cosa sarà mai un software di intercettazione dentro i server di AOL o Earthlink. E il prossimo passo atteso un po' da tutti sarà prevedibilmente la guerra ai sistemi di criptazione dei messaggi. Per inciso per dar conto dell'aria che tira in questi giorni molte radio americane stanno considerando di non trasmettere 150 canzoni ritenute "offensive" dopo gli attentati della settimana scorsa.
Secondo PurtroppoIn questi giorni è in programma un convegno presso la British Library sulla prevalenza dei tarli nelle biblioteche. Anche in quelle importanti come quella londinese, al caldo delle cui stanze Karl Marx scrisse "Il Capitale", dove i libri e i documenti antichi si sono ottimamente conservati nei secoli fino all'avvento dei sistemi di riscaldamento. Da quel giorno "sciagurato" i tarli, le tarme e i vermi imperversano. Dovremmo quindi dire che "purtroppo" esistono i sistemi di riscaldamento così come "purtroppo" esiste Internet che consente il libero fluire dei pensieri, comprendendo fra essi anche quelli peggiori? Ai tanti che in questi giorni da più parti invocano maggiori controlli sulla rete, utilizzo di software di riconoscimento facciale nelle strade e negli aereoporti, fino all'abolizione completa dell'anonimato online ( e offline) dovremmo forse porre la fatidica domanda: "Vivreste in Lapponia in una casa senza riscaldamento?"
Terzo (e ultimo) PurtroppoL'impotenza che abbiamo provato in questi giorni è stata davvero una sensazione generalizzata. E come tale riguarda, prima di molte altre cose, la tecnologia, nella quale vengono da sempre riposte le attese smisurate specie di chi non la conosce, non la usa (la tecnologia è complicata e fa solo perdere tempo!) e non la ama. Sono queste stesse persone (moltissime anche da noi, da Maurizio Costanzo in su) che la invocano come estrema soluzione quando tutto sembra precipitare. Ai tanti che in questi giorni a gran voce chiedono una tecnologia che controlli, vigili e spii, sarebbe giusto, seppur un po' irriverente, porre una (un'altra?, l'ultima!) semplice domanda:
"Lei sa scrivere e spedire una email?"Non credo di sbagliarmi di troppo se dico che la maggioranza di questi tecnofans dell'ultima ora risponderebbe: "No, purtroppo (ultimo purtroppo) no." di Massimo Mantellini
----------Rinviato il Meeting internazionale per la salvaguardia planetaria "FORESTE EUROMEDITERRANEE NEL 3° MILLENNIO" Fonte: Istituto Forestale Europeo http://www.isfe2000.com mailto:isfe2000 at tin.it I gravissimi eventi terroristici, che hanno interessato gli Stati Uniti d'America e le preoccupanti notizie di un probabile evento bellico, non possono dare certezza allo svolgimento di un convegno mondiale con partecipi diverse nazioni. Per assicurare il successo del simposio internazionale e dare la tranquillità di partecipazione, agli illustri relatori e congressisti, le date di effettuazione del Convegno sono state fissate all' 11, 12, 13 e 14 di aprile 2002. Ringraziando per la Vostra gentile collaborazione Il Presidente IS.F.E. Dr. Mariano CUDIA
----------La carica dei 40mila tra ecologia e polemiche - Si apre la caccia in tutto il Piemonte - Domenica 16 Settembre 2001 - Fonte: La Repubblica.it da Petnews - di MARCO TRABUCCO Oggi in Piemonte si riprende a sparare. Non c'è da spaventarsi, comunque, non troppo almeno, si riapre solo la stagione della caccia, sarà sufficiente un po' di prudenza per chi si avventurerà nei campi o in montagna. Sono 38 mila, poche, molto meno che in altre regioni, le doppiette piemontesi, cui devono aggiungersi altri 5 mila cacciatori non residenti nella nostra regione che hanno ottenuto il permesso di sparare ai nostri fagiani e alle nostre lepri. E sono 29 in tutto le specie cacciabili in Piemonte, ma da oggi si potrà sparare solo ad alcune di loro: la lepre comune e i conigli selvatici (che potranno essere cacciati fino al 16 dicembre) mentre per altri animali, fagiani, quaglie, tortore, beccaccini, ma anche pernice rossa e starna (per queste due specie però le quote sono contingentate) la chiusura è fissata al 31 dicembre. Fino al 31 gennaio si potranno invece cacciare tordi, cornacchie, gazze, germani reali e volpi (anche per queste ultime sono previste limitazio! ni del carniere). Diverso il discorso per la caccia delle specie tipiche delle zone alpine che si aprirà solo il 1 ottobre e si chiuderà il 30 novembre per tutti gli animali (pernice bianca, fagiano di montagna coturnice, lepre bianca, ma anche camosci, caprioli, cervi, daini e addirittura mufloni). Tutte specie per le quali è previsto un rigoroso limite numerico dei capi che potranno essere abbattuti. Il cinghiale, infine, croce dei contadini e delizia dei cacciatori: gli si potrà sparare dal 1 ottobre al 31 dicembre nelle zone alpine e dal 1 novembre al 31 gennaio 2001, in pianura. Si potrà cacciare comunque solo tre giorni la settimana (il mercoledì, il sabato e la domenica) in pianura, e solo due, il mercoledì e la domenica, nelle zone alpine. "Il Piemonte - spiega Ugo Cavallera, assessore regionale con delega anche alla caccia - è diviso in ventuno Atc (ambiti territoriali di caccia) di pianura e in 17 comprensori alpini: sono questi, con il loro comitato di cui fanno parte cacciatori, contadini, ma anche rappresentanti delle associazioni ambientaliste, a stabilire quali specie possono essere cacciate e in quale numero". "Comunque, continua Cavallera, le caratteristiche del cacciatore stanno cambiando e non solo nella nostra regione. Sono sempre meno gli appassionati, il calo va avanti da anni, ma sono più attenti all'ambiente, direi cacciatori ecologisti. Ed è l'obiettivo cui penso si debba tendere: una caccia regolamentata, in cui il momento del prelievo venatorio non sia che l'ultimo anello di una catena che vede i cacciatori in prima linea nella difesa del territorio". Poi ci sono le richieste di chi la caccia non ama. Nonostante le polemiche negli ultimi anni si siano un po' stemperate, il fronte degli oppositori alla caccia rimane ampio. E la Lac (Lega per l'abolizione della caccia) in occasione della riapertura della stagione venatoria lancia l'allarme: "Dal 1 ottobre si potranno cacciare specie come il gallo forcello e altre, a rischio di estinzione. E poi c'è il pericolo per gli essere umani: ogni anno sono molti i morti in Italia, per 'errori' dei cacciatori". Tre le iniziative della Lac: la distribuzione gratuita di pettorine colorate per i gitanti che passeggeranno nelle zone a rischio; un numero di telefono (0114310793) anti bracconaggio cui chiunque potrà segnalare comportamenti scorretti (invasione di cortili, di campi coltivati, abbattimento di specie protette, caccia in zone vietate) nonché una richiesta alla Regione, perché la caccia sia vietata al domenica .
