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[Nonviolenza] Una lettera aperta al Presidente della Repubblica italiana: "Continui a far sentire la sua voce per la pace, per fermare immediatamente la guerra nel cuore d'Europa"
- Subject: [Nonviolenza] Una lettera aperta al Presidente della Repubblica italiana: "Continui a far sentire la sua voce per la pace, per fermare immediatamente la guerra nel cuore d'Europa"
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Tue, 18 Nov 2025 18:53:54 +0100
UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA: "CONTINUI A FAR SENTIRE LA SUA VOCE PER LA PACE, PER FERMARE IMMEDIATAMENTE LA GUERRA NEL CUORE D'EUROPA"
Egregio Presidente della Repubblica,
ho molto apprezzato il discorso da lei tenuto a Berlino il 16 novembre "per fare memoria dei caduti, delle vittime della guerra e della violenza".
Ed in esso quel suo monito: "se vuoi la pace, devi costruirla e preservarla", cosi' nitido e luminoso proprio mentre - per citare ancora le sue parole - "nuovi 'dottor Stranamore' si affacciano all'orizzonte, con la pretesa che si debba 'amare la bomba'".
Il suo "mai piu'" e' condiviso da ogni persona di retto sentire e di volonta' buona, sollecita del bene comune dell'umanita': mai piu' la guerra, mai piu' uccisioni, ogni vittima ha il volto di Abele, salvare le vite e' il primo dovere.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
si e' perso gia' troppo tempo: anni in cui innumerevoli esseri umani in Ucraina sono stati uccisi in una guerra folle e scellerata come tutte le guerre.
Occorre fermare immediatamente questa guerra nel cuore d'Europa.
Purtroppo, e tragicamente, i governi di gran parte dei paesi europei si adoperano affinche' sempre piu' persone vengano uccise, invece di adoperarsi per promuovere e sostenere negoziati di pace che pongano immediatamente fine al massacro della popolazione ucraina vittima di una brutale aggressione.
Come nel conflitto mediorientale occorre addivenire al piu' presto a un cessate il fuoco, all'apertura di negoziati di pace: salvare le vite e' il primo dovere.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
continui a far sentire la sua autorevole voce per la pace e il disarmo, la unisca a quella del pontefice cattolico, invochi la pace che salva le vite, chieda che si arresti la strage in corso, chiami tutti i paesi europei - tutti, dall'Atlantico agli Urali - ad adoperarsi per la cessazione del massacro: chieda alla Russia di porre termine alla barbara, mostruosa aggressione; chieda ai paesi europei i cui governi insipienti e irresponsabili in questi anni hanno soffiato sul fuoco e fornito strumenti di morte, pur ben sapendo che la loro folle e sciagurata politica avrebbe contribuito a provocare lo sterminio della popolazione ucraina, di recedere da questo criminale ed insensato atteggiamento; chieda a tutti di considerare anche il pericolo che l'intera popolazione europea e l'intera umanita' corre se non si spegne al piu' presto questo incendio tornando al negoziato diplomatico, all'interlocuzione politica, al dialogo per comporre i conflitti, alla cooperazione internazionale in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorrono pace, disarmo e smilitarizzazione per salvare tutte le vite, e salvare le vite e' il primo dovere.
Ringraziandola ancora per le sue sagge e commosse parole berlinesi, voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 18 novembre 2025
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
Post scriptum: mi permetto di allegare in calce una breve lettera inviata giorni fa a varie persone amiche per sollecitare un rinnovato corale impegno per la cessazione della guerra nel cuore d'Europa.
* * *
Allegato: Una lettera aperta a tante amiche e a tanti amici impegnati per la pace, i diritti umani, la liberazione dei popoli, il bene comune dell'umanita', per chiedere un rinnovato impegno comune contro la guerra in Ucraina
Carissime amiche e carissimi amici,
ci sembra che negli ultimi due anni l'attenzione e l'impegno dei movimenti per i diritti umani, pacifisti e nonviolenti per far cessare la terribile guerra in Ucraina si sia purtroppo molto attenuato, mentre invece la guerra continua e i governi dei principali paesi europei, ed in testa l'Unione Europea, continuano a fare di tutto affinche' quella guerra non solo non finisca, ma uccida sempre piu' persone, distrugga sempre piu' insediamenti umani e beni naturali, infetti sempre piu' le relazioni internazionali e provochi un riarmo il cui esito non puo' essere che un conflitto generalizzato che se divenisse anche nucleare potrebbe porre fine all'esistenza dell'umanita'.
Mentre e' giusto e necessario mantenere l'attenzione sulla situazione mediorientale ed adoperarsi affinche' si consolidi il processo di pace, cessino i massacri, si soccorrano tutte le vittime, si trovino accordi verso soluzioni strutturali che garantiscano finalmente pace, sicurezza, diritti e convivenza a tutti i popoli dell'area, ebbene, la stessa attenzione e lo stesso impegno dovrebbero essere espressi anche in relazione alla guerra in corso nel cuore d'Europa, affinche' anche qui si ottenga finalmente che tacciano le armi, cessino le stragi, siano soccorse tutte le vittime, si apra un negoziato che porti alla pace.
