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3 giugno a Bologna ultima versione
- Subject: 3 giugno a Bologna ultima versione
- From: "Ecoistituto del Veneto" <info at ecoistituto.veneto.it>
- Date: Fri, 25 May 2001 19:28:37 +0200
13 maggio 2001: gli elettori hanno sciolto Il Girasole e il Sole che rideva DOMENICA 3 GIUGNO A BOLOGNA VOLA LA SPERANZA ECOLOGISTA E NONVIOLENTA Da un pezzo non c'era più anima, non c'erano progetti, né iniziative reali costruite da persone reali. Da un pezzo il mondo ambientalista e nonviolento assisteva sbigottito e impotente alla progressiva putrefazione della rappresentanza politica "verde". Tutto è iniziato quando gli "eletti" hanno voluto trasformare il movimento in partito. La Federazione dei Verdi, nata negli anni '80 come rete di associazioni locali, si è ridotta sempre più ad una ristretta cerchia di "onorevoli" tuttologi, che dovevano "portare la voce del movimento" e invece hanno portato se stessi nelle stanze ovattate della politica, omologandoi Verdi ufficiali ad uno dei tanti partitini che recitano sul palcoscenico romanodi destra, di centro e di sinistra (giungendo persino ad approvare la guerra del Kossovo...). Per fortuna negli ultimi dieci anni gli ideali e le battaglie ambientaliste, per le energie rinnovabili, una mobilità più leggera, la prevenzione dei rifiuti, l'uscita dal consumismo, i diritti dei più deboli e degli altri animali, le alternative alla guerra e agli eserciti, la difesa della bio-diversità, delle culture locali, della fertilità della terra e dell'integrità dei cibi, le iniziativeper la crescita di una cultura ecologista dentro e fuori la scuola, per la soluzione nonviolenta dei conflitti, per l'obiezione di coscienza ed il servizio civile, per la prevenzione delle malattie degenerative, per un'economia ed una tecnologia più sostenibile e rispettosa degli equilibri di Gaia, delle popolazioni più povere e delle generazioni che ci seguiranno, che non possono vivere in un mondo in preda ai veleni chimici e alle radiazioni nucleari ed elettro-magnetiche, sono stati portati avanti dai comitati di base, dalle associazioni locali, dai/dalle singoli/e insegnanti , dagli ecologisti e dai nonviolenti, dai singoli tecnici, agricoltori o anche amministratori locali. Oggi noiamici della bicicletta, nonviolenti, obiettori di coscienza, consumatori critici, biologici, equo-solidali, allergici all'invasione della plastica e dei campi elettromagnetici, studenti e insegnanti anti-autoritari, animalisti, noi donne e uomini di buona volontà, non possiamo rimanere impassibili di fronte alla stagione dei petrolieri, con il rilancio del nucleare, delle spese militari e della cieca crescita economica, così come sappiamo che non saranno le amenità di Bossi o i partiti dei Bersani, dei Mastella, o degli Intini a far risparmiare all'Italia la nuova ondata di cemento e asfalto promessa da Berlusconi:dal ponte di Messina alla variante di valico, dal Mose che strozza Venezia alla nuova enorme ed inutile galleria del Brennero, dal condono edilizio agli inceneritori di rifiuti, fino alle ennesime autostrade pedemontane, tirreniche, romee-adriatiche, basse-padane e chi più ne progetta più ne metta. Le due gambe sulle quali cammina il nostro movimento sono quelle dell'ecologiae della nonviolenza; siamo consapevoli che si tratta di un movimento carsico, che appare e scompare, ma c'è sempre, scorre e cresce. E' un movimento che fa un lavoro di coscienza, culturale, per cambiare gli stili di vita, ma sa anche quanto è importante la politicae la presenza nelle istituzioni, a partire da quelle locali. Per questo ci diamo appuntamento DOMENICA 3 GIUGNO DALLE ORE 10 ALLE 17 A BOLOGNA PRESSO LA SALA VERDE DELLA STAZIONE (Club Eurostar) per discutere liberamente della situazione e delle iniziative da prendere assieme. Una prima iniziativa viene proposta da un gruppo di Comitati contro i campi elettromagnetici; si tratta di due referendum nazionali: il primo per l'abrogazione dell'art. 1056 del Codice Civile sull' "elettrodotto coattivo", il secondo per l'abrogazione dell'art. 4 L. 223/90 (Legge Mammì sulle telecomunicazioni) nella parte in cui prevede la possibilità di esproprio da parte dei Comuni delle aree occupate dagli impianti radiotelevisivi. "...Il problema non è che nuova gente arrivi, in un modo o in un altro, al potere; ma che il potere sia esercitato in modo nuovo; altrimenti è meglio continuare a lottare e formare un terreno più favorevole per arrivare ad un "potere nuovo", magari cominciando da forme di potere locale, dove è meglio possibile attuare tipi di "potere aperto", che conta sulla costante collaborazione degli altri e possibilmente di tutti."(Aldo Capitini, da Teoria della Nonviolenza) Michele Boato, direttore Ecoistituto del Veneto "Alex Langer"; Mao Valpiana, direttore di Azione Nonviolenta e Cons. Comunale di Verona; Livio Giuliani, ricercatore; Gianni Tamino, docente di biologia, Università di Padova;Alessandra Cecchetto,ginecologa, ex deputata, Venezia; Pinuccia Montanari,Ecoistituto Emilia-Romagna; Serena Betti,Centro educazione maternità "Il Melograno", Verona; Francesco Bortolotto, docente di Chimica, già senatore, Vicenza; Nanni Salio, Centro Studi Domenico Sereno Regis, Torino; Luciano Benini, consigliere comunale, Fano; Alberto Tomiolo, portavoce Verdi della Colomba, Verona; Francesco Lo Cascio, Palermo; Davide Melodia,predicatore evangelico quacchero, Verbania; Piergiorgio Acquistapace,comitato regionale Verdi Molise; Luigi Riccio,Crotone; Daniele Lugli, Ferrara; Toio de Savorgnani,forestale, di Mountain Wilderness, Treviso; Piero Tracco,imprenditore, Rovigo; Paolo Predieri, Forum rifiuti Lombardia, Brescia; Roberto Battain eMimma Bonafede, Firenze;Luciano Capitini, verdi di Pesaro. Se sei d'accordo, oltre a venire a Bologna domenica 3 giugno, aggiungi la tua firma e allarga l'invito ai tuoi amici (dandone notizia al seguente indirizzo: info at ecoistituto.veneto.it o fax 041.950101
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