----------ALLARME BOMBA A VICENZA PER FAIDE FRA CACCIATORI LOCALI: RITROVATO ORDIGNO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, IL PREFETTO SOSPENDE LA CACCIA FINO AL 15 OTTOBRE. LAV: "ECCO LA REALTA' CRIMINALE DI LARGHI SETTORI DEL MONDO VENATORIO ITALIANO". (in effetti la versione ufficiale del cacciatore romantico e rispettoso della natura è una pura mistificazione, dalla nostra esperienza possiamo affermare che quelli che avevano queste istanze motivazionali hanno cessato l'attività venatoria da tempo, e quindi vi lasciamo immaginare se secondo voi sono i migliori quelli rimasti ... ndr Gruppo Gevam Onlus).
Fonte: LAV mailto:ufficiostampa at infolav.orgSabato 15 settembre è stata scoperta ad Asiago (Vicenza) una bomba, residuato della prima guerra mondiale, posta davanti la sede della Comunità Montana ed un cartello denominato "Azienda faunistico-venatoria di Marcesina, comune di Enego". La matrice della bomba, disinnescata dagli artificieri, è stata subito legata dagli inquirenti alle faide fra cacciatori locali, inferociti da una sentenza del TAR che avrebbe consentito anche a cacciatori di altri Comuni di poter cacciare nell'Azienda venatoria di Enego. Per motivi di ordine pubblico il Prefetto di Vicenza ha decretato la sospensione della caccia in quell'azienda fino al 15 ottobre. "Ecco quel è la realtà di certi ampi settori del mondo venatorio italiano, molto più vicini ad ambienti criminali piuttosto che alla falsa e ridicola immagine del cacciatore-ambientalista, che ama la natura e spara poche cartucce - dichiara Ennio Bonfanti, consigliere direttivo della LAV - I gravissimi fatti di Vicenza sono la miglior smentita dell'inverosimile studio dell'EURISPES, diffuso in questi giorni, che dipinge il cacciatore italiano come una figura romantica che ama gli animali ed è utile all'ambiente". Secondo la LAV, infatti, nel mondo venatorio italiano il confine tra legalità ed illegalità è molto labile: il primo settembre in Sicilia un agricoltore è stato colpito da una fucilata perché voleva scacciare i cacciatori dal proprio orto; il 21 febbraio a Cagliari due cacciatori investono con la propria auto due guardie forestali che li avevano scoperti in una battuta di frodo; nel 1999 a Udine un cacciatore spara contro una guardia venatoria rendendolo invalido... "Altre conferme dell'intreccio tra attività venatoria, bracconaggio e malavita arrivano, tra l'altro, dall'utilizzo da parte dei bracconieri di armi clandestine (soprattutto di fucili con matricola abrasa) e dal controllo del territorio da parte di staffette e gregari di organizzazioni criminali che segnalano ai bracconieri l'arrivo delle Forze dell'Ordine - precisa Ciro Troiano, responsabile dell'Osservatorio nazionale Zoomafia della LAV - anche il mercato sommerso di armi da fuoco è strettamente connesso al bracconaggio, tanto che molti furti di armi vengono fatti su commissione per rimpinguare sia gli arsenali delle cosche che quelli dei bracconieri." 18.9.2001 Ufficio Stampa LAV 064461325 - 3391742586
----------Si e´aperto a Lingen, in Germania, promosso da FLO organizzazione dei marchi di garanzia a cui per l' Italia partecipa TransFair Italia, il primo Forum Mondiale del Commercio Equo: un nuovo patto con i consumatori e maggiore professionalita´ per modificare i rapporti commerciali fra Nord e Sud del mondo Fonte: TransFair Italia tel. 049-8750823 fax 049-8750910 transfai at intercity.it www.equo.it Tre continenti si sono dati appuntamento in questi giorni a Lingen, cittadina della Germania ai confini con l'Olanda, per discutere le nuove prospettive per il commercio equo: una occasione importante per investire in professionalita´, in formazione, nel confronto, per avviare il coordinamento internazionale dei marchi (Flo) agli standard di certificazione europea Iso 65. Gli unici posti vuoti erano quelli riservati alle organizzazioni del Nicaragua che non hanno potuto raggiungere la Germania per la chiusura dello spazio aereo americano. Insieme a loro, anche una rappresentanza di licenziatari, le aziende che hanno scelto di commercializzare prodotti ad alta dignita´e che hanno avuto la possibilita´ di confrontarsi con le stesse organizzazioni di produttori: cooperative che esportano caffe´, te´, miele, succo di arancia, zucchero, banane, cacao per il mercato occidentale, ma che sono ancora costrette a vendere parte del loro raccolto al circuito commerciale tradizionale. ! Fortissimo il messaggio giunto da questi ultimi: maggiore rappresentativita´all' interno degli organi decisionali del coordinamento dei marchi, ma anche una comunicazione piu´decisa nei confronti dei consumatori perche´, per queste organizzazioni, il commercio equo rappresenta la sostenibilita´ della vita. Significative, in questo senso, le testimonianze di alcuni produttori di quei paesi, come la Colombia, in cui il commercio equo rappresenta una delle alternative alla monocultura della droga. O quella dei rappresentanti delle cooperative della Tanzania che hanno potuto costruire una scuola superiore grazie ai fondi sociali garantiti loro dal fair trade. Nelle prossime giornate del meeting, che si concludera´venerdi´21 settembre, la discussione si aprira´, analizzando forza e prospettive del Commercio Equo, su cui si impegnerà anche TransFair Italia, le strategie del mercato, gli strumenti per appropriarsi di queste opportunita´mettendole a servizio del Fair Trade e dei !
