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proposta di appello per il controvertice NATO (Fwd) [infoaut99]
- Subject: proposta di appello per il controvertice NATO (Fwd) [infoaut99]
- From: "glr" <glr.y at iol.it>
- Date: Sat, 8 Sep 2001 00:01:01 +0200
- Priority: normal
Tra l'altro:
" L'Italia è stata portata in prima linea nelle politiche belliche della NATO, a partire dall'impresa del Kosovo condivisa da tutta la socialdemocrazia europea e di cui tutti possono ora misurare le micidiali conseguenze sui popoli, fin in Macedonia; mentre ancora non sono calcolabili quelle sui corpi delle persone colpite anche dall'uso dell'uranio impoverito. Noi dunque non ci mobilitiamo solo contro una riunione, ma contro la persistenza stessa di quest'alleanza di morte, che garantisce oggi la follia d'un sistema mondiale d'oppressione, sfruttamento ed esclusione. "
* ( questa proposta di appello è stata redatta al termine della riunione fissa del giovedì della Rete No Global al laboratorio occupato SKA a cui ieri hanno preso parte diverse decine di rappresentanti di gruppi e associazioni anche esterne al percorso della Rete No Global. )
Giorgio Ellero
<glr.y at iol.it>
------- Forwarded message follows -------
To: infoaut99 at yahoogroups.com
From: striker at ecn.org
Date sent: Fri, 07 Sep 2001 16:14:22 -0000
Subject: [infoaut99] proposta di appello per il controvertice NATO di Napoli (26-27 settembre)
NESSUNO SCUDO TRA NOI E LE STELLE*
L'umanità contro la Nato e i signori della guerra
riuniti a Napoli il 26 e 27 settembre
Il 26 e 27 settembre i ministri della difesa e i capi di stato
maggiore della NATO si riuniranno a Napoli. Costretto ad accasermarli nell'accademia aeronautica di Pozzuoli, il governo Berlusconi ha di fatto riconosciuto l'ostilità della città ai signori della guerra e della morte: un'ostilità che già il 17 marzo contro il Global Forum ha preso le forme di un movimento di massa capace di far valere le sue ragioni e di battere la violenza della repressione. Così ora, a Napoli, dopo le straordinarie giornate di luglio a Genova contro il G8, la città non può più essere divisa e occupata militarmente dal potere con alcuna "zona rossa". Il movimento globale in marcia anche a Napoli contro le politiche neoliberiste e per un altro mondo possibile, chiama ora alla mobilitazione nazionale e internazionale nei giorni stessi del vertice, per far tornare la città crocevia dei popoli del Mediterraneo e delle loro lotte per la giustizia che sola può costruire la pace. Noi, uomini e donne impegnati al fianco delle popolazioni sotto i bombardamenti, a Sarajevo come a Belgrado, come in Kosovo, o sotto il tiro di eserciti oppressori che la NATO accoglie o di cui è complice, a Gerusalemme come a Dyarbakyr, chiamiamo tutti coloro i quali si prendono a cuore le sorti
e il futuro dell'umanità e perciò si oppongono alla gendarmeria globale dei potenti, ad essere a loro volta a Napoli per chiedere:
- Lo scioglimento della NATO e di tutti i patti militari del mondo
- Il taglio delle spese militari, contro la corsa al riarmo il cui più
perverso emblema è il progetto USA di "Scudo Stellare" il cui gigantesco e inutile costo basterebbe a risolvere il problema
dell'approvvigionamento idrico delle popolazioni povere del mondo
- L'arresto delle politiche neoliberiste di taglio alle spese sociali, di
privatizzazione dei servizi pubblici e di precarizzazione del lavoro
promosse dai poteri del capitale globale, coordinati negli organismi
internazionali come il WTO a guardia dei quali è collocata la NATO,
braccio armato della globalizzazione neoliberista
- La liberazione dei territori e delle popolazioni dalle servitù militari, che non tollerano alcun confine geografico ed etico come dimostra l'impunità dei responsabili della strage del Cermis, e dalle produzioni nocive ad esse legate
- Lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica in direzione di obiettivi di pace e di sostegno ai bisogni umani, fuori dal controllo del mercato delle guerre e dell'apparato militare-industriale.
L'Italia è stata portata in prima linea nelle politiche belliche
della NATO, a partire dall'impresa del Kosovo condivisa da tutta la
socialdemocrazia europea e di cui tutti possono ora misurare le
micidiali conseguenze sui popoli, fin in Macedonia; mentre ancora non sono calcolabili quelle sui corpi delle persone colpite anche dall'uso dell'uranio impoverito. Noi dunque non ci mobilitiamo solo contro una riunione, ma contro la persistenza stessa di quest'alleanza di morte, che garantisce oggi la follia d'un sistema mondiale d'oppressione, sfruttamento ed esclusione.
