annuario - novembre 2000



NOVEMBRE 2000

Novembre apocalisse atomica in Puglia

Viene dagli Stati Uniti la sconvolgente notizia - tratta dal sito scientifico http://www.bullatomsci.org - che all'inizio degli anni '60 per quattro volte i missili Jupiter installati in Puglia (dotati di bomba H) furono colpiti da fulmini e si arrivò ad un passo dall'apocalisse atomica.


Novembre datteri irakeni

L'associazione "Un ponte per..." , dopo aver raccolto 30.000 firme per rompere l'embargo verso l'Irak (embargo che finora ha causato la morte di un milione e mezzo di iracheni), ed averle consegnate a Violante, consegue una prima vittoria con l'approvazione di una risoluzione che impegna il governo ad attuare dei primi passi verso una sospensione dell'embargo. Ma poiché il governo non fa niente (il ministero degli esteri dichiara anzi che non intende muoversi) viene lanciata un'iniziativa di disobbedienza civile che consiste nell'importare, violando le norme, i datteri iracheni. Maggiori informazioni e il modulo per ordinare i datteri, le potete trovare al sito http://www.unponteper.it/


4 novembre Barbiana

Oltre 500 le persone - molte delle quali giovani obiettori di coscienza - prendono parte al Giubileo degli Obiettori che Pax Christi promuove "in alternativa" al Giubileo dei militari. I luoghi scelti per la celebrazione sono Borgo San Lorenzo e Barbiana, ossia quelli dove visse don Lorenzo Milani che negli anni Sessanta fu processato per aver difeso i primi obiettori di coscienza, allora fuorilegge.
Informazioni: http://www.paxchristi.it/
L'Associazione Papa Giovanni XXIII interviene in occasione del Giubileo dei militari (19 novembre) ricordando la posizione della Chiesa espressa nelle encicliche e nei discorsi papali: "Secondo il Magistero la guerra oggi è lecita solo se è una guerra di difesa e se è un intervento di 'ingerenza umanitaria' a difesa di popoli oppressi, ed è in ogni caso sottoposta a fortissime limitazioni. Per citarne alcune: - è proibita con fermezza la guerra totale, cioè "ogni atto di guerra che indiscriminatamente mira alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei suoi abitanti", e quindi la guerra combattuta con armi atomiche, batteriologiche e chimiche, nonché i bombardamenti a tappeto (Gaudium et Spes, n. 80); - i militari sono obbligati a ribellarsi agli ordini dei superiori che obbligano a compiere dei crimini, tra cui "i metodi sistematici di sterminio di un intero popolo, di una nazione o di una minoranza etnica" (Gaudium et Spes, n. 79); - anche altre categorie professionali sono chiamate all'obiezione di coscienza contro la guerra (ad esempio i medici riguardo alle guerre combattute con armi nucleari, batteriologiche e chimiche, o gli scienziati
riguardo alla ricerca militare);
- si sospende il giudizio sulla corsa agli armamenti, che viene in ogni caso sottoposta a fortissimi vincoli (Gaudium et Spes, n. 81); - nel caso di interventi 'umanitari' essi devono avvenire sotto la guida di un'autorità internazionale universalmente riconosciuta, cioè l'ONU".


8 novembre Padova

Esce il bando dell'XII Corso di Perfezionamento sui diritti della persona e dei popoli dell'Università di Padova, che ha per tema "Diritti umani, politiche sociali, sicurezza nell'era della Globalizzazione". Il Corso - diretto dal prof. Antonio Papisca - si rivolge a insegnanti, amministratori di enti locali e regionali, responsabili di associazioni e gruppi di volontariato.
Per informazioni: http://www.cepadu.unipd.it/cepadu/prima/scuola/corso.htm


9 novembre

"Operazione Colomba - Corpo Civile di Pace in partenza per la Cecenia"

Il giorno 9 Novembre 2000 Albero Capannini e Andrea Pagliarani, due volontari dell'Operazione Colomba - il corpo Civile di Pace dell'Associazione Papa Giovanni XXIII - partono per una nuova missione in Cecenia. La loro missione è ad alto rischio e infatti scrivono: "Intervenire in questa regione, soprattutto nel conflitto ceceno che in questo momento e' il piu' aspro e acceso, e' veramente difficile. Anche perche', come occidentali, si rischia di venire rapiti con molta facilita', e chi lavora nel campo umanitario, non puo' fare a meno di assoldare una scorta armata permanente". Albero Capannini e Andrea Pagliarani rimarranno nel territorio della Federazione russa dal 9 al 23 Novembre, per continuare il lavoro già avviato nelle due missioni precedenti. Ecco cosa scrivono prima di partire: "Nonostante la quasi totale assenza di notizie e informazioni, dovuta allo scarso interesse e all'indifferenza dell'Occidente, la guerra in Cecenia sta continuando con inaudita violenza e senza nessuna prospettiva di una soluzione a breve termine: numerose sono le denunce delle organizzazioni umanitarie sulle innumerevoli violazioni dei diritti umani nei confronti della popolazione civile. I profughi (più di 200.000 nella sola Ingusetia) vivono in condizioni disastrose, chi prova a tornare a casa viene minacciato o ucciso. Nei famigerati "campi di filtraggio" succede di tutto e chiunque può essere internato con qualunque pretesto. La guerriglia risponde con altrettanta ferocia e determinazione, colpendo l'esercito russo con attentati, imboscate, e azioni di terrorismo. Il nostro governo e l'Unione Europea non fanno nulla per riportare la pace e per difendere i diritti delle persone, poiché la salvaguardia degli interessi economici è più importante. Il nostro obiettivo sarà di tentare di aprire una presenza permanente nella regione a sostegno della popolazione civile, cercheremo di andare a vivere con le persone che subiscono la guerra per condividere le loro sofferenze e cercare di essere la loro voce. Per noi gli interessi principali non sono quelli economici ma quelli umani. Non possiamo tacere di fronte a tanta violenza, che viene perpetrata contro persone innocenti nel silenzio complice del mondo". Informazioni: http://www.geocities.com/opcol


