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[Nonviolenza] Ebdomadario. 31
- Subject: [Nonviolenza] Ebdomadario. 31
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Tue, 4 Nov 2025 16:43:47 +0100
UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 31 del 4 novembre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Ogni vittima ha il volto di Abele. Salvare le vite e' il primo dovere
2. Due incontri di studio e di testimonianza a Viterbo per la pace in Medio Oriente
3. Un incontro "Con Alfio Pannega contro la guerra". Con un importante comunicato dell'Anpi di Viterbo e un ricordo inedito di Alfio da parte di Ottaviano Focaroni
4. Una proposta alle associazioni ed alle istituzioni democratiche di Viterbo e dell'Alto Lazio: quattro iniziative per ricordare Alfio Pannega e il suo impegno per la pace e la solidarieta'
5. Nel Giorno dei Morti ricordato Alfio Pannega a Viterbo
6. 4 novembre, non festa ma lutto. Obiettiamo
7. 4 novembre. Due appelli e una riflessione
8. Contro tutte le guerre e le uccisioni. Un 4 novembre nonviolento a Viterbo
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
1. L'ORA. OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE. SALVARE LE VITE E' IL PRIMO DOVERE
Abolire le guerre, gli eserciti, le armi. E' il compito piu' urgente.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
2. INCONTRI. DUE INCONTRI DI STUDIO E DI TESTIMONIANZA A VITERBO PER LA PACE IN MEDIO ORIENTE
Nelle mattinate di martedi' 28 e mercoledi' 29 ottobre 2025 si sono svolti a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" due incontri di studio e di testimonianza per la pace in Medio Oriente.
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L'incontro di martedi' 28 e' stato dedicato anche particolarmente alla presentazione e al commento di quattro opere dello scrittore palestinese Raja Shehadah, prestigioso intellettuale, avvocato, attivista per i diritti umani, che vive tuttora a Ramallah:
- Raja Shehadeh, Il pallido dio delle colline. Sui sentieri della Palestina che scompare, EDT, Torino 2010, 2025 (edizione originale 2008);
- Raja Shehadeh, Diari dell'occupazione, Castelvecchi, 2014, 2021 (ed. or. 2012);
- Raja Shehadeh, Dove sta il limite. Attraversare i confini della Palestina occupata, Einaudi, Torino 2019 (ed. or. 2017);
- Raja Shehadeh, Che cosa teme Israele dalla Palestina?, Einaudi, Torino 2024 (ed or. 2024).
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L'incontro di mercoledi' 29 e' stato dedicato anche particolarmente alla presentazione e al commento di tre opere del'illustre storico e docente universitario Lorenzo Kamel, uno dei maggiori studiosi e profondo conoscitore delle realta' israeliana e palestinese:
- Lorenzo Kamel, Israele-Palestina. Due storie, una speranza. La "nuova storiografia israeliana" allo specchio, Editori Riuniti, Roma 2008;
- Lorenzo Kamel, Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia, Carocci, Roma 2022, 2023;
- Lorenzo Kamel, Israele-Palestina in trentasei risposte, Einaudi, Torino 2025.
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Gli incontri fanno parte di una serie che si protrae dalla fine del 2023 per approfondire la conoscenza del conflitto israelo-palestinese, degli altri conflitti in Medio Oriente e del contesto globale in cui si situano. Conoscere e' necessario per agire concretamente ed efficacemente contro tutte le guerre e le uccisioni; conoscere e' necessario per solidarizzare con tutte le vittime ed opporsi a tutti i carnefici; conoscere e' necessario per cogliere la complessita' di tutti i conflitti ed opporsi a tutti i fanatismi; conoscere e' necessario per opporsi alla violenza con la forza della verita' e della misericordia, con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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Ancora una volta e' stato rinnovato l'appello a tutte le istituzioni democratiche a sostenere la tregua in Medio Oriente; ad adoperarsi affinche' cessino tutte le uccisioni e siano soccorsi tutti i sopravvissuti; a sostenere il riconoscimento da parte di tutti gli stati rappresentati nell'Onu sia dello stato di Israele che dello stato di Palestina entro i confini precedenti la guerra del sei giorni del 1967 e quindi smantellando tutte le colonie illegali in Cisgiordania; a chiedere la liberazione immediata e senza condizioni di Marwan Barghouti, il Nelson Mandela palestinese che puo' dare un contributo fondamentale al processo di pace e di riconciliazione.
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Ripetiamo ancora una volta alcune fondamentali verita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Opporsi sempre a tutte le uccisioni.
Porsi sempre dalla parte di tutte le vittime contro tutti i carnefici.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Non "si vis pacem, para bellum", ma "si vis pacem, para pacem".
Non "fiat iustitia, pereat mundus", ma "vivat mundus et fiat iustitia".
Non "dulce et decorum est pro patria mori", ma "dulce et decorum est vivere et vivere sinere".
3. INCONTRI. UN INCONTRO "CON ALFIO PANNEGA CONTRO LA GUERRA". CON UN IMPORTANTE COMUNICATO DELL'ANPI DI VITERBO E UN RICORDO INEDITO DI ALFIO DA PARTE DI OTTAVIANO FOCARONI
Un incontro a Viterbo
La mattina di giovedi' 30 ottobre 2025 nel quartiere di Santa Barbara a Viterbo si e' tenuto un incontro sul tema "Con Alfio Pannega contro la guerra", in ricordo del poeta antifascista nonviolento viterbese di cui ricorre in questo 2025 il centenario della nascita, e contro tutte le guerre e le uccisioni.
Nel corso della conversazione il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo ha rievocato la figura, la riflessione e l'azione di Alfio Pannega e l'esperienza del "Centro sociale occupato autogestito Valle Faul" di cui Alfio fu l'anima, la voce e il volto.
Ancora una volta un appello accorato e' stato rivolto ad ogni persona di volonta' buona, ad ogni movimento democratico e ad ogni istituzione sollecita del bene comune dell'umanita' per un impegno persuaso e corale per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione, la gestione nonviolenta dei conflitti, la cooperazione tra i popoli, il riconoscimento e il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa accudente dell'intero mondo vivente.
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Un importante comunicato dell'Anpi di Viterbo
Proposta di due spettacoli del drammaturgo, regista ed attore Pietro Benedetti, in tema di Memoria, Antifascismo e Resistenza.
All'Anpi nazionale
a tutti i comitati regionali, provinciali e comunali dell'Anpi
a tutte le sezioni dell'Anpi
Carissime e carissimi,
vi segnaliamo che un nostro iscritto e membro anche del Comitato provinciale Anpi di Viterbo, il drammaturgo, regista ed attore Pietro Benedetti, ha realizzato due spettacoli teatrali di grande interesse per la nostra associazione e per promuovere la memoria e la cultura dell'antifascismo e della Resistenza.
Il primo spettacolo, "Drug Gojko", e' basato sulle memorie di Nello Marignoli, viterbese che fu partigiano in Jugoslavia e poi lungamente attivo nella nostra associazione.
Il secondo spettacolo, "Allora ero giovane pure io", e' basato sulle memorie di Alfio Pannega, antifascista viterbese di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita, per l'intera vita militante del movimento operaio, che ancora in tarda eta' fu protagonista sul finire del Novecento ed agli inizi del XXI secolo di rilevanti lotte per la democrazia, i diritti umani, la difesa della natura, restando costantemente fedele alle scelte ed ai valori della lotta antifascista cui prese parte in gioventu'.
Entrambi gli spettacoli teatrali, realizzati in forma di monologo e con una scenografia minima, costituiscono utilissimi strumenti di conoscenza storica e di coscientizzazione morale, civile, sociale. Tutti e due gli spettacoli nel corso di questi ultimi decenni sono stati rappresentati con vasto e vivo apprezzamento in festival, in iniziative commemorative, nei teatri, nei luoghi di lavoro e nelle scuole in varie parti d'Italia.
Qualora foste interessati a promuoverne la rappresentazione nel vostro territorio vi invitiamo a contattarci.
