dibattito della rete controg8



Si concluderà venerdì 6 luglio alle 21, al dopolavoro ferroviario di
viaAndrea Doria 9, il ciclo di incontri organizzato a Genova  dalla rete
controg8 su "I percorsi del potere economico verso il dominio mondiale"

Relatori dell'ultimo incontro saranno:

Jann Moulier, professore all'università della Bretagna
Sandro Mezzadra, docente all'università di Bologna
Helmut Dietrich, dell'Istituto per la ricerca sociale di Amburgo
Alessandro Dal Lago, preside della facoltà di Scienza dell'educazione di Genova
che parleranno su "GLOBALIZZAZIONE E MOVIMENTI MIGRATORI"

Il ciclo di incontri organizzato dalla rete controg8 è stato una delle più
efficaci risposte a quanti accusano i movimenti di contestazione al G8 ed
al neoliberismo di dedicarsi solo alla protesta di piazza perchè privi di
convincenti argomentazioni.
Iniziato nell'ottobre scorso con la conferenza del missionario Alessandro
Zanotelli, ha dato modo ai genovesi di ascoltare le argomentazioni di
sindacalisti come Gianni Italia e Giancalo Patrignani; docenti universitari
come Giulio Girardi, teologo della liberazione, Marco Revelli, sociologo e
giornalista e Riccardo Petrella, tra i massimi esperti mondiali sul prolema
delle acque; economisti come Alberto Castagnola ed Emilio Molinari;
saggiste come Carla Ravaioli e Giovanna Ricoveri; il biologo Gianni
Tamino,membro del comitato nazionale per la biosicurezza e le
biotecnologie. Di particolare interesse è stato l'incontro con don Luigi
Ciotti e con il magistrato Giancarlo Caselli, che hanno parlato di mafie
internazionali i globalizzazione della criminalità.
Sono già stati avviati accordi con una casa edistrice disposta a publicare
le relazioni svolte.
Nel depliant illustrativo dell'iniziativa si legge. "Gli otto paesi più
ricchi del mondo non hanno ricevuto alcuna legittimazione tramite accordi o
trattati internazionali.
Essi rispondono solo a se stessi e si arrogano il diritto di governare il
pianeta applicando politiche di mercato che li rricchiscono sempre di più,
facendo nel contempo aumentare la povertà e lo sfruttamento di risorse
ambientali nei paesi del terzo mondo.
Inoltre queste politiche danno origine a fasce sempre più larghe di
emarginazione e di povertà anche all'interno dei paesi dominanti, ampliando
il divario tra ricchi e poveri"
I genovesi hanno ormai ben chiaro che la promessa di dare visibilità
internazionale alla loro città grazie al vertice dei G8 non compensava i
disagi loro imposti  e non era sufficiente a nascondere i fatto che gli
otto in procinto di incontrarsi a Genova non sono che otto pre-potenti
venuti ad ostentere la loro forza.
Ma, anche grazie ad iniziative come quella che sta per concludersi, stanno
forse cominciando a considerare il popolo dei contestatori (e chissà che
non venga da oggi chiamato "popolo di Genova", anzichè "popolo di Seattle")
come la vera risorsa cui affidare la notorietà  internazionale della
propria bellissima città.

rete controg8
per la globlizzazione dei diritti

	http://www.controg8.org

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