11 novembre Sottomarini nucleari
PeaceLink mostra su Internet le "crepe" del sottomarino a propulsione nucleare inglese Tireless che poteva giungere in Italia. "Chiediamo al governo e ai parlamentari - si legge in un cominicato - che vengano tenuti lontani dall'Italia il sottomarino nucleare inglese Triumph e altri sottomarini nucleari simili soggetti a crepe nel reattore". Aggiunge Francesco Iannuzzelli: "Anche i sottomarini statunitensi potrebbero avere i medesimi difetti che sono stati recentemente scoperti in quelli inglesi e che hanno provocato il grave incidente al Tireless del maggio scorso. E la gravita' dell'incidente al Tireless probabilmente e' ancora tutta da scoprire". Infatti l'esperto John P. Shannon, fisico e ingegnere nucleare che ha lavorato per 30 anni per la marina militare statunitense come responsabile della sicurezza nucleare rivela nuovi inquitanti retroscena (http://www.egroups.com/message/NucNews/1854) e illustra gli enormi rischi dei sottomarini nucleari e spiega perche' lo stesso tipo di incidente che e' capitato al Tireless potrebbe succedere anche sui sottomarini statunitensi della serie Seawolf (dei quali ce ne sono in giro 57...)".


13 novembre "Vado in Palestina"

L'europarlamentare Luisa Morgantini parte per una missione di interposizione nonviolenta in difesa della popolazione civile della Palestina. "Dal 27 settembre - afferma - ogni giorno i palestinesi muoiono, assassinati da un esercito invasore e da coloni brutali che abitano sulle terre sequestrate ai comuni e ai contadini palestinesi. Ogni giorno uso di fucili, missili, bombardamenti, torture. Ad oggi sono più di duecento i palestinesi morti, tra loro bambini/e, giovani, donne, uomini, più di 7000 i feriti, tra di loro persone che saranno invalide per sempre. I palestinesi chiedono e invocano la presenza sul loro territorio delle forze delle Nazioni Unite per essere difesi dal massacro. I comitati delle donne palestinesi lanciano un appello al mondo perché non resti in silenzio mentre i soldati israeliani sparano per uccidere ragazzi che tirano pietre. Nessuno fra i paesi che si dicono democratici e civili, e nemmeno l'ONU, per il veto degli Stati Uniti, ha raccolto questi appelli e intrapreso azioni efficaci per difendere la popolazione palestinese. Il mondo dei potenti osserva complice la strage di chi rivendica il suo diritto alla vita, alla terra, alla libertà. Noi donne italiane che crediamo nella pace vogliamo rispondere a questi appelli e portare i nostri occhi testimoni, i nostri corpi solidali nei luoghi in cui si violano i più elementari diritti umani. Andiamo in Palestina per fare quello che le Nazioni Unite non vogliono e che dovrebbero fare: interporsi pacificamente in difesa degli inermi, cercare di impedire la violenza quotidiana. E vogliamo continuare a costruire relazioni con donne e uomini, palestinesi e israeliani, che lavorano per una pace giusta: il riconoscimento dello Stato di Palestina nei confini del '67, il ritorno dei profughi alle loro case, lo smantellamento degli insediamenti israeliani, Gerusalemme città condivisa, capitale dei due stati".


15 novembre Milano

A Milano viene inaugurata in via Marco D'Agrate 11 la "Casa per la Pace di Milano". I locali di Casa per la Pace sono di proprietà del Comune di Milano. L'Associazione "Casa per la Pace" si assume l'onere dell'affitto e della gestione per offrire un servizio alla città. L'iniziativa è a cura di: MIR, Lega Obiettori di Coscienza, Gruppo Pace di S.Angelo, Beati i costruttori di pace (Mi), Associazione per la Pace, Pace e Dintorni. Per informazioni: lisacol at tiscalinet.it


25-27 novembre Viareggio

Seminario organizzato dai Berretti Bianchi dal titolo "chiamata alla pace 2" al quale partecipano una trentina di persone per occuparsi di quattro diverse situazioni: Belgrado, Pristina, Congo, Palestina.
Informazioni: Silvano Tartarini bebitartari at bcc.tin.it


26 novembre Locri (RC)

Viene a mancare don Giorgio Pratesi, per molti anni attivissimo animatore delle Campagne per l'Obiezione di Coscienza alle Spese Militari, a livello locale e nazionale. Tutti ne ricordano le doti di saggezza, equilibrio e serietà che hanno sempre caratterizzato il suo impegno.




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   Alessandro Marescotti