Grazie per l’attenzione e un cordiale saluto,
arch. Paolo Henrici De Angelis
presidente della sezione ANPI “Nello Marignoli”
Viterbo, 28 ottobre 2025
Per contattare Pietro Benedetti:
tel. 3349920975, e' anche numero whatsapp e in questo caso lasciare solo messaggi vocali
email: benedetti.debenedetti at gmail.com
anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
*
Ottaviano Focaroni ricorda Alfio Pannega
Ripenso oggi a quel mio vecchio amico
ed alle quattro vite che lui visse
Gli anni del collegio in cui apprese
di Dante i versi e ne serbo' memoria
fiorendo poi come poeta a braccio
di rime e ritmi limpida sorgente
Gli anni con la madre che adorava
e che gli fu maestra forte e saggia
vissuti in una grotta mentre intorno
prima il fascismo lordava e bruciava
ogni bene ogni amore ogni virtu'
finche' la guerra divoro' ogni cosa
e poi cresceva il consumismo e tutto
inaridiva cio' che era gentile
con il benessere per chi arraffava
e le ferite per i derubati
Vennero gli anni senza piu' la madre
gli anni del lavoro senza requie
della fatica e della solitudine
la citta' intera si' lo conosceva
chiunque gli voleva un vero bene
ma dopo attraversata la citta'
tornato dal travaglio quotidiano
nella sua abitazione di due stanza
solo restava esposto alle angherie
e raramente qualche amico caro
veniva a fargli visita a passare
con lui le ore in cui si e' piu' fragili
Lungo una vita di lotte e di stenti
conobbe la violenza del fascismo
conobbe della guerra la ferocia
e sempre fu un fiero antifascista
un avversario di tutte le guerre
fu sempre un militante comunista
un difensore dei diritti umani
e un amico della nonviolenza
schierato dalla parte delle vittime
compagno di ogni umiliato e offeso
e sempre fu amorevole custode
della natura ed accudente amico
degli animali come delle piante
sapendo che dell'umanita' il bene
si realizza proteggendo il mondo
Poi nel '93 l'undici luglio
gli cambio' un miracolo la vita
l'occupazione del vecchio gazometro
la nascita di quel centro sociale
che fu per lui la casa e la famiglia
la cattedra da cui dono' saggezza
la barricata per le giuste lotte
che ancora e ancora sono da condurre
per abolire ogni guerra e strage
per la salvezza di tutte le vite
perche' vi sia giustizia e liberta'
e di ogni essere umano sia difesa
la dignita' la vita e ogni diritto
Di sofferenze e gioia fu tessuta
la vita sua di lotte e di passione
fu un animo gentile e generoso
esempio della nonviolenza in marcia
Tra storia e mito la sua intera vita
illumina la via all'umanita'
Ottaviano Focaroni
*
Nelle prossime settimane
Nelle prossime settimane sono previste altre iniziative in ricordo di Alfio, tra cui: la collocazione della lapide sulla casa di Alfio a Valle Faul; altre presentazioni della nuova edizione del libro di e su Alfio pubblicato da Davide Ghaleb Editore; nuove rappresentazioni dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato dal titolo "Allora ero giovane pure io"; una mostra documentaria ed artistica; un ulteriore concerto dedicato ad Alfio, conclusivo dell'anno di commemorazioni; la prima provvisoria catalogazione e sistemazione del lungamente atteso "Archivio Alfio Pannega" (chiunque abbia materiali puo' inviarli al curatore dell'Archivio all'indirizzo e-mail: oloap.anera at gmail.com ); la digitalizzazione dei materiali raccolti e la loro messa a disposizione in spazi dedicati di alcuni siti internet che hanno dato la disponibilita' ad accogliere e preservare un adeguato ricordo di Alfio, tra cui quello dell'Anpi provinciale di Viterbo, quello di Davide Ghaleb Editore, quello dell'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore".
*
Nel ricordo di Alfio contro tutte le guerre e le violenze
Invitiamo ancora una volta ogni persona di volonta' buona, ogni associazione democratica, ogni istituzione fedele all'umanita', a proseguire l'impegno di Alfio contro tutte le guerre e le violenze, per la salvezza dell'umanita'.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: opporsi a tutte le guerre e a tutte le uccisioni.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: proteggere quest'unico mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: opporsi al male facendo il bene.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: salvare le vite e' il primo dovere.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: la nonviolenza e' in cammino. La nonviolenza e' il cammino. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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In calce alleghiamo ancora una volta alcuni materiali informativi utili.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 30 ottobre 2025
* * *
Allegato primo: Una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
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Allegato secondo: La nuova edizione del libro dedicato ad Alfio Pannega
Il libro "Alfio 100" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2025) celebra i cento anni dalla nascita di Alfio Pannega (Viterbo 1925-2025). Nella prima parte del volume sono presenti materiali inediti raccolti da amiche e amici di Alfio: rassegna stampa, galleria fotografica, autografi poetici, ricordi dei militanti del centro sociale occupato autogestito Valle Faul, di conoscenti e istituzioni, oltre ai versi di poeti dialettali. Nella seconda parte si ripropone integralmente il volume "Allora ero giovane pure io" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010) con poesie, fotografie e storia di vita dell'autore. Chiude il volume il copione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti.
Il libro di e su Alfio Pannega puo' essere richiesto all'editore Davide Ghaleb, via Roma 41, 01019 Vetralla (Vt), sito: www.ghaleb.it, tel. 0761461258, cell. 3200897221.
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Allegato terzo: Un rilevante documento filmato di alcune iniziative commemorative di Alfio Pannega
E' disponibile nella rete telematica la registrazione della commemorazione di Alfio Pannega svoltasi il 27 aprile 2025 al cimitero monumentale di Viterbo; la registrazione della cerimonia di intitolazione ad Alfio dell'"Emporio solidale" in piazzale Porsenna nel quartiere viterbese di Santa Barbara l'8 maggio 2025; la registrazione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato rappresentato il 25 giugno 2025 presso lo spazio culturale "Lo spiffero"; la registrazione del convegno svoltosi il 21 settembre 2025 a Viterbo nella Sala delle Colonnne di Palazzo dei Priori.
Le rispettive registrazioni sono ai seguenti link:
https://www.youtube.com/watch?v=0bpS90lXmno
https://www.youtube.com/watch?v=BgSBoGZZqh8
https://www.youtube.com/watch?v=RSAwXdE1sio
https://www.youtube.com/watch?v=IPqUu8meWcs
I quattro filmati costituiscono un'unica opera documentaria e testimoniale dal titolo complessivo "Alfio Pannega 1925-2025. Il docufilm".
Ringraziamo Marco Mingarelli per aver realizzato quest'opera.
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Allegato quarto: I link ad alcuni brani musicali dedicati ad Alfio Pannega
Numerosi musicisti viterbesi e non solo, di rilevanza anche internazionale, hanno dedicato ad Alfio Pannega alcune loro composizioni.
Segnaliamo i link ad alcune di esse gia' disponibili all'ascolto nel web.
Di Luigi Andriani Il brano "Rinascimental Gratafunky" puo' essere ascoltato nell'album "Etrurian Dub" al seguente link:
https://rastakingkong.bandcamp.com/album/etrurian-dub
Di Andrea Araceli il brano "In memoria di Alfio Pannega" puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/vI5lh7wtUJA?si=BjQy93a1fuxR1a2F
Sempre di Andrea Araceli segnaliamo anche un altro straordinario recente brano, "Lament for children of Gaza", che puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/-1db9WNxoDk?si=aa7LPwBo9k5m6yU2
Di Marco Brama il brano "... E la Luna disse: 'Alfio Pannega'" puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/f_xMgzK2zTQ
4. PROPOSTE. UNA PROPOSTA ALLE ASSOCIAZIONI ED ALLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE DI VITERBO E DELL'ALTO LAZIO: QUATTRO INIZIATIVE PER RICORDARE ALFIO PANNEGA E Il SUO IMPEGNO PER LA PACE E LA SOLIDARIETA'
Alle associazioni democratiche di Viterbo e dell'Alto Lazio
agli enti pubblici, culturali ed educativi di Viterbo e dell'Alto Lazio
Oggetto: proposta di realizzare iniziative in ricordo del poeta viterbese Alfio Pannega nel centenario della nascita
Care amiche e cari amici, gentili signore e signori,
volge al termine questo anno 2025 in cui ricorreva il centenario della nascita del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010), protagonista dellla cultura popolare viterbese, costruttore di pace ed esempio di solidarieta'.
Molte iniziative sono state gia' realizzate, e vi proponiamo di realizzarne voi stessi alcune per le quali e' gia' disponibile tutto l'occorrente, e precisamente: a) la rappresentazione dello spettacolo teatrale ad Alfio dedicato; b) la presentazione del libro che raccoglie le poesie di Alfio di cui e' stata pubblicata quest'anno una nuova edizione ampliata; c) la mostra fotografica predisposta dall'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore"; d) un incontro con alcuni testimoni della vita di Alfio che con lui hanno condiviso anni di vita ed esperienze d'impegno culturale, sociale e civile per la pace, i diritti umani, la difesa del mondo vivente.
Di seguito descriviamo piu' dettagliatamente le quattro possibili iniziative e i riferimenti per la loro realizzazione.
*
a) lo spettacolo teatrale ad Alfio dedicato
Lo spettacolo "Allora ero giovane pure io" e' basato sulle memorie di Alfio Pannega, ed e' realizzato dal drammaturgo, regista ed attore Pietro Benedetti, che e' stato un suo amico.
Realizzato in forma di monologo e con una scenografia minima, costituisce un utilissimo strumento di conoscenza storica e di coscientizzazione morale, sociale e civile. Nel corso di questi ultimi decenni e' stato rappresentato con vasto e vivo apprezzamento in festival, in iniziative commemorative, nei teatri, nei luoghi di lavoro e nelle scuole in varie parti d'Italia.
Per contatti: tel. 3349920975 (e' anche numero whatsapp e in questo caso lasciare solo messaggi vocali), e-mail: benedetti.debenedetti at gmail.com, anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
*
b) la presentazione del libro che raccoglie le poesie di Alfio
Il libro "Alfio 100" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2025) celebra i cento anni dalla nascita di Alfio Pannega (Viterbo 1925-2025). Nella prima parte del volume sono presenti materiali inediti raccolti da amiche e amici di Alfio: rassegna stampa, galleria fotografica, autografi poetici, ricordi dei militanti del centro sociale occupato autogestito Valle Faul, di conoscenti e istituzioni, oltre ai versi di poeti dialettali. Nella seconda parte si ripropone integralmente il volume "Allora ero giovane pure io" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010) con poesie, fotografie e storia di vita dell'autore. Chiude il volume il copione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti.