Scrivendo queste parole speriamo che possano contribuire a promuovere un rinnovato impegno comune.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la pace salva le vite.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Un fraterno saluto,
il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 13 novembre 2025
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Egregio Presidente della Repubblica,
ho molto apprezzato il discorso da lei tenuto a Berlino il 16 novembre "per fare memoria dei caduti, delle vittime della guerra e della violenza".
Ed in esso quel suo monito: "se vuoi la pace, devi costruirla e preservarla", cosi' nitido e luminoso proprio mentre - per citare ancora le sue parole - "nuovi 'dottor Stranamore' si affacciano all'orizzonte, con la pretesa che si debba 'amare la bomba'".
Il suo "mai piu'" e' condiviso da ogni persona di retto sentire e di volonta' buona, sollecita del bene comune dell'umanita': mai piu' la guerra, mai piu' uccisioni, ogni vittima ha il volto di Abele, salvare le vite e' il primo dovere.
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Egregio Presidente della Repubblica,
si e' perso gia' troppo tempo: anni in cui innumerevoli esseri umani in Ucraina sono stati uccisi in una guerra folle e scellerata come tutte le guerre.
Occorre fermare immediatamente questa guerra nel cuore d'Europa.
Purtroppo, e tragicamente, i governi di gran parte dei paesi europei si adoperano affinche' sempre piu' persone vengano uccise, invece di adoperarsi per promuovere e sostenere negoziati di pace che pongano immediatamente fine al massacro della popolazione ucraina vittima di una brutale aggressione.
Come nel conflitto mediorientale occorre addivenire al piu' presto a un cessate il fuoco, all'apertura di negoziati di pace: salvare le vite e' il primo dovere.
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Egregio Presidente della Repubblica,
continui a far sentire la sua autorevole voce per la pace e il disarmo, la unisca a quella del pontefice cattolico, invochi la pace che salva le vite, chieda che si arresti la strage in corso, chiami tutti i paesi europei - tutti, dall'Atlantico agli Urali - ad adoperarsi per la cessazione del massacro: chieda alla Russia di porre termine alla barbara, mostruosa aggressione; chieda ai paesi europei i cui governi insipienti e irresponsabili in questi anni hanno soffiato sul fuoco e fornito strumenti di morte, pur ben sapendo che la loro folle e sciagurata politica avrebbe contribuito a provocare lo sterminio della popolazione ucraina, di recedere da questo criminale ed insensato atteggiamento; chieda a tutti di considerare anche il pericolo che l'intera popolazione europea e l'intera umanita' corre se non si spegne al piu' presto questo incendio tornando al negoziato diplomatico, all'interlocuzione politica, al dialogo per comporre i conflitti, alla cooperazione internazionale in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorrono pace, disarmo e smilitarizzazione per salvare tutte le vite, e salvare le vite e' il primo dovere.
Ringraziandola ancora per le sue sagge e commosse parole berlinesi, voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 18 novembre 2025
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
Post scriptum: mi permetto di allegare in calce una breve lettera inviata giorni fa a varie persone amiche per sollecitare un rinnovato corale impegno per la cessazione della guerra nel cuore d'Europa.
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Allegato: Una lettera aperta a tante amiche e a tanti amici impegnati per la pace, i diritti umani, la liberazione dei popoli, il bene comune dell'umanita', per chiedere un rinnovato impegno comune contro la guerra in Ucraina
Carissime amiche e carissimi amici,
ci sembra che negli ultimi due anni l'attenzione e l'impegno dei movimenti per i diritti umani, pacifisti e nonviolenti per far cessare la terribile guerra in Ucraina si sia purtroppo molto attenuato, mentre invece la guerra continua e i governi dei principali paesi europei, ed in testa l'Unione Europea, continuano a fare di tutto affinche' quella guerra non solo non finisca, ma uccida sempre piu' persone, distrugga sempre piu' insediamenti umani e beni naturali, infetti sempre piu' le relazioni internazionali e provochi un riarmo il cui esito non puo' essere che un conflitto generalizzato che se divenisse anche nucleare potrebbe porre fine all'esistenza dell'umanita'.
Mentre e' giusto e necessario mantenere l'attenzione sulla situazione mediorientale ed adoperarsi affinche' si consolidi il processo di pace, cessino i massacri, si soccorrano tutte le vittime, si trovino accordi verso soluzioni strutturali che garantiscano finalmente pace, sicurezza, diritti e convivenza a tutti i popoli dell'area, ebbene, la stessa attenzione e lo stesso impegno dovrebbero essere espressi anche in relazione alla guerra in corso nel cuore d'Europa, affinche' anche qui si ottenga finalmente che tacciano le armi, cessino le stragi, siano soccorse tutte le vittime, si apra un negoziato che porti alla pace.
Scrivendo queste parole speriamo che possano contribuire a promuovere un rinnovato impegno comune.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la pace salva le vite.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Un fraterno saluto,
il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 13 novembre 2025
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