18/06 Genova: LA POLIZIA SVEDESE SPARA PER DIFENDERE UN VERTICE DI POTENTI !

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Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
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Oggi pomeriggio, a partire dalle 16.30, alcuni rappresentanti della rete
controg8 distribuiranno il seguente volantino di fronte al consolato
svedese a Genova, via De Marini 61 (zona WTC):


LA POLIZIA SVEDESE SPARA PER DIFENDERE UN VERTICE DI POTENTI !

Per una volta almeno, giornali e televisioni non hanno censurato le
immagini terribili di Goteborg: un poliziotto ha sparato ad un manifestante
che aveva appena lanciato un sasso.
Abbiamo comunicato da tempo la nostra scelta di manifestare in modo
nonviolento controg il g8 di Genova, e confermiamo che non porteremo in
manifestazione alcun oggetto atto ad offendere, e non colpiremo persone ne'
cose: ma la polizia svedese ha commesso un atto che non ammette
giustificazioni.Consentire agli agenti di sparare durante un'operazione di
ordine pubblico, e difendere il suo operato , come ha fatto il ministro
svedese della giustizia è un atto di gravità inaudita.
I fatti di Goteborg  ci preoccupano e ci addolorano, ma confermiamo la
nostra volontà di manifestare a Genova contro il vertice dei G8; sia che le
manifestazioni siano consentite, come dovrebbe garantire la costituzione
italiana, sia che vengano irresponsabilmente vietate.
E se il vertice di Genova venisse annullato, insieme alla nostra
soddisfazione per aver fatto "saltare i programmi", manifesteremmo anche il
nostro immenso dolore per quel manifestante, ancora sconosciuto, fucilato
per aver tirato un sasso.

						rete controg8
						per la globalizzazione dei
diritti

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  Comunicato

In relazione alle dichiarazioni del ministro Ruggiero, sull'opportunità di
aprire un canale di dialogo con i manifestanti, la rete controg8 sottolinea
ancora una volta che non presenterà alcun documento ne' alcuna richiesta
gli otto pre-potenti che si riuniranno a Genova, in quanto considera il
loro incontro privo di qualsiasi legittimità internazionale e le loro
politiche responsabili dell'ingiusto "ordine" che governa il nostro mondo.
Accetta invece, anzi lo sollecita da tempo tramite il GSF, un tavolo di
incontro con il governo italiano, volto a sancire il diritto per chiunque
di manifestare in modo nonviolento, come garantito dalla costituzione che
gli otto non hanno il diritto di abrogare.
Invita il governo italiano a farsi portavoce in tutte le istanze
internazionali cui partecipa delle richieste pressanti della società civile
per un rilancio del ruolo dell'ONU, per la cancellazione del debito dei
paesi poveri, per la ricerca di un'economia di giustizia

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