produttori del Sud del Mondo. Lingen, 18 settembre 2001 - Ufficio s tampa TransFair Italia ----------Per la sicurezza dei prodotti fitoterapici - In Toscana saranno distribuite agli operatori schede di segnalazione sugli effetti indesiderati 21.09.2001 Fonte: Le Scienze On Line http://www.lescienze.it Le piante medicinali e i fitoterapici possono essere una preziosa risorsa, utilizzabile in alcuni casi a scopo curativo o preventivo. La fitoterapia, del resto, non è una disciplina alternativa, ma è parte integrante della medicina ufficiale. Troppo spesso invece prodotti "naturali" (erboristici, integratori, e altro) vengono utilizzati a sproposito o senza controlli adeguati, tanto da provocare reazioni indesiderate anche gravi. Per sopperire all'assenza di un sistema di sorveglianza sugli eventuali effetti collaterali dovuti all'uso incongruo di tali preparati, l'Azienda Usl 11 di Empoli ha istituito il primo Centro italiano di Controllo delle Reazioni Avverse ai fitoterapici (CRAFIT). "Il progetto - spiega Fabio Firenzuoli, medico responsabile del Servizio di Fitoterapia dell'Ospedale S. Giuseppe di Empoli - punta a migliorare la sicurezza nell'uso delle piante e dei loro derivati, accrescendo contemporaneamente le conoscenze relative alle piante stesse e la professional! ità degli operatori interessati". Cioè i medici, i farmacisti e gli erboristi, che saranno attivamente coinvolti nell'iniziativa. Saranno loro infatti a fornire le informazioni, compilando una scheda di segnalazione appositamente predisposta (modello CRAFIT) e inviandola al Centro dove un comitato tecnico-scientifico le valuterà e raccoglierà, per poi approntare rapporti consuntivi e informativi che ritorneranno agli operatori (a parte i medici, si contano sul territorio nazionale circa 4000 erboristerie e 16000 farmacie) e alla comunità scientifica. Le maggiori associazioni del settore si sono dimostrate favorevoli al progetto e hanno garantito la loro collaborazione. Edoardo Altomare
---------- Allarme Worldwatch - rischia l'estinzione il 12% dei volatili Fonte: EconewsIl 12% delle specie volatili del mondo rischiano l'estinzione. A lanciare l'allarme è il Worldwatch Institute, nel volume "I trend globali 2001". Secondo il Worldwatch, delle circa 9mila specie presenti al mondo sarebbero a rischio circa 1.186 e una specie su otto sarebbe destinata a scomparire nei prossimi cento anni. Negli ultimi 200 anni - si legge inoltre nella pubblicazione - si sarebbero verificate 103 estinzioni, il che significa che le specie di uccelli scompaiono con un ritmo 50 volte superiore al tasso naturale medio di estinzione. Per alcuni gruppi, il rischio è aumentato sensibilmente rispetto a un'indagine realizzata nel '94. Così per esempio, per gli albatros e i pinguini. Nel caso degli albatros sono 16 le specie minacciate, in confronto alle tre di sette anni fa. Questi uccelli marini muoiono spesso agganciati agli ami degli apparati per la pesca a canna lunga. Il numero delle specie di pinguini a rischio è salito da cinque a 10 su un totale di sole 17 spec! ie esistenti. In questo caso, il pericolo è costituito dai cambiamenti climatici, dalla pesca e dagli sversamenti di petrolio in mare. Indonesia, Brasile, Colombia e Cina sono ai primi posti nella lista dei Paesi con il maggior numero di specie compromesse. La minaccia principale è rappresentata dall'uomo: il 99% degli uccelli a rischio subisce infatti gli effetti di attività umane come l'agricoltura, il disboscamento, la caccia e il traffico di animali esotici.
---------- PIEMONTE - CANI VITTIME DEI BRACCONIERIA Vauda tre cani sono caduti vittima dei bracconieri che posizionano trappole negli ultimi tempi. Inspiegabilmente la Provincia di Torino ha vietato i controlli notturni alle Guardie Ecologiche Volontarie, il che rende molto più difficile scoprire i bracconieri (Il Risveglio, 10 settembre).
