R: [lilliput-g8] Il ruolo di Internet



Simone Cialdi ha due grandi ragioni:
1) Seattle cammina su internet. E' vero che internet non è di tutti (come
dice Marco Servettini, insieme a molte cose sagge), ma neppure leggere
giornali e riviste, o incontrare occasioni
culturali-politiche è di tutti; basta, intanto, che questo mezzo lavori
aperto e a servizio di
tutti, come sempre ogni mezzo;
2) Seattle non comunica all'opinione pubblica.
Questo secondo è il vero problema. Più che ai G8 - o peggio alla polizia ! -
ci dobbiamo rivolgere all'opinione pubblica.
La MIA TESI è questa: una bella lettera argomentata e sintetica, non
aggressiva, che riesca a farsi pubblicare su un grande giornale, e venga
letta da 100.000 persone (non è impossibile, sui 500-600 mila lettori dei
grandi quotidiani) vale più di un corteo di 100.000 manifestanti, i quali
vengono visti da qualche migliaio di cittadini infuriati con loro per il
disagio che provocano, e vengono presentati agli altri da giornali e tv solo
come spaccavetrine reali o potenziali.
Io credo al comunicare, al leggere e scrivere, molto più che al fare chiasso
per strada.
Perchè spendere tanto tempo ed energie per manifestazioni ad altissimo
rischio di equivoco totale (cioè, a tutto vantaggio del governo dei G8), e
così poco alla divulgazione argomentata?
Vogliamo discuterne?
     Enrico Peyretti
     peyretti at tiscalinet.it
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----- Original Message -----
From: <sc at pcco2.mi.infn.it>
To: <lilliput-g8 at it.egroups.com>
Sent: Thursday, April 19, 2001 3:28 PM
Subject: [lilliput-g8] Il ruolo di Internet


--- In lilliput-g8@y..., mservettini@t... wrote:
> Non voglio animare nessuna discussione, e ribadisco che questo
mezzo
> di comunicazione e' estremamente limitato perche':
> - non permettere di capirsi e di conoscersi
> - non e' accessibile per tempi e per spazi a tutti, quindi non e'
> democratico

mi pare che questa tua analisi non prenda in considerazione il fatto
molto importante che se il popolo di Seattle esiste questa esistenza
la dobbiamo unicamente ad internet.
Riguardo a questo ho due cose da dire:
1) secondo me il popolo di Seattle e' nato nel momento in cui e'
stato messo in rete il documento sul MAI, e quindi nel momento in cui
molte ONG di tutto il mondo avendo la possibilita' di comunicare tra
di loro attraverso internet hanno creato una rete informativa che ha
portato nel 1999 alla contestazione contro il WTO a Seattle (senza
internet questa cosa non sarebbe stata neppure vagamente possibile
per la mancanza pratica di possibilita' di comunicazione su vasta
scala).
2) le contestazioni messe in atto fino ad oggi da quella di Seattle
in poi secondo me non hanno mai avuto come scopo effettivo la
comunicazione all'esterno. Ovvero, non sono mai riuscite a comunicare
qualcosa a chi non sapeva e non sa cosa sia il WTO o casa faccia e
che responsabilita' abbia il G8.

Questa mancanza di comunicazione e' palpabile, grossolana, l'unica
cosa che passa a causa da una parte della disorganizzazione dei
manifestanti e dall'altra dalla facile strumentalizzazione dei media
e' ovviamente lo scontro tra polizia e manifestanti.
Scontro che tra le altre cose e' assai bizzarro...come se il vostro
interlocutore fosse la polizia.

Io non penso che oggi esista una sensibilita' diffusa rispetto ai
problemi che il popolo di Seattle al suo interno solleva, anzi,
esiste semmai una completa disinformazione che voi non riuscite certo
ad eliminare.
Questo vostra incapacita' cronica a mettervi in accordo con qualcuno,
che sia la provoncia che sia il comune o altro sfocera'
inevitabilmente e come sempre in una inutile manifestazione di cui
verranno messi in mostra attraverso i media soltanto i momenti di
violenza (come sempre...nulla di nuovo in questo).

Chi ritiene che la ML non sia il luogo giusto su cui discutere forse
non si e' reso conto che il popolo di Seattle e' solo virtuale (al
massimo sa' materializzarsi in qualche cassonetto bruciato) e che il
mondo fuori vi ride dietro...non siete un'avanguardia che ha capito
come stanno le cose, al massimo siete dei disadattati e dei
dilettanti della politica.

Io mi incazzo con voi, perche' qualcosa si potrebbe fare, un po' di
informazione si potrebbe fare e invece finira' tutto in un inutile
scontro.

ciao
Simone Cialdi



























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