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Documenti dell'inncotro del 20 maggio a Perugia
- Subject: Documenti dell'inncotro del 20 maggio a Perugia
- From: "red*ghost" <red-ghost at libero.it>
- Date: Mon, 22 May 2000 09:51:42 +0200
Auspicando una maggiore partecipazione al prossimo incontro di Bologna invitiamo tutti i compagni, i comitati e le organizzazioni che si riconoscono nelle proposte di campagna scaturite dal dibattito a costruire un percorso che sia propositivo e che sia in grado di dotarsi di una struttura unitaria per determinare scadenze di lotta proprie e di non mobilitarsi, quindi, solo sulle scadenze determinate dal nemico. Coordinamento romagnolo contro la guerra e la NATO Comitato contro al guerra e la NATO - Ravenna Documenti approvati: All'incontro erano presenti militanti di realtà pacifiste e antimperialiste, italiani e non, delle seguenti città: Milano, Sesto S. Giovanni, Treviso, Bologna, Ravenna, Cesena, Firenze, Roma, Perugia Ordine del Giorno finale approvato all'unanimità dall'Incontro di Perugia per la solidarietà con la Iugoslavia 1) * "Cessati i bombardamenti, l'aggressione della NATO alla Iugoslavia continua con l'embargo, con sanzioni infami che affamano e strangolano i popoli che vivono in questo paese così da obbligarli ad accettare il dominio neo-coloniale delle potenze occidentali. * A causa di queste sanzioni ma anche delle immani distruzioni civili e ambientali causate dai bombardamenti, la situazione dei lavoratori e dei popoli iugoslavi è allo stremo. * Mentre vogliono mettere in ginocchio la Iugoslavia le potenze NATO stanno sistematicamente violando la risoluzione 1244 dell'ONU riguardo al Kosovo, dove le popolazioni serbe e le altre minoranze sono costrette a subire ogni sorta di crimini, di abusi e di ingiustizie. * I partecipanti all'incontro di Perugia, allo scopo di porre fine alle sanzioni e all'embargo, per aiutare fattivamente la Iugoslavia e i suoi popoli, per impedire alla NATO la sua espansione verso Est per mezzo di nuove guerre cosiddette "etniche", per il rispetto della Risoluzione 1244 dell'ONU, per la dissociazione unilaterale dell'Italia dalle illegittime sanzioni verso la Repubblica Federale di Iugoslavia * Lanciano la proposta di una campagna, che preveda una giornata nazionale di lotta contro le sanzioni e una carovana di solidarietà per rompere l'embargo; e di costituire un Coordinamento nazionale. * Inoltre, considerando la necessità del rilancio di una più vasta lotta contro la NATO e le basi militari e allo scopo di superare le incertezze e le ambiguità che hanno caratterizzato il movimento pacifista durante la guerra, i partecipanti all'incontro propongono di organizzare, per il prossimo settembre, in occasione della Perugia-Assisi, una vera marcia della pace, cioè contro la NATO, l'imperialismo e la globalizzazione. * In vista del summit NATO che si svolgerà a Firenze nei prossimi giorni, i partecipanti all'incontro decidono di aderire e partecipare con determinazione alla manifestazione del 24 maggio prossimo nella medesima città. * * L'Assemblea si riconvoca il 24 giugno a Bologna. Il luogo e l'ora saranno definiti quanto prima." * * Approvato all'unanimità **************** Assemblea nazionale del 20 maggio a Perugia delle Associazioni, Comitati e Coordinamenti di amicizia e solidarietà con il popolo jugoslavo 2) Ordine del Giorno L'assemblea esprime piena solidarietà alla resistenza di tutte le minoranze del Kosovo, in particolare a quelle della città di kosovska Mitrovica che è divenuta simbolo della resistenza di tutte le minoranze del Kosovo che non sono allineate sulle posizioni indipendentiste dell'UCK (malamente travestito da forza di protezione civile) che sono contro lo sciovinismo albanese e la dittatura esercitata dalla NATO attraverso la UNMIK e la KFOR. L'Assemblea si associa, inoltre, alla richiesta del movimento di solidarietà Austria-Jugoslavia per la liberazione dei 37 cittadini serbi e dei 5 cittadini gitani di Kosovska Mitrovica, arbitrariamente carcerati dalle cosiddette forze di pace all'inizio dell'anno, in base ad accuse fondate esclusivamente su denuncie presentate da albanesi ed a tutt'oggi prive di riscontri e non formalizzate agli interessati che dal 1 aprile sono in sciopero della fame Tutte le realtà presenti oggi nell'assemblea di Perugia si impegnano a promuovere,con ogni mezzo, tutte le iniziative tese a garantire il diritto di tutte le minoranze del Kosovo a vivere liberamente sulla loro terra. Approvato all'unanimità PG 20.5.2000 -------------------------------------------------------------------------------- A completezza dell'informazione alleghiamo anche la comunicazione scritta che ha inviato all'assemblea il Coordinamento Romano per la Jugoslavia che purtroppo non ha potuto partecipare direttamente