Alle iniziative di presentazione possono prendere parte il professor Antonello Ricci, curatore del volume, e i membri del gruppo di ricerca-azione ed esecuzione teatrale delle poesie d Alfio "La banda del racconto".
Per contatti: Davide Ghaleb Editore, via Roma 41, 01019 Vetralla (Vt), sito: www.ghaleb.it, tel. 0761461258, cell. 3200897221, e-mail: info at ghaleb.it
*
c) la mostra fotografica predisposta dall'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore"
L'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore", che ha promosso e gestisce a Viterbo l'Emporio solidale da quest'anno intitolato ad Alfio Pannega, ha realizzato anche una mostra fotografica ed artistica ad Alfio dedicata, curata da Viterbix.
Per contatti: "Viterbo con amore", Piazzale Porsenna snc, Viterbo, sito: www.viterboconamore.it, tel. 07611522270, cell.3440564647, e-mail: info at viterboconamore.it
*
d) un incontro con alcuni testimoni della vita di Alfio
E' possibile anche incontrare alcuni testimoni della vita di Alfio che con lui hanno condiviso anni di esperienze d'impegno culturale e sociale per la pace, i diritti umani, la difesa del mondo vivente.
Per contatti:
- Paolo Arena, curatore del costituendo "Archivio Alfio Pannega": e-mail: posta.paolo.arena at gmail.com
- Emilio Garbujo, riferimento dell'esperienza del "Centro sociale Valle Faul": emilio.garbujo at libero.it
- Antonella Litta, referente delle associazioni promotrici delle iniziative per il centenario della nascita di Alfio Pannega: anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
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Alleghiamo in calce una minima notizia su Alfio Pannega e i link a un documentario e ad alcune composizioni musicali ad Alfio dedicati disponibili nella rete telematica.
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Un cordiale saluto ed auguri di buon lavoro,
il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 31 ottobre 2025
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
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Allegato primo: Una minima notizia su Alfio Pannega
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Allegato secondo: Un rilevante documento filmato di alcune iniziative commemorative di Alfio Pannega
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Allegato terzo: I link ad alcuni brani musicali dedicati ad Alfio Pannega
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5. INCONTRI. NEL GIORNO DEI MORTI RICORDATO ALFIO PANNEGA A VITERBO
Nella ricorrenza del Giorno dei Morti alcune amiche ed alcuni amici di Alfio Pannega hanno fatto visita alla tomba sua e a quella di sua madre Giovanna (conosciuta da tutti a Viterbo come Caterina) nel cimitero monumentale San Lazzaro di Viterbo, ricordando e meditando in silenzio.
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Ricorrendo in questo 2025 il centenario della nascita di Alfio (che nacque a Viterbo il 21 settembre 1925 ed a Viterbo si spense il 30 aprile 2010) molte sono state le iniziative in suo ricordo gia' realizzate ed alcune attendono ancora realizzazione (in particolare la collocazione della lapide in sua memoria a Valle Faul sul muro di quella che tutti i viterbesi chiamano "la casa di Alfio" in cui lungamente visse).
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Allegato in calce un ricordo di Alfio del suo vecchio amico Luciano Bonfrate.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 2 novembre 2025
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Luciano Bonfrate ricorda Alfio Pannega
E' il giorno dei morti e tra i morti
io oggi ricordo il mio amico Alfio Pannega
da quando ci ha lasciato anni e anni
sono passati e la memoria mia si offusca
ma il suo volto la sua voce la sua figura
li serbo ancora vivi e luminosi
mi dice ancora continua la lotta
contro tutte le guerre e le oppressioni
mi dice ancora condividi tutto
accogli tutti difendi ogni persona
mi dice ancora gioisci della vita
e fa' che tutti possano gioirne
E' il giorno dei morti e tra i morti
io oggi ricordo il mio amico Alfio Pannega
Luciano Bonfrate
6. APPELLI. 4 NOVEMBRE, NON FESTA MA LUTTO. OBIETTIAMO
Anche quest'anno in occasione del 4 novembre, festa delle Forze Armate, istituzioni e apparati militari si preparano ad esaltare la guerra e il militarismo secondo la narrazione della "vittoria" della Prima Guerra Mondiale, una "inutile strage" il cui bilancio finale per l'Italia fu di oltre 650.000 soldati uccisi e piu' di un milione feriti, dei quali molti con gravi mutilazioni. A questi si aggiunsero piu' di 600.000 vittime civili a causa di bombardamenti e occupazioni militari, carestie ed epidemie.
La maggior parte delle vittime erano contadini ed analfabeti esclusi dal diritto di voto e obbligati a farsi ammazzare o a uccidere nemici che non conoscevano, da un governo che li considerava solo carne da cannone. La guerra non risolse i problemi dell'Italia, anzi ne creo' di nuovi e favori' l'avvento del fascismo. Anche l'Europa di allora si trovo' davanti a conseguenze terribili, crisi economiche e sociali, con l'affermarsi del nazismo, militarista e razzista. Tutto poi precipito' nel disastro della Seconda Guerra Mondiale.
Attorno alla data del 4 novembre, ripristinata anche come Giornata dell'unita' nazionale per intensificarne la portata, non c'e' solo una distorta celebrazione storica ma anche il tentativo di una vera e propria propaganda bellica che si riversa nelle scuole e in molte (per fortuna con le debite eccezioni) celebrazioni istituzionali. Una propaganda tanto piu' insopportabile nel periodo che stiamo attraversando, che vede guerre sanguinose in varie parti del mondo, e due alle porte d'Europa, in Ucraina e Palestina, molte delle quali con un coinvolgimento diretto della produzione bellica italiana. Una propaganda che si intensifica anche per nascondere i conflitti interni fatti di impoverimento generale, aumento delle spese militari, repressione militarizzata nelle citta' imposte con zone rosse e decreti sicurezza, repressione del dissenso.
Purtroppo oggi soffia un nuovo vento di guerra. Giornali e mezzi di comunicazione sempre piu' spesso danno voce a iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalita' bellicista e di allarme internazionale. I governi europei vogliono che i popoli si preparino alla guerra, anche reintroducendo il servizio militare obbligatorio, per tutti i giovani. L'ultimo in ordine di tempo e' stato quello della Croazia, che segue la decisione gia' presa in Norvegia e Svezia. La Francia sta spingendo per allargare il reclutamento per il servizio militare volontario, come sta avvenendo nei Paesi Bassi. La Germania ha gia' approvato una Legge che favorisce e facilita il reclutamento, per ora volontario, nelle file dell'esercito.
E in Italia? Il dibattito e' aperto e gia' si parla di attivare una forza di riserva, per arrivare ad un modello autonomo di difesa militare europea che considera la possibilita' generalizzata di un servizio militare per donne e uomini come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate. L'Europa pensa alla leva per tutti come un passo necessario nel processo politico di unificazione militare europea e strategia di rafforzamento della cittadinanza nella difesa comunitaria. Questo atteggiamento e' gravissimo: la prospettiva di una "guerra perpetua" con armi convenzionali e milioni di vittime civili o una irrimediabile catastrofe nucleare con lo sconvolgimento della civilta' e del pianeta.
Da tempo il Movimento Nonviolento ha trasformato la giornata del 4 novembre in un'importante occasione di riflessione e opposizione a tutti gli eserciti, contro tutte le politiche di riarmo, a sostegno degli obiettori di coscienza e dei disertori di tutte le guerre.
"4 Novembre, non festa ma lutto" e' stato ed e' il nostro slogan da opporre alla retorica patriottarda.
La nostra proposta e' la Campagna di Obiezione alla guerra, per dire no alla chiamata alle armi, alla mobilitazione militare, all'ipotesi di ritorno della leva obbligatoria. Ci dichiariamo da subito obiettori di coscienza, invitando tutti a sottoscrivere la Dichiarazione di obiezione di coscienza per respingere il disegno di chi vuole obbligare i nostri giovani a prendere il fucile e vestire la divisa.
Movimento Nonviolento
Peacelink
Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera
Novembre 2025
Per contatti: www.azionenonviolenta.it, www.peacelink.it, https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
7. RIFLESSIONE. 4 NOVEMBRE. DUE APPELLI E UNA RIFLESSIONE
Approssimandosi il 4 novembre riproponiamo due appelli ed aggiungiamo una riflessione.
Il primo appello e' quello del Movimento Nonviolento, di Peacelink e nostro, redatto quest'anno e che abbiamo gia' diffuso ieri.
Il secondo appello e' quello viterbese "Ogni vittima ha il volto di Abele" che diffondiamo ogni anno dal 2000.
La riflessione che aggiungiamo e' un tentativo di estrema sintesi di alcuni ragionamenti che abbiamo proposto in molti incontri di questi ultimi anni.
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Il primo appello: 4 novembre, non festa ma lutto. Obiettiamo
Anche quest'anno in occasione del 4 novembre, festa delle Forze Armate, istituzioni e apparati militari si preparano ad esaltare la guerra e il militarismo secondo la narrazione della "vittoria" della Prima Guerra Mondiale, una "inutile strage" il cui bilancio finale per l'Italia fu di oltre 650.000 soldati uccisi e piu' di un milione feriti, dei quali molti con gravi mutilazioni. A questi si aggiunsero piu' di 600.000 vittime civili a causa di bombardamenti e occupazioni militari, carestie ed epidemie.