---------- Rapporto UNEP - piu' fondi ai polmoni verdi della terra. Fonte: EconewsI "polmoni verdi" della Terra sono concentrati in 15 Paesi e quindi su di essi dovrebbero concentrarsi gli sforzi mondiali per la loro conservazione. E' quanto emerge da un rapporto dell'UNEP, il programma per l'ambiente dell'ONU, che ha lanciato un appello ai governi nazionali e alla comunità internazionale per bloccare la distruzione delle foreste più importanti del mondo. Un'indagine satellitare, resa nota nei giorni scorsi, ha evidenziato infatti che l'80,6% delle aree verdi più significative a livello mondiale si trova in: Russia, Canada, Brasile, Stati Uniti, Cina, Indonesia, Messico, Perù, Repubblica democratica del Congo, Colombia, Bolivia, Venezuela, India, Australia e Papua Nuova Guinea. La pressione delle attività umane sulle foreste - si legge nel rapporto - varia: è alta in India (43% delle sue aree verdi) e in Cina (36%), mentre è quasi inesistente in Perù, Bolivia e bassa nella Repubblica demografica del Congo, Papua Nuova Guinea, Brasile, Russia e Canada. I! n media l'88% delle foreste delle 15 nazioni chiavi non subisce grosse pressioni. Anche per questo - sostiene il rapporto UNEP - è importante agire subito con azioni di tutela. "La bassa densità demografica attorno alla maggioranza delle aree coperte da foreste - si legge nel rapporto - offre un'eccellente opportunità per la conservazione, purché i governi nazionali e la comunità internazionale si muovano nella giusta decisione. Il punto focale delle future politiche dovrebbe basarsi sulla protezione, educazione e alternative allo sfruttamento delle foreste". Infine, il rapporto afferma che le nazioni ricche dovrebbero investire nella protezione delle foreste ubicate nei Paesi poveri. Anche perché gli investimenti richiesti non necessitano di essere ingenti. In particolare, dovrebbero essere incoraggiata la forma del "debt for nature swaps", con cui le nazioni industrializzate riducono il debito che quelle in via di sviluppo hanno nei loro confronti, in cambio di azioni a f!
avore delle foreste. ---------- PUGLIA - A MARGHERITA DI SAVOIA IL VELENO DEI CACCIATORIFonte: LAC. Gli uccelli muoiono per avvelenamento da piombo, prodotto dai pallini da caccia. Un dato su tutti, sconfortante, viene dalla provincia di Foggia e più esattamente da Margherita di Savoia. La zona delle saline, tra le più interessanti zone umide d'Europa dal punto di vista naturalistico, vanta il triste primato italiano di concentrazione di cartucce di piombo, con un tappeto di pallini che può raggiungere addirittura i 127 al metro quadrato, quasi il doppio rispetto alla presenza di piombo in altre zone d'Italia come le Saline di Cervia, il Delta del Po, le Valli di Comacchio e la Laguna di Orbetello. L'allarme è stato lanciato dall'associazione ambientalista Wetland International, che in un rapporto dettagliato ha denunciato che la presenza di piombo nel suolo avvelena la catena alimentare, come testimoniato dall'impressionante moria di uccelli di palude. Tra le specie più colpite dai pallini tossici, ci sono i limicoli, le anatre tuffatrici, i cigni reali e i m! origlioni. Nelle saline la caccia è rigorosamente vietata e la zona è sempre presidiata dalla guardia forestale che la gestisce, ma purtroppo le dimensioni delle saline non consentono un controllo capillare, specie di notte, quando si scatenano i bracconieri (www.repubblica.it, 18 settembre).
----------La speranza è l'ultima a morire. Speriamo appunto che non siano solo parole di circostanza. "Una sola volta mi sono sentito in imbarazzo durante i giorni del G8 nel confronto con gli altri, ed è quando ci siamo confrontati sulla percentuale di aiuto ai paesi poveri: ho dovuto leggere la nostra quota, lo 0,13% del Pil. Eravamo di gran lunga i peggiori e questo nonostante gli impegni presi in sede OCSE cinque anni fa di stanziare lo 0,7% del Pil. Mi chiedo se questa caduta verticale di attenzione alla povertà nel Sud del mondo fosse il risultato di cinque anni di retorica della sinistra. Per quanto ci riguarda ci impegneremo per aumentare la nostra quota". Silvio Berlusconi - Intervento alla 65' Fiera del Levante, riportato da "Vita" attualmente in edicola.
----------Rivelatori di inquinamento. Queste molecole possono rilevare la presenza di zinco, mercurio, cadmio e altri metalli, una volta esposte a luce ultravioletta Fonte: Le Scienze On Line http://www.lescienze.it 16.07.2001 Un gruppo di ricercatori della Brigham Young University ha sintetizzato molecole in grado di emettere luce in presenza di certi inquinanti metallici. Questa ricerca potrebbe spianare la strada verso un sistema che possa servire come allarme per la contaminazione delle acque potabili. I risultati di questo lavoro sono stati descritti sul "Journal of Organic Chemistry". Poiché gli eccessi di certi metalli nella dieta possono mettere in pericolo la salute, i ricercatori si sono messi al lavoro per "inventare" molecole che possano servire come rivelatori di metalli. I metodi attuali per individuare la presenza di metalli nell'acqua sono efficienti, ma richiedono tempo e lavoro, e non possono servire per un sistema di allarme in tempo reale. Grazie alle nuove molecole dovrebbe invece essere possibile costruire un sensore in grado di misurare in continuazione la quantità di metalli presenti nell'acqua. Nel loro articolo, i ricercatori descrivono passo per passo come hanno creato molecole in grado di rilevare la presenza di zinco, mercurio, cadmio e altri metalli, una volta esposte a luce ultravioletta. Per prima cosa, i ricercatori hanno creato molecole in grado di combinarsi con ioni metallici. Il passo successivo è stato quello di sintetizzare altre piccole molecole che si attaccano al nuovo composto ed emettono luce quando esposte alla radiazione ultravioletta. Il colore dell'emissione del prodotto finale dipende dal tipo e dalla concentrazione degli ioni metallici presenti.
