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10mila contro la NATO
- Subject: 10mila contro la NATO
- From: VOCE OPERAIA <voceoperia at tin.it>
- Date: Thu, 25 May 2000 21:54:12 +0200
CONTRO LA GLOBALIZZAZIONE c.i.o.é. .c.o.n.t.r.o. .l.a. .N.A.T.O. Ieri pomeriggio a Firenze, contro il summit della NATO, eravamo in tanti, più di diecimila persone, più di quanto noi ce ne saremmo aspettate vista la mancata adesione di tanta parte della sinistra che pure si considera antagonista. Capiamo che domani c'è la manifestazione contro TE.BIO, ma ciò non può giustificare tante assenze eccellenti, che si spiegano evidentemente per ragioni politiche. Per essere più esatti, per opportunismo politico. I diecimila che hanno manifestato a Firenze in un clima di tensione, contariamente ai latitanti, hanno compreso una cosa elementare, che il neoliberismo e la globalizzazione non potrebbero avanzare senza il loro braccio armato, la NATO. E' troppo facile, anzi è assurdo, scagliarsi contro le forme politiche o economiche della globalizzazione, ma tacere su quelle militari. Tanti compagni dunque, a ricordare che Firenze, città medaglia d'oro della resistenza, non vuole il vertice deii criminali di guerra, di coloro che hanno voluto l'aggressione alla Iugoslavia, di quelli che preparano l'invasione della Colombia, di coloro che ristrutturano gli eserciti per tutelare gli interessi e i profitti delle transanazionali e quelli geopolitici del sistema imperialista, di cui la globalizzazione è solo la forma moderna di rapina e spoliazione. Tanti gli slogan, non solo contro la NATO, ma pure contro il governo, lo sfruttamento, il lavoro interinale, la flessibilità e il neoliberismo, contro la repressione. Aprivano il corteo i compagni di Rifondazione, subito dopo tanti lavoratori del sindacalismo di base, il Movimento Antagonista Toscano (il contingente più numeroso), il CPA, vari comitati contro la guerra, infine noi di Voce Operaia, a chiudere il corteo con alle spalle gli sbirri in assetto antisommossa. Una manifestazione necessaria, che ha mandato un segnale forte non solo ai banditi NATO riuniti in convegno, ma anche un messaggio a tutto il movimento antagonista, alla gente di sinistra, che non si può essere davvero contro la globalizzazione se non si contrastano il militarismo e l'imperialismo, se non si continua a lottare per l'uscita dell'Italia dalla NATO, per cacciare le basi USA dal nostro paese, per porre fine alle sanzioni contro paesi come la Iugoslavia, l'iraq, Cuba. Stiamo inziando ad uscire dalle nostre trincee, stiamo rialzando la testa. Abbiamo compiuto un passo avanti che da una spinta unitaria alle future mobilitazioni, a quella di domani a Genova, a quella che ci sarà a Bologna contro ol'OCSE (10-15 giugno), al Campo antiimperialista di Assisi. VOCE OPERAIA 24 maggioo
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