La maggior parte delle vittime erano contadini ed analfabeti esclusi dal diritto di voto e obbligati a farsi ammazzare o a uccidere nemici che non conoscevano, da un governo che li considerava solo carne da cannone. La guerra non risolse i problemi dell'Italia, anzi ne creo' di nuovi e favori' l'avvento del fascismo. Anche l'Europa di allora si trovo' davanti a conseguenze terribili, crisi economiche e sociali, con l'affermarsi del nazismo, militarista e razzista. Tutto poi precipito' nel disastro della Seconda Guerra Mondiale.
Attorno alla data del 4 novembre, ripristinata anche come Giornata dell'unita' nazionale per intensificarne la portata, non c'e' solo una distorta celebrazione storica ma anche il tentativo di una vera e propria propaganda bellica che si riversa nelle scuole e in molte (per fortuna con le debite eccezioni) celebrazioni istituzionali. Una propaganda tanto piu' insopportabile nel periodo che stiamo attraversando, che vede guerre sanguinose in varie parti del mondo, e due alle porte d'Europa, in Ucraina e Palestina, molte delle quali con un coinvolgimento diretto della produzione bellica italiana. Una propaganda che si intensifica anche per nascondere i conflitti interni fatti di impoverimento generale, aumento delle spese militari, repressione militarizzata nelle citta' imposte con zone rosse e decreti sicurezza, repressione del dissenso.
Purtroppo oggi soffia un nuovo vento di guerra. Giornali e mezzi di comunicazione sempre piu' spesso danno voce a iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalita' bellicista e di allarme internazionale. I governi europei vogliono che i popoli si preparino alla guerra, anche reintroducendo il servizio militare obbligatorio, per tutti i giovani. L'ultimo in ordine di tempo e' stato quello della Croazia, che segue la decisione gia' presa in Norvegia e Svezia. La Francia sta spingendo per allargare il reclutamento per il servizio militare volontario, come sta avvenendo nei Paesi Bassi. La Germania ha gia' approvato una Legge che favorisce e facilita il reclutamento, per ora volontario, nelle file dell'esercito.
E in Italia? Il dibattito e' aperto e gia' si parla di attivare una forza di riserva, per arrivare ad un modello autonomo di difesa militare europea che considera la possibilita' generalizzata di un servizio militare per donne e uomini come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate. L'Europa pensa alla leva per tutti come un passo necessario nel processo politico di unificazione militare europea e strategia di rafforzamento della cittadinanza nella difesa comunitaria. Questo atteggiamento e' gravissimo: la prospettiva di una "guerra perpetua" con armi convenzionali e milioni di vittime civili o una irrimediabile catastrofe nucleare con lo sconvolgimento della civilta' e del pianeta.
Da tempo il Movimento Nonviolento ha trasformato la giornata del 4 novembre in un'importante occasione di riflessione e opposizione a tutti gli eserciti, contro tutte le politiche di riarmo, a sostegno degli obiettori di coscienza e dei disertori di tutte le guerre.
"4 Novembre, non festa ma lutto" e' stato ed e' il nostro slogan da opporre alla retorica patriottarda.
La nostra proposta e' la Campagna di Obiezione alla guerra, per dire no alla chiamata alle armi, alla mobilitazione militare, all'ipotesi di ritorno della leva obbligatoria. Ci dichiariamo da subito obiettori di coscienza, invitando tutti a sottoscrivere la Dichiarazione di obiezione di coscienza per respingere il disegno di chi vuole obbligare i nostri giovani a prendere il fucile e vestire la divisa.
Movimento Nonviolento
Peacelink
Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera
Novembre 2025
Per contatti: www.azionenonviolenta.it, www.peacelink.it, https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Il secondo appello: Contro tutte le guerre e le uccisioni. Ogni vittima ha il volto di Abele
Mentre la guerra fa strage di esseri umani in tante parti del mondo e nuovamente minaccia di travolgere e annientare l'intera umana famiglia, sempre piu' necessario e' che tutte le persone di volonta' buona, tutte le associazioni democratiche, tutte le istituzioni fedeli all'umanita' e tutti i popoli della Terra minacciati dalla violenza dei poteri dominanti insorgano nonviolentemente per salvare tutte le vite che e' possibile salvare; insorgano nonviolentemente per abolire la guerra, gli eserciti, le armi; insorgano nonviolentemente per far prevalere la pace, la cooperazione tra i popoli, il bene comune, la giustizia e la misericordia, la fraternita' e sororita' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e soccorre e conforta e sostiene, la responsabilita' verso l'intero mondo vivente.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Come occasione d'incontro e d'espressione della comune volonta' di pace e come contributo alla necessaria riflessione ed azione nonviolenta contro tutte le uccisioni, intendiamo riproporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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Una riflessione
In questi ultimi anni abbiamo assistito al ritorno della guerra nel cuore d'Europa con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, ed abbiamo visto la gran parte degli altri stati europei adoperarsi non per la cessazione della guerra, ma affinche' essa fosse sempre piu' sanguinaria.
Abbiamo poi assistito all'orrore del pogrom del 7 ottobre 2023 e successivamente all'orrore della guerra di sterminio a Gaza: solo da poche settimane una fragilissima tregua e' seguita a stragi e devastazioni di proporzioni tali da configurare con assoluta certezza crimini di guerra e crimini contro l'umanita', e tali da rendere obiettivamente giustificata la valutazione di tali atti come intesi alla commissione di un genocidio.
A cio' si aggiunge la generalizzata spinta al riarmo, quando gia' le sole armi atomiche presenti nel mondo sono sufficienti a distruggere piu' volte l'intera umanita'.
Ed ovviamente al quadro vanno aggiunte le tante "guerre dimenticate" di cui i mass-media delle societa' ricche non danno notizia, come non danno notizia dei crimini di regimi totalitari, delle violenza di massa commesse da milizie e mafie in tante parti del mondo.
Cosi' come occorre aggiungere le vittime del razzismo dei governi europei e dell'Unione Europea, e lo schiavismo di cui sono vittima la gran parte dei migranti che riescono a giungere in Europa e qui cadono vittime dell'economia illegale, dei poteri criminali, delle politiche segregative.
A rendere il quadro ancora piu' fosco si assiste a un crescente disprezzo da parte di un numero crescente di stati per l'Onu e il diritto internazionale, regredendo a una visione delle relazioni internazionali ridotta allo stato barbarico di "bellum omnium contra omnes", in cui conta solo la forza mentre il diritto e' costantemente schiacciato.
Tra le cause come tra gli effetti di tale situazione e' la serie sempre piu' estesa di vittorie elettorali di forze fasciste in vari paesi del mondo, cosicche' ormai gran parte del pianeta e' governato o da autocrazie o da regimi sempre piu' autoritari.
La speranza che la lotta delle oppresse e degli oppressi potesse realizzare giustizia e liberta', speranza che nell'Ottocento e nel Novecento trovo' espressione soprattutto nell'esperienza del movimento operaio, nella resistenza antifascista, nelle lotte contro il colonialismo e gli imperialismi, nelle lotte antirazziste, per la pace e la liberazione dei popoli, nel movimento di liberazione delle donne, ebbene, sembra essere stata schiacciata dai poteri dominanti e dalle nuove tecnologie che favoriscono autoritarismo e manipolazione, ingiustizie strutturali, regressioni culturali, violenze endemiche.
Le sfide globali cui l'umanita' si trova di fronte, la difesa della biosfera, la necessita' della pace e della cooperazione internazionale, la giustizia sociale che assicuri una vita degna a tutti gli esseri umani, richiedono una scelta precisa, necessaria e urgente; richiedono la politica della nonviolenza. La nonviolenza e' la resistenza oggi necessaria. La nonviolenza e' la sola politica adeguata ai problemi che l'umanita' deve affrontare. La nonviolenza e' la voce di tutti gli esseri umani oppressi. La nonviolenza e' la sola speranza che l'intera famiglia umana non sia annientata dalla scellerata follia delle guerre e dell'ecocidio.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Difendere quest'unico mondo vivente unica casa comune dell'intera umana famiglia.
Condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 3 novembre 2025
8. INIZIATIVE. CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI. UN 4 NOVEMBRE NONVIOLENTO A VITERBO
Nella primissima mattinata del 4 novembre 2025 una delegazione del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo ha reso omaggio alle vittime di tutte le guerre compiendo un periplo della citta', toccando alcuni luoghi significativi della memoria condivisa, sostando in reverente silenzio dinanzi ai monumenti e alle lapidi che ricordano alcune delle innumerevoli vittime della violenza assassina.
Dalla lapide in piazzale Gramsci, ai monumenti e le lapidi in piazza del Sacrario, alle pietre d'inciampo in via della Verita' (mentre non e' stato possibile sostare dinanzi alla lapide che ricorda Mariano Buratti all'ingresso del liceo a causa di un cantiere che occupa e recinge tutta l'area circostante), la delegazione ha sostato in raccoglimento in memoria di tutte le vittime di tutte le guerre, di tutte le dittature, di tutti i poteri criminali, di tutte le stragi e le uccisioni.
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Nei giorni precedenti una delegazione del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo aveva gia' reso omaggio alle tombe di alcune vittime della guerra presso il cimitero di Viterbo.
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Occorre abolire la guerra prima che la guerra abolisca l'umanita'.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
La nonviolenza e' la via.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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Allegato in calce il comunicato diffuso ieri "4 novembre. Due appelli e una riflessione".