----------Austria / RACCOLTA RIFIUTI Fonte: ADUC http://www.aduc.it mailto:aduc.it at aduc.it La proverbiale passione degli austriaci per il collezionismo si esercita anche nella raccolta differenziata dei rifiuti. Lo si ricava dall'ultima indagine curata da Imas: il 97% delle famiglie suddivide diligentemente i contenitori vuoti.
----------La colza gm si sta trasformando in erbaccia. Fonte: Genet. http://www.antivivisezione.it 6/7/01 Gli agricoltori canadesi occidentali stanno lottando contro un nuovo flagello nelle proprie coltivazioni, determinato paradossalmente da ciò che avrebbe dovuto semplificare loro la vita. Si tratta infatti della colza gm che ha cominciato a fare la propria comparsa anche nei campi in cui non era stata coltivata e, dato che la pianta è stata modificata geneticamente per resistere ai pesticidi tradizionali, è difficilissima da estirpare. Gli agronomi sospettano che la contaminazione si sia verificata attraverso le feci del bestiame. Infatti i semi attraversano il tratto digestivo animale si depositano al suolo e germinano. Nel caso in cui gli agricoltori scelgano di contattarla, la Monsanto, responsabile dell¹elaborazione del prodotto gm, si è offerta di spedire squadre per l¹estirpazione manuale della colza!!
----------Svezia / BEVANDE ENERGETICHE Fonte: ADUC http://www.aduc.it mailto:aduc.it at aduc.it Allarme in Svezia per "Red Bull". Tre giovani sono morti a Stoccolma probabilmente a causa della bevanda energetica, due per averla mescolata con alcool, uno per averne bevuto in grande quantita' dopo una prestazione sportiva. L'Autorita' di controllo degli alimenti avverte che non solo e' rischioso il mix Red Bull-alcool, ma anche considerarla un semplice dissetante, visto il suo alto tasso di caffeina.
----------L'UNIONE EUROPEA PROPONE PIU' SOLDI PER LE ONG AMBIENTALISTE. Fonte: BASTARIFIUTI del WWF Italia, Francesco Francisci mailto:f.francisci at wwf.it - Il 22 giugno 2001 la Commissione europea ha proposto un notevole incremento dei fondi UE a disposizione delle organizzazioni ambientaliste. In questo modo dal prossimo anno 2002 sarebbe disponibile un totale di 6,4 milioni di euro ogni anno per cinque anni, contro i 2,65 vigenti. Secondo la nuova proposta anche i gruppi dell'Europa orientale, Balcani inclusi, potrebbero accedere ai nuovi fondi. Rispetto al budget generale non cambiano le proporzioni: si passa infatti da un budget di 10,6 milioni di euro stabilito nel 1997, ad uno pure quinquennale di 32. Il testo completo della proposta della Commissione e' possibile trovarlo in http://europa.eu.int/comm/environment/docum/01337_en.htm
----------Meccanismi virali. I virus si attaccano ai recettori della vitamina B e da lì riescono a penetrare all'interno della cellula Fonte: Le Scienze On Line http://www.lescienze.it 16.07.2001 - Un gruppo di ricercatori dell'Università della California a San Francisco ha scoperto come avviene il primo passo dell'infezione dei temuti virus Ebola e Marburg. Secondo i ricercatori, i virus si attaccano ai recettori dell'acido folico, la normale vitamina B, presenti all'esterno della cellula, e da lì riescono a penetrare. Una volta che i virus sono all'interno delle cellule possono iniziare a replicarsi e si diffondono nell'organismo, causando una febbre emorragica con una mortalità pari al 90 per cento. Al momento i vari trattamenti medici sperimentati contro questi virus si sono mostrati inefficaci. Per fortuna, queste malattie si sono presentate per ora solo in remote parti dell'Africa, dove hanno decimato le popolazioni di piccoli villaggi. Non è però impossibile che un giorno possano raggiungere qualche grande città occidentale, causando un'epidemia senza precedenti. Nel loro studio, i ricercatori hanno usato cellule che sono naturalmente resistenti all'infezione. In queste, gli scienziati hanno inserito casualmente geni estratti da cellule suscettibili di infezione. Quando poi le cellule sono state esposte ai virus, è stato possibile scoprire che venivano infettate solo quelle con il gene che codifica per il recettore dell'acido folico. Pubblicato su "Cell", questo studio migliora la comprensione dei cicli vitali dei virus Ebola e Marburg, di cui non si sa molto. Entrare nella cellula è comunque un passo essenziale affinché il virus possa iniziare a replicarsi. Ora g! li scienziati si sono messi al lavoro per cercare una molecola che possa impedire al virus di legarsi al recettore, fermando in questo modo l'infezione sul nascere. In un primo esperimento, è stato possibile inibire l'infezione esponendo le cellule ad alte concentrazioni di acido folico e, quindi, saturando i recettori.
----------I / PROBLEMI RICICLAGGIO Fonte: ADUC http://www.aduc.it mailto:aduc.it at aduc.it Con quali infrastrutture l'Italia si prepara alla prossima direttiva Ue sui "rifiuti elettronici"? In ordine sparso. Esistono una trentina di "siti attrezzati", ma non tutti risultano capaci di svolgere l'intero ciclo dello smaltimento; quelli che funzionano sono appena una ventina, cioe' i due terzi (19 su 28). La distribuzione territoriale e' lacunosa, specie nel Sud.
