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Re: denigrare Cuba: Lavaggio del cervello a colpi di joystick e mouse (Fwd) [JUGO]
- Subject: Re: denigrare Cuba: Lavaggio del cervello a colpi di joystick e mouse (Fwd) [JUGO]
- From: "glr" <glr.y at iol.it>
- Date: Mon, 21 May 2001 22:09:29 +0200
- Priority: normal
* On: 20 May 01, at 9:56 * Subject: Re: denigrare Cuba: Lavaggio del cervello a colpi * Gianni Zampieri <zampieri.gg at libero.it> wrote: > Spero però che l'odio per "quegli Yankee maledetti" non sia rivolto a tutti i cittadini americani, tra i quali sono sicuro esserci delle ottime persone. Personalmente non odio nemmeno quelle meno buone, come non odio qualche "hijo de p..." cubano, che pure sicuramente esiste. > > Sarei infine felicissimo se Fidel Castro, che per altro ammiro, riconoscesse l'esistenza e poi liberasse dalle carceri gli oppositori politici che vi si trovano; darebbe una lezione agli yankee e toglierebbe una macchia pesante dalla bandiera della rivoluzione. Beh, non è che scrivendo "vorrei veder morire di rabbia quei maledetti janqui" pino abbia sparato bombe all'uranio sugli usa... Per quanto riguarda i meno buoni d'ogni dove, odio no ma giustizia e giudizio almeno morale sì, per chi cittadino Usa mantiene e supporta le politiche Usa, anche se va detto che da Seattle e da Nader ma anche da prima, per non tornare al '69, qualcosa si muove anche là. Poi, di hijos de p... cubani è piena la Florida, ma sicuramente qualcuno ce n'è ancora sull'isola, magari in incognito. Ricordo in proposito l'anniversario recente dell'uccisione a Cuba di un turista italiano, di cui mi scuso di non ricordare il nome. Agli altri hijos de p... , quelli cubani, che ci pensi Cuba come suo diritto e dovere. Detto questo, va considerato che il cittadino medio cubano non porta certo le responsabilità politiche del cittadino medio Usa, e non da oggi, da cui deriva il motto latinoamericano "maledetti janquis" (basta leggersi Hemingway, Steinbeck, Chinasky-Bukowsky). Intanto quindi, consiglierei ad Amnesty di concentrarsi sul sistema giudiziario e carcerario Usa, ben più pesante e discriminatorio, anche politicamente ma soprattutto socialmente, di quello cubano, modello cui anche l'Italia - non di Berlusconi ma anche del Cs - va ispirandosi. Se e quando il modello politico, sociale e giudiziario cubano diventerà modello per tutto il mondo occidentale e oltre al posto di quello Usa, sarà occasione per Amnesty di occuparsene a tempo pieno. Chissà perchè sempre i deboli - soprattutto se oppositori o antagonisti degli Usa - devono apparire o essere assolutamente immacolati (per "togliere ogni macchia alla rivoluzione"), o chiamati Hitler. cari saluti ----- Giorgio Ellero <glr.y at iol.it> - <glry at libero.it> http://digilander.iol.it/glry -----
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