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 4 novembre 2025
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Allegato: 4 novembre. Due appelli e una riflessione
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9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
10. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 31 del 4 novembre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Numero 31 del 4 novembre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Ogni vittima ha il volto di Abele. Salvare le vite e' il primo dovere
2. Due incontri di studio e di testimonianza a Viterbo per la pace in Medio Oriente
3. Un incontro "Con Alfio Pannega contro la guerra". Con un importante comunicato dell'Anpi di Viterbo e un ricordo inedito di Alfio da parte di Ottaviano Focaroni
4. Una proposta alle associazioni ed alle istituzioni democratiche di Viterbo e dell'Alto Lazio: quattro iniziative per ricordare Alfio Pannega e il suo impegno per la pace e la solidarieta'
5. Nel Giorno dei Morti ricordato Alfio Pannega a Viterbo
6. 4 novembre, non festa ma lutto. Obiettiamo
7. 4 novembre. Due appelli e una riflessione
8. Contro tutte le guerre e le uccisioni. Un 4 novembre nonviolento a Viterbo
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
1. L'ORA. OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE. SALVARE LE VITE E' IL PRIMO DOVERE
Abolire le guerre, gli eserciti, le armi. E' il compito piu' urgente.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
2. INCONTRI. DUE INCONTRI DI STUDIO E DI TESTIMONIANZA A VITERBO PER LA PACE IN MEDIO ORIENTE
Nelle mattinate di martedi' 28 e mercoledi' 29 ottobre 2025 si sono svolti a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" due incontri di studio e di testimonianza per la pace in Medio Oriente.
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L'incontro di martedi' 28 e' stato dedicato anche particolarmente alla presentazione e al commento di quattro opere dello scrittore palestinese Raja Shehadah, prestigioso intellettuale, avvocato, attivista per i diritti umani, che vive tuttora a Ramallah:
- Raja Shehadeh, Il pallido dio delle colline. Sui sentieri della Palestina che scompare, EDT, Torino 2010, 2025 (edizione originale 2008);
- Raja Shehadeh, Diari dell'occupazione, Castelvecchi, 2014, 2021 (ed. or. 2012);
- Raja Shehadeh, Dove sta il limite. Attraversare i confini della Palestina occupata, Einaudi, Torino 2019 (ed. or. 2017);
- Raja Shehadeh, Che cosa teme Israele dalla Palestina?, Einaudi, Torino 2024 (ed or. 2024).
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L'incontro di mercoledi' 29 e' stato dedicato anche particolarmente alla presentazione e al commento di tre opere del'illustre storico e docente universitario Lorenzo Kamel, uno dei maggiori studiosi e profondo conoscitore delle realta' israeliana e palestinese:
- Lorenzo Kamel, Israele-Palestina. Due storie, una speranza. La "nuova storiografia israeliana" allo specchio, Editori Riuniti, Roma 2008;
- Lorenzo Kamel, Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia, Carocci, Roma 2022, 2023;
- Lorenzo Kamel, Israele-Palestina in trentasei risposte, Einaudi, Torino 2025.
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Gli incontri fanno parte di una serie che si protrae dalla fine del 2023 per approfondire la conoscenza del conflitto israelo-palestinese, degli altri conflitti in Medio Oriente e del contesto globale in cui si situano. Conoscere e' necessario per agire concretamente ed efficacemente contro tutte le guerre e le uccisioni; conoscere e' necessario per solidarizzare con tutte le vittime ed opporsi a tutti i carnefici; conoscere e' necessario per cogliere la complessita' di tutti i conflitti ed opporsi a tutti i fanatismi; conoscere e' necessario per opporsi alla violenza con la forza della verita' e della misericordia, con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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Ancora una volta e' stato rinnovato l'appello a tutte le istituzioni democratiche a sostenere la tregua in Medio Oriente; ad adoperarsi affinche' cessino tutte le uccisioni e siano soccorsi tutti i sopravvissuti; a sostenere il riconoscimento da parte di tutti gli stati rappresentati nell'Onu sia dello stato di Israele che dello stato di Palestina entro i confini precedenti la guerra del sei giorni del 1967 e quindi smantellando tutte le colonie illegali in Cisgiordania; a chiedere la liberazione immediata e senza condizioni di Marwan Barghouti, il Nelson Mandela palestinese che puo' dare un contributo fondamentale al processo di pace e di riconciliazione.
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Ripetiamo ancora una volta alcune fondamentali verita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Opporsi sempre a tutte le uccisioni.
Porsi sempre dalla parte di tutte le vittime contro tutti i carnefici.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Non "si vis pacem, para bellum", ma "si vis pacem, para pacem".
Non "fiat iustitia, pereat mundus", ma "vivat mundus et fiat iustitia".
Non "dulce et decorum est pro patria mori", ma "dulce et decorum est vivere et vivere sinere".
3. INCONTRI. UN INCONTRO "CON ALFIO PANNEGA CONTRO LA GUERRA". CON UN IMPORTANTE COMUNICATO DELL'ANPI DI VITERBO E UN RICORDO INEDITO DI ALFIO DA PARTE DI OTTAVIANO FOCARONI
Un incontro a Viterbo
La mattina di giovedi' 30 ottobre 2025 nel quartiere di Santa Barbara a Viterbo si e' tenuto un incontro sul tema "Con Alfio Pannega contro la guerra", in ricordo del poeta antifascista nonviolento viterbese di cui ricorre in questo 2025 il centenario della nascita, e contro tutte le guerre e le uccisioni.
Nel corso della conversazione il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo ha rievocato la figura, la riflessione e l'azione di Alfio Pannega e l'esperienza del "Centro sociale occupato autogestito Valle Faul" di cui Alfio fu l'anima, la voce e il volto.
Ancora una volta un appello accorato e' stato rivolto ad ogni persona di volonta' buona, ad ogni movimento democratico e ad ogni istituzione sollecita del bene comune dell'umanita' per un impegno persuaso e corale per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione, la gestione nonviolenta dei conflitti, la cooperazione tra i popoli, il riconoscimento e il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa accudente dell'intero mondo vivente.
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Un importante comunicato dell'Anpi di Viterbo
Proposta di due spettacoli del drammaturgo, regista ed attore Pietro Benedetti, in tema di Memoria, Antifascismo e Resistenza.
All'Anpi nazionale
a tutti i comitati regionali, provinciali e comunali dell'Anpi
a tutte le sezioni dell'Anpi
Carissime e carissimi,
vi segnaliamo che un nostro iscritto e membro anche del Comitato provinciale Anpi di Viterbo, il drammaturgo, regista ed attore Pietro Benedetti, ha realizzato due spettacoli teatrali di grande interesse per la nostra associazione e per promuovere la memoria e la cultura dell'antifascismo e della Resistenza.
Il primo spettacolo, "Drug Gojko", e' basato sulle memorie di Nello Marignoli, viterbese che fu partigiano in Jugoslavia e poi lungamente attivo nella nostra associazione.
Il secondo spettacolo, "Allora ero giovane pure io", e' basato sulle memorie di Alfio Pannega, antifascista viterbese di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita, per l'intera vita militante del movimento operaio, che ancora in tarda eta' fu protagonista sul finire del Novecento ed agli inizi del XXI secolo di rilevanti lotte per la democrazia, i diritti umani, la difesa della natura, restando costantemente fedele alle scelte ed ai valori della lotta antifascista cui prese parte in gioventu'.
Entrambi gli spettacoli teatrali, realizzati in forma di monologo e con una scenografia minima, costituiscono utilissimi strumenti di conoscenza storica e di coscientizzazione morale, civile, sociale. Tutti e due gli spettacoli nel corso di questi ultimi decenni sono stati rappresentati con vasto e vivo apprezzamento in festival, in iniziative commemorative, nei teatri, nei luoghi di lavoro e nelle scuole in varie parti d'Italia.
Qualora foste interessati a promuoverne la rappresentazione nel vostro territorio vi invitiamo a contattarci.