----------Disboscare il confine? Per il Wwf, un'idea da "colpo di sole" di Daniela Romanello Fonte: VITA http://web.vita.it 17/07/2001 - La proposta dei ministri Bossi e Scaloja per contrastare l'immigrazione clandestina. Dura reazione anche da parte del Comune di Trieste e della Caritas di Gorizia. ''Si deve probabilmente a un colpo di sole l'idea dei ministri Bossi e Scajola di disboscare, per agevolare la scoperta di immigrati clandestini, i 253 chilometri della fascia confinaria con la Slovenia''. Lo afferma Vinicio Collavino, presidente del Wwf del Friuli-Venezia Giulia, commentando quanto hanno dichiarato i rappresentanti del governo, nel corso della loro visita a Gorizia, sulla necessita' di rendere ''piu' visibile'' il confine. ''Il disboscamento proposto non potrebbe che entrare in contraddizione stridente con gli strumenti di protezione ambientale esistenti, a vantaggio soltanto di cacciatori e bracconieri - sottolinea Collavino - che si troverebbero a disporre di una fas! cia priva di vegetazione in prossimita' di aree boscate e quindi quanto mai adatta per appostamenti ai danni della fauna selvatica''. Anche secondo il neoassessore del Comune di Trieste, Lucio Gregoretti, presidente dell'associazione ''Oltre le frontiere'', che si occupa di immigrati, ''non e' il caso di insistere su questi argomenti, quanto piuttosto di prendere seriamente in considerazione la necessita' di aprire nuovi centri di accoglienza in regione''. Magari a partire dal sostegno - interviene al riguardo mons. Ruggero Di Piazza, direttore della Caritas diocesana di Gorizia - di quelli che gia' ci sono, come l'ex istituto Kennedy che la stessa Caritas isontina gestisce per l'accoglienza temporanea dei clandestini.
----------MONDO / CONSUMI ENERGIA Fonte: ADUC http://www.aduc.it mailto:aduc.it at aduc.it Il petrolio e' la fonte energetica piu' diffusa. Seguono, a parita', il carbone e il gas naturale. E' quanto risulta dal rapporto presentato da Bp a Vienna. Nel 2000, il consumo di energia e' aumentato del 2,1% sul 1999, incremento dovuto a un'espansione economica mondiale cresciuta del 3,9%. Le riserve petrolifere dureranno per quaranta anni mentre il gas e' destinato a togliere al carbone il secondo posto.
----------Svizzera: direttive più rigide per i trasporti pericolosi L'Ufficio federale svizzero per l'ambiente Fonte: NEWSLETTER ITE (INITIATIVE TRANSPORT EUROPE) ITE-FAX N. 54 Luglio / Agosto 2001 (BUWAL) ha messo in vigore dall'inizio di agosto delle direttive più rigide per i trasporti pericolosi su strada, rotaia e vie d'acqua. Le direttive suddividono i rischi in tre classi: insopportabile (classe 1), problematico (classe 2) e sopportabile (classe 3). Secondo le nuove direttive, la misura più efficace per ridurre i rischi è produrre le merci pericolose là dove devono essere impiegate, il che rende superfluo il trasporto. Inoltre esse prevedono l'impiego di vagoni cisterna più robusti, percorsi alternativi per evitare tratte e stazioni molto trafficate o tunnel, riduzioni di velocità, distribuzione delle merci su più veicoli. Infos: comunicato del BAV, http://www.bav.admin.ch/d/mm/ar_detail_d.cfm?mm_index=368
----------ITALIA VIETATA A TUTTI I COCCODRILLI (di Giovanni Scotti) Fonte: Ambiente Europa Onlus http://www.ambiente-europa.com Il decreto 26 aprile 2001 ha modificato l'allegato-A del Decreto interministeriale 19 aprile 1996, che integra la legge 7 febbraio 1991, n. 150, in materia di commercio e detenzione di esemplari vivi di mammiferi e rettili, che possono costituire pericolo per la salute e l'incolumità pubblica. Il Ministero dell'Ambiente ha provveduto ad estendere le norme finalizzate a evitare l'introduzione in Italia di esemplari vivi di animali dei quali è proibita la detenzione a causa della loro pericolosità, a tutte le famiglie e ai generi appartenenti all'ordine dei coccodrilli. Non è più possibile acquistare specie esotiche e pericolose per tenerle in cattività in situazioni estranee alle abitudini e ai loro comportamenti. Il provvedimento in esame completa l'applicazione nel nostro ordinamento giuridico dei principi della CITES, la Convenzione di Washington sul commercio internazionale di specie animali e vegetali minacciati di estinzione, che rappresenta a tutt'oggi uno dei più importanti e rigorosi trattati per la protezione delle risorse naturali, cui hanno già aderito oltre 150 Paesi.
