Comunicato stampa dell'Associazione per la Pace



 
COMUNICATO STAMPA

DELL'ASSOCIAZIONE PER LA PACE

 

La guerra non risolve i problemi, li aggrava!

 

Cosa diranno i fautori della guerra “umanitaria” su ciò che sta succedendo in Macedonia?

Eppure tutto era già stato previsto, tutto era già stato detto e tutto era già stato visto nelle precedenti crisi.

Ora una nuova tragedia incombe sull’area balcanica.

Si sta aprendo un fronte di guerra proprio nella Repubblica Macedone, l’unica ad essere rimasta fuori dai conflitti che hanno funestato la ex Jugoslavia in questi 10 anni.

La politica avventurista dell’UCK, tra l’altro pesantemente coinvolto anche in attività connesse al commercio della droga, sta trascinando i Balcani in una nuova guerra dagli esiti imprevedibili.

 

Diventa così chiaro il fallimento totale della politica della Nato e dei governi che hanno sostenuto la giustezza della guerra di due anni fa (l’anniversario cade proprio il 24 marzo)  contro la Fed. Jugoslava.

 

La Nato dopo aver distrutto la Serbia, provocato un disastro ambientale difficilmente rimarginabile nel breve periodo e occupato il Kosovo con migliaia di soldati, non è riuscita a fermare la contropulizia etnica perpetrata dagli estremisti albanesi contro serbi, rom ed altre minoranze ed ora si dimostra impotente a fermare la nuova offensiva dell’UCK contro il sud della Serbia e la Macedonia. Deve addirittura chiedere aiuto all’armata federale di Jugoslavia per tentare di venire a capo di una situazione che non riesce più a controllare.

Eppure l’UCK è stata e continua ad essere una creatura della Nato e degli USA in particolare.

Ma chi sta alimentando questa situazione? Chi arma l’UCK?

Le armi e gli armati che stanno attaccando la Macedonia provengono, guarda caso, proprio dal settore del Kosovo controllato dalle truppe USA che stanno costruendo quella che ormai è la più grande base militare statunitense in Europa..

Stiamo quindi assistendo ad un nuovo atto di destabilizzazione dell’area anche in funzione antieuropea per il controllo delle vie di approvvigionamento energetico, vero motivo della guerra contro la Serbia.

Quindi diventa urgente togliere questo cerino dalle mani dell’UCK e degli USA e spegnerlo immediatamente.riproponendo quella conferenza internazionale per la  pace nei Balcani che da tempo chiediamo. L’Europa, inoltre,  può e deve fare anche qualcosa di più: deve ipotizzare l’integrazione di tutti i Balcani nell’Unione e non ventilare invece ingressi separati.

Ciò naturalmente deve significare anche il rispetto degli accordi che hanno posto fine alla guerra del 99 garantendo l’integrità territoriale della Fed. Jugoslava e naturalmente anche della Macedonia.

In caso contrario si darà ancora spazio a nuovi nazionalismi e secessionismi e a quelli vecchi come il nazionalismo croato in Erzegovina che sta mettendo in crisi anche gli accordi di Dayton che hanno posto fine alla guerra in Bosnia.