Grazie per l’attenzione e un cordiale saluto,
arch. Paolo Henrici De Angelis
presidente della sezione ANPI “Nello Marignoli”
Viterbo, 28 ottobre 2025
Per contattare Pietro Benedetti:
tel. 3349920975, e' anche numero whatsapp e in questo caso lasciare solo messaggi vocali
email: benedetti.debenedetti at gmail.com
anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
*
Ottaviano Focaroni ricorda Alfio Pannega
Ripenso oggi a quel mio vecchio amico
ed alle quattro vite che lui visse
Gli anni del collegio in cui apprese
di Dante i versi e ne serbo' memoria
fiorendo poi come poeta a braccio
di rime e ritmi limpida sorgente
Gli anni con la madre che adorava
e che gli fu maestra forte e saggia
vissuti in una grotta mentre intorno
prima il fascismo lordava e bruciava
ogni bene ogni amore ogni virtu'
finche' la guerra divoro' ogni cosa
e poi cresceva il consumismo e tutto
inaridiva cio' che era gentile
con il benessere per chi arraffava
e le ferite per i derubati
Vennero gli anni senza piu' la madre
gli anni del lavoro senza requie
della fatica e della solitudine
la citta' intera si' lo conosceva
chiunque gli voleva un vero bene
ma dopo attraversata la citta'
tornato dal travaglio quotidiano
nella sua abitazione di due stanza
solo restava esposto alle angherie
e raramente qualche amico caro
veniva a fargli visita a passare
con lui le ore in cui si e' piu' fragili
Lungo una vita di lotte e di stenti
conobbe la violenza del fascismo
conobbe della guerra la ferocia
e sempre fu un fiero antifascista
un avversario di tutte le guerre
fu sempre un militante comunista
un difensore dei diritti umani
e un amico della nonviolenza
schierato dalla parte delle vittime
compagno di ogni umiliato e offeso
e sempre fu amorevole custode
della natura ed accudente amico
degli animali come delle piante
sapendo che dell'umanita' il bene
si realizza proteggendo il mondo
Poi nel '93 l'undici luglio
gli cambio' un miracolo la vita
l'occupazione del vecchio gazometro
la nascita di quel centro sociale
che fu per lui la casa e la famiglia
la cattedra da cui dono' saggezza
la barricata per le giuste lotte
che ancora e ancora sono da condurre
per abolire ogni guerra e strage
per la salvezza di tutte le vite
perche' vi sia giustizia e liberta'
e di ogni essere umano sia difesa
la dignita' la vita e ogni diritto
Di sofferenze e gioia fu tessuta
la vita sua di lotte e di passione
fu un animo gentile e generoso
esempio della nonviolenza in marcia
Tra storia e mito la sua intera vita
illumina la via all'umanita'
Ottaviano Focaroni
*
Nelle prossime settimane
Nelle prossime settimane sono previste altre iniziative in ricordo di Alfio, tra cui: la collocazione della lapide sulla casa di Alfio a Valle Faul; altre presentazioni della nuova edizione del libro di e su Alfio pubblicato da Davide Ghaleb Editore; nuove rappresentazioni dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato dal titolo "Allora ero giovane pure io"; una mostra documentaria ed artistica; un ulteriore concerto dedicato ad Alfio, conclusivo dell'anno di commemorazioni; la prima provvisoria catalogazione e sistemazione del lungamente atteso "Archivio Alfio Pannega" (chiunque abbia materiali puo' inviarli al curatore dell'Archivio all'indirizzo e-mail: oloap.anera at gmail.com ); la digitalizzazione dei materiali raccolti e la loro messa a disposizione in spazi dedicati di alcuni siti internet che hanno dato la disponibilita' ad accogliere e preservare un adeguato ricordo di Alfio, tra cui quello dell'Anpi provinciale di Viterbo, quello di Davide Ghaleb Editore, quello dell'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore".
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Nel ricordo di Alfio contro tutte le guerre e le violenze
Invitiamo ancora una volta ogni persona di volonta' buona, ogni associazione democratica, ogni istituzione fedele all'umanita', a proseguire l'impegno di Alfio contro tutte le guerre e le violenze, per la salvezza dell'umanita'.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: opporsi a tutte le guerre e a tutte le uccisioni.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: proteggere quest'unico mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: opporsi al male facendo il bene.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: salvare le vite e' il primo dovere.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: la nonviolenza e' in cammino. La nonviolenza e' il cammino. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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In calce alleghiamo ancora una volta alcuni materiali informativi utili.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 30 ottobre 2025
* * *
Allegato primo: Una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
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Allegato secondo: La nuova edizione del libro dedicato ad Alfio Pannega
Il libro "Alfio 100" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2025) celebra i cento anni dalla nascita di Alfio Pannega (Viterbo 1925-2025). Nella prima parte del volume sono presenti materiali inediti raccolti da amiche e amici di Alfio: rassegna stampa, galleria fotografica, autografi poetici, ricordi dei militanti del centro sociale occupato autogestito Valle Faul, di conoscenti e istituzioni, oltre ai versi di poeti dialettali. Nella seconda parte si ripropone integralmente il volume "Allora ero giovane pure io" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010) con poesie, fotografie e storia di vita dell'autore. Chiude il volume il copione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti.
Il libro di e su Alfio Pannega puo' essere richiesto all'editore Davide Ghaleb, via Roma 41, 01019 Vetralla (Vt), sito: www.ghaleb.it, tel. 0761461258, cell. 3200897221.
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Allegato terzo: Un rilevante documento filmato di alcune iniziative commemorative di Alfio Pannega
E' disponibile nella rete telematica la registrazione della commemorazione di Alfio Pannega svoltasi il 27 aprile 2025 al cimitero monumentale di Viterbo; la registrazione della cerimonia di intitolazione ad Alfio dell'"Emporio solidale" in piazzale Porsenna nel quartiere viterbese di Santa Barbara l'8 maggio 2025; la registrazione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato rappresentato il 25 giugno 2025 presso lo spazio culturale "Lo spiffero"; la registrazione del convegno svoltosi il 21 settembre 2025 a Viterbo nella Sala delle Colonnne di Palazzo dei Priori.
Le rispettive registrazioni sono ai seguenti link:
https://www.youtube.com/watch?v=0bpS90lXmno
https://www.youtube.com/watch?v=BgSBoGZZqh8
https://www.youtube.com/watch?v=RSAwXdE1sio
https://www.youtube.com/watch?v=IPqUu8meWcs
I quattro filmati costituiscono un'unica opera documentaria e testimoniale dal titolo complessivo "Alfio Pannega 1925-2025. Il docufilm".
Ringraziamo Marco Mingarelli per aver realizzato quest'opera.
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Allegato quarto: I link ad alcuni brani musicali dedicati ad Alfio Pannega
Numerosi musicisti viterbesi e non solo, di rilevanza anche internazionale, hanno dedicato ad Alfio Pannega alcune loro composizioni.
Segnaliamo i link ad alcune di esse gia' disponibili all'ascolto nel web.
Di Luigi Andriani Il brano "Rinascimental Gratafunky" puo' essere ascoltato nell'album "Etrurian Dub" al seguente link:
https://rastakingkong.bandcamp.com/album/etrurian-dub
Di Andrea Araceli il brano "In memoria di Alfio Pannega" puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/vI5lh7wtUJA?si=BjQy93a1fuxR1a2F
Sempre di Andrea Araceli segnaliamo anche un altro straordinario recente brano, "Lament for children of Gaza", che puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/-1db9WNxoDk?si=aa7LPwBo9k5m6yU2
Di Marco Brama il brano "... E la Luna disse: 'Alfio Pannega'" puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/f_xMgzK2zTQ
4. PROPOSTE. UNA PROPOSTA ALLE ASSOCIAZIONI ED ALLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE DI VITERBO E DELL'ALTO LAZIO: QUATTRO INIZIATIVE PER RICORDARE ALFIO PANNEGA E Il SUO IMPEGNO PER LA PACE E LA SOLIDARIETA'
Alle associazioni democratiche di Viterbo e dell'Alto Lazio
agli enti pubblici, culturali ed educativi di Viterbo e dell'Alto Lazio
Oggetto: proposta di realizzare iniziative in ricordo del poeta viterbese Alfio Pannega nel centenario della nascita
Care amiche e cari amici, gentili signore e signori,
volge al termine questo anno 2025 in cui ricorreva il centenario della nascita del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010), protagonista dellla cultura popolare viterbese, costruttore di pace ed esempio di solidarieta'.
Molte iniziative sono state gia' realizzate, e vi proponiamo di realizzarne voi stessi alcune per le quali e' gia' disponibile tutto l'occorrente, e precisamente: a) la rappresentazione dello spettacolo teatrale ad Alfio dedicato; b) la presentazione del libro che raccoglie le poesie di Alfio di cui e' stata pubblicata quest'anno una nuova edizione ampliata; c) la mostra fotografica predisposta dall'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore"; d) un incontro con alcuni testimoni della vita di Alfio che con lui hanno condiviso anni di vita ed esperienze d'impegno culturale, sociale e civile per la pace, i diritti umani, la difesa del mondo vivente.
Di seguito descriviamo piu' dettagliatamente le quattro possibili iniziative e i riferimenti per la loro realizzazione.
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a) lo spettacolo teatrale ad Alfio dedicato
Lo spettacolo "Allora ero giovane pure io" e' basato sulle memorie di Alfio Pannega, ed e' realizzato dal drammaturgo, regista ed attore Pietro Benedetti, che e' stato un suo amico.
Realizzato in forma di monologo e con una scenografia minima, costituisce un utilissimo strumento di conoscenza storica e di coscientizzazione morale, sociale e civile. Nel corso di questi ultimi decenni e' stato rappresentato con vasto e vivo apprezzamento in festival, in iniziative commemorative, nei teatri, nei luoghi di lavoro e nelle scuole in varie parti d'Italia.
Per contatti: tel. 3349920975 (e' anche numero whatsapp e in questo caso lasciare solo messaggi vocali), e-mail: benedetti.debenedetti at gmail.com, anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
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b) la presentazione del libro che raccoglie le poesie di Alfio
Il libro "Alfio 100" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2025) celebra i cento anni dalla nascita di Alfio Pannega (Viterbo 1925-2025). Nella prima parte del volume sono presenti materiali inediti raccolti da amiche e amici di Alfio: rassegna stampa, galleria fotografica, autografi poetici, ricordi dei militanti del centro sociale occupato autogestito Valle Faul, di conoscenti e istituzioni, oltre ai versi di poeti dialettali. Nella seconda parte si ripropone integralmente il volume "Allora ero giovane pure io" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010) con poesie, fotografie e storia di vita dell'autore. Chiude il volume il copione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti.
Alle iniziative di presentazione possono prendere parte il professor Antonello Ricci, curatore del volume, e i membri del gruppo di ricerca-azione ed esecuzione teatrale delle poesie d Alfio "La banda del racconto".