----------Inizia il conto alla rovescia per l'entrata in vigore della Convenzione di Aarhus sul diritto d'accesso alle informazioni ambientali Fonte: Good News Agency La Convenzione di Aarhus sull'Accesso all'Informazione, la Partecipazione Pubblica nel Processo Decisionale e l'Accesso alla Giustizia relativa all'Ambiente entrerà in vigore il 30 ottobre 2001. Questo è il risultato prodotto dalla recente ratificazione della Convenzione da parte di Armenia ed Estonia, che sono divenute rispettivamente il sedicesimo ed il diciassettesimo paese firmatario. La Convenzione di Aarhus è stata negoziata dalla Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE) nell'ambito della sua struttura legale ambientale paneuropea. Mira sostanzialmente a sollevare il velo sulla segretezza ambientale ed a rafforzare i diritti ambientali dei cittadini. Ad oggi è stata ratificata da Albania, Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Danimarca, Estonia, Georgia, Ungheria, Italia, Kayakistan, Kyrgystan, Repubblica Moldava, Romania, l'ex Repubblica Jugoslavia della Macedonia, Tajikistan, Turkmenistan ed Ucraina. I recenti picchi raggiunti dall'ozono hanno nuovamente messo in luce la necessità da parte del pubblico di ottenere informazioni tempestive circa l'ambiente, affinché sia in grado di prendere le opportune precauzioni come, ad esempio, tenere al riparo i bambini vulnerabili. La Convenzione di Aarhus mira ad assicurare che tutti abbiano accesso a questo tipo di informazioni e tende ad evitare che i governi insabbino i disastri ambientali. Ciò dovrebbe prevenire qualunque tipo di ripetizione delle smentite e la confusione che seguirono al disastro di Chernobyl nel 1986. La Convenzione permette inoltre ai cittadini comuni di avere voce nel processo decisionale che incide sul loro ambiente, come ad esempio sull'ubicazione delle discariche di rifiuti tossici. In ultimo, la convenzione mira ad assicurare che le autorità pubbliche e gli inquinatori che contravvengono alle regole possano essere citati in giudizio sia dai singoli che da organizzazioni non governative. (...) http://www.unece.org/press/pr2001/01env06e.htm
---------- La Carta della Terra Fonte: Good News AgencyPer oltre un decennio diversi gruppi in tutto il mondo cercarono di creare una Carta della Terra che dichiarasse i principi etici fondamentali per uno stile di vita sostenibile. Centinaia di gruppi e migliaia di persone furono impegnate in questo processo. Rappresentanti di governi e di organizzazioni non governative lavorarono per assicurare l'adozione di una Carta della Terra durante il Summit della Terra a Rio de Janeiro nel 1992. Ma i tempi non erano maturi. Così, una nuova iniziativa per la Carta della Terra è stata varata dal Consiglio della Terra e dalla Croce Verde Internazionale nel 1994. Nel 1977 è stato costituito un Comitato per la Carta della Terra per guidare il progetto e la stesura della Carta. Il Segretariato del Comitato è presso il Consiglio della Terra in Costarica. Nel marzo 1997, alla conclusione del Forum Rio+5 a Rio de Janeiro, la Commissione per la Carta della Terra ha emesso la Bozza di Riferimento per la Carta della Terra. La Commissione ha inoltre!
richiesto consultazioni internazionali permanenti sul testo del documento.Tra il 1997 e il 1999 sono state costituite oltre quaranta commissioni nazionali della Carta della Terra e sono state tenute numerose conferenze sulla Carta stessa. Commenti e raccomandazioni da tutte le parti del mondo sono giunte al Consiglio della Terra e al Comitato per la definizione della Carta. Con la guida di questi contributi al processo consultivo, il testo della Carta è stato ampiamente rivisto. Nell'aprile 1999 la Commissione della Carta della Terra ha emesso la seconda Bozza di Riferimento. La fase consultiva è continuata per tutto il 1999 al fine di offrire ad individui e gruppi un'ulteriore possibilità di contribuire alla stesura. Quale risultato di questa fase consultiva mondiale, la Commissione della Carta della Terra ha emanato una versione finale della Carta della Terra a seguito della riunione alla Direzione Generale dell' UNESCO a Parigi del 12-14 marzo 2000.
www.earthcharter.org ----------USA: 50 Summit per La Carta della Terra nella sua marcia verso Rio+10 Fonte: Good News Agency L'Istituto per l'Etica e il Significato - un'organizzazione di base per lo sviluppo della comunità - insieme con La Carta della Terra USA, organizza i primi Summit di base della Cura e dello Spirito Comunitario per promuovere i principi della Carta della Terra tramite lo sviluppo di iniziative locali, regionali e statali. Il 22 settembre verranno tenuti contemporaneamente cinquanta summit nei vari stati, che verranno collegati via video sulla rete per aumentare l'interesse e la partecipazione. La creatività e l'entusiasmo dei partecipanti verranno accesi con la presentazione di iniziative popolari che stanno trasformando i principi della Carta della Terra in azioni.
http://www.transformworld.org ---------- Giornata Mondiale dell'Etica Planetaria: 22 Settembre Fonte: Good News AgencyIl 22 settembre segna la prima "Giornata Mondiale dell'Etica Planetaria", con celebrazioni all'alba e riunioni locali che avranno luogo sul pianeta. Genti di molte culture e nazioni si uniranno sotto la bandiera del Festival della Coscienza Planetaria 2001 per celebrare una nuova etica per l'umanità al primo giorno di primavera del nuovo Millennio nell'emisfero sud. Al 5 settembre, gruppi in Nuova Zelanda, Australia, Taiwan, India, Ungfheria, Romania, Russia, Scozia, Brasile, Canada, Messico, USA e Isole Samoa hanno aderito alla Giornata. Il Festival della Coscienza Planetaria 2001 è il primo di una serie annuale di eventi e programmi globali che celebrano la nuova coscienza planetaria e la relativa etica ed azioni. La Giornata Mondiale dell'Etica Planetaria è la quarta iniziativa globale lanciata nell'ambito del Festival quest'anno. La quinta ed ultima nel 2001 sarà la prima Giornata Mondiale dell'Azione Planetaria il 21 dicembre. Il Festival della Coscienza Planetaria è un'iniziativa del Club di Budapest in collaborazione con l'Alleanza Fondatrice del PVF2001, i cui soci sono: Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale (Italia), First Steps International (Canada), Global Foundation for Understanding (Canada), Institute for Ethical Leadership (Canada), Pathways to Peace (USA), Sister Cities International - Pause for Peace Project (USA), The Club of Budapest USA, The Star of Tolerance (EU) and Towards the Third Millennium (Russia and Ukraine).
www.PlanetaryVision.net -------------------------------Fine delle news GEVAM, a risentirci alle prossime. Per comunicare con la redazione utilizzare gli indirizzi e-mail sotto riportati. Le news del GEVAM, a partire dal gennaio 2000, sono conservate ed accessibili nell'archivio del sito http://www.gevam.it e sono spesso recensite, selezionate e promozionate in rete, anche pubblicate parzialmente od integralmente nelle rubriche sull'ambiente di numerosi siti, webzine ed ezine.