Napoli sopporta sul suo territorio molti importanti comandi e basi della NATO, con il rischio insostenibile recato dagli armamenti nucleari della flotta USA e dall'inquinamento elettromagnetico dei centri di comunicazione militari. Senza rimuovere queste presenze nefaste e queste condizioni insopportabili è davvero difficile e ipocrita parlare di Napoli "capitale della pace nel Mediterraneo".
I giorni del vertice rinserrato a Pozzuoli sono allora l'occasione per ribadire che la NATO a Napoli è ospite non gradito e che la città vuole vivere in un mediterraneo liberato dalle flotte e dalle bombe di chi genera guerre endemiche e blinda, contro i migranti, le nuove frontiere dell'esclusione e della discriminazione.
Per questo proponiamo iniziative che pongano al centro la città e il contesto della sua storia e della sua civiltà.
Per questo proclamiamo il nostro rispetto per le persone e la città stessa.
Per questo ancora chiamiamo ad un patto di lotta il movimento di contestazione globale, i popoli del mediterraneo e le genti del Mezzogiorno d'Italia, protagonista della battaglia contro un modello di sviluppo che devasta l'ambiente e il patrimonio culturale, priva il lavoro di diritti e dignità e nega al non lavoro ogni futuro e qualsiasi garanzia di reddito.
E' da questo sud che vogliamo indicare la prospettiva dell'unità tra movimento anti-globalizzazione e lotte sociali, già a partire da quest'autunno segnato dalle battaglie sul salario, sulle pensioni, sulla scuola e in generale da una ripresa del conflitto per il cambiamento della società.
Sappia il governo italiano, sappiano i governi dell'Alleanza di Morte,
sappia il superpotere degli Stati Uniti, che nessun ricatto, nessuna
minaccia e nessuna trappola fermeranno il cammino di chi vuole Napoli capitale di pace contro la Nato il 26 e il 27 settembre.
Il movimento non consentirà che si ripeta la selvaggia violenza della repressione dello stato vista a Napoli il 17 marzo e ancor più a Genova il 20 e 21 luglio e avrà per sempre nel cuore e nella mente Carlo Giuliani, ucciso da quella violenza, e tutti coloro i quali hanno subito i maltrattamenti, le torture, la galera, a Napoli come a Genova.
Perciò il 26 e il 27 settembre porteremo la sfida delle nostre ragioni ai potenti della Terra.
Lo faremo con intelligenza e con la forza che abbiamo, quella delle nostre ragioni e delle nostre parole. Così come articoleremo, nella settimana che precede il vertice NATO, mobilitazioni, assedi, catene umane, azioni dirette, forme di disobbedienza dinanzi alle basi NATO, alle fabbriche di armi, ai presidi militari in tutte le città d'Italia.
Invitiamo quindi per il 26 settembre a costruire un grande convegno internazionale sull'ordine del neoliberismo e sulla sua logica di guerra, che processi la NATO e discuta delle alternative possibili, dall'Europa al Medio Oriente, dal Messico alla Colombia.
Sempre il 26, come proposto dal movimento delle donne, occuperemo il centro della città con un "Teatro di Pace", alternativo anche ai linguaggi e ai codici maschili della guerra di genere, parallela alla guerra contro i popoli.
Il 27 settembre, anche contro ogni pretesa anticostituzionale di limitare il diritto a manifestare, saremo nelle strade di Napoli con un grande corteo, pacifico nelle forme e non pacificato nei contenuti, dietro e insieme ai nostri fratelli kurdi e palestinesi, contro l'ordine dei potenti e dei loro eserciti, per un altro mondo possibile senza armi né guerre.
*[questa proposta di appello è stata redatta al termine della
riunione fissa del giovedì della Rete No Global al laboratorio
occupato SKA a cui ieri hanno preso parte diverse decine di
rappresentanti di gruppi e associazioni anche esterne al percorso
della Rete No Global.
Questa proposta di appello sarà discussa in sede definitiva
nell'assemblea di domani 8 settembre. Invitiamo tutte le
associazioni, i movimenti di lotta e i gruppi di Napoli e della
Campania a sottoscrivere quest'appello e prendere quindi parte alla
costruzione di un coordinamento cittadino in preparazione del
controvertice, nell'ottica di costruire un luogo comune, aperto ed
includente, di confronto, riflessione e iniziativa politica (il Napoli
Social Forum?) che riesca anche ad andare oltre la scadenza contro la NATO di fine settembre.
Al termine dell'assemblea di domani, ci muoveremo in corteo verso la prefettura e il consolato americano].
NESSUNO SCUDO TRA NOI E LE STELLE
Domani 8 settembre ore 16
appuntamento fuori il Maschio Angioino
ASSEMBLEA ITINERANTE
- Spalti del Maschio Angioino
- Piazza Municipio (Comune di Napoli)
- Piazza Plebiscito (prefettura)
per finire dinanzi al consolato americano
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