Per contatti: Davide Ghaleb Editore, via Roma 41, 01019 Vetralla (Vt), sito: www.ghaleb.it, tel. 0761461258, cell. 3200897221, e-mail: info at ghaleb.it
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c) la mostra fotografica predisposta dall'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore"
L'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore", che ha promosso e gestisce a Viterbo l'Emporio solidale da quest'anno intitolato ad Alfio Pannega, ha realizzato anche una mostra fotografica ed artistica ad Alfio dedicata, curata da Viterbix.
Per contatti: "Viterbo con amore", Piazzale Porsenna snc, Viterbo, sito: www.viterboconamore.it, tel. 07611522270, cell.3440564647, e-mail: info at viterboconamore.it
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d) un incontro con alcuni testimoni della vita di Alfio
E' possibile anche incontrare alcuni testimoni della vita di Alfio che con lui hanno condiviso anni di esperienze d'impegno culturale e sociale per la pace, i diritti umani, la difesa del mondo vivente.
Per contatti:
- Paolo Arena, curatore del costituendo "Archivio Alfio Pannega": e-mail: posta.paolo.arena at gmail.com
- Emilio Garbujo, riferimento dell'esperienza del "Centro sociale Valle Faul": emilio.garbujo at libero.it
- Antonella Litta, referente delle associazioni promotrici delle iniziative per il centenario della nascita di Alfio Pannega: anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
*
Alleghiamo in calce una minima notizia su Alfio Pannega e i link a un documentario e ad alcune composizioni musicali ad Alfio dedicati disponibili nella rete telematica.
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Un cordiale saluto ed auguri di buon lavoro,
il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 31 ottobre 2025
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
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Allegato primo: Una minima notizia su Alfio Pannega
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Allegato secondo: Un rilevante documento filmato di alcune iniziative commemorative di Alfio Pannega
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Allegato terzo: I link ad alcuni brani musicali dedicati ad Alfio Pannega
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5. INCONTRI. NEL GIORNO DEI MORTI RICORDATO ALFIO PANNEGA A VITERBO
Nella ricorrenza del Giorno dei Morti alcune amiche ed alcuni amici di Alfio Pannega hanno fatto visita alla tomba sua e a quella di sua madre Giovanna (conosciuta da tutti a Viterbo come Caterina) nel cimitero monumentale San Lazzaro di Viterbo, ricordando e meditando in silenzio.
*
Ricorrendo in questo 2025 il centenario della nascita di Alfio (che nacque a Viterbo il 21 settembre 1925 ed a Viterbo si spense il 30 aprile 2010) molte sono state le iniziative in suo ricordo gia' realizzate ed alcune attendono ancora realizzazione (in particolare la collocazione della lapide in sua memoria a Valle Faul sul muro di quella che tutti i viterbesi chiamano "la casa di Alfio" in cui lungamente visse).
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Allegato in calce un ricordo di Alfio del suo vecchio amico Luciano Bonfrate.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 2 novembre 2025
* * *
Luciano Bonfrate ricorda Alfio Pannega
E' il giorno dei morti e tra i morti
io oggi ricordo il mio amico Alfio Pannega
da quando ci ha lasciato anni e anni
sono passati e la memoria mia si offusca
ma il suo volto la sua voce la sua figura
li serbo ancora vivi e luminosi
mi dice ancora continua la lotta
contro tutte le guerre e le oppressioni
mi dice ancora condividi tutto
accogli tutti difendi ogni persona
mi dice ancora gioisci della vita
e fa' che tutti possano gioirne
E' il giorno dei morti e tra i morti
io oggi ricordo il mio amico Alfio Pannega
Luciano Bonfrate
6. APPELLI. 4 NOVEMBRE, NON FESTA MA LUTTO. OBIETTIAMO
Anche quest'anno in occasione del 4 novembre, festa delle Forze Armate, istituzioni e apparati militari si preparano ad esaltare la guerra e il militarismo secondo la narrazione della "vittoria" della Prima Guerra Mondiale, una "inutile strage" il cui bilancio finale per l'Italia fu di oltre 650.000 soldati uccisi e piu' di un milione feriti, dei quali molti con gravi mutilazioni. A questi si aggiunsero piu' di 600.000 vittime civili a causa di bombardamenti e occupazioni militari, carestie ed epidemie.
La maggior parte delle vittime erano contadini ed analfabeti esclusi dal diritto di voto e obbligati a farsi ammazzare o a uccidere nemici che non conoscevano, da un governo che li considerava solo carne da cannone. La guerra non risolse i problemi dell'Italia, anzi ne creo' di nuovi e favori' l'avvento del fascismo. Anche l'Europa di allora si trovo' davanti a conseguenze terribili, crisi economiche e sociali, con l'affermarsi del nazismo, militarista e razzista. Tutto poi precipito' nel disastro della Seconda Guerra Mondiale.
Attorno alla data del 4 novembre, ripristinata anche come Giornata dell'unita' nazionale per intensificarne la portata, non c'e' solo una distorta celebrazione storica ma anche il tentativo di una vera e propria propaganda bellica che si riversa nelle scuole e in molte (per fortuna con le debite eccezioni) celebrazioni istituzionali. Una propaganda tanto piu' insopportabile nel periodo che stiamo attraversando, che vede guerre sanguinose in varie parti del mondo, e due alle porte d'Europa, in Ucraina e Palestina, molte delle quali con un coinvolgimento diretto della produzione bellica italiana. Una propaganda che si intensifica anche per nascondere i conflitti interni fatti di impoverimento generale, aumento delle spese militari, repressione militarizzata nelle citta' imposte con zone rosse e decreti sicurezza, repressione del dissenso.
Purtroppo oggi soffia un nuovo vento di guerra. Giornali e mezzi di comunicazione sempre piu' spesso danno voce a iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalita' bellicista e di allarme internazionale. I governi europei vogliono che i popoli si preparino alla guerra, anche reintroducendo il servizio militare obbligatorio, per tutti i giovani. L'ultimo in ordine di tempo e' stato quello della Croazia, che segue la decisione gia' presa in Norvegia e Svezia. La Francia sta spingendo per allargare il reclutamento per il servizio militare volontario, come sta avvenendo nei Paesi Bassi. La Germania ha gia' approvato una Legge che favorisce e facilita il reclutamento, per ora volontario, nelle file dell'esercito.
E in Italia? Il dibattito e' aperto e gia' si parla di attivare una forza di riserva, per arrivare ad un modello autonomo di difesa militare europea che considera la possibilita' generalizzata di un servizio militare per donne e uomini come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate. L'Europa pensa alla leva per tutti come un passo necessario nel processo politico di unificazione militare europea e strategia di rafforzamento della cittadinanza nella difesa comunitaria. Questo atteggiamento e' gravissimo: la prospettiva di una "guerra perpetua" con armi convenzionali e milioni di vittime civili o una irrimediabile catastrofe nucleare con lo sconvolgimento della civilta' e del pianeta.
Da tempo il Movimento Nonviolento ha trasformato la giornata del 4 novembre in un'importante occasione di riflessione e opposizione a tutti gli eserciti, contro tutte le politiche di riarmo, a sostegno degli obiettori di coscienza e dei disertori di tutte le guerre.
"4 Novembre, non festa ma lutto" e' stato ed e' il nostro slogan da opporre alla retorica patriottarda.
La nostra proposta e' la Campagna di Obiezione alla guerra, per dire no alla chiamata alle armi, alla mobilitazione militare, all'ipotesi di ritorno della leva obbligatoria. Ci dichiariamo da subito obiettori di coscienza, invitando tutti a sottoscrivere la Dichiarazione di obiezione di coscienza per respingere il disegno di chi vuole obbligare i nostri giovani a prendere il fucile e vestire la divisa.
Movimento Nonviolento
Peacelink
Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera
Novembre 2025
Per contatti: www.azionenonviolenta.it, www.peacelink.it, https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
7. RIFLESSIONE. 4 NOVEMBRE. DUE APPELLI E UNA RIFLESSIONE
Approssimandosi il 4 novembre riproponiamo due appelli ed aggiungiamo una riflessione.
Il primo appello e' quello del Movimento Nonviolento, di Peacelink e nostro, redatto quest'anno e che abbiamo gia' diffuso ieri.
Il secondo appello e' quello viterbese "Ogni vittima ha il volto di Abele" che diffondiamo ogni anno dal 2000.
La riflessione che aggiungiamo e' un tentativo di estrema sintesi di alcuni ragionamenti che abbiamo proposto in molti incontri di questi ultimi anni.
*
Il primo appello: 4 novembre, non festa ma lutto. Obiettiamo
Anche quest'anno in occasione del 4 novembre, festa delle Forze Armate, istituzioni e apparati militari si preparano ad esaltare la guerra e il militarismo secondo la narrazione della "vittoria" della Prima Guerra Mondiale, una "inutile strage" il cui bilancio finale per l'Italia fu di oltre 650.000 soldati uccisi e piu' di un milione feriti, dei quali molti con gravi mutilazioni. A questi si aggiunsero piu' di 600.000 vittime civili a causa di bombardamenti e occupazioni militari, carestie ed epidemie.