G.E.V.A.M. O.N.L.U.S. GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE ASSOCIAZIONE del MEDITERRANEO Casella Postale 111, C/C Postale 13932157, 15033 Casale M.to AL ItalySede Legale via Marconi 5 (Palazzo Mossi), 15040 Frassineto Po AL, Comune del Parco Fluviale del Po tel. Fax 0142.487408 cell. 348.5243182 news at gevam.it - www.gevam.it - C.F. 91015510067
Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale.Presidente e Rappresentante Legale: Cav. Dr. Claudio Martinotti http://www.ricordati.com/claudiomartinotti.htm
Gli indirizzi da utilizzare sono esclusivamente questi: - mailto:gevam at gevam.it per richiedere le newsletter o cancellarsi - mailto:news at gevam.it per inviare documentazioni e per comunicazioni.- mailto:claudio.martinotti at gevam.it per comunicare con il Presidente del Gruppo.
Il gruppo GEVAM Onlus aderisce e/o collabora con: Federgev Italia, Bologna http://www.guardiecologiche.it; A.S.V.O. - M.I.N.A.E., I.N.S., Costa Rica http://www.minae.go.cr/ http://www.minae.go.cr/asvo/principal/voluntariado.htm http://www.ins.go.cr/; Associazione Amazonia, Manaus, Amazonas, Brasile http://www.amazonia.org; Osservatorio sui Balcani, Rovereto http://www.osservatoriobalcani.orgCONF ONLUS, Confederazione delle Associazioni non lucrative e del no profit, Roma http://www.confonlus.org/
C.N.V., Centro Nazionale per il Volontariato, Lucca http://www.cnv.cpr.it; FIVOL, Fondazione Nazionale per il Volontariato, Roma http://www.fivol.it; Rete di Lilliput per un'economia di giustizia http://www.retelilliput.it; Associazione PeaceLink Taranto http://www.peacelink.it/; Banca Popolare Etica, Padova http://www.bancaetica.com;Federparchi, Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali http://www.parks.it;
Centro Parchi Internazionale, Roma http://www.pna.it;Coordinamento Nazionale Uffici Stampa Organizzazioni Non Profit (ospitato dalla Federazione Nazionale della Stampa nel sito http://www.fnsi.it) Sito WEB del GEVAM pubblicato e aggiornato con la collaborazione di: Colibrì S.a.s. di Calvi Ginevra & C mailto:ginevra.colibri at libero.it, servizi di consulenza; Farm Multimedia S.r.l. di Roma http://www.farm.it, servizi multimediali Informazione ai sensi dell'art. 10 della legge 31 dicembre 1996 n. 675: il vostro indirizzo e-mail viene utilizzato esclusivamente per ricevere le nostre news. Esso non sarà comunicato o diffuso a terzi e non ne sarà fatto alcun uso diverso. Qualora desideraste essere eliminati dalla nostra newslist seguite le istruzioni sotto riportate e provvederemo alla cancellazione, diversamente ci legittimerete a proseguire nel servizio. Chi avesse ricevuto in prova le nostre newsletter e non fosse interessato a continuare a riceverle, lo comunichi via E-mail riportando la frase sotto predisposta, ovviamente utilizzando l'indirizzo E-mail a cui pervengono: "Cancellatemi dalla lista dei destinatari delle vostre news" mailto:gevam at gevam.it Per sostenere l'attività del GEVAM-ONLUS potete effettuare un versamento di importo libero oppure iscrivervi come soci ordinari (£. 50.000 annue) o sostenitori (£. 100.000 minime annue) o permanenti (£. 300.000 una tantum) sul conto corrente postale n. 13932157 intestato a GEVAM-Onlus Casale Monferrato AL. Le erogazioni sono detraibili fiscalmente nei limiti di quanto previsto dal D.L. 460/97. Se vi occupate di vigilanza ambientale o siete interessati a dialogare ed informarvi sulla legislazione ambientale e su problematiche di servizio, visitate il sito http://www.vigilanzambientale.it (partnership progettuale Gruppo Gevam Onlus) ed iscrivetevi alla apposita mailing list presente sul sito. A tutti i lettori delle nostre newsletter viene offerto gratuitamente un biglietto da visita virtuale su spazio messo a disposizione dal sito http://www.ricordati.com ed elaborato dal Webmaster del sito. Per ulteriori informazioni rivolgersi direttamente al sito, cliccando sull'apposito spazio "biglietti da visita" segnalando di essere simpatizzanti, amici, collaboratori, iscritti, ecc., del gruppo GEVAM ONLUS Chi fosse interessato a Rozza Italia, Movimento Cosmopolita d'Opinione, Responsabile: Claudio Martinotti Indirizzo mailto:rozzaitalia at farm.it - Per iscriversi e consultare archivio: Sito WEB: www.ricordati.com/rozza-italia.htm - Dossier ROZZA ITALIA su www.ricordati.com - I messaggi della nuova newsletter di ROZZA ITALIA a partire dal giugno 2001 ed ogni ulteriori informazioni si trovano in http://www.domeus.it/circles/rozzaitalia
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