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Quale Festa per quale Repubblica?
- Subject: Quale Festa per quale Repubblica?
- From: Lega Obiettori di Coscienza - Verona <locvr at sis.it>
- Date: Sun, 4 Jun 2000 18:16:58 +0200
Lega Obiettori di Coscienza Via Spagna, 8 - 37123 Verona Tel: 045/8009803; Fax: 045/8009212 E-mail: locvr at sis.it Quale Festa per quale Repubblica? La scelta dei simboli non è mai casuale e, in occasione della rinnovata Festa della Repubblica, colpisce che si riproponga, quale simbolo unificante dello Stato italiano, l'immagine delle Forze Armate. Dopo la guerra del Golfo, l'intervento in Somalia, la guerra in Kosovo e lo strisciante ma incalzante progetto di professionalizzazione delle Forze Armate, l'uso della forza viene ancora una volta sbandierato come collante dell'unità nazionale. Le nostre erano una Repubblica ed una Costituzione nate dalla tragedia della II° Guerra Mondiale e da una speranza, portata dalla Resistenza, di costruire un mondo dove le guerre fossero bandite per sempre. Ma del ripudio della guerra, uno dei principi costituenti della nascente Repubblica, si è fatto carta straccia. Invece che ispirare la politica economica ed i rapporti tra stati alla solidarietà ed alla cooperazione internazionale, il governo di centro sinistra sta riproponendo un rinnovato nazionalismo che poggia, ancora una volta, sull'interventismo militare e sull'uso della forza per imporre le proprie ragioni. Non a caso il centro destra (dichiaratamente ostile alla Costituzione nata dalla sconfitta del nazifascismo) chiama a raccolta i propri rappresentanti istituzionali intorno alla parata militare del 4 giugno. Tutti uniti, dunque, dietro il Tricolore, i carri armati, i bombardieri ed i fucili? In questa epoca di normalizzazione e militarizzazione delle coscienze c'è ancora una parte di italiani che pensa ad un futuro diverso, fatto di impegno sociale, convinta che alla ragione della forza si debba opporre la forza della ragione, che si impegna quotidianamente per trovare vie alternative alla soluzione dei conflitti, indicando strade concrete e percorribili, che cerca di lottare contro la violenza crescente sul nostro territorio con le armi della solidarietà e della attenzione ai più deboli. Noi chiediamo che la Festa della Repubblica sia occasione per riscoprire i valori della Costituzione e del ripudio della guerra, dando finalmente spazio, parola e risalto a nuovi simboli di pace, solidarietà e impegno sociale, quali gli obiettori di coscienza al servizio militare ed i "Caschi bianchi", cittadini che, senza nessun sostegno istituzionale, si stanno impegnando per indicare una soluzione non armata per i conflitti esistenti nel mondo. Verona, 02.06.00 Stefano Guffanti Lega Obiettori di Coscienza
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