La maggior parte delle vittime erano contadini ed analfabeti esclusi dal diritto di voto e obbligati a farsi ammazzare o a uccidere nemici che non conoscevano, da un governo che li considerava solo carne da cannone. La guerra non risolse i problemi dell'Italia, anzi ne creo' di nuovi e favori' l'avvento del fascismo. Anche l'Europa di allora si trovo' davanti a conseguenze terribili, crisi economiche e sociali, con l'affermarsi del nazismo, militarista e razzista. Tutto poi precipito' nel disastro della Seconda Guerra Mondiale.
Attorno alla data del 4 novembre, ripristinata anche come Giornata dell'unita' nazionale per intensificarne la portata, non c'e' solo una distorta celebrazione storica ma anche il tentativo di una vera e propria propaganda bellica che si riversa nelle scuole e in molte (per fortuna con le debite eccezioni) celebrazioni istituzionali. Una propaganda tanto piu' insopportabile nel periodo che stiamo attraversando, che vede guerre sanguinose in varie parti del mondo, e due alle porte d'Europa, in Ucraina e Palestina, molte delle quali con un coinvolgimento diretto della produzione bellica italiana. Una propaganda che si intensifica anche per nascondere i conflitti interni fatti di impoverimento generale, aumento delle spese militari, repressione militarizzata nelle citta' imposte con zone rosse e decreti sicurezza, repressione del dissenso.
Purtroppo oggi soffia un nuovo vento di guerra. Giornali e mezzi di comunicazione sempre piu' spesso danno voce a iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalita' bellicista e di allarme internazionale. I governi europei vogliono che i popoli si preparino alla guerra, anche reintroducendo il servizio militare obbligatorio, per tutti i giovani. L'ultimo in ordine di tempo e' stato quello della Croazia, che segue la decisione gia' presa in Norvegia e Svezia. La Francia sta spingendo per allargare il reclutamento per il servizio militare volontario, come sta avvenendo nei Paesi Bassi. La Germania ha gia' approvato una Legge che favorisce e facilita il reclutamento, per ora volontario, nelle file dell'esercito.
E in Italia? Il dibattito e' aperto e gia' si parla di attivare una forza di riserva, per arrivare ad un modello autonomo di difesa militare europea che considera la possibilita' generalizzata di un servizio militare per donne e uomini come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate. L'Europa pensa alla leva per tutti come un passo necessario nel processo politico di unificazione militare europea e strategia di rafforzamento della cittadinanza nella difesa comunitaria. Questo atteggiamento e' gravissimo: la prospettiva di una "guerra perpetua" con armi convenzionali e milioni di vittime civili o una irrimediabile catastrofe nucleare con lo sconvolgimento della civilta' e del pianeta.
Da tempo il Movimento Nonviolento ha trasformato la giornata del 4 novembre in un'importante occasione di riflessione e opposizione a tutti gli eserciti, contro tutte le politiche di riarmo, a sostegno degli obiettori di coscienza e dei disertori di tutte le guerre.
"4 Novembre, non festa ma lutto" e' stato ed e' il nostro slogan da opporre alla retorica patriottarda.
La nostra proposta e' la Campagna di Obiezione alla guerra, per dire no alla chiamata alle armi, alla mobilitazione militare, all'ipotesi di ritorno della leva obbligatoria. Ci dichiariamo da subito obiettori di coscienza, invitando tutti a sottoscrivere la Dichiarazione di obiezione di coscienza per respingere il disegno di chi vuole obbligare i nostri giovani a prendere il fucile e vestire la divisa.
Movimento Nonviolento
Peacelink
Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera
Novembre 2025
Per contatti: www.azionenonviolenta.it, www.peacelink.it, https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Il secondo appello: Contro tutte le guerre e le uccisioni. Ogni vittima ha il volto di Abele
Mentre la guerra fa strage di esseri umani in tante parti del mondo e nuovamente minaccia di travolgere e annientare l'intera umana famiglia, sempre piu' necessario e' che tutte le persone di volonta' buona, tutte le associazioni democratiche, tutte le istituzioni fedeli all'umanita' e tutti i popoli della Terra minacciati dalla violenza dei poteri dominanti insorgano nonviolentemente per salvare tutte le vite che e' possibile salvare; insorgano nonviolentemente per abolire la guerra, gli eserciti, le armi; insorgano nonviolentemente per far prevalere la pace, la cooperazione tra i popoli, il bene comune, la giustizia e la misericordia, la fraternita' e sororita' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e soccorre e conforta e sostiene, la responsabilita' verso l'intero mondo vivente.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Come occasione d'incontro e d'espressione della comune volonta' di pace e come contributo alla necessaria riflessione ed azione nonviolenta contro tutte le uccisioni, intendiamo riproporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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Una riflessione
In questi ultimi anni abbiamo assistito al ritorno della guerra nel cuore d'Europa con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, ed abbiamo visto la gran parte degli altri stati europei adoperarsi non per la cessazione della guerra, ma affinche' essa fosse sempre piu' sanguinaria.
Abbiamo poi assistito all'orrore del pogrom del 7 ottobre 2023 e successivamente all'orrore della guerra di sterminio a Gaza: solo da poche settimane una fragilissima tregua e' seguita a stragi e devastazioni di proporzioni tali da configurare con assoluta certezza crimini di guerra e crimini contro l'umanita', e tali da rendere obiettivamente giustificata la valutazione di tali atti come intesi alla commissione di un genocidio.
A cio' si aggiunge la generalizzata spinta al riarmo, quando gia' le sole armi atomiche presenti nel mondo sono sufficienti a distruggere piu' volte l'intera umanita'.
Ed ovviamente al quadro vanno aggiunte le tante "guerre dimenticate" di cui i mass-media delle societa' ricche non danno notizia, come non danno notizia dei crimini di regimi totalitari, delle violenza di massa commesse da milizie e mafie in tante parti del mondo.
Cosi' come occorre aggiungere le vittime del razzismo dei governi europei e dell'Unione Europea, e lo schiavismo di cui sono vittima la gran parte dei migranti che riescono a giungere in Europa e qui cadono vittime dell'economia illegale, dei poteri criminali, delle politiche segregative.
A rendere il quadro ancora piu' fosco si assiste a un crescente disprezzo da parte di un numero crescente di stati per l'Onu e il diritto internazionale, regredendo a una visione delle relazioni internazionali ridotta allo stato barbarico di "bellum omnium contra omnes", in cui conta solo la forza mentre il diritto e' costantemente schiacciato.
Tra le cause come tra gli effetti di tale situazione e' la serie sempre piu' estesa di vittorie elettorali di forze fasciste in vari paesi del mondo, cosicche' ormai gran parte del pianeta e' governato o da autocrazie o da regimi sempre piu' autoritari.
La speranza che la lotta delle oppresse e degli oppressi potesse realizzare giustizia e liberta', speranza che nell'Ottocento e nel Novecento trovo' espressione soprattutto nell'esperienza del movimento operaio, nella resistenza antifascista, nelle lotte contro il colonialismo e gli imperialismi, nelle lotte antirazziste, per la pace e la liberazione dei popoli, nel movimento di liberazione delle donne, ebbene, sembra essere stata schiacciata dai poteri dominanti e dalle nuove tecnologie che favoriscono autoritarismo e manipolazione, ingiustizie strutturali, regressioni culturali, violenze endemiche.
Le sfide globali cui l'umanita' si trova di fronte, la difesa della biosfera, la necessita' della pace e della cooperazione internazionale, la giustizia sociale che assicuri una vita degna a tutti gli esseri umani, richiedono una scelta precisa, necessaria e urgente; richiedono la politica della nonviolenza. La nonviolenza e' la resistenza oggi necessaria. La nonviolenza e' la sola politica adeguata ai problemi che l'umanita' deve affrontare. La nonviolenza e' la voce di tutti gli esseri umani oppressi. La nonviolenza e' la sola speranza che l'intera famiglia umana non sia annientata dalla scellerata follia delle guerre e dell'ecocidio.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Difendere quest'unico mondo vivente unica casa comune dell'intera umana famiglia.
Condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 3 novembre 2025
8. INIZIATIVE. CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI. UN 4 NOVEMBRE NONVIOLENTO A VITERBO
Nella primissima mattinata del 4 novembre 2025 una delegazione del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo ha reso omaggio alle vittime di tutte le guerre compiendo un periplo della citta', toccando alcuni luoghi significativi della memoria condivisa, sostando in reverente silenzio dinanzi ai monumenti e alle lapidi che ricordano alcune delle innumerevoli vittime della violenza assassina.
Dalla lapide in piazzale Gramsci, ai monumenti e le lapidi in piazza del Sacrario, alle pietre d'inciampo in via della Verita' (mentre non e' stato possibile sostare dinanzi alla lapide che ricorda Mariano Buratti all'ingresso del liceo a causa di un cantiere che occupa e recinge tutta l'area circostante), la delegazione ha sostato in raccoglimento in memoria di tutte le vittime di tutte le guerre, di tutte le dittature, di tutti i poteri criminali, di tutte le stragi e le uccisioni.
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Nei giorni precedenti una delegazione del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo aveva gia' reso omaggio alle tombe di alcune vittime della guerra presso il cimitero di Viterbo.
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Occorre abolire la guerra prima che la guerra abolisca l'umanita'.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
La nonviolenza e' la via.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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Allegato in calce il comunicato diffuso ieri "4 novembre. Due appelli e una riflessione".
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 4 novembre 2025
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Allegato: 4 novembre. Due appelli e una riflessione
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9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
10. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 31 del 4 novembre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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