ai lavori: eccone il testo. Cari compagni e cari amici, essendo impossibilitato ad intervenire direttamente alla pur importante riunione, faccio presente quanto segue: * PREMESSA: NECESSITA' DI UNA ASSOCIAZIONE-COORDINAMENTO NAZIONALE PER LA JUGOSLAVIA nel corso della preparazione di questa scadenza si sono evidenziate alcune incongruenze di approccio. Per prendere DUE CASI ESTREMI: COME CRJ abbiamo risposto all'appello ravennate chiedendo che si arrivasse ad un coordinamento Italia-Jugoslavia coinvolgendo esclusivamente i soggetti già attivi e d'accordo su di una piattaforma di solidarietà, materiale e politica, alla attuale RF di Jugoslavia, evitando momenti di dibattito ulteriore con chi non e' convinto o non ha interesse. Questo non perche' il dibattito non sia importante, ma perche' e' giunta l'ora di tirare le fila di quanto già esiste evitando il più possibile di disperdersi in discussioni più ampie; SUL BOLLETTINO DI "UN PONTE PER" si legge invece: "Il 20 Maggio a Perugia l'Assemblea Nazionale dei Comitati Contro la Guerra", il che significherebbe ovviamente tutt'altro. Personalmente ritengo urgente la creazione di una associazione-coordinamento nazionale (ACN) Italia-Jugoslavia, che funzioni come coordinamento di tutte le realtà esistenti. Credo che lo Statuto dell'Assijug di Perugia contenga già la piattaforma ideale, dal punto di vista politico, per la associazione nazionale a cui penso io, che includa in se tutte le posizioni di amicizia alla Jugoslavia CON LA DISCRIMINANTE antiimperialista, cioè della opposizione alla NATO. Vi raccomando di rileggere durante la riunione la parte introduttiva di quello Statuto! * FRONTE ANTIIMPERIALISTA Ritengo invece che il problema della costruzione di un coordinamento o fronte antiimperialista nazionale sia più difficile da affrontare. E' per questo motivo che i due piani non devono essere confusi. Credo che dopo la creazione della ACN pro-Jugoslavia, si possa e si debba tenere in piedi una iniziativa-campagna più generale PER L'USCITA IMMEDIATA DELL'ITALIA E PER LA ABOLIZIONE DELLA NATO. Peraltro, esorto tutti a non confondere un simile progetto di fronte o iniziativa antiimperialista, della quale ci sarà sicuramente bisogno come motrice di tutte le campagne anti-NATO, con un più generico "coordinamento nazionale di comitati contro la guerra" che conterrebbe in se delle ambiguità eccessive e del quale non vedo proprio l'utilità. * DISPONIBILITA' PERSONALE E DEL CRJ; INTERNET Il Coordinamento Romano per la Jugoslavia e' nato all'inizio del 1996 a Roma, con gli stessi intenti di coordinamento anche se limitato alla scena romana. Tuttavia, con l'andare del tempo, i vari compagni e collaboratori hanno ripreso ciascuno il proprio lavoro nel proprio ambito (solidarietà, trasmissioni radio, eccetera - vedi: SCI, ABC Solidarietà, Voce Jugoslava, Tribunale Clark, Scienziate/i contro la Guerra) e del CRJ e' rimasta in vita essenzialmente l'attività di controinformazione effettuata a spron battente soprattutto tramite Internet (dal sottoscritto) e Radio Citta'Aperta (Ivan). In caso di costituzione di una Associazione-Coordinamento Nazionale (ACN) personalmente mi metterei a disposizione per trasformare la mailing list del CRJ in mailing list della ACN. Il CRJ diventerebbe allora ovviamente solo un "nucleo" locale della ACN. Anche il sito internet del CRJ potrebbe essere trasformato in sito internet della ACN. I contenuti del sito e della mailing list ovviamente andrebbero ridiscussi. In particolare, fino ad oggi il CRJ si e' caratterizzato per la prospettiva jugoslavista-titoista della nostra analisi politica, mentre con la ACN dovremo lasciare piu' spazio a tutte le posizioni in difesa della Jugoslavia "piccola" e "grande". * CENSIMENTO REALTA' Come CRJ abbiamo contatti e collaborazioni sparse in Italia ed all'estero. Questa rete di contatti sara' ovviamente unificata a quella dell'ACN. Vi cito i principali: ITALIA * Assijug, altre due associazioni Italia-Jugoslavia a Milano (ma una delle due e' su posizioni di destra), comunita' jugoslave di Roma e Trieste; * Gruppi di solidarieta' a Torino (CTJ), Trieste, Bari, Bologna, Milano * Tribunale Clark e tutti i soggetti aderenti * vari contatti con singoli a Roma, Genova, Firenze, Varese/Lugano ESTERO * Comunisti in Croazia, Serbia e FYROM * Contatti con iniziative di appoggio e controinformazione in Francia, Belgio, Germania, Austria, USA, Canada Saluti internazionalisti Andrea Martocchia Coordinamento Romano per la Jugoslavia ----------------------------------------------------------------- Email: red-ghost at libero.it ----------------------------------------------------------------- Web: http://www.ecn.org/estroja/ -----------------------------------------------------------------
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