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28/05 Genova: iniziativa di Rete Contro G8 nel Centro Storico di Genova
- Subject: 28/05 Genova: iniziativa di Rete Contro G8 nel Centro Storico di Genova
- From: norma <norma.b at libero.it>
- Date: Mon, 28 May 2001 16:26:52 +0200
Agli organi di informazione- Con preghiera di diffusione Lunedì 28/5/01 alle ore 17 - presidio della Rete Contro G8 nel Centro Storico di Genova (piazza Campetto) Le notizie di questi giorni circa la chiusura del Porto di Genova nelle giornate del vertice, l'assurda e per certi versi ridicola campagna di criminalizzazione in corso contro chi verrà a manifestare pacificamente contro il sistema di dominio rappresentato dei G8, l'invito più o meno esplicito fatto ai genovesi ad abbandonare la città durante il vertice e le forti limitazioni agli spostamenti ed alle attività in conseguenza della realizzazione della cosiddetta "zona rossa" ci spingono a riaffermare la necessità di una presenza della società civile in questo importante momento. Nel corso del presidio inviteremo i cittadini del Centro Storico a sottoscrivere una petizione nella quale si richiedono precise garanzie alle Istituzioni circa l'agibilità del quartiere da parte dei suoi abitanti durante lo svolgimento del vertice G8. Distribuiremo un volantino, che alleghiamo in coda a questo messaggio, per invitare i genovesi a restare in città durante le giornate del G8. Consegneremo ai cittadini un drappo nero da esporre alle finestre delle case durante lo svolgimento del vertice per protestare simbolicamente contro i lutti provocati dal sistema di potere violento rappresentato dai G8. Rete Contro G8 - www.controg8.org Lettera aperta ai Genovesi: contro il G8, a Luglio restiamo in città! Come sai, la tua città sarà visitata, il prossimo luglio, dai "G8", dal loro immenso apparato di sicurezza e da una folla di giornalisti e operatori dei mass-media di tutto il mondo. Sarà "invasa", contemporaneamente, da migliaia di persone delle più diverse nazionalità, età ed estrazioni che avranno scelto di manifestare con la loro presenza e con le forme di espressione più diverse contro le politiche che i G8 non solo rappresentano, ma attivamente perseguono e mettono in atto globalmente. La contestazione a tali politiche non implica in sé alcun tipo di violenza contro persone, cose, rappresentanti delle istituzioni; mentre, per inciso, alle azioni dei G8 la violenza è connaturata: come sai la produzione e l'esportazione di armi, l'uso della guerra, la distruzione dell'ambiente, l'uso del debito e della finanza e il sostegno a governi dittatoriali per saccheggiare le risorse altrui sono state purtroppo la sostanza dei rapporti delle nazioni industrializzate con il resto del mondo, con i deboli e con la natura. Ciò è ammesso ormai anche dai G8 stessi, che però nelle sedi istituzionali (anche a Genova come a Seattle, Quebec ecc.), propongono come rimedio le stesse cause del disastro attuale: rimuovere qualsiasi regola in campo economico, trasformare il Terzo Mondo in una riserva di lavoro a basso costo, imporvi il consumismo facendo sparire le culture, sfruttare distruttivamente le zone in cui l'ambiente è ancora sano. È per questo che così tante persone verranno a Genova il prossimo luglio a dire no ai G8, a parlare di alternative a questo pensiero, a chiedere e a proporre altri modelli di sviluppo. La stragrande maggioranza di queste persone rifiuta la violenza in ogni sua forma e non metterà in atto alcuna azione distruttiva; cercherà di permettere a tutti di essere presenti nelle strade della città senza rischi per la propria sicurezza. Ma da mesi, da gran parte delle forze politiche e istituzionali ci vengono attribuite intenzioni esattamente opposte. Questo sforzo di falsificazione e di condanna delle intenzioni si concretizzerà probabilmente nei giorni del vertice in provocazioni, ulteriori limitazioni delle libertà individuali, insomma in un clima di terrore che se degenererà nei giorni del vertice farà il gioco dei G8 perché screditerà la contestazione e le sue proposte. Nessuno di noi vuole che ciò succeda! Ma succederà più facilmente se la città sarà disertata dai Genovesi. Ed è quello che si vorrebbe! Da mesi infatti un clima di paura e diffidenza viene alimentato, e nutrito con le solite immagini di vetri infranti, di saccheggi e auto incendiate. - Si cerca di creare un vuoto di comunicazione, una frattura tra la città e la contestazione, più o meno apertamente si invita o si cerca di spingere i Genovesi a restare a casa o addirittura a lasciare la città. - Si cerca di spingere i Genovesi ad essere assenti, a perdere l'occasione di un evento che li riguarda quanti altri mai, come cittadini di Genova e contemporaneamente di un mondo globalizzato in cui le conseguenze delle azioni degli "8 grandi" economiche, sociali, ambientali, non risparmiano nessuno. - Si vorrebbe che tutti noi si firmasse una delega in bianco che assegnerebbe al G8, che non è un'istituzione democratica né internazionalmente riconosciuta, le decisioni sul nostro futuro, sulla nostra salute, sui rapporti tra i popoli. Per questo ti invitiamo ad essere presente : agli incontri culturali di preparazione al G8, a tutte le iniziative di preparazione e soprattutto nei giorni del vertice: scendendo nelle strade e nelle piazze, per vivere la tua città anche in quelle giornate, anche solo per vedere, comunicare, godere della musica, dei colori e delle espressioni creative che le mille culture dei gruppi che scenderanno a Genova a luglio porteranno. E se vorrai partecipare alle manifestazioni, ci sarà la possibilità di esprimere in sicurezza la propria individualità, le proprie opinioni e proposte. Non lasciare la tua città, non cedere alla violenza e ad alcun ricatto. Rete Contro G8 - www.controg8.org - ciclinprop. Piazza Palermo 10/b Genova Per ritirare la sottoscrizione a questo gruppo, inviare un'e-mail a info_controg8-unsubscribe at egroups.com, per maggiori informazioni: controg8 at libero.it
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