G8:Cooperative Sociali Reggio Emilia



Da lettere al direttore Emilianet 5.8.2001

G8, il punto di vista della cooperazione sociale reggiana


REGGIO EMILIA (3 ago.) - Le cooperative sociali della provincia di
Reggio Emilia, che per adesione culturale, motivazionale e ideale sono
quotidianamente impegnate nel rimuovere le cause di ingiustizia sociale
a favore delle fasce di popolazione più emarginate attraverso scelte di
impresa sociale a tutela dell'ambiente, della finanza etica e del
commercio equo e solidale, sono interessate ad una costruttiva ed
efficace collaborazione con tutti coloro che rifiutano le forme di una
globalizzazione incontrollata, pagata dai più poveri a beneficio dei
ricchi.

I recenti fatti legati al G8, che hanno visto il coinvolgimento diretto
di organizzazioni del nostro territorio, sia a Genova che a livello
locale, ci inducono a esprimere pubblicamente alcune considerazioni per
dare continuità al dialogo e all'approfondimento di quelle tematiche
sollevate in queste giornate, gettando le basi per una partecipazione
attiva e condivisa alla costruzione di reti locali di impegno di
sensibilizzazione e di azione.
Riteniamo innanzitutto che il movimento per la globalizzazione dei
diritti e dei doveri nel suo insieme debba porsi urgentemente il
problema della violenza al suo interno e debba in ogni modo prendere le
distanze da chi la pratica come metodo di protesta. Questa necessaria
responsabilizzazione in nessun modo può attenuare il giudizio e la
protesta sull'esercizio indiscriminato e incontrollato della violenza da
parte delle forze dell'ordine: ciò che è accaduto a Genova è indegno di
uno stato democratico. Come pure le incursioni notturne di sabato 21
luglio ci sembrano frutto di una predeterminata aggressione da parte di
chi ha il compito istituzionale affidatogli dai cittadini attraverso le
regole che insieme si sono dati di garantire a tutti il libero esercizio
dei diritti tutelandone le diverse manifestazioni. E' grave che, come si
verificato e ampiamente documentato da testimoni diretti, manifestanti
pacifisti e inermi siano stati brutalmente aggrediti in modo
ingiustificato e gratuito.

Chiediamo pertanto che le responsabilità di questi gravi fatti vengano
al più presto individuate e sottoposte al giudizio degli organi
competenti. Ma soprattutto ci auguriamo che il malessere, la paura e il
senso di disagio che colpisce tutti in questi giorni non si traduca in
un limite al compiersi di tutte quelle iniziative di dissenso,
sensibilizzazione e condivisione che, quando espresse in forme pacifiche
e non violente, si trasformano in civile strumento di partecipazione
attiva, consenso e impegno per tutta la comunità e sono tra i valori
fondanti della nostra Costituzione.

Chiediamo inoltre che gli 8 Paesi più arricchiti del mondo si facciano
carico in modo responsabile e democratico dei Paesi più impoveriti del
mondo sottolineando che noi tutti interessati alla globalizzazione dei
diritti e dei doveri pur abitando in uno dei Paesi più arricchiti del
mondo, possiamo contribuire positivamente all'affermazione dei diritti
dei cittadini del mondo. Ci teniamo a ribadire che il consumo critico,
la finanza etica, la solidarietà - e non la carità pelosa dei ricchi,
sono strumenti che ognuno di noi è chiamato a praticare nel quotidiano
se crede nella pari dignità degli esseri umani in quanto tali.


Sottoscrivono:
CONSORZIO SOLIDARIETA' SOCIALE OSCAR ROMERO
COOPERATIVA SOCIALE ANEMOS
COOPERATIVA SOCIALE CORESS
COOPERATIVA SOCIALE DIMORA D'ABRAMO
COOPERATIVA SOCIALE BOTTEGA DEL LAVORO
COOPERATIVA SOCIALE ELFO
COOPERATIVA SOCIALE KOINE'
COOPERATIVA SOCIALE IL GIRASOLE
COOPERATIVA SOCIALE IL FIORE
COOPERATIVA SOCIALE IL VILLAGGIO
COOPERATIVA SOCIALE LA VIGNA
COOPERATIVA SOCIALE L'ECO
COOPERATIVA SOCIALE MARA
COOPERATIVA SOCIALE NUOVO RACCOLTO
COOPERATIVA RAVINALA

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Associazione Resistenza e Pace
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